consiglio provinciale di cremona

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consiglio provinciale di cremona
N. d'ord.
58
reg deliberazioni
Prot. n. .2006/ 90.900
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
Estratto del verbale dell'adunanza del 03/05/2006
OGGETTO
MOZIONE
DEL
PRESIDENTE
DELLA
COMMISSIONE
AMBIENTE,
ANDREA
LADINA, PER IMPEDIRE LA REALIZZAZIONE DI UN GIGANTESCO POLO
ESTRATTIVO (CAVA DI SABBIA E GHIAIA)TRA CARAVAGGIO, SERGNANOE
CAPRALBA
E
PER
LA
DIFESA
DEL
SISTEMA
IRRIGUO
DEL
TERRITORIO CREMASCO E DELL'HABITAT NATURALE DI FONTANILI E
L'anno DUEMILASEI,
nell'apposita sala
avvisi spediti a
Provinciale. Fatto
questo giorno TRE del mese di MAGGIO alle ore 15.15 in Cremona,
delle adunanze, convocato nelle forme di legge e con appositi
domicilio di ciascun Consigliere si è riunito il Consiglio
l'appello risultano presenti:
PRESENTI ASSENTI
1)Ancorotti Renato
2)Benelli Edoarda
3)Bergonzi Pieremilio
4)Borghetti Maurizio
5)Borini Fermo
6)Bruschi Angelo
7)Ceravolo Claudio
8)Dusi Giampaolo
9)Fontanella Giuseppe
10)Galmozzi Attilio
11)Gardani Antonio
12)Giovinetti Cesare
13)Gugliermetto Sandro
14)Ladina Andra
15)Longhino Walter
16)Mainardi Cesare
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Presenti n. 26
PRESENTI ASSENTI
17)Manfredini M.Cristina
18)Mariani Roberto
19)Mazzocco Franco
20)Patrini Pierfranco
21)Poli Antonella
22)Redegalli Giuseppe
23)Riccardi Anna
24)Rossoni Gianni
25)Rusca Carlo
26)Santini Antonello
27)Sciaraffa Massimiliano
28)Scotti Giovanni
29)Superti Pierattilio
30)Tamagni Pierluigi
31)Torchio Giuseppe
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Assenti n. 5
Risultano altresì presenti gli Assessori:
PRESENTI ASSENTI
1)Alloni Agostino
2)Biondi Giovanni
3)Guarneri Fulvio
4)Lazzari Fiorella
5)Morini Pietro
Partecipa
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PRESENTI ASSENTI
6)Piloni Manuela
7)Rozza Anna Maria
8)Savoldi Agostino
9)Spingardi Denis
10)Toscani Giorgio
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il Segretario Generale della Provincia, Avv. Giovanni Gagliardi
Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità delle
deliberazioni il Presidente del Consiglio, Sig. Roberto Mariani assume
la Presidenza e dichiara aperta la seduta.
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Ai sensi dell’art. 61 del Regolamento Organi Istituzionali, il Presidente del Consiglio nomina scrutatori: per la
maggioranza i Sigg. Dusi e Manfredini, e per la minoranza il Sig. Rusca.
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti tra i Signori Consiglieri:
• durante la commemorazione dei militari caduti nell’attentato di Nassiriya entrano le Cons. Riccardi e Benelli; i
presenti sono n. 28;
• durante l’illustrazione della proposta n. 3059 (relazione del Presidente del CISVOL) entrano l’Ass. Piloni ed i Cons.
Rossoni e Sciaraffa, i presenti sono n. 30;
• durante la trattazione della proposta n. 2568 (interrogazione del Cons. Borghetti sulla Paullese) escono l’Ass. Toscani
ed il Cons. Ceravolo; i presenti sono n. 29 ed in tal numero rimangono fino alla sospensione temporanea della seduta
alle ore 18.25.
I lavori riprendono alle ore 18.50 e all’appello risultano presenti i Cons.: Ancorotti, Benelli, Borghetti, Borini,
Bruschi, Dusi, Fontanella, Gardani, Galmozzi, Giovinetti, Gugliermetto, Ladina, Longhino, Mainardi, Manfredini, Mariani,
Mazzocco, Patrini, Poli, Redegalli, Riccardi, Rossoni, Rusca, Santini, Sciaraffa, Scotti, Superti, Tamagni, Torchio. I presenti
sono n. 29. Risultano altresì presenti il Vicepresidente Alloni, e gli Ass. Lazzari, Biondi, Piloni, Savoldi e Spingardi.
• Durante la presentazione della mozione per commemorare i caduti di Nassiriya da parte del Cons. Borghetti, escono i
Cons. Poli e Ancorotti. Ora i presenti sono n. 27 ed in tal numero rimangono fine al termine della seduta.
Il Presidente del Consiglio cede la parola al Cons. Ladina che illustra la seguente mozione:
AL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
Oggetto: Mozione del Presidente della Commissione Ambiente, Andrea Ladina, per impedire la realizzazione di un gigantesco
polo estrattivo (cava di sabbia e ghiaia) tra Caravaggio, Sergnano, Capralba e per la difesa del sistema irriguo del territorio
cremasco e dell’ habitat naturale dei fontanili e delle risorgive.
Il giorno 3 aprile 2006 si è svolta presso la sala consigliare del Comune di Mozzanica (Bergamo) una affollata
assemblea di cittadini, amministratori, agricoltori, ambientalisti, regolatori delle rogge… preoccupati per le notizie
che danno per certa la realizzazione di una mega - cava di sabbia e ghiaia in comune di Caravaggio (località
Cascina Volte) a confine con i territori di Sergnano e Capralba.
Il polo estrattivo in questione è di grande estensione, considerato che il giacimento superficiale è di circa 800.000
metri quadri ed un volume disponibile di circa 16.000.000 di metri cubi di sabbia e ghiaia. Attualmente il “Piano
cave” della provincia di Bergamo ne ha previsto lo sfruttamento di una porzione avente una estensione di 130.000
metri quadrati ed una produzione di materiale di 2.400.000 metri cubi; la profondità indicata per questo intervento
è di 25 metri dal piano campagna con intercettazioni della falda freatica e conseguente formazione di lago di falda.
Nel corso dell’incontro di Mozzanica si è affermato, da più parti, che la cava sicuramente oltrepasserà i 6.000.000
(sei milioni) di metri cubi andando ben oltre le previsioni iniziali.
Le caratteristiche tecniche di tale intervento estrattivo destano preoccupazione da parte degli Uffici della Provincia
di Cremona come si è avuto modo di precisare in occasione di una Mozione sull’argomento presentata dal
consigliere Ladina e votata all’unanimità dal Consiglio provinciale in data 21 aprile 2004 ed anche in risposta ad
una Interrogazione dei consiglieri Sciaraffa, Scotti, Santini e Gugliermetto discussa in data 1 marzo 2006.
Una cava di queste dimensioni avrebbe conseguenze serie sul sistema idrico idraulico presente in una zona
particolarmente vulnerabile per la presenza di risorgive e fontanili che rafforzano da secoli il sistema di irrigazione
del territorio.
I fontanili che verrebbero direttamente compromessi sono: Consorzio di miglioramento fondiario della roggia
Guadazzolo, Consorzio irrigazione roggia Molinara, Consorzio di irrigazione della roggia Schiava, Consorzio di
irrigazione roggia Rino, Consorzio irrigazione roggia Senna e Taglio, Consorzio irrigazione della roggia
Morgola.
Inoltre tre pozzi per ”impinguamento irriguo” di cui al Consorzio di irrigazione roggia Morgola, Consorzio roggia
Gandinella e consorzio del Bocchello Alchinetto di Sergnano.
Oltre a questi che si trovano nell’area direttamente soggiacente l’ambito estrattivo vi sono una serie di altri
fontanili e risorgive destinati a veder diminuita la loro capacità irrigua a seguito della generale contrazione dei
flussi idrici.
Da considerare, infine, le seguenti “osservazioni tecniche” prospettate dal nostro Settore Cave :
a- Le opere di sbancamento che verrebbero realizzate andrebbero a provocare uno squilibrio sul regime delle
acque superficiali e sotterranee in particolare potrebbe essere alterato il “bilancio idrico” della zona provocando
interferenze con il reticolato idrografico esistente, soprattutto nella zona adiacente l’area di cava. Il drenaggio delle
acque causato dalla cava è destinato a causare un notevole abbassamento della falda fratica, inaridendo il sistema
naturale delle risorgive e dei fontanili, diminuendo, in tal modo, il volume di acqua richiesto dal sistema irriguo
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del territorio. Considerando le caratteristiche tecniche dell’intervento estrattivo, le opere di sbancamento
potrebbero provocare una turbativa sul regime delle acque superficiali e sotterrane: in particolare, il lago di cava
potrebbe alterare il bilancio idrico della zona andando ad interferire con il reticolato idrografico superficiale
esistente, soprattutto nella zona adiacente all’area di cava, comportando alla stessa rete importanti squilibri
idraulici ed il rischio di produrre apprezzabili scompensi socio-economici sulle attività territoriali locali. Si osserva
che i fontanili esistenti nelle strette adiacenze dell’area di futura escavazione alimentano una rete idrografica
superficiale che verrebbe, in tal modo, privata di un notevole apporto d’acqua con notevoli ripercussioni
sull’autonomia irrigua di una vasta porzione di territorio, attualmente garantita dai fontanili.
b - Simili interventi comportano l’eliminazione dell’orizzonte che funge da protezione e filtro nei confronti delle
acque freatiche, implicando un’alterazione dell’infiltrazione, un aumento locale della vulnerabilità intrinseca della
falda e una maggiore esposizione al degrado, con conseguenza di possibili inquinamenti accidentali delle acque
sotterranee, in fase di lavorazione ed in seguito a scorretto utilizzo dopo il recupero ambientale, e con l’effetto,
quindi, di mettere potenzialmente in comunicazione falde inquinate e falde protette.
C- La presenza di escavazioni comportanti l’affioramento delle acque presenti nel sottosuolo implica, inoltre,
alterazioni del flusso idrico sotterraneo e della morfologia di falda: il livello piezometrico viene a deprimersi nella
parte idrogeologicamente a monte del perimetro di cava e si incrementa a valle. Il richiamo d’acqua indotto
dall’apertura del lago di cava può alterare il bilancio idrico della zona portando all’impoverimento e alla possibile
forte alterazione sulle emergenze delle acque di risorgiva; l’entità della depressione piezometrica può essere anche
in grado di indurre un decremento della portata delle falde che alimentano la riserva idrica.
D- La Sacra Fonte del Santuario di Caravaggio, ubicata a monte del bacino di cava, potrebbe essere interessata
dall’abbassamento del livello della falda superficiale. Tale fenomeno potrebbe di conseguenza portare alla
riduzione della portata di acqua della fonte se non addirittura al prosciugamento della stessa.
E- Risulta di rilevante importanza evidenziare, inoltre, che tale intervento potrebbe comportare problematiche
ambientali di notevole spessore quali aumento dell’evaporazione dell’acqua del lago di cava, con conseguente
variazione del microclima, e significativi elementi di impatto sul paesaggio e sull’ambiente causato dalle strutture
di servizio all’attività, dai cumuli di materiali e dai piazzali di cava, nonché il relativo disturbo sul clima acustico,
indotto anche dall’incremento del traffico veicolare pesante, e l’impatto del medesimo sulla rete stradale, la cui
sicurezza potrebbe essere messa a repentaglio e la cui percorribilità resa più difficoltosa.
Tutto ciò premesso e considerando i compiti di indirizzo politico che gli compete si chiede al
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
di dare mandato all’Assessore all’Ambiente :
1. di attivarsi presso la Regione Lombardia per impedire la realizzazione del Polo estrattivo di Caravaggio (
indicato con la sigla ATE G38 nel Piano Cave della Provincia di Bergamo) in quanto destinato ad avere
pesanti conseguenze sul sistema irriguo del territorio tra Bergamo e Cremona;
2. di attivarsi presso la Provincia di Bergamo per promuovere un “Tavolo istituzionale” di confronto sul
Piano cave della Provincia orobica che permetta una pianificazione delle attività estrattive
“ambientalmente sostenibile” e tale da non depauperare il patrimonio idrico del sottostante territorio della
Provincia di Cremona, prevedendo, a tal fine , un coinvolgimento dei Comuni, delle associazioni e degli
operatori agricoli, delle associazioni ambientaliste e dei Consorzi di irrigazione.
3. di richiedere la presenza delle Istituzioni del territorio (Provincia, Comuni interessati, Consorzi….) alle
sedute della Commissione Regionale VI (Ambiente).
Andrea Ladina
Presidente della Commissione Ambiente della Provincia di Cremona
Cremona, 22 aprile 2006
… omissis …
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per
alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l’ausilio degli scrutatori, l’esito della
votazione che di seguito si riporta:
presenti n. 29 Consiglieri, votanti n. 29 Consiglieri, voti favorevoli n. 27 Consiglieri, voti astenuti n. 2
Consiglieri. Approvata a maggioranza.
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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to MARIANI
F.to GAGLIARDI
RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE
Il sottoscritto Segretario
co.1, del D.LGS 267/2000,copia
mediante
affissione
all'Albo
............................ ove
Generale attesta che, ai sensi dell'art. 124,
della presente deliberazione viene pubblicata,
Pretorio
della
Provincia,
a
decorrere
dal
rimarrà per gg. 15 interi e consecutivi.
Cremona, li ............................
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to GAGLIARDI
Copia conforme per uso amministrativo.
Cremona, li ............................
IL SEGRETARIO GENERALE
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'
La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge
decorsi 10 gg dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 134, co. 3°, del D. LGS
267/2000
per immediata
267/2000.
eseguibilità,
Cremona, li .....................
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ai
sensi
dell'art.
134,
co.
4°,
del
D.
LGS
IL SEGRETARIO GENERALE
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