Lavinia FONTANA e Fede GALIZIA FIORELLA
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Lavinia FONTANA e Fede GALIZIA FIORELLA
InIzIatIve dI arte e cultura per Il mese della donna e per l’annIversarIo della metro patrocinio del Per il mese della donna DONNE ARTISTE TRA ‘500 E 600’: IL RITRATTO E LA NATURA MORTA Lavinia FONTANA e Fede GALIZIA FIORELLA FRISONI Lunedì 17 marzo ore 17, 30 storica dell’Arte - Università statale Milano lavinia Fontana(1552-1614), Ritrattista della classe aristocratica bolognese figlia del pittore bolognese Prospero Fontana. Lavinia si trovò ad operare in un momento di passaggio dell'arte, a cavallo tra il manierismo emiliano e la rivoluzione naturalista dei Carracci. La sua pittura, interprete perfetta del momento, a metà tra maniera e accenti realistici, divenne ben presto molto richiesta per la sua la bravura nel ritrarre i particolari delle vesti e delle acconciature, Nonostante la nascita di ben undici figli, Lavinia Fontana continuò a dipingere anche da moglie e da madre, circostanza non affatto scontata per l'epoca – Nel 1604 invitata a Roma nel 1603 da Clemente VIII; in questa città rimase fino alla sua morte e collezionò molti successi, alcuni dei quali le furono commissionati da Papa Paolo V. Fede Galizia (Milano 1578-1630). Figlia di un “artigiano-artista” , Nunzio, di origine trentina, è considerata la “madre della natura morta” ma si affermò inizialmente con l'arte del ritratto e con commissioni di arte sacra, che continuarono per tutta la vita, ma è ricordata soprattutto per le sue intense e sobrie “nature morte” con pochi frutti e semplici stoviglie (in particolare le "alzate"), che la fanno includere nella storia dell'origine di questo particolare “genere” pittorico, pochissimi anni dopo le primissime testimonianze (Figino, Caravaggio) di cui Fede Galizia rappresentò la prima grande “propagandista” il Lombardia. Sala conferenze BCC Agrobresciano Via Triumplina 237, BRESCIA presso capolinea nord della metropolitana (stazione “Prealpino”)