Un artista polacco, Jerzi Duda Gracz, nel 2001 ha donato al

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Un artista polacco, Jerzi Duda Gracz, nel 2001 ha donato al
VIA CRUCIS
meditata e pregata
Avevo fame…
PARROCCHIA S. MARIA MADDALENA
COMUNITA’ PASTORALE S. EUFEMIA
19 FEBBRAIO 2016
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CANTO
Introduzione
V.G.
Papa Francesco, annunciando ufficialmente il Giubileo della Misericordia,
ha scritto nella Misericordiae Vultus che è suo
“vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle
opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per
risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma
della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo,
dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina… In ognuno
di questi ‘più piccoli’ è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di
nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito,
in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura.
Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: ‘’Alla sera
della vita, saremo giudicati sull’amore’’ (n.15).
Iniziando il nostro cammino quaresimale di contemplazione della Croce e
seguendo Gesù sulla via della croce, siamo chiamati a riconoscere in lui
l’affamato, l’assetato, l’ignudo, lo straniero, il carcerato, l’infermo, il
defunto e ad intravedere in Gesù che sale il Calvario un’immagine
dell’ingiustizia che segna drammaticamente il nostro mondo.
Questi primi tre venerdì di quaresima, ci vedranno impegnati anche
a riflettere intorno ad alcune opere di misericordia corporale.
Intendiamo così sottrarre la riflessione sulla carità alla pura
dimensione teorica per collocare la carità nella pratica, nel
quotidiano, là dove si manifestano le intenzioni del cuore.
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Sac.
Tutti
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sac.
L'ora di Gesù è la manifestazione piena della misericordia del
Padre per l'intera umanità. Per noi che camminiamo ancora
in questo mondo vi è una speranza certa: la misericordia di
Dio non ci abbandona, poiché in Gesù, Parola e Dono di Dio,
l'amore ci ha accompagnato da sempre e rimarrà con noi
sino alla fine.
Pausa di silenzio
Sac.
Tutti
Preghiamo.
Infondi in noi, o Padre, la sapienza e la forza del tuo Spirito,
perché camminiamo con Cristo sulla via della croce, pronti a
far dono della nostra vita per manifestare al mondo la
speranza del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
CANTO
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I STAZIONE
CRISTO È CONDANNATO A MORTE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
(cf Mt 27,1-2.26; Mc 15,1; Gv 19,1)
I capi religiosi con gli anziani del popolo si riunirono in consiglio contro
Gesù, per farlo morire. Quindi, legatolo, lo consegnarono a Pilato, il
governatore romano. Pilato, dopo averlo fatto flagellare, lo condannò a
morte.
Riflessione
Un sabato, i discepoli di Gesù, passando tra i campi di grano, colsero
alcune spighe e le mangiarono. La condanna dei farisei non si fece attendere: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare
di sabato». La risposta di Gesù ci riporta al cuore del mistero del Padre che
non vuole leggi e sacrifici per condannare, ma per offrire la via della
salvezza ai suoi figli: «Misericordia io voglio e non sacrifici». Quando la
legge, anche quella del tempio, diventa solo strumento di condanna e non
di riabilitazione, è lontana da quella sorgente d'amore di Dio che è la
misericordia.
Breve pausa
Dalla Misericordiae Vultus di Papa Francesco
Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della
fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è
divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di
Nazareth. (MV 1)
Invocazioni
Lett. A Gesù, che ci ha amato fino alla fine, si innalzi la nostra supplica.
Diciamo insieme: Donaci, Signore, la tua misericordia..
- Per quanti si sentono oppressi per il peso delle colpe, ti
preghiamo.
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- Per chi cerca in te il perdono e la pace, ti preghiamo.
- Per chi ritorna a te con cuore contrito, ti preghiamo.
Preghiera
Sac.
Signore, quando il vento della pubblica opinione soffia contrario
alla tua legge, quando la corrente dominante ci trascina verso
ideali antievangelici, quando falsi maestri gridano forte, donaci il
coraggio della verità, donaci una parola ferma senza arroganza,
chiara senza compromessi. Una parola, eco della tua, che sia forza
e consolazione per tutti i condannati della storia, colpevoli o
innocenti.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
II STAZIONE
GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO A PORTARE LA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
Mc 15,21-22
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che
veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del
cranio.
Riflessione
La croce fa ostacolo per chi non ha il coraggio di distaccarsi da se stesso
per mettersi nelle mani del Padre. Essa rimane un puro simbolo muto di
dolore, per chi non è disposto a vivere la solidarietà con Cristo e con i
fratelli, per chi esigere la soluzione automatica di tutti i problemi, per chi
vede nel dolore degli altri un fastidio da lasciare sulle spalle degli altri e
non una provocazione alla vicinanza e alla comunicazione fraterna.
Incontriamo, allora, la croce nelle nostre chiese, la mettiamo nelle nostre
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case, la portiamo su di noi senza avere il coraggio di prendere la nostra
croce insieme a quella di Gesù.
Breve pausa
Dalla Misericordiae Vultus di Papa Francesco
Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità.
Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene
incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore
di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che
incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio
e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per
sempre nonostante il limite del nostro peccato. (MV 2)
Invocazioni
Lett. Al Signore della gloria, che ci ha salvato a prezzo del suo sangue,
rivolgiamo pieni di fiducia le nostre invocazioni e diciamo: Abbi
pietà di noi.
- Perché ti seguiamo con generosità sulla via della croce, ti
preghiamo.
- Perché troviamo in te la forza di essere miti e mansueti, ti
preghiamo.
- Perché non ci spaventiamo dinanzi agli insulti degli uomini, ti
preghiamo.
Preghiera
Sac.
Signore, mettici in ascolto del grido di dolore che sale dall’umanità
inquieta, smarrita, sofferente, per accoglierlo dentro di noi. Al
mondo che non ti conosce e che ti dimentica non vogliamo
rivolgere parole di giudizio e di condanna, ma parole di luce e di
misericordia.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
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III STAZIONE
GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
Gv 19,23-24
I soldati presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun
soldato, e la tunica. Siccome quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta
d’un pezzo da cima a fondo, disseto tra loro: “Non dividiamola, ma tiriamo
a sorte a chi tocca”.
Riflessione
Partendo da Gerico Gesù sente gridare: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà
di me!». È un cieco che la folla vorrebbe zittire, perché importuno e
fastidioso, ma per il malato è una questione vitale e grida ancora più forte.
Gesù lo chiama e lui si spoglia del suo mantello per essere più libero.
Anche Gesù sulla via della croce è spogliato delle vesti: apparentemente
sono gli uomini a farlo, ma in realtà è il suo grande amore per noi a fargli
accettare anche questa umiliazione. Anche per lui è una questione vitale:
per il suo cuore divino nulla è troppo pesante per la nostra salvezza.
Breve pausa
Dalla Misericordiae Vultus di Papa Francesco
Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della
misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della
nostra salvezza. (MV 2)
Invocazioni
Lett.
Al Figlio di Dio, che ci ha riconciliati col Padre e ci ha dato la vita
nuova, salga la nostra preghiera. Diciamo insieme: Abbi pietà di
noi.
- Signore Gesù, che riversi su tutti gli uomini il tuo perdono che
dà la vita:
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- Signore Gesù, nostro giudice che svelerai le intenzioni dei
cuori:
- Signore Gesù, nostra speranza per questa vita e per la vita
eterna:
Preghiera
Sac.
Signore, donaci l’inquietudine del cuore che ti cerca, la purezza
dello sguardo che vede oltre la superficie delle cose, il coraggio
dell’umile bontà, che ci spinge a compiere gesti di compassione. e
vedremo il tuo volto e saremo tua immagine e parleremo in tuo
nome.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
IV STAZIONE
CRISTO È INCHIODATO SULLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
Lc 23,39-43
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo?
Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai
timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché
riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di
male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
Riflessione
Anche immobile sulla croce, Gesù non smette di venirci incontro con la sua
misericordia: coloro che piantano i chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi
hanno in cambio qualcosa dal Signore, il perdono. Sarebbe forse facile
pensare a un Dio lontano che, con magnanimità, concede a noi, poveri
mortali, il bene della sua misericordia, ma questo perdono sulla croce ci
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narra un'altra storia: Dio è molto più vicino di quanto sembri e i nostri
peccati, come chiodi appuntiti, lo raggiungono davvero. Il suo perdono,
che è quanto abbiamo da lui in cambio, possa trafiggerci allo stesso modo
l'anima per tornare a lui con tutto il cuore.
Breve pausa
Dalla Misericordiae Vultus di Papa Francesco
Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati
a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi
segno efficace dell’agire del Padre. (MV 3)
Invocazioni
Lett. Il Signore è «ricco di misericordia», ed è per sua grazia che siamo
-
salvati (cf Ef 2,5): con fede e amore invochiamo il Signore.
Diciamo insieme: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Perché sentiamo rivolta a ciascuno di noi la tua parola di perdono,
ti preghiamo.
Perché il mistero della croce ci faccia conoscere sempre meglio il
tuo mistero di amore, ti preghiamo.
Perché non ci stanchiamo di chiederti perdono, ti preghiamo.
Preghiera
Sac.
Signore, vogliamo presentarci al mondo come perdenti,
come i discepoli della croce, con l’arma della tua parola che
illumina, guarisce, consola, salva. Essa ci spogli della veste
dell’ipocrisia e del compromesso, delle connivenze, dei
trionfalismi e dello spirito mondano.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
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V STAZIONE
CRISTO MUORE SULLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
Mc 15, 33-39
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del
pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: “Eloì, Eloì, lemà sabactàni?”,
che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Udendo
questo, alcuni dei presenti dicevano: “Ecco, chiama Elia!”. Uno corse a
inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere,
dicendo: ‘’Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere.” Ma Gesù,
dando un forte grido, spirò.
Breve pausa
Riflessione
Lett.
Gesù si è dato a ciascuno di noi sino alla morte.
In Lui contempliamo tutta l’umanità sofferente, recitando questa
preghiera di Madre Teresa di Calcutta.
Gesù è l’affamato, che deve essere nutrito.
Gesù è l’assetato, che deve essere dissetato.
Gesù è l’ignudo, che deve essere rivestito.
Gesù è il senza tetto, che deve essere ospitato.
Gesù è il malato, che deve essere sanato.
Gesù è l’uomo solo, che deve essere consolato.
Gesù è il mendicante, che deve essere gratificato di un sorriso.
Gesù è l’ubriaco, che bisogna ascoltare.
Gesù è il malato di mente che bisogna proteggere.
Gesù è il piccolo che bisogna abbracciare.
Gesù è il drogato, che bisogna aiutare.
Gesù è la prostituta, da sottrarre al pericolo e da sostenere.
Gesù è il prigioniero, che bisogna visitare.
Gesù è lo straniero che bisogna accogliere.
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Gesù è il povero che bisogna soccorrere.
Per me Gesù è il mio tutto di tutto.
Amen.
Preghiera
Sac.
Signore, Tu vuoi che tutti gli uomini siano salvi, per questo sei
venuto ed hai inviato i tuoi discepoli fino agli ultimi confini della
terra. Sostieni la nostra Chiesa diocesana, i suoi progetti per far
giungere a tutti il tuo vangelo a chi non ti conosce o ti ha
dimenticato. Aiutaci ad uscire dai nostri nascondigli, ad andare per
le strade e annunciare Te, unico Salvatore degli uomini.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
VI STAZIONE
CRISTO È DEPOSTO DALLA CROCE
Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Alla luce della Parola
Gv 19,41-42
Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un
sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque
deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel
sepolcro era vicino.
Riflessione
O Gesù, ti hanno calato dalla croce nudo, assetato e affamato. In te, icona
dell’amore del Padre, possiamo riconoscere tutti i poveri della terra che
ancora oggi soffrono la fame, la sete e vivono senza uno straccio di dignità.
Ma accanto a te vediamo anche la comunità dei primi credenti che ti
hanno accolto e rivestito con quella sindone sulla quale tu, risorto, lasciasti
in dono la tua immagine col sangue del Golgòta e con la luce della Pasqua.
In loro noi contempliamo il senso della nostra missione: essere cioè mani
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che accarezzano, braccia che accolgono, occhi che consolano, labbra che
baciano, occhi che comprendono il dolore e la sofferenza che
misteriosamente e scandalosamente colpiscono gli ultimi. Aiutaci ad
essere sempre con te e come te, un’immagine vivente dell’amore del
Padre che ti ha generato e inviato a redimere questo nostro mondo.
Breve pausa
Dalla Misericordiae Vultus di Papa Francesco
Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per
andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di
Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della
misericordia come segno del Regno di Dio già presente in mezzo a
noi. (MV 5)
Invocazioni
Lett.
-
-
Fratelli e sorelle, la sapienza di Dio è pacifica, mite, «piena di
misericordia» (Gc 3,17), questa è la sapienza dello Spirito che Gesù
ci ha donato.
Diciamo insieme: Donaci, Signore, la vera sapienza.
Fa' che accogliamo la tua parola e la mettiamo in pratica senza
paura, ti preghiamo.
Fa' che, con l'aiuto del tuo Spirito, ti seguiamo sulla via della croce,
ti preghiamo.
Fa' che non perdiamo la speranza di raggiungere te nella patria del
cielo, ti preghiamo.
Preghiera
Sac.
Signore, fa’ che ci lasciamo coinvolgere nella tua Passione, per
morire ai nostri peccati e risorgere come uomini nuovi nella
gioia della tua Misericordia.
Tutti Amen.
Santa Madre, deh voi fate
che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore.
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AVEVO FAME…
Accogliamo il suggerimento di Papa Francesco di riflettere in
questa Quaresima sulle opere di misericordia, per conoscerle,
approfondirle, trovare nuovi spunti per metterle in pratica e
capire se viviamo o no come discepoli di Cristo, nella
quotidianità della nostra vocazione.
Non potremo approfondire tutte le opere di misericordia,
questa sera affrontiamo la prima opera di misericordia
corporale:
LA GRATUITÀ: DAR DA MANGIARE AGLI AFFAMATI
Video
Conclusione
Sac.
Preghiamo.
Abbiamo ripercorso la via della passione, della croce e della gloria.
Il Cristo crocifisso è già il Cristo glorioso che noi acclamiamo
Signore, lasciando che il suo sguardo illumini e converta le nostre
vite e il suo Spirito preghi in noi. Invochiamolo con le parole che
Egli stesso ci ha insegnato:
Tutti
Padre nostro…
Tutti
Padre della vita, lo Spirito che ha guidato il tuo Figlio fino alla
morte di croce, doni a ciascuno uno sguardo di fede per
riconoscere la tua opera di salvezza, uno sguardo di speranza per
ringraziarti sempre di tutto, uno sguardo di carità per sopportare e
soccorrere le sofferenze dei fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Benedizione e congedo
Sac. Il Signore sia con voi.
Tutti E con il tuo Spirito.
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Sac.
Tutti
Il Cristo, nostro salvatore, vi benedica e vi protegga.
Rendiamo grazie a Dio.
CANTO FINALE
BEATI I MISERICORDIOSI
VIVERE LE OPERE DI MISERICORDIA IN COMUNITÀ
Per chi lo desidera, diverse sono le possibilità di impiego per una
comunità più calda e ospitale; alcune più concrete, di lavoro
manuale, alcune più di tipo relazionale, che implicano in ugual
misura la volontà di mettersi in gioco gratuitamente per i fratelli.
Se sei interessato, chiama il numero 389/2383012
oppure
scrivi una mail a: [email protected]
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