Il Salmo 23 - parola della grazia
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Il Salmo 23 - parola della grazia
20 – 10 – 2013 Oratore: Pastore Filippo Corrao “Il Salmo 23” Il Pastore inizia il messaggio sottolineando che la posizione stessa, all’interno della Bibbia, del Salmo 23 non è a caso. E’ infatti preceduto dal Salmo 22 in cui è descritta la sofferenza del Messia e seguito poi dal Salmo 24 dove Dio è chiamato Re di Gloria. In mezzo a questi due, si trova il Salmo 23 dove Dio è chiamato “Pastore”. Salmo 23: 1 – 6 “L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà. Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti. Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano. Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni”. Ogni volta che leggiamo questo salmo siamo ristorati; troviamo al suo interno la giustizia e la pienezza di Dio. Ebrei 13:20 “Ora il Dio della pace, che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesù Cristo, il grande Pastore delle pecore”. Anche in questo verso si parla della figura del pastore ma non solo, è anche esaltata la risurrezione di Cristo e, proprio lui è il “Grande Pastore” di noi tutti. Davide riconosce che il Signore è il suo pastore e come tale è Lui che ci pastura. 1Pietro 2:25 “Eravate infatti come pecore erranti, ma ora siete tornati al pastore e custode delle anime vostre”. Tutti eravamo senza Dio, non facevamo parte del gregge. Ne eravamo esclusi perché Dio si è scelto un altro popolo, Israele, ma a causa della testardaggine degli Israeliti e per la durezza del loro cuore la grazia di Dio si è estesa anche a noi. Per cambiare la nostra vita abbiamo bisogno della rivelazione della parola di Dio e ciò che leggiamo deve parlare a noi (non ad altri). Ogni volta che ci accostiamo alla Parola di Dio dobbiamo metterci in discussione affinché incida sul nostro cuore. Giovanni 8: 31–32 “Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi»”. Dimorare in Cristo, stare del tempo con Lui ci rende liberi. Dobbiamo imparare a prenderci del tempo da dedicare al Signore, per stare in comunione con Lui. Il salmo 23 è stato scritto da Davide (prima che fosse unto re d’Israele)quando era un giovane pastore e aveva perciò il compito di proteggere il gregge che gli era stato affidato. Ed in particolare, questo salmo è stato scritto nel periodo in cui il re Saul lo perseguitava (aveva anche tentato di ucciderlo); ma l’Eterno non permise che la lancia di Saul lo trafiggesse. Per questo nel salmo troviamo: Salmo 23:4 “Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me;” Davide sapeva che il Signore era con lui. Qualsiasi cosa fosse successa era protetto dal suo Pastore. E’ infatti Dio che si prende cura di noi. Filippesi 4:19 “Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù”. E’ Dio che supplisce ai nostri bisogni, ad ogni bisogno che abbiamo, non solo a uno ma a tutti (di ogni genere). E’ Lui l’unico che ha le risorse. Analizziamo meglio i vari aspetti del salmo 23 Salmo 23:1 “L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà” Il concetto è molto chiaro, l’Eterno è il Pastore di ogni credente e nulla ci mancherà perché è Lui che provvede per noi. Salmo 23:2 “Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti”. Il Pastore si occupa di pasturare le sue pecore, inoltre nelle acque calme, ferme ci si può specchiare e nel riflesso, Dio proietta la vera immagine di noi stessi (Cristo). Noi vogliamo vedere Cristo nella nostra vita e riprodurre il Suo carattere. Dio vuole farci entrare nel riposo e affinché questo avvenga ci sono 4 condizioni: 1) Non dobbiamo essere impauriti o spaventati 2Timoteo 1:7 “Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina”. Se le pecore sono spaventate non possono dormire e così vale per noi: se c’è la paura non c’è il riposo. 2) Non devono esserci litigi e tensioni con altre “pecore”. In parole povere non possiamo riposare se abbiamo amarezze, tensioni o cattive relazioni con gli altri. Ma se lasciamo agire Gesù nella nostra vita, è Lui che ci porta nel riposo e risolve le cose. 3) Non dobbiamo essere disturbati da mosche e parassiti Queste (mosche e parassiti) sono figure dei demoni che attaccano la nostra vita, mettono nella nostra mente pensieri negativi e ci rubano la pace e la gioia. 4) Non c’è riposo senza nutrimento Le pecore non possono riposare se non mangiano. E anche nelle persone succede questo, ad esempio chi soffre di anoressia (pertanto non mangia) non riesce a dormire, non ha riposo. Chi non si nutre della Parola di Dio non può riposare. Noi dobbiamo riposare nelle promesse di Dio. Ci sono delle difficoltà? Dio ci fa sentire il Suo riposo. E’ anche compito del leader e del Pastore di portare le persone nelle acque calme. 2 Corinzi 3:18 “E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore”. Siamo trasformati da ciò che contempliamo. Se non vediamo Cristo nella nostra vita non possiamo cambiare. Salmo 23:3 “Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome”. Egli è colui che ci ristora l’anima. Le ferite dell’anima, le più difficili da guarire, è Lui che le sana. Quando ad esempio Pietro rinnegò Gesù in lui subentrò amarezza. Il peccato porta con sé del veleno e quel veleno distrugge. Ma Gesù lo chiamò e lo riabilitò: Giovanni 21:16 “Gli chiese di nuovo una seconda volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesù gli disse: «Abbi cura delle mie pecore»”. Isaia 53:6 “Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti”. Gesù ha preso il nostro peccato e le nostre iniquità, le ha inchiodate alla croce e ci ha dato la Sua giustizia. La grazia infatti accompagna tutti i credenti ma questo non è per i nostri sforzi, per quello che facciamo ma è un dono di Dio. Noi oggi siamo amministratori della Sua grazia. 1 Pietro 4:10 “Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. I talenti che Dio ci ha dato mettiamoli al servizio degli altri. Salmo 23:4 “Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano”. Le difficoltà non possono farci nulla. Cristo ha vinto attraverso la risurrezione. Le malattie sono ombre di morte, non dobbiamo averne paura perché Gesù ha sconfitto la morte! E’ anche importante essere disciplinati, corretti e ubbidienti e se così saremo, faremo strada. E’ anche di fondamentale importanza disciplinare i nostri figli. Salmo 23:5 “Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca”. I nostri nemici, dobbiamo ricordare che non sono carnali ma spirituali, infatti: Efesini 6:12 “poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti”. Sono i demoni i nostri nemici. Nel salmo 23 c’è la figura dell’olio. Dio unge il nostro capo con l’olio, lo Spirito santo che è in noi. Inoltre Dio vuole che trabocchiamo, desidera stra-benedirci e che siamo abbondanti. La coppa è lo Spirito rigenerato. Salmo 23:6 “Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni”. Bandisci dalla tua vita la depressione. Noi dobbiamo avere autorità e l’autorità si ha quando siamo fedeli alla Parola di Dio. Vogliamo conoscere colui che ci conduce lungo le acque quiete e che ci fa riposare. E quando il Signore è il tuo pastore i nemici scappano! Ricordiamoci inoltre di chiedere giustizia a Dio per le ingiustizie subite poiché Lui è la nostra giustizia.