Digiunare per una vita ricca di salute

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Digiunare per una vita ricca di salute
Daniela Mambretti
22 Novembre 2013
(2 pagine)
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Digiunare per una vita ricca di salute
Per le religioni, il digiuno è da sempre una via di avvicinamento al divino, ma oggi si rivela anche
uno strumento preventivo e terapeutico, come spiegano tre specialisti che ne evidenziano i
numerosi vantaggi per la salute, oltre una legittima considerazione etica.
Gli indù lo praticano un giorno ogni quindici, gli ebrei, i mussulmani e i cattolici lo fanno in giorni
specifici del loro calendario. Il digiuno può essere praticato secondo metodi che spaziano dalla
privazione di un unico alimento per un breve periodo, fino alla
privazione di cibo programmata per periodi prolungati. Dal
punto di vista religioso e spirituale, l’astinenza alimentare
induce a rafforzare la propria volontà, a controllare i propri
desideri e, soprattutto, a avvicinarsi al divino sviluppando una
maggiore consapevolezza. Allo stesso tempo, tuttavia, anche il
corpo può beneficiarne sotto diversi punti di vista, come
sottolinea l’oncologo Umberto Veronesi nel libro La dieta del digiuno (Mondadori).
Restrizione calorica per vivere meglio e più a lungo
Un solo giorno alla settimana di digiuno intelligente. Questo il consiglio di Umberto Veronesi per
prevenire numerose malattie che affliggono la società del consumo e per esercitare una sorta di
controllo della mente sul corpo. La longevità è strettamente legata alla restrizione calorica, in
quanto il corpo, per funzionare al meglio, ha bisogno di poche calorie e di nessuna proteina
animale. Sì, perché la scelta vegetariana, secondo l’oncologo, è un’ulteriore opzione per una vita
sana e longeva. Scegliere di digiunare significa scegliere di prevenire alcune patologie, come il
tumore, che sembrano meno probabili quando si mangia poco
o si osservano periodi di digiuno. Viene anche data una regola
positiva a alcuni ormoni come l’insulina che non deve avere
sbalzi eccessivi solitamente dovuti a un’alimentazione
scorretta per modalità e quantità. L’astensione da cibo aiuta
anche a mantenersi in forma evitando di mettere peso: più si
ingrassa, più i livelli di sazietà diminuiscono, pertanto meglio
mantenersi normopeso per non innescare questa spirale pericolosa. Anche secondo Frédéric
Saldmann, cardiologo, nutrizionista e autore del libro La vostra migliore medicina siete voi!
(Vallardi), il digiuno intermittente – la privazione volontaria di cibo per un periodo di tempo
determinato e con cadenza prestabilita - presenta numerosi vantaggi. Per esempio, ci si concentra
maggiormente e si ragiona più velocemente grazie a un lieve aumento di adrenalina e noradrenalina
dopo sole dodici ore. Inoltre, sembra che aumenti l’aspettativa di vita e la resistenza a molte
patologie: pare che normalmente, l’organismo, in presenza di cellule danneggiate, scelga di
distruggerle per poi sostituirle, accelerando l’invecchiamento. Invece, in regime di digiuno
intermittente, sembra che “preferisca”, soprattutto nei soggetti in età avanzata, riparare le cellule
anziché eliminarle, al fine di risparmiare energia e evitare possibili errori nella duplicazione del
DNA. Il digiuno, poi, può essere considerato anche una scelta etica in quanto, praticandolo, ci si
ricorda in modo più efficace di quante persone muoiano ancora di fame nel mondo per carenza di
cibo, mentre il resto del globo si ammala e muore per un’alimentazione eccessiva e scorretta. Fare
pausa, imparare a stare senza cibo per un giorno non è affatto difficile: l’astensione da cibo rende
lucidi, presenti a se stessi e regala una sensazione di leggerezza e di distacco da dipendenze e
fissazioni. Ci si sente più liberi e pronti a dedicarsi a talenti, idee, attività familiari e sociali. Le
condizioni sono due: dedicarsi al giorno di digiuno in modo corretto e non commettere errori
nell’alimentazione di tutti gli altri giorni.
Piccoli stratagemmi …
Digiuno vuol dire completa astensione da cibo, salvaguardando, però, l’assunzione di abbondante
acqua per evitare la disidratazione. Ma se, per le prime volte, dovesse risultare troppo rigoroso, il
ricercatore Marco Bianchi, autore, con MariaGiovanna Luini,
del libro Ricette della dieta del digiuno (Mondadori),
suggerisce di assumere tisane, frullati e centrifugati solo con
ingredienti speciali come cetrioli, lattuga, meloni, pesche e
cocomeri, per garantire la corretta idratazione e per spezzare
qualche attacco di fame. Poi, per i pasti del non-digiuno,
basta conoscere le qualità di alcuni cibi per continuare a beneficiare delle ore di digiuno e per
imparare a controllare l’appetito anche nei giorni normali, senza pregiudicare i benefici e i buoni
propositi delle ore di astinenza: esistono, infatti, alcuni alimenti-chiave indicati dall’autore che
sarebbe bene tenere presente nell’alimentazione quotidiana. E se durante il digiuno un attacco di
fame improvvisa dovesse materializzarsi di colpo nella mente? Invece di correre alla dispensa,
basterà fantasticare sul gustoso pasto del dopo-digiuno, ispirato alle buone e sane ricette suggerite
da Bianchi, da assaporare felici per essere riusciti a superare la propria giornata dedicata al
benessere senza trasgressioni.
Super - stratagemma suggerito da Marco Bianchi per vincere gli attacchi di fame
“Quando la fame si fa sentire, provate a sentirvi speciali! Siete i più bravi, i più intelligenti e i più belli perché fate
una scelta controcorrente: esplorate il digiuno, invece di uniformarvi alle abitudini alimentari degli altri”
Per approfondire
L’idea in più …
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