Vento largo (70) - zig zag libri cd
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Vento largo (70) - zig zag libri cd
Vento largo (70) Ven “Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto: io sono orgoglioso di quelle che ho letto”. (Jorge Luis Borges) (libri) Patrick Leigh Fermor, Fra i boschi e l'acqua, Adelphi Un diario di viaggio intenso, vigoroso e incantato visto che l’atmosfera è quella di “un felice e gradito incantesimo”: è il 1934 quando Patrick Leigh Fermor, che non ha nemmeno vent’anni, lascia l’Inghilterra per partire verso Costantinopoli, atraverso i Balcani e i Carpazi. Seguito preciso di Tempo di regali, Fra i boschi e l'acqua è davvero una fantastica pausa nell’incedere di un secolo orrendo, tra leggende, fiabe e una natura avvolgente. (dischi) Mandolin’ Brothers, Far Out, Ultra Sound Records I Mandolin’ Brothers, qui coadiuvati con grande discrezione e assoluta dedizione alla causa da Jono Manson, dimostrano con Far Out di padroneggiare la lingua del rock’n’roll con tutta quella naturalezza che viene da un’insolita e instabile quel tanto che basta miscela di esperienza e istinto. Del primo ingrediente di questa gioiosa nitroglicerina, i Mandolin’ Brothers ne hanno in abbondanza, essendo sulla strada da oltre trent’anni. Del secondo, anche. Consigliato senza esitazioni. (libri) Colm Tóibín, Il testamento di Maria, Bompiani Colm Tóibín è uno scrittore che si è sempre distinto per la sua raffinata capacità di rileggere la natura e le forme dei legami umani, a partire da quelli più sensibili che tengono insieme le famiglie. Con Il testamento di Maria si avvicina con circospezione alla storia di una madre speciale che ha visto il proprio figlio diventare il simbolo della speranza e poi morire sulla croce. Ed è attraverso la sua voce che tutta la storia, viene letta in un’altra prospettiva. (dischi) John Hammond, Timeless, Palmetto Superato il giro di boa di cinquanta anni di carriera (l’esordio risale al 1963), John Hammond si rivela, con un’incisione dal vivo, rigorosa e potente, uno dei migliori interpreti della tradizione dei bluesman e dei folkinger. Chitarra (acustica), voce, armonica: non gli serve altro, a parte il repertorio tratto da Chuck Berry, Elmore James, Jimmy Rodgers e Skip James. Tom Waits, che per l’occasione ha scritto apposta per lui No One Can Forgive Me But My Baby l’ha definito “una forza della natura”. Ci associamo. (libri) Tracy Letts, Agosto, foto di famiglia, BUR Negli angusti confini della famiglia Weston si apre una falla quando Beverly, poeta con una specifica dedizione alla bottiglia, padre e marito, scompare nel nulla. La moglie e le tre figlie si ritrovano ad affrontare una lunga teoria di parenti fornendo a Tracy Letts il materiale per un romanzo sospeso tra dramma e commedia e svolto con un ritmo trascinante. Già premio Pulitzer del 2008 è oggi diventato un film (I segreti di Osage County) con una strepitosa Meryl Streep. (dischi) Piers Faccini, Between Dogs And Wolves, Beating Drum Ispirato da Bob Dylan, Bruce Springsteen, State Trooper, Lucinda Williams, Billy Bragg, Lhasa, Skip James, The Smiths, i Velvet Underground, Martin Carthy, Leonard Cohen con Between Dogs And Wolves, Pier Faccini è riuscito a trovare il suo album più intimo e convincente. Pur usando tre lingue diverse, effetto di una formazione cosmopolita, ha regalato alle sue malinconiche e asciutte ballate un’identità unica, con Nick Drake in testa e il Mediterraneo nel cuore. Originale. (libri) Nadeem Aslam, Note a margine di una sconfitta, Feltrinelli Come già con La veglia inutile, anche Note a margine di una sconfitta racconta la guerra e l’amore ai confini tra l’Afghanistan e il Pakistan. Siamo nei giorni atroci dopo l’undici settembre 2001 e i protagonisti di Note a margine di una sconfitta sembrano gli unici esseri umani al mondo a volere fuggire un destino tanto orrido quanto ineluttabile. Pur con una scrittura densa, ricca di arabeschi eleganti e particolari cristallini, Nadeem Aslam non sfugge il senso crudele dei tempi moderni che stiamo vivendo. Toccante. (dischi) Nick Cave & The Bad Seeds, Live from KCRW, Mute Sulla scia di uno dei migliori dischi dello scorso anno, Push The Sky Away, Nick Cave ha immortalato uno show che ha il pregio di evidenziare e sottolineare il suo momento di particolare grazia. I suoni feroci e rumorosi dei primi Bad Seeds sono ormai lontanissimi nel tempo così come sono stati accantonati quelli altrettanto aspri dei recenti Grinderman: qui abbiamo un interprete di straordinaria intensità che, passo dopo passo, si avvia a diventare un classico, come è giusto che sia. Imperdibile. (libri) Hubert Mingarelli, Un pasto in inverno, Nutrimenti Tre soldati tedeschi, consumata ogni residua dignità, evitano gli ordini di fucilare gli ebrei in un campo di concentramento polacco. Vengono mandati a rastrellare gli ultimi fuggiaschi nelle radure e nei boschi e quando ne trovano uno, scatta l’interrogativo, imprevedibile in tutta la sua forza: lo lasciamo andare? Risparmiarne almeno uno, restare umani: Hubert Mingarelli sottolinea la profondità di un dramma apocalittico condensandolo in un piccolo, grande romanzo. (dischi) Louis Armstrong, Louis Armstrong Plays W.C. Handy, Columbia Lo storico album del 1954 in cui Louis Armstrong interpreta il songbook di W. C. Handy, uno dei principali compositori americani del ventesimo secolo, è una pietra miliare del blues e del jazz e l’occasione per tornare alla sua idea di musica, descritta così: “Quando suono, penso a quei momenti del passato e dentro di me nasce una visione. Una città, una ragazza lontani nella memoria, un vecchio senza nome incontrato in un posto che non ricordo”. Unico. (promemoria) Vi aspettiamo sabato 8 febbraio, alle 17.30 per la presentazione della nuova edizione di La giungla e il grattacielo di Mario Maffi, incontro che abbiamo voluto dedicare alla memoria del grande Peter Seeger (1919-2014). Vento largo è la newsletter di Zig Zag, via Libertà, 10, San Donato Milanese (Mi) 025272125 www.zigzaglibricd.com