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Sommario
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Il risultato dell’analisi e’ mostrato in Figura 3. Come si puo’ notare, rispetto all’analisi illustrata nel
paragrafo precedente, questo tipo di modellazione consente di valutare il ruolo connettivo di tutte le
classi di uso del suolo. Questo ha permesso di delineare nell’area di studio i principali corridoi di
connessione fra le macchie del paesaggio, mettendo in evidenza le interruzioni provocate da usi del
suolo caratterizzati da elevata resistenza al movimento di organismi. L’indicazione che ne deriva puo’
essere utilizzata per la pianificazione degli interventi di salvaguardia o di rinaturalizzazione.
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Nel paragrafo precedente si e’ discussa la caratterizzazione delle connessioni fra macchie di habitat. Un
altro parametro che puo’ rivestire notevole importanza e’ l’esposizione delle macchie di habitat ad
effetti di margine, e in particolare alla diffusione dei disturbi indotti da aree esterne. Forma e
dimensione di ciascuna macchia sono le principali determinanti, a parita’ di altre condizioni, di questi
effetti. Un indice molto comune per caratterizzare la forma di una macchia e’ il rapporto fra area e
perimetro: quanto maggiore e’ questo rapporto, tanto maggiore e’ la possibilita’ che la macchia presenti
una parte interna relativamente protetta dagli effetti esterni. Nel presente studio, anziche’ caratterizzare
ciascuna macchia di habitat, si e’ scelto di valutare il grado di esposizione a disturbi esterni di ciascun
singolo pixel. Diversi indici sono stati proposti per questo scopo, per lo piu’ basati sull’applicazione di
filtri numerici, comunemente usati nell’elaborazione di immagini telerilevate.
Per il presente studio e’ stato scelto un indice relativamente semplice proposto da Murphy (1985) e
applicato per analisi eco-paesistiche in Geneletti (2000): il CVN (Center versus Neighbours). Questo
indice calcola il numero di celle diverse da quella centrale in ogni intorno di 7x 7 celle, ed e’ stato
utilizzato per ogni cella coperta da boschi naturali, valutando il numero di celle circostanti appartenenti
a classi di uso del suolo diverse. O
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Figura 1: Carta dell’uso del suolo dell’area di studio (cfr. tabella 1per il significato dei codici)
Figura 2: Analisi della connettivita’ dell’habitat naturale (ogni macchia e’rappresentata da un colore diverso).
Figura 3: Analisi dei possibili corridoi di flusso per organismi
Figura 4: analisi del grado di esposizione a disturbi esterni delle macchie boscate.
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Classe di uso del suolo
Valore di
resistenza
Zone urbanizzate
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Zone industriali
-1.0
Reti ferroviarie e stradali
-1.0
Zone estrattive e discariche
9.0
Zone verdi urbane e impianti sportivi
7.0
Seminativi
8.0
Vigneti
4
Frutteti
6
Uliveti
4
Colture specializzate miste (frutteti e vigneti)
8
Orti, vivai, colture sotto tunnel
6
Colture da legno specializzate (pioppeti, etc.)
4
Castagneti da frutto
1
Prati stabili
2
Aree agricole eterogenee
4
Formazioni boschive a prevalenza di latifoglie
0
Formazioni di conifere adulte
0
Boschi misti di conifere e latifoglie
0
Rimboschimenti recenti
1
Cespuglieti
1.5
Spiagge costiere
3
Zone a prevalente affioramento litoide
2
Corsi d'acqua
3
Corpi d'acqua (laghi, bacini)
3
Tabella 1: Valori di resistenza al flusso delle varie classi di uso del suolo. Il punteggio cresce con la resistenza; il
valore -1 indica le classi inaccessibili (barriere), mentre il valore zero si riferisce alle aree-sorgente.
numero di celle di non-habitat
in un intorno di 7x7 celle
giudizio sulla cella
0:3
3:22
22:48
non esposta
mediamente esposta
molto esposta
Tabella 2: Classificazione del risultato dell’indice CVN.