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Università degli Studi di Sassari Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Specialistica in Biotecnologie Molecolari classe 8/S – classe delle lauree specialistiche in Biotecnologie Industriali A. A. 2008/2009 Biotecnologie Molecolari classe 8/S – classe delle lauree specialistiche in Biotecnologie Industriali Consiglio di riferimento Consiglio della Facoltà di Scienze M.F.N. Referente prof. Pierluigi Fiori e-mail [email protected] Sito web del Corso di laurea specialistica http://scienzemfn.uniss.it/biotecnologie_molecolari_index.html Modalità per l’accesso Possono accedere al corso di laurea specialistica con riconoscimento integrale dei CFU acquisiti, coloro che sono in possesso della laurea triennale in Biotecnologie (classe 1, classe delle lauree in Biotecnologie) conseguita presso una Università italiana. Possono anche accedervi, con riconoscimento eventualmente parziale dei crediti formativi, coloro che siano in possesso di: a) laurea triennale o specialistica di altre classi; b) laurea conseguita sulla base degli ordinamenti previgenti al D.M. 509/99; c) titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Al fine dell’iscrizione, gli studenti devono essere in possesso di almeno 120 crediti riconosciuti nel rispetto dell'ordinamento didattico. Una commissione valuterà per ciascun candidato i CFU acquisiti nel corso di provenienza al fine di individuare quali CFU possano essere riconosciuti nell’ambito dell’ordinamento del corso di laurea specialistica e definire gli eventuali debiti formativi. Per le lauree conseguite sulla base degli ordinamenti previgenti al D.M. 509/99 il Consiglio riformulerà i curricula in termini di crediti. E’ consentita altresì l’iscrizione sub condicione a coloro i quali, entro il 30 settembre 2008, siano in debito di 35 crediti formativi universitari necessari per il conseguimento della laurea triennale. Il perfezionamento dell’iscrizione è subordinato al conseguimento del titolo entro il 28 febbraio 2009. Ai fini dell'ammissione al corso di laurea specialistica, la preparazione personale dei laureati sarà verificata mediante un colloquio che si svolgerà il 7 ottobre 2008 alle ore 15:30 presso l’aula 8 del Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N. in via Vienna 2. Dovranno sostenere il colloquio di ammissione anche coloro i quali effettueranno l’iscrizione sub condicione. Obiettivi formativi IL corso di laurea specialistica in Biotecnologie Molecolari si propone di formare laureati con una solida preparazione di base e professionale mirata all’impiego nei settori più promettenti delle biotecnologie industriali, quali - la produzione e l’impiego di enzimi e proteine ricombinanti, compresa la progettazione di anticorpi e di vaccini; - la genomica e proteomica funzionale, - l’utilizzo delle biotecnologie per il recupero degli ambienti inquinati. Al termine dei loro studi, i laureati in Biotecnologie Molecolari avranno acquisito metodi e coBiotecnologie Molecolari Pagina 2 noscenze specifiche tali da permettere loro di: - padroneggiare piattaforme tecnologiche specifiche per ricerche di genomica funzionale, ingegneria genetica e proteica, individuazione di bersagli molecolari, modellistica molecolare, progettazione e sviluppo di kit diagnostici, tecniche di fermentazione e di bioconversione, produzione di proteine di interesse (enzimi, vaccini, etc.) da microrganismi ingegnerizzati; - contribuire al recupero ambientale fornendo sistemi intelligenti ingegnerizzati (microrganismi e piante) in grado di degradare o rimuovere contaminanti dal suolo o dalle acque; sviluppare biosensori per il monitoraggio di ambienti terrestri, acquatici e atmosferici; - possedere adeguate conoscenze nelle culture di contesto, con particolare riferimento ai temi dell’equilibrio ecologico, della proprietà intellettuale delle nuove acquisizioni scientifiche e della bioetica; - avere buona padronanza della lingua inglese, soprattutto a livello scientifico; essere capaci di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture. Finalità e sbocchi professionali La preparazione teorica e la padronanza di metodi consentirà al laureato di operare in impianti biotecnologici per la conduzione e il controllo qualità, in laboratori di diagnosi molecolare, in ambiti biomedici, ambientali e nutrizionali, nonché di interagire, in ambito industriale e di ricerca, con organizzazioni coinvolte specificamente in produzioni biotecnologiche. Organizzazione degli studi Il corso di studi ha la durata di due anni. L'insieme delle attività richieste è calcolato in 120 crediti (60 crediti per ogni anno accademico). Un credito (CFU) equivale a 25 ore di lavoro dello studente, ripartite fra ore di attività organizzate dall’Università (ore assistite) e ore di attività individuali. Per il conseguimento della laurea specialistica sono richiesti in totale 300 CFU, comprensivi di quelli acquisiti per la laurea triennale. Le attività didattiche e formative relative al corso di studi sono organizzate in semestralità. Pertanto l’anno accademico deve intendersi suddiviso in due periodi nei quali sono svolte lezioni ed esercitazioni, intercalati da periodi di sospensione della didattica durante i quali sono fissati gli appelli degli esami di profitto. Il calendario delle attività didattiche sarà pubblicizzato prima dell’inizio dell’anno accademico. La frequenza alle esercitazioni di laboratorio è obbligatoria. Biotecnologie Molecolari Pagina 3 Attività formative 1° ANNO (valido per gli immatricolati nell’a.a. 2008/2009) CAT. SETTORE B B B B BIO/10 BIO/19 CHIM/03 CHIM/06 B CHIM/11 A B B B B C D FIS/07 BIO/12 CHIM/02 CHIM/04 CHIM/05 CHIM/08 INSEGNAMENTO Biochimica Applicata Microbiologia Applicata Chimica Bioinorganica Chimica delle Sostanze Organiche Naturali Biotecnologie Applicate a Fermentazioni Industriali Biofisica Biochimica Clinica Chimica Fisica Chimica Industriale Materiali Polimerici Biocompatibili Chimica Farmaceutica Avanzata Attività a Scelta dello Studente* Totali 5 7 5 5 LF 4 5 4 4 4 4 4 4 5 4 4 6 4 2 5 4 4 6 CFU ES 1 LAB 1 1 1 1 2 2° ANNO (valido per gli immatricolati nell’a.a. 2007/2008) CAT. SETTORE B B B CHIM/01 CHIM/04 BIO/09 B BIO/11 B D E BIO/18 INSEGNAMENTO Chimica Analitica Catalisi e Biocatalisi Fisiologia Biologia Molecolare Applicata Modulo 1 Modulo 2 Genetica Evoluzionistica Attività a Scelta dello Studente* Prova Finale** CFU Totali 5 4 5 LF 3 4 4 5 2 6 4 1 5 ES 2 LAB 1 1 1 1 34 Forme didattiche: LF = lezioni frontali (1 CFU = 8 ore), ES = esercitazioni (1 CFU = 12 ore); LAB = laboratorio (1 CFU = 12 ore). Tipologie delle attività: A = di base; B = caratterizzanti; C = affini o integrative; D = a scelta dello studente; E = prova finale e lingua straniera; F = altre *Attività formative a scelta dello studente Nell’arco del biennio lo studente dovrà acquisire un totale di 6 CFU nell’ambito delle attività a scelta autonoma. I CFU delle attività a scelta autonoma potranno essere attribuiti solo previa prova d’esame con votazione in trentesimi. Saranno riconosciuti integralmente i CFU degli esami relativi ad insegnamenti ufficiali impartiti nell’Ateneo, salvo reiterazione dei contenuti. Biotecnologie Molecolari Pagina 4 **Prova finale per il conseguimento del titolo La prova finale (34 CFU) consisterà nella discussione di una dissertazione scritta relativa all’attività sperimentale svolta dallo studente secondo norme che saranno fissate dal Consiglio del corso di laurea specialistica o della Facoltà. Biotecnologie Molecolari Pagina 5 AGENDA Biotecnologie Molecolari 01/10/08 lezioni I semestre Esami di laurea Lunedì 17 Novembre 2008, ore 16 18/12/08 19/12/08 vacanze 06/01/09 7/01/09 - 12/01/09 lezioni I semestre 30/01/09 01/02/09 esami 28/02/09 02/03/09 Esami di laurea Martedì 3 Marzo 2009, ore 16 lezioni II semestre 8/04/09 8/04/09 vacanze 14/04/09 15/04/2009 lezioni II semestre 31/05/09 8/06/09 esami 10/07/09 11/07/09 appelli speciali di esame 31/07/09 01/09/09 esami 30/09/09 Biotecnologie Molecolari Esami di laurea Martedì 14 Luglio 2009, ore 9 Pagina 6 INSEGNAMENTI BIOCHIMICA APPLICATA CAT. B SETTORE BIO/10 INSEGNAMENTO Biochimica Applicata CFU 5 LF 4 ES LAB 1 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale 32 12 81 Anno Semestre I I 13 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula Consiliare (AC), Aula 6 (A6) - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: martedì, 11:30-13:30 (AC); mercoledì, 15 18 (laboratorio), giovedì, 11:30-13:30 (A6) Docente Marilena Formato Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari Via Muroni 25 Tel. 079/228609 – 329-1710191 Fax 079/228615 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 11 - 12. Programma Separazioni analitiche e preparative. Studi in vivo ed in vitro Modelli sperimentali: organismi integri, organi perfusi, fettine di tessuto, colture cellulari, sistemi “cell free”. Metodi di rottura di tessuti e cellule. Omogenizzazione con metodi chimici e meccanici. Metodi di separazione di classi di biomolecole. Estrazione, tecniche di precipitazione frazionata, dialisi, ultrafiltrazione. Saggi di aminoacidi e proteine. Dosaggi UV e colorimetrici. Analisi delle proteine. Analisi sequenza (degradazione di Edman). Analisi composizione aminoacidica. Studi strutturali Purificazione delle proteine Indice di purificazione. Resa. Tecniche centrifugative Principi di base della sedimentazione, coefficienti di sedimentazione. Tipi di centrifughe e di roBiotecnologie Molecolari Pagina 7 tori e loro uso. Centrifugazione sequenziale. Centrifugazione in gradiente di densità zonale ed isopicnica: formazione e scelta dei gradienti, applicazione del campione al gradiente, recupero dei gradienti, analisi delle frazioni, materiali per gradienti e loro uso. Principali applicazioni; in particolare separazione delle diverse classi di lipoproteine plasmatiche e frazionamento cellulare: criteri di purezza ed omogeneità. Tecniche cromatografiche Principi generali delle separazioni cromatografiche. Cromatografia su carta, su strato sottile (TLC) e su colonna. Cromatografia di adsorbimento, di ripartizione, a scambio ionico, di esclusione molecolare, di affinità: per ogni tipo di cromatografia vengono trattati gli aspetti teorici, l’apparecchiatura e i materiali necessari, le principali applicazioni nella ricerca biochimica. Cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC): apparecchiatura, materiali, applicazioni. Criteri di scelta del sistema cromatografico, risoluzione del picco, selettività ed efficienza. Tecniche elettroforetiche Principi generali delle separazioni elettroforetiche. Fattori che influenzano l’elettroforesi: campo elettrico, tampone, campione, supporto. Elettroforesi zonale a basso voltaggio: materiali, apparecchiatura e applicazioni Elettroforesi su gel: materiali, apparecchiature e metodi, applicazioni. Elettroforesi discontinua su gel di poliacrilamide in presenza di SDS. Determinazione dei pesi molecolari apparenti. Elettroforesi in gradiente di poliacrilamide. Analisi delle separazioni elettroforetiche: rivelazione e misura dei componenti separati. Tecniche di blotting. Elettroforesi capillare: principi ed applicazioni. Isoelettrofocalizzazione (IEF): principi, apparecchiatura e metodi. Tecniche elettroforetiche bidimensionali Analisi proteomica. Proteomica differenziale e funzionale. Acquisizione e analisi di immagine. Identificazione spot mediante spettrometria di massa. Metodo di valutazione Lo studente sarà valutato con un esame orale finale. Testi di riferimento e materiale didattico K. Wilson, J. Walker - Metodologia Biochimica. Raffaello Cortina Ed. A.J. Ninfa, D.P Ballou - Metodologia di Base per la Biochimica e la Biotecnologia. Zanichelli. R. Reed, D. Holmes, J. Weyers, A. Jones - Metodologie di Base per le Scienze Biomolecolari. Zanichelli. Lettura consigliata (per l’analisi proteomica): A. Görg, W. Weiss, M.J. Dunn - Proteomics, 4, 3665-3685 (2004). Biotecnologie Molecolari Pagina 8 BIOCHIMICA CLINICA CAT. B SETTORE BIO/12 INSEGNAMENTO Biochimica Clinica CFU 4 LF 2 ES LAB 2 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale 32 24 44 Anno Semestre I I 13 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula Consiliare (AC), Aula 1 (A1) - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: lunedì, 9:30-11:30 (AC); mercoledì, 8:30-10:30 (A1) Docente Pierina De Muro Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari Via Muroni 25 Tel. 079/228606 Fax 079/228615 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Giovedì: ore 11 – 13. Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla conoscenza delle procedure di analisi biochimico-cliniche e alla loro applicabilità alla diagnostica di laboratorio, comprese le procedure del sistema di controllo di qualità. Programma Traguardi analitici e controllo di qualità in biochimica clinica. Esame emocromocitometrico. Biochimica clinica delle proteine plasmatiche. Valutazione di parametri biochimici in composti biologici come indicatori delle alterazioni che sono alla base del diabete mellito, di patologie renali, epatiche e neoplastiche. Attività di Laboratorio Tecnologie strumentali per l’analisi qualitativa e quantitativa di parametri biochimici in campioni biologici in rapporto a stati fisiopatologici: tecniche elettroforetiche, cromatografiche, enzimatiche e immunoenzimatiche. Biotecnologie Molecolari Pagina 9 Metodo di valutazione L'esame consiste in una prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico G. Federici, S. Bernardini, A. Bertoli , P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo, C. Milani - Medicina di Laboratorio. II Ed.. McGraw-Hill, 2003. L. Spandrio - Biochimica Clinica. Sorbona, Napoli, 2000. Biotecnologie Molecolari Pagina 10 BIOFISICA CAT. A SETTORE FIS/07 INSEGNAMENTO Biofisica CFU 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 4 ES LAB 32 68 Semestre II Docente Massimo Carpinelli Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Struttura Dipartimentale di Matematica e Fisica Via Vienna 2 Tel. 079/229588 Fax 079/229482 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 13:30 - 15:30. Programma Onde e oscillazioni Oscillazioni libere di sistemi semplici. Oscillazioni libere di sistemi con molti gradi di libertà. Onde stazionarie e progressive. Ampiezza, lunghezza d’onda , frequenza, velocità di propagazione. Effetto Doppler. Produzione e propagazione di onde sonore. Caratteristiche fisiche del suono. Anatomia e fisiologia dell’orecchio. Udito. Onde elettromagnetiche. Equazioni di Maxwell. Sorgenti e rivelazione delle onde elettromagnetiche. Energia e quantità di moto di un’onda elettromagnetica. Lo spettro delle onde elettromagnetiche. Radiazione solare. Effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche. Fisica Moderna Cenni di Meccanica Quantistica e Fisica Nucleare. Spettri atomici. Laser. Cenni alla struttura dei nuclei, e delle particella subnucleari. Fissione e fusione nucleare. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Definizione, unità di misura, caratteristiche generali delle principali radiazioni di interesse biofisico. Raggi X, raggi gamma, particelle ionizzanti (radiazione alpha e beta). Definizione di dose e attività. La legge dei decadimenti radioattivi. Interazione radiazione materia Biotecnologie Molecolari Pagina 11 Cenni alla struttura. Interazione di particelle cariche con la materia. Perdita di energia per ionizzazione. Range delle particelle cariche. Picco di Bragg. Interazione di raggi X e gamma con la materia. Effetti biologici. Metodi di utilizzo e alcune applicazioni: Radiologia tradizionale, TAC, Radioterapia, Adroterapia. Ottica La natura della luce. Ottica geometrica. Riflessione e rifrazione. Specchi e lenti sottili. Interferenza. L’esperimento di Young. Diffrazione. Reticolo di diffrazione. Anatomia e fisiologia dell’occhio. Retina. Colore. Visione. Metodo di valutazione L’esame prevede una prova orale, il colloquio verterà sugli argomenti svolti durante il corso. Biotecnologie Molecolari Pagina 12 BIOLOGIA MOLECOLARE APPLICATA (corso integrato) CAT. B SETTORE BIO/11 INSEGNAMENTO Biologia Molecolare Applicata Modulo 1 Modulo 2 CFU LF 5 2 4 1 ES LAB 1 1 Modulo 1 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale 32 12 56 Modulo 1 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale 8 12 30 Anno II Semestre II Complesso Didattico, via Vienna 2 Obiettivi formativi del corso integrato: Comprensione dei meccanismi molecolari alla base della regolazione dell’espressione genica in sistemi biologici complessi. Applicazioni in campo biomedico. Prerequisiti Conoscenza dei meccanismi di basi del fluire dell’informazione genetica. Conoscenze di base di biochimica e fisiologia. Programma Molteplici livelli per la regolazione dell’espressione genica: ruolo della cromatina nella regolazione dell’attività del genoma; modificazioni post-traduzionali degli istoni e del DNA; modificazioni epigenetiche; processi coordinati per la produzione di mRNA (mRNA factory); controlli a livello traduzionale (il sistema ferritina/transferrina, le proteine ribosomali). Espressione genica in sistemi complessi: ciclo cellulare, apoptosi, sviluppo embrionale, cellule staminali. Gli RNA regolatori: editing, snoRNA e splicing alternativo. Applicazioni terapeutiche degli RNA. Biotecnologie Molecolari Pagina 13 - MODULO 1 Docente Carla Rozzo Professore a contratto Istituto CNR di Chimica Biomolecolare Trav. La Crucca 3, Baldinca - Li Punti. Sassari Tel. 079/2841227 Fax 079/3961036 e-mail [email protected] Programma - Regolazione dell’Espressione Genica negli Eucarioti Struttura dei promotori eucariotici e dei fattori di trascrizione. Attivatori, repressori, coattivatori. Struttura ed organizzazione della cromatina. I nucleosomi. Struttura della cromatina e regolazione dell’espressione genica. Alterazioni nella struttura dei nucleosomi durante la trascrizione. Sistemi di rimodellamento della cromatina. Modificazioni degli istoni: acetilazione, fosforilazione e metilazioni. Gli enzimi che modificano gli istoni (istone-acetil transferasi (HAT), deacetilasi (HDAC) e le metilasi) ed i loro domini strutturali (bromodomain e cromodomain). Eterocromatina e silenziamento genico. L’etrocromatina e la regolazione epigenetica dell’espressione genica. Maturazione del mRNA: capping, poliadenilazione, splicing. Trasporto del mRNA. Regolazione dell’espressione a livello della traduzione: il sistema ferritina/transferrina. - Il Traffico delle Proteine Principi di base. - La Trasduzione del Segnale Principi di base. - Regolazione dell’Espressione Genica durante il Ciclo Cellulare Il ciclo cellulare e la sua regolazione. I complessi ciclina-chinasi e la regolazione della loro attività. Le fasi del ciclo cellulare e i meccanismi molecolari che sottintendono le transizioni di fase. Meccanismi di controllo del ciclo cellulare: il ruolo della proteina del retinoblastoma rb e di p53. L’apoptosi: meccanismi molecolari del processo apoptotico: la famiglia di Bcl-2, l’apoptosoma, le caspasi effettrici ed esecutrici. Via intrinseca ed estrinseca del processo apoptotico. Controllo traduzionale durante l’apopotosi. - Regolazione Genica e Tumori Oncogeni e oncosoppressori. Ruolo dei fattori di trascrizione con proprietà oncogeniche nel controllo del ciclo cellulare: cfos, c-jun e c-myc. Instabilità genetica e cancro: i geni della riparazione. Il melanoma come esempio di alterazione genetica nei tumori. - Regolazione Genica durante lo Sviluppo Strategie utilizzate per ottenere espressione genica differenziale durante lo sviluppo. Biotecnologie Molecolari Pagina 14 La Drosophila come sistema modello. I geni materni e la polarità dorso-ventrale ed antero-posteriore: i gradienti di morfogeni e la regolazione dell’embriogenesi precoce. I geni della segmentazione e l’effetto zigotico: i geni gap e hunchback; i geni pair-rule: struttura del promotore di eve; i geni della polarità segmentale. I geni omeotici: i complessi Antennapedia e Bithorax. L’omeodominio. La conservazione dei geni omeotici nell’evoluzione delle specie. - Le Cellule Staminali Definizione e caratteristiche biologiche. Plasticità e differenziamento. Circuiti di regolazione trascrizionale associati alla pluripotenza. Potenzialità terapeutiche. Lettura critica e analisi dei dati di alcune pubblicazioni scientifiche fornite a lezione. Testi di riferimento e materiale didattico B. Lewin - Gene VIII. Zanichelli, Bologna. R.F. Weaver - Biologia Molecolare. McGraw-Hill. B. Alberts, A. Johnson, J. Lewis, M. Raff, K. Roberts, P. Walter- Biologia Molecolare della Cellula. Zanichelli. J. Watson - Biologia Molecolare del Gene. Zanichelli, Bologna. G. Melino, G. Ciliberto - Argomenti di Biologia Molecolare. Società Editrice Universo. Materiale fornito a lezione: T. Agalioti, G. Chen and D. Thanos. Deciphering the trascriptional histone acetylation code for a human gene. Cell. Vol. 111:381-392, 2002 - MODULO 2 Docente Claudia Crosio Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari Via Muroni 25 Tel. 079/228653 Fax 079/228615 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 15 (preferibilmente su appuntamento). Programma - Il Mondo degli Rna: Regolazione dell’espressione Genica e Potenzialità Terapeutiche Biotecnologie Molecolari Pagina 15 Editing dell’RNA. Editing per insersione/delezione di basi. Ruolo degli RNA guida. Editing per modificazione di basi. Le citidina deaminasi e le adenosina deaminasi. Editing dell’RNA e patologie umane. Splicing Alternativo. Meccanismo molecolare dello splicing alternativo. Definizione delle giunzioni di splicing sequenze esoniche che stimolano lo splicing (enhacher) e di quelle che lo inbiscono (silencer); ruolo delle proteine SR ed hnRNP. Lo splicing alternativo nella regolazione dell’espressione genica: la determinazione del sesso di Drosophila e la famiglia dei fattori di trascrizione attivati da cAMP. snoRNA (small nucleolar RNA). Organizzazione genica e maturazione degli snoRNA. Bersagli cellulari degli snoRNA: metilazione e pseudouridinazione degli rRNA. Kishore S. and Stamm S. The snoRNA HBII-52 regulates alternative splicing of the serotonin receptor 2C. Science. 2006. Vol. 311, 230-232. Ribozimi e riboswitch. Caratteristiche molecolari dei ribozioni. I ribointerruttori nella regolazione dell’espressione genica. Yen L. et al, Exogenous control of mammalian gene expression through modulation of RNA selfcleavage. Nature. 2004. Vol. 451, 471-476 Gli RNA terapeutici e la correzione di RNA cellulari . Attameri, RNA antisenso, correzione di splicing alternativi aberranti mediante RNA antisenso, trans-splicing o RNA “correttori”, Interferenza dell’RNA. Cartegni L. and Krainer A.R. Correction of disease-associated exon skipping by synthetic exonspecific activators. Nature Structural Biology (2003) 10, 120-125 Mendell JT. miRiad roles for the miR-17-92 cluster in development and disease. Cell (2008) 133, 217-222. LABORATORIO Scelta di oligonucloetidi per reazioni di PCR. Utilizzo di banche dati. Analisi mediante RT-PCR dell’espressione del gene c-fos in cellule umane stimolate con siero. Testi di riferimento e materiale didattico B. Lewin - Gene VIII. Zanichelli, Bologna. J. Watson - Biologia Molecolare del Gene. Zanichelli, Bologna. G. Melino, G. Ciliberto - Argomenti di Biologia Molecolare. Società Editrice Universo. Materiale fornito a lezione Biotecnologie Molecolari Pagina 16 BIOTECNOLOGIE APPLICATE A FERMENTAZIONI INDUSTRIALI CAT. B SETTORE CHIM/11 INSEGNAMENTO Biotecnologie Applicate a Fermentazioni Industriali CFU 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 4 ES LAB 32 68 Semestre II Docente Ilaria M. Mannazzu Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Ambientali Agrarie e Biotecnologie Agro-Alimentari Sezione di Microbiologia Generale e Applicata Via E. De Nicola 9 Tel. 079/229314 Fax 079/2292370 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Ricevimento: su appuntamento. Obiettivi del corso Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere: (i) il funzionamento di processi fermentativi industriali, basati sull’uso di microrganismi e impiegati per la produzione di metaboliti primari e secondari, biomasse e proteine ricombinanti; (ii) l’importanza che differenti variabili e parametri fermentativi hanno sulla crescita e sulla produttività dei microrganismi. Programma Reperimento di microrganismi da impiegare in fermentazioni industriali: le collezioni microbiche; mutagenesi, selezione e arricchimento di mutanti. Le tecnologie fermentative: materie prime e terreni di fermentazione; colture batch, continue e fed batch; cinetica della crescita microbica e dei prodotti; parametri biotecnologici dei processi fermentativi. Operazioni a monte e a valle del processo fermentativo: le preparazioni del fermentatore e dell'inoculo, la purificazione e il recupero dei prodotti. Tipi di bireattore. Tecnologia dell´agitazione e dell'aerazione (il trasferimento dell'ossigeno). Alcuni prodotti delle biotecnologie: biomasse microbiche (lievito per panificazione, single cell protein) etanolo, antibiotici, proteine eterologhe. Biotecnologie Molecolari Pagina 17 Testi di riferimento e materiale didattico M. Manzoni - Microbiologia Industriale. Casa Editrice Ambrosiana. M.T. Madigan, J.M. Martinko, J. Parker - Biologia dei Microrganismi. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. B.R. Glick, J.J. Pasternak - Biotecnologia Molecolare. Zanichelli, Bologna N. Glazer, H. Nikado - Microbial Biotechnology. W.H .Freeman and Co., New York. Modalità d’esame Prova orale. Biotecnologie Molecolari Pagina 18 CATALISI E BIOCATALISI CAT. B SETTORE CHIM/04 INSEGNAMENTO Catalisi e Biocatalisi CFU 4 LF 4 ES LAB Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale 32 68 Anno Semestre II I 7 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula 6(A6) e Aula Consiliare (AC) - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: martedì, 10:30-12:30 (A6); mercoledì, 9:30-11:30 (AC); giovedì , 11:30-13.30 (AC) Docente Serafino Gladiali Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229546 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 16 - 19. Programma Stereoisomeria. Chiralità e prochiralità. Chiralità centrale, assiale e planare: definizioni e nomenclatura. Reazioni stereo-, enantio- e diastereo-selettive. Metodi per la determinazione dell'eccesso enantiomerico. Metodi per ottenere composti otticamente attivi. Trasformazioni asimmetriche termodinamicamente e cineticamente controllate. Risoluzione cinetica. Sintesi asimmetrica. Processi asimmetrici stechiometrici e catalitici. Il fenomeno della catalisi. Catalisi omogenea ed eterogenea. Catalisi acido-base. Biocatalisi. Catalisi organometallica. Catalisi stereoselettiva. Origine della stereoselettività. Leganti chirali. Idrogenazione asimmetrica. Processi industriali fondati sulla catalisi asimmetrica. Metodo di valutazione Esame orale Testi di riferimento e materiale didattico Y. Izumi, A. Tai - Stereodifferentiating Reactions. Academic Press. J.D. Morrison, H.S. Mosher - Asymmetric Organic Reactions. Prentice-Hall. A. Nakamura, M. Tsutsui - Homogeneous Catalysis. J. Wiley. Biotecnologie Molecolari Pagina 19 R. Noyori - Asymmetric Catalysis in Organic Synthesis. J. Wiley. Materiale didattico: S. Gladiali - Guidelines and Methodologies in Asymmetric Synthesis and Catalysis. C. R. Chimie, 2007,10, 220-231. S. Gladiali, E. Alberico - Chiral Chelating Diphosphines with Stereogenic C-centres in the Interconnecting Spacer. History, Current Developments and Impact on Asymmetric Catalysis in Phosphorous Ligands in Asymmetric Catalysis: Synthesis and Applications. Vol. 1, pp. 73-113, Armin Börner Editor. Wiley-VCH, Weinheim, 2008. S. Gladiali - Applicazioni Industriali della Catalisi Enantioselettiva. Il Chiral Shift del Metolachlor. Chimica & Industria, 2000, 82, 855-6. Biotecnologie Molecolari Pagina 20 CHIMICA ANALITICA CAT. B SETTORE CHIM/01 INSEGNAMENTO Chimica Analitica CFU 5 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale LF 3 ES 2 LAB 48 77 Anno Semestre II I 14 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula 8 - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: martedì, 8:30-10:30; venerdì, 8:30-10:30 Docente Maria Itria Pilo Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229578 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 10:30 - 12:30 o al termine delle lezioni. Obiettivi formativi Obiettivo del corso è: i) fornire i principali elementi di statistica utili nella valutazione dei risultati di un’analisi chimica; ii) descrivere le principali tecniche di analisi strumentale; iii) illustrare, tramite le esercitazioni di laboratorio, le principali applicazioni dei metodi strumentali di analisi. Programma Elementi di statistica applicata alle analisi chimiche. Concetto di precisione e di esattezza. Classificazione degli errori. Curva normale dell’errore. Campione e popolazione. Deviazione standard, varianza, RSD%. Propagazione dell’errore. Cifre significative. Intervallo di confidenza. Test di significatività (t di Student, F-test, Q-test). Metodi di taratura (retta di calibrazione; aggiunte multiple di standard; standard interno). Elettrochimica. Celle elettrochimiche. Definizione di elettrodo. Potenziali di cella. Potenziale elettrodico standard. Elettrodo standard a idrogeno. Equazione di Nernst. Potenziale formale. Calcolo delle costanti di equilibrio. Curve di titolazione redox. Indicatori per titolazioni redox. Classificazione degli elettrodi. Elettrodi di riferimento (SCE; Ag/AgCl). Elettrodo a vetro. Elettrodi per la misura del potenziale redox. Elettrodi selettivi. Misura del pH e calibrazione dell’elettrodo a vetro. Misura del potenziale redox. Definizione e misura di rH. Biotecnologie Molecolari Pagina 21 Metodi spettroscopici di analisi. Lo spettro elettromagnetico. Teoria ondulatoria e teoria corpuscolare della radiazione elettromagnetica. Principi di spettrofotometria di assorbimento molecolare nell’UV-Vis. Concetti di assorbanza e di trasmittanza. Legge di Lambért-Beer e sue limitazioni. Spettri di assorbimento nell’UV-Vis. Analisi qualitativa e analisi quantitativa in spettrofotometria UV-Vis. Strumentazione per spettrofotometria UV-Vis. Principi di spettrofotometria di assorbimento atomico (AAS). Strumentazione per AAS. Interferenze in AAS. Sistemi di correzione dell’assorbimento di fondo. Analisi quantitativa in AAS. Metodi cromatografici di analisi. Principi generali e classificazione delle tecniche cromatografiche. Parametri fondamentali di un cromatogramma ai fini dell’analisi qualitativa e quantitativa. Gascromatografia: classificazione; parametri e prestazioni; influenza della temperatura; strumentazione; fasi stazionarie e fasi mobili; applicazioni. HPLC: classificazione; fasi stazionarie e fasi mobili; strumentazione; eluizione in isocratica e in gradiente. Cromatografia a fase normale e a fase inversa. Rivelatori per HPLC. Applicazioni. Cromatografia di esclusione: fasi stazionarie e fasi mobili; applicazioni. Cromatografia in fase supercritica: principi; strumentazione; applicazioni. Esercitazioni. Potenziometria diretta (calibrazione dell’elettrodo a vetro; misura di pH di soluzioni incognite; stima dell’errore alcalino). Determinazioni analitiche tramite spettrofotometria di assorbimento molecolare nell’UV-Vis (metodo della retta di taratura). Determinazioni analitiche tramite spettrofotometria di assorbimento atomico (metodo delle aggiunte multiple di standard). Determinazioni analitiche mediante tecniche cromatografiche (standard interno; retta di taratura; normalizzazione interna). Metodo di valutazione Esame orale. Testi di riferimento e materiale didattico D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler, S.R. Crouch, Fondamenti di Chimica Analitica. Edises. D.C. Harris - Chimica Analitica Quantitativa. Zanichelli. Biotecnologie Molecolari Pagina 22 CHIMICA BIOINORGANICA CAT. B SETTORE CHIM/03 INSEGNAMENTO Chimica Bioinorganica CFU 5 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 4 ES LAB 1 32 12 81 Semestre I Aula 6 - Complesso Didattico, via Vienna 2 Laboratori Dipartimento di Chimica, via Vienna 2 Orario: martedì, 9:30-11:30; venerdì, 10:30-12:30 13 ottobre 2008 – 30 gennaio 2009 Docente Eugenio Garribba Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229487 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 11 - 13 (preferibilmente su appuntamento). Prerequisiti Le uniche conoscenze che lo studente deve possedere sono quelle fondamentali acquisite negli insegnamenti di chimica, come il legame, gli acidi e le basi, gli amminoacidi, la struttura delle proteine. Molti di questi concetti sono, comunque, richiamati all’inizio del corso. Obiettivi formativi Il corso si propone di presentare agli studenti il ruolo degli ioni metallici nei sistemi biologici e la struttura e le proprietà dei principali metallo-enzimi e metallo-proteine. Particolare rilievo sarà dato alle teorie che interpretano il comportamento chimico e spettroscopico di tali composti. Il corso sarà completato da un’introduzione sulle conoscenze di base di chimica generale e dei composti di coordinazione. Tre esercitazioni pratiche consentiranno agli studenti di conoscere le basi di alcune importanti tecniche spettroscopiche comunemente usate in chimica bioinorganica, come le spettroscopie EPR e di assorbimento elettronico, e di approfondire e osservare sperimentalmente le applicazioni di alcuni concetti trattati nel corso, come l’influenza della basicità dei leganti e della formazione di cicli chelati nella stabilità termodinamica dei complessi metallici, la teoria del campo cristallino e il funzionamento di alcune metallo-proteine. Biotecnologie Molecolari Pagina 23 Programma Fondamenti di chimica bioinorganica. Richiami di chimica generale. Gli acidi e le basi. I composti di coordinazione. La teoria del campo cristallino. Il trasporto e l’accumulo dell’ossigeno. L’emoglobina e la mioglobina. L’emeritrina e la emocianina. Il trasferimento elettronico. Le proteine blu di rame. Le proteine ferro-zolfo. I citocromi. La catena di trasporto elettronico nei mitocondri. Il trasporto e l’accumulo dei metalli. Ferro. Vanadio. Rame. Nichel. I metalli alcalini e alcalinoterrosi. I metallo enzimi. La superossido dismutasi. La catalasi e la perossidasi. L’ossidasi e l’ossigenasi. Gli enzimi contenenti zinco. La tossicità dei metalli. Cadmio, mercurio, piombo. Le metallotioneine. Esercitazioni di laboratorio La spettroscopia di assorbimento elettronica nell’UV-Visibile. L’interazione dello ione Cu2+ con la tetraglicina. Attività enzimatica della catalasi e dei suoi modelli. La spettroscopia EPR. Trasporto dello ione Cu2+ e dei composti di VO2+ insulino-mimetici. Metodo di valutazione Prova orale sul programma svolto nelle lezioni frontali e sulle esercitazioni di laboratorio. Testi di riferimento e materiale didattico J.E. Huheey, E.A. Keiter, R.L. Keiter - Chimica Inorganica: Principi, Strutture, Reattività. Piccin. Capitolo 19: Chimica inorganica dei sistemi biologici. D.F. Shriver, P.W. Atkins, C.H. Langford - Chimica Inorganica. Zanichelli. Capitolo 19: Chimica Bioinorganica. D.E. Fenton - Biocoordination Chemistry. Oxford Science Publications. S.J. Lippard, J.M. Berg - Principles of Bioinorganic Chemistry. University Science Books. Diapositive presentate a lezione. Siti Internet. Biotecnologie Molecolari Pagina 24 CHIMICA DELLE SOSTANZE ORGANICHE NATURALI CAT. B SETTORE CHIM/06 INSEGNAMENTO Chimica delle Sostanze Organiche Naturali CFU 5 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale LF 4 ES LAB 1 32 12 81 Anno Semestre I I 13 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula 6 - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: lunedì, 11:30-13:30; mercoledì, 11:30-13:30 Docente Andrea Porcheddu Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/22 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Obiettivi formativi Nel corso verranno presi in esame alcuni aspetti della chimica di composti naturali di interesse biologico, legati sia al metabolismo primario che a quello secondario (es. carboidrati, ormoni, terpeni, steroidi, alcaloidi, vitamine, etc.). Programma a) Il Metabolismo Primario e Secondario Reazioni di alchilazione nei sistemi biologici: sostituzione nucleofila ed addizione elettrofila. Il riarrangiamento di Wagner-Meerwein. Condensazioni aldoliche e di Claisen. Reazione di Mannich e preparazione delle basi di Schiff. Reazioni di decarbossilazione. Reazioni di ossidazione e riduzione: deidrogenasi, ossidasi, monoossigenasi, diossigenasi. Ossidazione di Ammine. Coupling ossidativo dei fenoli. Ossidazioni di Bayer-Villiger. Reazioni di glicosilazione. La vitamina B1, B2, B5, B6. b) Carboidrati Classificazione, configurazione degli aldosi e chetosi, notazione D ed L. Reazioni redox dei monosaccaridi. Misurazione del livello di glucosio nel sangue. Il fenomeno della muta rotazione. Stabilità del Glucosio. Formazione dei glicosidi. L’effetto anomerico. Cellobiosio. Maltosio. Lattosio e ed intolleranza al lattosio. Galattosemia. Glicogeno, amilopectina ed amilosio. Cellulosa. Chitina. Farmaci antiparassitari. Amminozuccheri. Eparina. La vitamina C. I gruppi sanguigni. Dolcificanti sintetici. Biotecnologie Molecolari Pagina 25 c) Il Metabolismo dei Carboidrati Digestione ed Idrolisi di carboidrati complessi. Il catabolismo del glucosio: la glicolisi. La trasformazione del piruvato. Il ciclo dell’acido citrico. La biosintesi del glucosio: la gluconeogenesi. La via del pentosio fosfato. La fotosintesi: il ciclo (di Calvin) riduttivo del pentosio fosfato. d) Amminoacidi e Peptidi Classificazione, proprietà e nomenclatura degli amminoacidi. Punto isoelettrico ed elettroforesi. Separazione di una miscela di amminoacidi. Legame peptidico e ponti disolfuro: i capelli ricci. Alcuni peptidi interessanti: la bradichina, la vasopressina, l’ossitocina. La sintesi peptidica in fase omogenea ed in fase solida: possibilità di automazione. Determinazione della struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine. Denaturazione delle proteine. Il catabolismo degli amminoacidi. e) I Lipidi Acidi grassi: omega-3 ed omega-6. Le cere. Grassi ed oli. Olestra, il grasso che non fa ingrassare. I fosfolipidi. La cioccolata. Sfingolipidi. Prostaglandine. Terpeni. La vitamina A. Biosintesi dei terpeni. Gli steroidi. Cenni sulla biosintesi del colesterolo. Le malattie cardiache. Alcuni steroidi sintetici: Dianabol, RU 486, Noretindrone, Stanozololo. Il catabolismo dei triacilgliceroli. La biosintesi degli acidi grassi. f) Nucleotidi e Nucleosidi ed Acidi Nucleici Nucleotidi e Nucleosidi. La struttura del DNA ed RNA. ATP: il trasportatore di energia. Il carattere ad alta energia del legame fosfoanidridico. Stabilità cinetica dell'ATP nella cellula. Altri nucleotidi importanti: GTP ed AMP ciclico. Gli acidi nucleici. Perché il DNA contiene timina invece che uracile. g) Il Metabolismo dei Nucleotidi Il catabolismo dei nucleotidi. La biosintesi dei ribonucleotidi pirimidinici. La biosintesi dei ribonucleotidi purinici. La biosintesi dei deossiribonucleotidi. La timina monofosfato. Attività di laboratorio Preparazione del sapone per idrolisi basica dell’olio d’oliva e del grasso di maiale. Estrazione e separazione cromatografia di clorofilla a e b, xantofilla e carotene da spinaci, prezzemolo, lattuga ed erba. Preparazione del principio attivo dell’aspirina. Metodo di valutazione Prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico P.M. Dewick - Medicinal Natural Products. John Wiley & Sons. (a) P. Yurkanis Bruice - Chimica Organica. Edises. (b) J. McMurry,-T. Begley - Chimica Bio-Organica. Zanichelli. (c, d, e, f, g). R.H. Garrett, C.M. Grisham - Principi di Biochimica. Piccin. (c, d, e, f, g). Biotecnologie Molecolari Pagina 26 CHIMICA FARMACEUTICA AVANZATA CAT. C SETTORE CHIM/08 INSEGNAMENTO Chimica Farmaceutica Avanzata CFU 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 6 ES LAB 48 102 Semestre II Docente Michele Palomba Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento Farmaco Chimico Tossicologico Via Muroni 23/A Tel. 079/228737 Fax 079/228704 e mail [email protected] curriculum: curriculum Programma a) Farmaci e biotecnologie Storia dell'industria farmaceutica. Prodotti biofarmaceutici. Impatto delle biotecnologie sull'industria farmaceutica: DNA ricombinante. Prospettive dell'industria biofarmaceutica. Farmaci di origine biologica: origine animale, vegetale, microbiologica. Moderni approcci al drug discovery. Problematiche brevettuali nel settore biotecnologico. Vie di somministrazione. Trials preclinici. Studi di farmacocinetica, farmacodinamica, tossicità. Test clinici. Il processo produttivo: Norme di buona preparazione (GMP). Impianti di produzione (clean rooms). Produzione di acqua per usi farmaceutici. Sistemi cellulari di produzione di prodotti biofarmaceutici (batteri, linee cellulari di mammiferi, lieviti, funghi, animali transgenici, vegetali). Sistemi di cell banking. Sistemi di fermentazione (Batch, Fed-batch, Chemostat, Perfusione). Upstream e Downstream processing. Metodi di fermentazione, omogeneizzazione, purificazione, sterilizzazione, liofilizzazione, infialamento). Controllo di qualità. Analisi del prodotto finale: controllo di contaminanti, valutazione dell'attività, determinazione delle proteine totali, analisi degli amminoacidi, peptide mapping, N-terminal sequencing, endotossine e pirogeni, DNA, microorganismi e virus. Farmaci di origine biotecnologica. Citochine: Interferoni (classificazione, chimica, effetti biologici, produzione, usi terapeutici). Interleuchine: Interleuchina-2 (classificazione, produzione, usi terapeutici). Fattori di crescita emopoietici: Colony stimulating factors (G-CSF, GM-CSF produzione e usi terapeutici). EPO (chimica, effetti biologici, produzione, usi terapeutici). Ormoni. Insulina: effetti biologici, significato fisiologico, chimica, meccanismo d'azione, produzione, insulina ricombinante umana, insuline fast e long acting, insuline geneticamente modificate, schemi insulinici, il diabete di tipo I e di tipo II: fisiopatologia. Glucagone: effetti fisiologici, produzione, usi terapeutici. Biotecnologie Molecolari Pagina 27 Ormoni ipofisari: HGH (effetti biologici, chimica, produzione, usi terapeutici). Gonadotropine (FSH, LH, hCG: chimica, effetti biologici, produzione, usi terapeutici). Emostasi: Fattori della coagulazione, emofilie, Fattore VIII (produzione, usi terapeutici), Fattore IX, Fattore VII. b) Farmaci tradizionali Sistemi di classificazione dei farmaci. Farmaci del Sistema nervoso centrale. Il SNC: anatomia e funzioni. Il neurone, i neurotrasmettitori, la trasmissione sinaptica. Analgesici oppioidi: Alcaloidi dell'oppio, morfina e derivati: caratteristiche chimiche, famacologiche, abuso ed effetti collaterali, meccanismo d'azione, trasmissione della sensazione dolorifica, recettori oppioidi, agonisti, antagonisti, agonisti-antagonisti, peptidi oppioidi endogeni. Morfina: rapporti struttura-atttività, derivati di modificazione strutturale. Oppioidi sintetici: derivati del morfinano, benzomorfano, fenilpiperidine, prodine, diarilpropilammine, analoghi del metadone, derivati esaciclici. Modelli recettoriali, agenti disponibili per uso clinico. Ipnotici e sedativi: Fisiologia del sonno, cicli del sonno, neuromediatori del sonno, disturbi del sonno. Cloralio e derivati, alcoli terziari, carbammati, barbiturici (chimica, classificazione, relazioni struttura-attività, durata d'azione, metabolismo, aspetti farmacologici, meccanismo d'azione), derivati piperidindionici. Ansiolitici: Benzodiazepine di prima e seconda generazione (chimica, classificazione, rapporti struttura-attività), benzodiazepine di terza generazione. Metabolismo, meccanismo d'azione, recettori del GABA. Ansiolitici non benzodiazepinici. Inibitori del re-uptake della serotonina. Antiepilettici: Epilessia, sintomatologia e classificazione. Farmaci contro le crisi generalizzate e le crisi parziali (carbamazepina, barbiturici, idantoine, benzodiazepine, acido valproico). Farmaci contro le assenze (ossazolidindioni, succinimmidi). Farmaci del sistema nervoso autonomo Suddivisione anatomica e funzionale del SNA. Neuromediatori. Il parasimpatico: acetilcolina, recettori muscarinici e nicotinici, meccanismi di trasduzione del segnale, recettori associati a Proteine G, recettori associati a canali ionici. Agonisti colinergici: Acetilcolina rapporti struttura-attività, esteri della colina, alcaloidi colinomimetici, anticoliniesterasici reversibili e irreversibili e loro antidoti. Antimuscarinici: Alcaloidi delle Solanacee, studi SAR, antimuscarinici di sintesi. Antagonisti nicotinici: Bloccanti neuromuscolari, curarici naturali e di sintesi. Farmaci del sistema adrenergico: Catecolammine, funzioni biologiche, biosintesi, metabolismo, tipi e sottotipi recettoriali, meccanismo di trasduzione del segnale. Simpaticomimetici ad azione diretta, feniletanolammine, studi SAR, effetti farmacologici. Simpaticomimetici ad azione indiretta e mista: efedrine, amfetamine, anoressizzanti. Imidazoline vasocostrittrici, agonisti α2 ad azione antiipertensiva. Antagonisti adrenergici. α-Bloccanti reversibili e irreversibili. Bloccanti del recettore β adrenergico selettivi e non selettivi: storia, effetti biologici, impieghi terapeutici, classificazione chimica. Feniletanolammine e arilossiisopropanolammine. Farmaci del cuore e della circolazione: glicosidi cardiaci. Il cuore: anatomia e funzioni. L’insufficienza cardiaca. I glicosidi della Digitalis purpurea e D. lanata: chimica. Preparati per uso farmaceutico. Meccanismo d’azione, azioni farmacologiche, aspetti farmacocinetici, tossicità. Metodo di valutazione Esame orale. Testi di riferimento e materiale didattico G. Walsh - Biopharmaceuticals: Biochemistry and Biotechnology. 2nd Edition. John Wiley & Sons (September 5, 2003). J.Y. Ho Rodney, M. Gibaldi - Biotechnology and Biopharmaceuticals: Transforming Proteins and Genes into Drugs. Wiley-Liss (June 27, 2003). D.J.A. Crommelin, R.D. Sindelar - Biotecnologie Farmaceutiche. Zanichelli. D.A. Williams, T.L. Lemke - Foye's Principi di Chimica Farmaceutica. IV Edizione italiana. Piccin. Biotecnologie Molecolari Pagina 28 È disponibile un Cd rom contenente le diapositive proiettate a lezione in formato Open Office e pdf (contattare il docente). Biotecnologie Molecolari Pagina 29 CHIMICA FISICA CAT. B SETTORE CHIM/02 INSEGNAMENTO Chimica Fisica CFU 5 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 5 ES LAB 40 85 Semestre II Docente Stefano Enzo Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229557 - 329 3605841 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Giovedì e venerdì: ore 16 - 18. Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una solida conoscenza dei principi quantitativi di Chimica Fisica con la acquisizione simultanea di un insieme di concetti base comuni ai campi della medicina, biologia e veterinaria. Il corso è basato sul presupposto che gli studenti siano in possesso dei principi fondamentali di chimica organica, di fisica elementare e di analisi matematica e abbia qualche nozione di biochimica. Ancorché l’analisi matematica e la biochimica non siano indispensabili, non si può disconoscere che uno studente autodidatta si troverà svantaggiato rispetto a coloro che hanno ben chiare le nozioni di analisi matematica. Nel corso, comunque si farà lo sforzo di rendere comprensibile e interessante la Matematica. Programma La natura delle leggi fisiche. Forze di attrazione tra ioni e molecole. Concetto di temperatura e principio zeresimo della termodinamica. La legge del gas perfetto e la legge dei gas ideali. Equazione cinetica del gas perfetto in alternativa all’approccio empirico. Altre relazioni derivate dall’equazione cinetica del gas. Equazione di stato di van der Waals per i gas reali. Legge di Dalton delle pressioni parziali. I principi della termodinamica fino al concetto di energia libera. Primo principio della termodinamica. Definizioni ed enunciato. Esempi di applicazioni del primo principio. L’entalpia H e la termochimica. Biotecnologie Molecolari Pagina 30 Il secondo principio della termodinamica. Il concetto di entropia e la ricerca di una nuova funzione di stato. Vari enunciati del secondo principio. Entropia e probabilità. Calcolo delle variazioni di entropia. Entropia come criterio di spontaneità. Entropia assoluta e terzo principio della termodinamica. L’energia libera e l’equazione di Gibbs-Helmholtz. Energia libera di formazione. L’equilibrio chimico in sistemi omogenei ed eterogenei. Il Potenziale chimico. La soluzione ideale. Definizione di soluzione ideale. Potenziale chimico di un componente di una soluzione ideale. Energia libera di mescolamento. Entropia di mescolamento. Leggi degli equilibri eterogenei. La regola delle fasi e l’equazione di Clausius-Clapeyron. Proprietà colligative delle soluzioni. La legge di Raoult. Abbassamento del punto di congelamento e innalzamento del punto di ebollizione. Pressione osmotica. Misura delle proprietà colligative. L’effetto Donnan e la dialisi. Energia libera ed equilibrio chimico. Espressione del potenziale chimico in soluzioni diluite. Espressione generale dell’equilibrio. Kp e Kc. Processi spontanei nei nei sistemi biochimici. Effetto della temperatura sugli equilibri chimici. Metabolismo ed energia libera. Reazioni di trasferimento in cui l’energia libera dell’ATP si conserva. Reazioni in cui viene utilizzata l’energia libera dell’ATP. Reazioni a tandem. Biotecnologie Molecolari Pagina 31 CHIMICA INDUSTRIALE CAT. B SETTORE CHIM/04 INSEGNAMENTO Chimica Industriale CFU 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 4 ES LAB 32 68 Semestre II Docente Serafino Gladiali Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229546 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 16 - 19. Programma Energia e materie prime. Idrogeno. Gas di sintesi. Ammoniaca. Metanolo e unità C1 Petrolio. Raffinazione. Cracking Etilene e prodotti derivati. Monomeri per poliolefine. Cloruro di vinile. Propilene e prodotti derivati. Acrilonitrile. Esteri acrilici. Monomeri per nylon. Processo Dupont. Idrocarburi aromatici. Produzione e purificazione. Metodo di valutazione Esame orale. Testi di riferimento e materiale didattico K. Weissermel, H.-J. Arpe - Industrial Organic Chemistry. 4th Edition. Wiley-VCH, 2003 A. Girelli, L. Matteoli, F. Parisi - Trattato di Chimica Industriale e Applicata. Zanichelli, Bologna, 1973. Biotecnologie Molecolari Pagina 32 FISIOLOGIA CAT. B SETTORE BIO/09 INSEGNAMENTO Fisiologia CFU 5 LF 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale ES LAB 1 32 12 81 Anno Semestre II I 15 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula 7 (A7) e Aula 8 (A8)- Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: mercoleedì, 11:30-13:30 (A8); giovedì, 9:30-11:30 (A7) Docente Proto Pippia Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Biochimiche e Cellulari Via Muroni 25 Tel. 079/228613 Fax 079/228615 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 11 -14 (preferibilmente su appuntamento). Programma Introduzione allo studio della Fisiologia. Fisiologia dei liquidi corporei Compartimenti idrici; pressione osmotica; bilancio idrico e centro della sete; equilibrio di GibbsDonnan; composizione ionica dei liquidi corporei. Fisiologia renale Funzioni del rene. Renina e fattore eritropoietico renale. Fisiologia del nefrone e formazione dell'urina: filtrazione glomerulare, riassorbimento, secrezione e meccanismo di concentrazione dell'urina. Fisiologia del sistema nervoso L’eccitabilità. Potenziali di equilibrio, di riposo e d’azione. Conduzione dei segnali nervosi. Sinapsi e neurotrasmettitori. Messaggeri chimici Ormoni, neuroumori, neuroormoni, paraormoni, feromoni, fitormoni. Azione biologica, chimica, meccanismo d’azione, regolazione della secrezione degli ormoni. Fisiologia dell’asse ipotalamo-ipofisi. Biotecnologie spaziali - (programma esercitazioni) Biotecnologie Molecolari Pagina 33 Effetto della microgravità e delle radiazioni cosmiche sugli organismi viventi ed in particolare sul sistema immunitario umano. Obiettivi formativi Conoscenza delle nozioni di base della fisiologia generale con particolare riferimento agli aspetti biotecnologici più attuali della disciplina. Metodo di valutazione Orale finale, senza prove intermedie. Testi di riferimento e materiale didattico G. Alloatti et al. - Fisiologia dell’Uomo. Edi-Ermes. F. Conti - Fisiologia Medica. Edi-Ermes. Biotecnologie Molecolari Pagina 34 GENETICA EVOLUZIONISTICA CAT. B SETTORE BIO/18 INSEGNAMENTO Genetica Evoluzionistica CFU 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno II LF 5 ES LAB 1 40 12 98 Semestre II Docente Paolo Francalacci Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica Via Muroni 25 Tel. 079/228631 Fax 079/238665 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 15 - 15:30. Prerequisiti Genetica Fondamenti e Laboratorio. Finalità del corso Il corso affronta argomenti di genetica di popolazioni e genetica evoluzionistica. Lo studente sarà in grado di comprendere le basi molecolari dell’evoluzione e verrà stimolato ad applicare le conoscenze acquisite alla elaborazione dei dati molecolari nell’analisi filogenetica. Programma Componenti della variabilità genetica. La variabilità genetica nelle popolazioni naturali. Parametri per la stima del grado di variabilità genetica. Principali metodi di analisi dei polimorfismi genetici. Elementi di genetica di popolazioni: La legge di Hardy-Weinberg e la verifica dell’equilibrio nelle popolazioni. Effetti sul pool genico delle forze evolutive: selezione naturale, mutazione, deriva genetica, flusso genico, non-random mating. L’Orologio Molecolare. Cenni sulle metodologie statistiche di analisi dei dati genetici. Marcatori molecolari (STR, SNP). Metodologie di analisi molecolare (RFLP, D-HPLC, Sequenziamento, Microchips). Marcatori unilineari (DNA mitocondriale, Cromosoma Y). Filogeografia. Origine e diffusione di Homo sapiens attraverso l’analisi genetica. Il popolamento dell’Europa e del Mediterraneo. Biotecnologie Molecolari Pagina 35 Attività di laboratorio Uso dei principali software di analisi di sequenze di DNA, uso delle banche dati in rete. Testo di riferimento D.J. Futuyma - L’Evoluzione. Zanichelli, Bologna, 2008. M.A. Jobling, M.E. Hurles, C. Tyler-Smith - Human Evolutionary Genetics: Origins, Peoples and Disease. Garland Science Publishing, London/New York, 2004. Metodo di valutazione L’esame consiste in una presentazione di un articolo scientifico inerente al corso e relativa discussione. Biotecnologie Molecolari Pagina 36 MATERIALI POLIMERICI BIOCOMPATIBILI CAT. B SETTORE CHIM/05 INSEGNAMENTO Materiali Polimerici Biocompatibili CFU 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I LF 4 ES LAB 32 68 Semestre II Docente Alberto Mariani Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229556 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 10 - 11. Oppure, in qualunque altro momento, previo appuntamento. Obiettivi formativi Il corso tratterà di sintesi, proprietà e applicazioni di materiali polimerici sintetici con particolare riguardo a quelli di interesse nel settore delle biotecnologie. Pertanto, non tratterà di biopolimeri. Programma Introduzione: i polimeri nella storia e nella vita quotidiana. Definizioni: monomero, polimero, oligomero, polimerizzazione, unità monomerica, unità di ripetizione copolimero (ter-polimero, etc.), tipi di copolimeri (a caso, a blocchi, alternati, a innesto), polimeri lineari, polimeri ramificati, polimeri reticolati, polimeri dendritici. Polimeri di maggiore interesse pratico, loro formule e loro sigle. Concatenamento: l'esempio del polibutadiene. Classificazione: polimeri naturali, sintetici e artificiali; polimeri per plastici (termoplastici e termoindurenti); elastomeri, fibre. Polimeri di condensazione e di addizione: definizioni ed esempi; confronto tra le caratteristiche cinetiche e conseguenze su peso molecolare e conversione. Conduzione della polimerizzazione: sintesi in massa, in soluzione, interfacciale. Polimerizzazione a stadi a catena: definizioni ed esempi. Polimeri isotattici, sindiotattici, atattici: l'esempio del polipropilene; il premio Nobel a Giulio Biotecnologie Molecolari Pagina 37 Natta. Caratteristiche cinetiche e termodinamiche della polimerizzazione a stadi; principali polimeri ottenuti per polimerizzazione a stadi e principali classi di reazioni chimiche coinvolte; relazioni tra stechiometria, conversione, grado di polimerizzazione e peso molecolare nella polimerizzazione a stadi: cinetica e termodinamica. Gradi di polimerizzazione numerale e ponderale medio e corrispondenti pesi molecolari; distribuzione dei pesi molecolari e indice di polidispersione. Caratteristiche generali della polimerizzazione a catena. La polimerizzazione radicalica a catena: schema cinetico (inizio, propagazione, terminazione, inibizione, ritardo, trasferimento di catena). Copolimerizzazione: l'equazione di copolimerizzazione nell'ipotesi di modello terminale e analisi dei relativi grafici di composizione. Lo stato cristallino: definizione e criteri per la formazione di domini polimerici cristallini; determinazione della temperatura termodinamica di fusione. Lo stato vetroso: la transizione vetrosa e i fattori che la influenzano; determinazione della temperatura di transizione vetrosa. Cenni di proprietà meccaniche: materiali elastici, viscosi e viscoelastici; loro modelli meccanici; tipi di deformazioni elementari e relativi sforzi; curve sforzo-deformazione e modulo-temperatura. Definizioni di biocompatibilità. Polimeri per uso odontoiatrico. Polimeri per il rilascio controllato di medicinali. Polimeri per protesi. Biotecnologie Molecolari Pagina 38 MICROBIOLOGIA APPLICATA CAT. B SETTORE BIO/19 INSEGNAMENTO Microbiologia Applicata CFU 7 LF 5 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale ES 1 LAB 1 52 12 111 Anno Semestre I I 13 ottobre 2008 - 30 gennaio 2009 Aula 6 (A6) e Aula 8 (A8) - Complesso Didattico, via Vienna 2 Orario: mercoledì, 10:30-11:30 (A8); giovedì, 9:30-11:30 (A8); venerdì, 8:30-10:30 (A6) Docente Pier Luigi Fiori Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze Biomediche Sezione di Microbiologia Sperimentale e Clinica Viale San Pietro 43/B Tel. 079/228299 Fax 079/228520 e-mail [email protected] curriculum: curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 12 - 14. Il docente è comunque sempre disponibile al ricevimento degli studenti. Si consiglia di contattare il docente preventivamente. Obiettivi formativi Conoscere le basi sull’uso di microorganismi come vettori per il clonaggio, espressione e la manipolazione di geni eterologhi. Conoscere le principali tecniche molecolari ed immunologiche per lo studio e l’identificazione di microorganismi. Conoscere le basi per la produzione di reattivi molecolari. Programma La Tecnologia del DNA Ricombinante Le tecnologie del DNA ricombinante: impatto sulla ricerca scientifica teorica ed applicata. Endonucleasi di restrizione: classificazione, funzione, applicazioni nelle tecnologie del DNA ricombinante. Vettori di clonaggio plasmidici: organizzazione di pBR322 e pUC19 (clonaggio, trasformazione e selezione). Librerie genomiche: produzione e screening (ibridazione di sonde, screening funzionale ed imBiotecnologie Molecolari Pagina 39 munologico). Librerie di espressione: purificazione di mRNA e sintesi di cDNA; clonaggio direzionale; metodi di screening. Vettori di clonaggio virali: organizzazione e caratteristiche del fago lambda; produzione di librerie fagiche, produzione di librerie peptidiche. I cosmidi come vettori di clonaggio: principali caratteristiche. Tecniche Molecolari Tecniche per il sequenziamento di DNA: utilizzo dei di-deossinucleotidi, uso di esonucleasi 3; metodi per la produzione di DNA a singola catena (uso del fago M13, PCR sbilanciata, metodi chimici, etc.). Produzione di anticorpi monoclonali: ibridazione somatica linfocita/mieloma; anticorpi monoclonali ibridi, anticorpi bispecifici, anticorpi monoclonali ricombinanti da librerie fagiche. Valutazione dell’espressione genica: microarrays. Principali tecniche di proteomica: cenni. Manipolazione dell'Espressione Genica In Procarioti Caratteristiche necessarie per l'espressione di DNA ricombinante in procarioti. Isolamento di promotori funzionali: geni reporter, selezione con i plasmidi pBR316 o pK01. Controllo dell’espressione genica: uso di vettori per l’isolamento e la caratterizzazione di promotori forti e regolabili; principali promotori utilizzati per l’espressione di protene ricombinanti. Tecniche per aumentare la produzione di proteine ricombinanti: clonaggio di geni multipli, espressione su microorganismi diversi, scelta di promotori e terminatori, stabilità del prodotto. Proteine di fusione: principali caratteristiche (sistemi per l’ottenimento, espressione, immunogenicità, vantaggi per la purificazione, etc.). Produzione di Proteine Eterologhe In Eucarioti Le principali differenze tra sistemi eucariotici e procariotici nel clonaggio e l’espressione di proteine ricombinanti. Espressione in Saccharomyces cerevisiae ed altri lieviti; vantaggi e svantaggi dell'uso di lieviti per l'espressione di proteine eterologhe. Sistemi di espressione in colture di insetto: il sistema Baculovirus (il Baculovirus Transfer Factor). Espressione in cellule di mammifero: il virus PaPoVa BK, vettori retrovirali ed altri vettori virali. Ingegneria Proteica Le tecniche di mutagenesi diretta: mutagenesi con M13, tecniche di PCR, mutagenesi random, "primers" oligonucleotidici degenerati. Elementi di ingegneria proteica: tecniche di manipolazione di proteine al fine del miglioramento delle caratteristiche funzionali. Diagnostica Molecolare Le principali tecniche immunologiche diagnostiche (agglutinazione e precipitazione, tecniche radiometriche e immuoenzimatiche, western blotting, tecnologie innovative). Uso delle sonde di acidi nucleici e della PCR nella diagnostica molecolare: preparazione e marcatura di sonde di DNA ed RNA; applicazioni delle varie tecniche di amplificazione in microbiologia (PCR classica, nested-PCR, RT-PCR, PCR sbilanciata, random PCR, etc.). Produzione di Vaccini e altri Agenti Terapeutici Meccanismi di patogenicità microbica; le tossine batteriche: classificazione, meccanismo di azione. La risposta immunitaria alle infezioni: meccanismi di immunità innata (difese meccaniche, fagocitosi, proteine coinvolte nei principali meccanismi di immunità aspecifica, recettori Toll-simili) Biotecnologie Molecolari Pagina 40 e di immunità specifica (linfociti B e anticorpi, linfociti T e i loro recettori; il sistema di istocompatibilità; le cellule presentanti antigene, ruolo dei monociti, e delle cellule dendritiche). Vaccini ricombinanti: uso di subunità funzionali e di vaccini peptidici. Vaccinazione verso agenti patogeni: vettori virali e batterici come veicolo di antigeni eterologhi. Vaccini anti-idiotipici e protezione: il riconoscimento di "forme" molecolari. Uso di anticorpi monoclonali come agenti terapeutici: terapia immunitaria, immunotossine, anticorpi monoclonali umani o ibridi uomo/topo, anticorpi monoclonali catalitici. Vaccinazione mediante acidi nucleici: descrizione dei vettori plasmidici utilizzati nell’immunizzazione, sviluppo della risposta protettiva. Metodo di valutazione Prova orale a fine corso. Testi di riferimento e materiale didattico B.R. Glick, J.J. Pasternak - Biotecnologia Molecolare. Zanichelli. R.J. Reece - Analisi di Geni e Genomi. Edises, 2006. J.W. Dale, M. von Schantz - Dai Geni ai Genomi. Edises, 2004. Biotecnologie Molecolari Pagina 41 INDICE DEGLI INSEGNAMENTI B Biochimica Applicata..................................................................6 Biochimica Clinica.......................................................................9 Biofisica.....................................................................................11 Biologia Molecolare Applicata (corso integrato)......................14 Biologia Molecolare Applicata - Modulo 1..............................15 Biologia Molecolare Applicata - Modulo 2...............................14 Biotecnologie Applicate a Fermentazioni Industriali...............17 C Catalisi e Biocatalisi..................................................................19 Chimica Analitica......................................................................21 Chimica Bioinorganica..............................................................23 Chimica delle Sostanze Organiche Naturali..............................25 Chimica Farmaceutica Avanzata...............................................27 Chimica Fisica............................................................................30 Chimica Industriale...................................................................32 F Fisiologia...................................................................................33 G Genetica Evoluzionistica...........................................................35 M Materiali Polimerici Biocompatibili..........................................37 Microbiologia Applicata............................................................39 Biotecnologie Molecolari Pagina 42 DOCENTI Carpinelli Massimo ...................................................................11 Crosio Claudia............................................................................13 De Muro Pierina..........................................................................9 Enzo Stefano..............................................................................30 Fiori Pier Luigi ...........................................................................39 Formato Marilena.......................................................................7 Francalacci Paolo ......................................................................35 Garribba Eugenio ......................................................................23 Gladiali Serafino .................................................................19, 32 Mannazzu Ilaria M. ...................................................................17 Mariani Alberto ........................................................................37 Palomba Michele.......................................................................27 Pilo Maria Itria ..........................................................................21 Pippia Proto ..............................................................................33 Porcheddu Andrea ....................................................................25 Rozzo Carla ...............................................................................13 Biotecnologie Molecolari Pagina 43