Business school in Europa vince chi si fonde
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Business school in Europa vince chi si fonde
Business school in Europa vince chi si fonde le. Qui sopra. Frank Bostyn, direttore generale di Neoma LAFRANCIAÈ LAPRIMA A ESSERSIMOSSAEST QUESTA DIREZIONE, E OGGI PUÒ VANTARE BEN SEI ISTITUTI NELLA CLASSIFICA DEI PRIMI QUINDICIDELCQNnNENTE IN SPAGNA IL MERGER TRAESADEEIE ome le imprese, che sanno di dover crescere per C restare competitive e puntare a conquistare i mercati emergenti.Quellochestasuccedendoneì settore delle business school europee somiglia sotto molti aspetti allo scenario che si prospetta in ambito aziendale, laddove a prendere le decisioni sono spesso proprio ex allievi delle scuole d'eccellenza manageria- A indicare la rotta sono soprattutto le scuole francesi, come dimostra la recente nascita della Neoma Business School, frutto della fusione tra Reims Management School e Rouen Business School. Due istituti che hanno messo da parte la gelosia perle rispettive storie per puntare sull'unione delle forze, che permette di raddoppiare il budgetperlaricercae una maggiore visibilità intemazionale. Allora non è un caso se nell'ultima classifica dei Masters in Management stilata dal Financial Times compaiono ben sei istituti transalpini tra le prime 15 posizioni. Negli scorsi anni altre scuole francesi avevano preso la medesima decisione, come la Esc Lille e la Cerarti Business School, con la nascita della Skema, oggi tra le prime scuole intemazionali, grazie anche all'apertura di un campus negli Usa. Che consente una maggiore mobilità degli studenti tra i vari campus delnetworkeunpiùelevatopotenzialedirecruitingstudentesco. Anche in altri Paesi si sono mossi in questa direzione: in Spagna risale al 2010 la fusione tra le ed Esade, che si sono unite in un'azione di promozionedellalorooffertaMbainCina. Tornando aNeoma, il direttore generale Frank Bostyn spiega che "dietro la fusione non ci sono solo ragioni finanziarie, ma soprattutto strategiche: l'obiettivo è rafforzare il profilo internazionale, considerato che oggi le Grandes Ecoles si trovano ad affrontare una maggiore concorrenza globale. Per rimanere unleaderin questo settore competitivo è necessario essere più visibili e più forti sul mercato, traguardi che possono essere raggiunti solo se si ha una taglia abbastanza grande". E l'Italia?Finora non si è vista traccia di M&A nel nostro Paese. "Da noi le scuole di management sono ancora troppo ancorate al sistema universitario ", osserva Valerio Nanut, presidente diAsfor: "Come per gli atenei, continuano a prevalere i particolarismi a discapito di una maggiore collaborazione". (l.d.o.)