Percorso di ricerca azione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Rete

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Percorso di ricerca azione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Rete
Percorso di ricerca azione sulle
Indicazioni Nazionali 2012
Rete Insieme
Ambito Matematico
Indice generale
1
2
3
4
5
6
Introduzione e sommario..................................................................................................................3
Progetto di ricerca-azione.................................................................................................................3
Unità didattica di apprendimento complessiva del progetto..........................................................10
Cosa abbiamo fatto.........................................................................................................................11
Diari di Bordo.................................................................................................................................12
Bibliografia.....................................................................................................................................19
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1 Introduzione e sommario
1 Introduzione e sommario
Questo documento contiene un sunto e parte del materiale generale prodotto nell'ambito
del percorso di ricerca azione, svolto nell'ambito dei progetti per la diffusione delle Indicazioni Nazionali del 2012 nella didattica comune, in particolare per quanto riguarda l'ambito
matematico.
Per inquadrare il percorso, innanzitutto, viene presentato il protocollo di ricerca azione.
Entrando nello specifico, poi verrà brevemente spiegato il percorso nell'ambito matematico, partendo dall'Unità Didattica trasversale complessiva, che è stata poi declinata da ciascun docente sperimentatore del primo livello per il proprio ordine di scuola e facendo riferimento alla propria didattica specifica.
Di queste attività e dei percorsi affrontati viene dato un breve sunto.
A titolo di esempio, inoltre, vengono riportati i documenti elaborati per la conduzione e la
sintesi del percorso di ciascun docente sperimentatore. I documenti vengono riportati senza contenuti e solo per esempio, per motivi di sintesi.
Infine viene riportata una breve bibliografia.
2 Progetto di ricerca-azione
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2 Progetto di ricerca-azione
Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
RETE INSIEME
Istituto Comprensivo FALCONE E BORSELLINO
Istituto Comprensivo BORGO SOLESTÀ - CANTALAMESSA
Istituto Comprensivo FOLIGNANO – MALTIGNANO
Istituto Comprensivo ASCOLI CENTRO-D’AZEGLIO
PROGETTO DI RICERCA-AZIONE 2013-2014
PROTOCOLLO
NOME DELLA RETE
Provincia
Rete “ INSIEME”
Ascoli Piceno
ISTITUTO CAPOFILA
Codice meccanografico
Denominazione istituto
APIC82100R
Fino a dicembre 2013 ISC “ ASCOLI CENTRO” da gennaio 2014 ISC “FALCONE E
BORSELLINO”
Tel/Fax:
E-mail:
Referente
Cognome e nome:
Qualifica:
Tel.
E-mail:
Tel0736/813826 Fax 0736/814398
[email protected]
MARINI DANIELE
DIRIGENTE SCOLASTICO
3287458378
[email protected]
ELENCO ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA RETE
Denominazione istituto
Codice meccanografico
ISC FALCONE E BORSELLINO
APIC82100R
ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO
APIC817005
ISC BORGO SOLESTA’ - CANTALAMESSA
APIC83100B
ISC ASCOLI CENTRO – D’AZEGLIO
APIC83000G
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2 Progetto di ricerca-azione
1. OGGETTO DELLA RICERCA-AZIONE
Specificare la proposta didattica di ricerca-azione evidenziandone la rilevanza educativa
La proposta di ricerca-azione comprende approfondimenti appartenenti a due ambiti disciplinari, ITALIANO e
MATEMATICA, prendendo in considerazione congiuntamente le tematiche della didattica per competenze e del curricolo
verticale. In tal modo si pone al centro dell’attenzione l’alunno nel suo processo di crescita, dal punto di vista educativo e
culturale, al fine di fargli raggiungere tutte le competenze richieste dalle Nuove Indicazioni.
2. COMUNITÀ DI PRATICA
Docente coordinatore del lavoro di ricerca-azione:
Cognome e nome
Scuola1
Disciplina d’insegnamento
Istituzione scolastica di appartenenza
CITTADINI BELLINI ANDREA
Sec. I gr.
Matematica
ISC Folignano - Maltignano
GIORGI TIZIANA
Infanzia
Italiano
ISC Borgo Solestà-Cantalamessa
Disciplina d’insegnamento
Istituzione scolastica di appartenenza
Docenti sperimentatori PRIMO LIVELLO2
Cognome e nome
Scuola3
Piunti Romina
Infanzia
Matematica
ISC FALCONE e BORSELLINO
Gregori Rita
Primaria
Italiano
ISC FALCONE e BORSELLINO
Silvestri Maria Angela
Primaria
Sostegno-Italiano
ISC FALCONE e BORSELLINO
Polidori Piera
Infanzia
Matematica
ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO
Calcinaro Maria Pia
Second. I grado
Inglese-Italiano
ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO
Cittadini Bellini Andrea
Second. I grado
Matematica
ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO
Giorgi Tiziana
Infanzia
Italiano
ISC BORGO SOLESTA’ CANTALAMESSA
Sabatini Rita
Primaria
Italiano
ISC BORGO SOLESTA’ CANTALAMESSA
Profita Cristina
Infanzia
Italiano
ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO
Silvestri Mara Pia
Infanzia
Italiano
ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO
Agostini Elisabetta
Primaria
matematica
ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO
Cicconi Lolita
Primaria
Sostegno-Matematica
ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO
Michelessi Ivana
Primaria
Sostegno-Matematica
ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO
Bresciani Astrid
Infanzia
Italiano
ISC ROCCAFLUVIONE
Piacenti Egizia
Primaria
Italiano-matematica
ISC ROCCAFLUVIONE
Brutti Claudia
Second. I grado
Italiano
ISC ROCCAFLUVIONE
Docenti non sperimentatori SECONDO LIVELLO4
Il piano di lavoro prevede che un congruo numero (15-20%) di docenti di ciascun Istituto facente parte della rete,
partecipi in maniera proficua alla comunità di pratica, pur non impegnato direttamente nella sperimentazione in classe
Istituzione scolastica
N. docenti Istituzione scolastica
Numero docenti coinvolti nel piano
Isc “Falcone e Borsellino”
n. 70
n. 40
Isc Borgo Solestà - Cantalamessa
n. 84
n. 55
Isc Folignano - Maltignano
n. 130
n. 42
1
Indicare se trattasi di docente di scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado.
2
La comunità di pratica dovrà essere costituita da un numero congruo di docenti sperimentatori (15-25).
3
Indicare se trattasi di docente di scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado.
4
È fondamentale che ogni istituzione scolastica, facente parte della rete, si impegni a costruire un livello intermedio di approfondimento pedagogico e
didattico, che coinvolga almeno il 15/20% di ogni collegio. L’obiettivo principale è quello di evitare fratture tra gruppo di ricerca (livello A) ed il resto del
collegio (livello C), contestualmente di creare le condizioni per allargare i livelli di impegno e, soprattutto, per far nascere l’interesse a mettersi alla prova
(contaminazione positiva).
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2 Progetto di ricerca-azione
Isc Ascoli Centro
n. 106
n. 70
207 docenti dei quattro istituti (gli insegnanti dell’ISC Roccafluvione partecipano come uditori) hanno aderito alla
formazione di base e partecipano agli incontri organizzati dalla Rete con la Dott.ssa Ricciardi per Italiano e con la
dott.ssa Perelli per matematica, le quali daranno, indicazioni e consigli per supportare a livello disciplinare la
sperimentazione di ricerca-azione.
Totale n. 398
n. 207
Il coinvolgimento dei docenti non sperimentatori (secondo livello) impegnati nel piano di formazione riguarderà le
seguenti attività:
Attività
Sì/no
Descrizione e quantificazione azioni
Formazione disciplinare
sì
Incontri organizzati per gli insegnanti dei tre ordini scolastici sulle due
discipline indicate: italiano e matematica ( novembre – gennaio – marzo …)
Formazione su tematiche
trasversali
sì
Approfondimento sulle tematiche trasversali individuate: curricolo verticale
e didattica per competenze (novembre – gennaio – marzo - …) .
Partecipazione a gruppi di
lavoro
sì
Nell’ambito della formazione su indicazione delle docenti Perelli e Ricciardi
Riflessioni sui processi in atto
sì
Allargamento della
sperimentazione in classe
sì
Negli incontri usuali programmati dalle scuole come interclassi, consigli di
classe, laboratori, per dipartimenti…
In questo gruppo si ha la presenza di due sottogruppi:
1) chi segue e condivide le scelte
2) chi decide liberamente di provare a sperimentare il percorso di
ricerca-azione al di fuori del gruppo del I livello.
Altro (specificare)
Monitoraggio di valutazione sull’attività svolta
5
Collegio dei Docenti TERZO LIVELLO
Il coinvolgimento del collegio dei docenti (terzo livello ) riguarderà le seguenti attività:
Attività
Collegi mirati
Sì/no
Descrizione e quantificazione azioni
sì
Il percorso sarà socializzato in incontri collegiali specifici sull’iter
affrontato dal gruppo di primo livello, sull’applicazione delle nuove
Indicazioni, sulle tematiche trasversali approfondite e sui risultati
ottenuti .
Formazione disciplinare
Formazione su tematiche trasversali
Monitoraggi sull’applicazione delle
Indicazioni
Partecipazione a processi di
autovalutazione)
Altro (specificare)
3. OSSERVATORE ESTERNO
È stato individuato un osservatore esterno
Cognome e Nome
Dott.ssa Giorgi Silvia
Qualifica e riferimenti professionali
Dirigente scolastico I.S.C Borgo Solestà - Cantalamessa
Descrivere come si intende utilizzare l’osservatore esterno
5
Livello
Sì/no
Descrizione e quantificazione degli interventi
Primo
sì
Partecipa ad incontri campione dei docenti sperimentatori osservandone le dinamiche e le
È importante che ogni istituzione scolastica facente parte della rete si impegni a coinvolgere nella formazione per le Indicazioni nazionali 2012 tutto il
collegio, utilizzando modalità e strategie di varia natura. Nessun docente può ignorare l’innovazioni istituzionale né decidere di non tenerne conto.
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2 Progetto di ricerca-azione
azioni e segue il lavoro di progettazione dei percorsi didattici.
Osserva lo scambio di idee tra formatore e docenti e tra docenti dei diversi istituti e dei diversi
ordini di scuola.
Prende visione dei diari di bordo e dei materiali didattici prodotti.
livello
Secondo
livello
Terzo
livello
sì
Partecipa agli incontri di formazione tenuti dagli esperti osservando il grado di interesse
suscitato, la partecipazione, il coinvolgimento nei dibattiti. Registra le criticità e i bisogni
formativi emergenti.
sì
Rileva attraverso l’osservazione e attraverso il confronto con Dirigenti e Referenti l’effettiva
socializzazione della Ricerca-Azione nell’ambito dei singoli collegi e la ricaduta della stessa
sul miglioramento nella realizzazione del percorso verticale unitario di lingua italiana e
matematica.
3.1 COORDINATORE PER LA SCUOLA POLO
È stato individuato un coordinatore per la Scuola Polo
Cognome e Nome
Valianti Elena
Qualifica e riferimenti professionali
Docente I.S.C “Falcone e Borsellino” ( scuola polo)
Livello
Sì/no
Descrizione e quantificazione degli interventi
sì





si
Presentazione al collegio dei compiti svolti dalla scuola Polo
Primo livello
Secondo livello
Terzo livello
Modulistica rilevazione presenze agli incontri;
contatti con le Prof.sse incaricate del supporto didattico nelle due discipline;
organizzazione logistica impegni ed adempimenti,
condivisione iniziative con la scuola Polo;
passaggio ed archiviazione materiali prodotti e di consultazione.
4. FORMAZIONE
Descrivere il piano di formazione, di supporto e accompagnamento predisposto per l’attività di ricerca-azione
Livello
Azioni formative
Primo livello
Partecipazione agli incontri stabiliti per la formazione generale, partecipazione agli incontri specifici
con le dotto.sse Perelli e Ricciardi, incontri di raccordo, attività di ricerca-azione.
Secondo
livello
Gli insegnanti dei 4 Istituti + i docenti dell’I.C. di Roccafluvione liberamente decidono come
partecipare, interagire, sperimentare.
Terzo livello
Gli insegnanti dei 4 Istituti + i docenti dell’I.C. di Roccafluvione (collegi unitari) prendono atto del
percorso di formazione intrapreso dai docenti sperimentatori.
5. PROCESSO6
Descrivere sommariamente le azioni (modalità operative, dispositivi, strumenti…) connesse con i seguenti passaggi:
6
Step
Descrizione e quantificazione delle azioni
Avvio del progetto
(idea, ipotesi…)
Recuperare e sviluppare la riflessione su alcuni temi importanti del fare scuola: unità di
apprendimento - documentazione - personalizzazione -Rispondere alle principali
sollecitazioni delle Indicazioni per il curricolo: riflettere sulle pratiche quotidiane – mettere alla
prova le Indicazioni – attivare percorsi di ricerca- azione
Pianificazione del
percorso
Partire da un traguardo di fine ciclo – Individuare una serie di attività da proporre finalizzate al
raggiungimento del traguardo, tempi di attuazione, strumenti e materiali - prova di
verifica( compito in situazione). Formalizzazione dei Diari di Bordo e delle UDA.
Intervento didattico
Mettere in pratica le attività previste – somministrazione della prova.
Osservazione
Osservare la scena educativa: contesto, comportamento alunni, comportamento docente–
Si riferisce solo per il Livello A (insegnanti sperimentatori)
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2 Progetto di ricerca-azione
prendere appunti, documentare ciò che emerge di significativo (Diario di Bordo).
Riflessione
Riesaminare il lavoro svolto- - Ripensare a ciò che è stato realizzato – analizzare il
comportamento del docente - individuare i punti di forza e di debolezza- individuare ed
elencare gli “apprendimenti “ conseguiti.
Valutazione
Controllare, ponderare, stimare processi ed esiti: somministrare la prova – analizzare le
risposte ed i comportamenti degli alunni – valutare le risposte, i comportamenti e gli
apprendimenti degli alunni .
Formalizzazione
Documentare ed oggettivare l’esperienza: estrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi –
formalizzare l’esperienza – indicare le modifiche da apportare nelle attività successive.
Replicabilità
Costruire protocolli osservativi condivisi - cogliere gli aspetti significativi che possono essere
replicati – fare sintesi
Eventuale
trasferibilità
Ipotizzare soluzioni formali dei processi e degli esiti perché siano compresi ed utilizzati da
altri che non hanno vissuto l’esperienza.
6. TEMPI
Avvio e progettazione
Settembre – ottobre 2013
Attuazione
Da novembre 2013 a Giugno 2014
Riflessione in itinere
Gennaio – Maggio 2014
Eventuale riorientamento
Valutazione finale
Comunicazione e diffusione interna
Giugno 2014
Diffusione esterna
Eventuale pubblicazione7
Conclusione progetto
30 giugno 2014
Eventuali sviluppi
Anno scolastico 2014/2015
7. NUMERO DI ORE PRESUMIBILMENTE IMPEGNATE
Indicare il numero delle ore per le diverse azioni formative, differenziandole per gruppo docenti sperimentatori (primo
livello), per gruppo docenti non sperimentatori (secondo livello) e per i collegi di ogni istituzione scolastica (terzo livello)8.
Esempio:
Tipi di attività
 Incontri seminariali
Docenti sperimentatori
Italiano 20 ore
Matematica 22 ore
 Lavori di gruppo
10 ore
 Attività laboratoriali con gli studenti
11 ore
 Eventuali lavori on-line
6 ore
 Studio personale e di approfondimento
10 ore
Docenti non sperimentatori
Italiano e Matematica
13 ore
Collegi docenti
2 ore
 Altro
8. PRODOTTI CHE SI INTENDONO REALIZZARE
Prodotti
7
8
Sì/no
 Documentazione cartacea
sì
Descrizione e quantificazione
Descrizione di attività didattiche
Formalizzazione delle esperienze come diario di bordo ed UDA
 Documentazione sul sito della scuola
sì
Presentazione Power Point
La pubblicazione può avvenire anche dopo il 30 giugno 2014, comunque non oltre il 31 dicembre 2014.
La rete deve garantire un livello di formazione minimo per tutti i docenti (es.: seminario di apertura, incontri su temi trasversali, approfondimenti
disciplinari, ecc). Ma ogni Istituzione scolastica deve fare in modo che tutti i docenti, seppure in maniera diversa, approfondiscano ed applichino le
Indicazioni 2012.
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2 Progetto di ricerca-azione
 Documentazione sul web
 Libro digitale
 Prodotto audiovisivo
 Altro
sì
9. MODELLO DI DIFFUSIONE
Indicare come si intende diffondere le esperienze (sito della scuola, depliant, esposizioni dei prodotti, mostre, giornate
dedicate), chi si intende coinvolgere, con quali modalità.
Modalità
 Sito della scuola
Sì/no
Illustrazione
sì
 Depliant
 Esposizioni di prodotti
sì
Quanto prodotto e formalizzato sarà messo a disposizione dei collegi
e/o degli insegnanti che ne faranno richiesta.
sì
Siti ministeriali.
 Giornate dedicate
 Coinvolgimento delle famiglie
 Altro
10. COSTI
Fondi richiesti9
Formazione
3000 €
Fondi propri10
5000 €
Osservatore/consulente esterno
Documentazione e pubblicizzazione
500 €
Pubblicazione
Spese di gestione
300 €
Spese organizzative
200 €
Altro
4000 €
5000 €
Il Dirigente della scuola capofila
Data …………………………..
Dott. Daniele Marini
………………………………………………………………..
9
10
Non superiore a € 4.000,00
Specificare gli impegni di spesa aggiuntivi che concorreranno alla realizzazione del progetto e che sono già nel bilancio della scuola o da acquisire
attraverso sponsor, accordi con enti locali, …
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3 Unità didattica di apprendimento complessiva del progetto
3 Unità didattica di apprendimento complessiva del
progetto
Verticale sui 3 ordini di scuola del primo ciclo
Corso di formazione sulle Indicazioni Nazionali 2012
Ambito logico-matematico
Denominazione
Dal riconoscimento delle figure geometriche alla loro formalizzazione
Obiettivi di apprendimento
La competenza matematica
Saper riconoscere, manipolare figure nel piano e nello
spazio, evidenziandone le caratteristiche e formalizzandone alcune proprietà
Imparare a imparare
Consapevolezza del proprio processo di apprendimento,
capacità di risolvere i problemi in modo creativo, partendo dalle osservazioni concrete e dalla manipolazione
della realtà
Utenti destinatari
• scuola dell'infanzia
(4 – 5 anni)
• scuola primaria
(classi 2a – 3a – 4a – 5a)
• scuola secondaria di I
grado (classi 1a – 2a)
Prerequisiti
Conoscenze e abilità pregresse nei diversi ordini di scuola
Fase di applicazione
Secondo quadrimestre
Tempi
Febbraio-marzo: per la tempistica di ciascun ordine di scuola si rimanda ai percorsi specifici. Ogni docente avrà declinato i momenti del percorso in base alle proprie esigenze didattiche.
Esperienze attivate
Manipolazione e ricono- Costruzione e classificazione di
scimento di forme
poligoni e solidi
Operare e giocare con le Approccio alle definizioni
forme
Metodologia
Lezione dialogata
Lavoro di gruppo
Argomentazione tra pari
Attività laboratoriale e di ricerca
Utilizzo di schede preconfezionate e materiale strutturato e non
Ricerca di informazioni via web
Risorse umane
Interne: insegnanti di classe (disciplinari e sostegno)
Strumenti
Schede preconfezionate e non
Materiale strutturato e non
Strumenti multimediali
Libri di testo
Quaderni
Valutazione
Osservazione dei comportamenti
Valutazione in itinere tramite questionari e schede per le singole attività proposte
Valutazione sommativa (questionari di gradimento, test a risposta multipla, cloze)
Definizioni e proprietà geometriche formali dei poligoni
Teorema di Pitagora
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4 Cosa abbiamo fatto
4 Cosa abbiamo fatto
Dopo aver individuato il traguardo dello sviluppo di competenze su cui lavorare, cioè
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro
coerenza abbiamo inizialmente proposto a tutti gli alunni delle classi degli istituti della rete
un questionario sulla percezione della matematica e del concetto di problema, soprattutto
per cercare di capire il substrato di partenza, il linguaggio da utilizzare, il livello di com prensione dei testi matematici ai vari livelli. I risultati dei questionari, anche delle classi non
legate strettamente alla sperimentazione sono stati tabulati e analizzati per avere un quadro generale, e ciascun docente ne ha fatto uso nella progettazione delle proprie attività
didattiche nell'ambito dell'UDA.
La scelta dell'argomento è stata la geometria, perché ci ha consentito di utilizzare un linguaggio comprensibile anche ai bambini dell'infanzia, e di evidenziare in modo chiaro il
cambiamento che avviene nella crescita dell'alunno. Oltre a consentire di lavorare molto
bene sul traguardo delle indicazioni nazionali scelto.
In particolare le finalità per ciascun ordine di scuola sono state:
• Infanzia: riconoscimento degli oggetti e dei modelli geometrici
• Primaria: Denominazione e descrizione
• Secondaria I grado: definizione, proprietà e concettualizzazione.
Facendo anche riferimento ai livelli del pensiero geometrico (Van Hiele), l'attività parte
quindi dal riconoscimento delle figure, a partire da oggetti reali, da come gli studenti li individuano, li chiamano e li classificano, prima spontaneamente, poi in modo sempre più
strutturato, utilizzando termini via via matematicamente più corretti, fino ad esempio al
concetto di equivalenza, che può essere usato anche nell'ultimo anno della scuola secondaria di I grado, quando hanno già incontrato spesso la parola.
Nel dettaglio:
• scuola dell'infanzia
◦ riconoscimento e classificazione di forme geometriche
◦ piastrellamento
◦ giochi con le forme
◦ composizione
◦ puzzle
• scuola primaria
◦ classi 2 e 3
▪ classificazione degli oggetti piani e solidi
▪ i poligoni e i non poligoni
▪ l'”armadio dei solidi”
◦ classi 4 e 5
◦ costruzioni di solidi in formato wireframe
◦ le superfici che si ottengono dallo sviluppo dei solidi
• scuola secondaria di I grado
◦ classe 1
▪ classificazione dei poligoni
▪ proprietà generali di triangoli e quadrilateri
▪ utilizzo delle simmetrie
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4 Cosa abbiamo fatto
◦ classe 2
◦ formalizzazione del teorema di Pitagora
La formatrice ha dato inoltre alcune indicazioni generali sulle modalità di svolgimento delle
attività, che sono state seguite dai docenti:
• sottolineare il carattere convenzionale del linguaggio matematico e la sua formaliz zazione
• conoscere il significato delle parole utilizzate nelle definizioni/descrizioni: recuperandoli anche in momenti successivi
• distinzione tra definizione (criteri di identificazione) e descrizioni (proprietà)
• tornare più volte sui concetti, in particolare introdurre un concetto all'inizio, poi tornarci alla fine del percorso, per richiamare la teoria dopo le attività pratiche
5 Diari di Bordo
Per ogni attività e poi per il percorso finale sono stati stilati dei diari di bordo, prodotti e
schematizzati autonomamente.
Di seguito i diari vuoti per la singola attività, e quello per l'intero percorso di ciascuna classe.
Ovviamente durante il percorso ciascuno ha elaborato il proprio percorso ed ha potuto riportare elettronicamente le informazioni, creando un diario di bordo complessivo del percorso e specifico delle singole attività.
I modelli di diario sono stati elaborati, anche con i suggerimento della formatrice, e sulla
base di modelli trovati sia in rete, che nel materiale fornito dai docenti.
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5 Diari di Bordo
Progetto Rete Insieme
Indicazioni Nazionali 2012
Gruppo pilota
A.S. 2013/2014
DIARIO DI BORDO
Attività
Docente
Classe
Scuola
Ordine scuola
Data esperienza
Titolo Percorso Complessivo
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Numero progressivo
attività
5 Diari di Bordo
NODI CONCETTUALI: (indicazioni nazionali e motivazioni)
Obiettivi
del percorso
Traguardi
dell'attività
Contesto
Attività
Metodo
Mezzi
Eventuali
mezzi
multimedia
Spazi
Tempi
DESCRIZIONE ESPERIENZA
Numero alunni
Organizzazione
Singoli
Gruppo medio
Piccolo gruppo
Classe
Lettura
Uso strumenti multimediali
Scrittura
Altro: specificare
Grafico/pittorica
Manipolazione materiali
Corporeo/espressiva
Lezione frontale
Brainstorming
Lezione dialogata
Cooperative learning
Lavori di gruppo: peer to peer
Schede preconfezionate
Lavori di gruppo: verticali
Altro:
Libri
Mezzi multimediali
Giornali e riviste
Altro:
LIM
Software
Laboratorio informatico
quali:
Tablet/dispositivi personali
Classe
Spazi esterni
Aula multimediale
Altro:
Palestra
Misurazio Adeguati
Non adeguati: perché...
ne
Sperimentatore
Fase lavoro
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Docente di classe
Docente
Altro:
Alunni
Note
Comportamento
Commenti
Aggiungere eventuali altre
fasi o eliminare la riga
Note finali
Stile educativo
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5 Diari di Bordo
COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
Molto attivi
Quanti alunni sono stati
Abbastanza attivi
Tutti allo
stesso modo
Quali alunni hanno tratto
maggiore giovamento?
Tutti
Nullo
Per niente attivi
Quelli più
Nessuno
bisognosi di
recupero
Quelli più
Nessuno
bisognosi di
recupero
Scarso
Sufficiente Buono
Rendimento/interesse medio
degli alunni più interessati
Quanti alunni hanno avuto un
gradimento
Poco attivi
Quelli con
voti più
elevati
Quelli con
voti più
elevati
Elevato
APPRENDIMENTO: SUCCESSI E DIFFICOLTÀ
L'attività è stata svolta:
1.
2.
3.
Come programmata
Con modifiche: quali?
Parzialmente
Risultati positivi
Commenti ai risultati
Difficoltà incontrate
Metodologie di superamento
Punti di forza
Punti deboli
L’attività ha soddisfatto le
aspettative del docente
Si
Quanti alunni hanno...
… mostrato interesse alla modalità
dell'attività
… mostrato un approccio più sereno
alla materia
… dato segni di aver acquisito
nuove conoscenze
… mostrato più attenzione rispetto
all'argomento
Pagina 15 di 19
In parte
per niente
poco
No
abbastanza
molto
moltissimo
5 Diari di Bordo
Progetto Rete Insieme
Indicazioni Nazionali 2012
Gruppo pilota
A.S. 2013/2014
VERIFICA PERCORSO DIDATTICO
Titolo
percorso
Docente
Classe
Scuola
Ordine scuola
Elenco attività del percorso
Numero
Titolo
Data
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5 Diari di Bordo
NODI CONCETTUALI COMPLESSIVI DEL PERCORSO
Obiettivi
del percorso
Traguardi delle
singole attività
VERIFICA CONCLUSIVA
Numero alunni
Contesto
Tempi
complessivi
Misurazio
ne
£ Adeguati
Attività
Commenti
£ Non adeguati: perché...
Docente
Alunni
Note
Stile educativo
Comportamento
Commenti
Attività 1
Attività 2
Attività 3
Aggiungere eventuali altre fasi
o eliminare la riga
Note finali
COMPORTAMENTO COMPLESSIVO DEGLI STUDENTI
Quanti alunni sono stati
Molto attivi
Abbastanza
attivi
Poco attivi
Per niente attivi
Attività 1
Attività 2
Attività 3
Complessivamente
Rendimento medio degli
alunni più interessati
Tutti allo
stesso modo
Quali alunni hanno tratto
maggiore giovamento?
Tutti
Quanti alunni hanno avuto
un gradimento
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Nullo
Quelli più
Quelli con voti
bisognosi di
più elevati
recupero
Quelli più
Quelli con voti
Nessuno
bisognosi di
più elevati
recupero
Scarso
Sufficiente
Buono
Elevato
Nessuno
5 Diari di Bordo
APPRENDIMENTO: SUCCESSI E DIFFICOLTÀ
Il percorso è stato svolto
 Come programmato
 Con modifiche: quali?
 Parzialmente
Risultati positivi
Commenti ai risultati
Difficoltà incontrate
Metodologie di superamento
Punti di forza
Punti deboli
Il percorso ha soddisfatto
le aspettative del docente
 Si
Quanti alunni hanno...
… mostrato interesse all'argomento
del percorso
… mostrato un approccio più sereno
alla materia
… mostrato di riuscire ad acquisire
più competenze
 In parte
per niente
poco
 No
abbastanza
molto
moltissimo
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6 Bibliografia
6 Bibliografia
Speranza F., Salviamo la geometria! In La matematica e la sua didattica, 1988
Speranza F., La Matematica, Parole cose numeri figure, Zanichelli, Capitoli 3, 4, 12, 30,
1984
Dalla Torre P. ed altri, Geometrizzazione dello spazio ambiente: una proposta didattica,
Quaderno 4, CNR, 1990
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Batini M. ed altri, Figure geometriche e definizioni, Centro ricerche didattiche Ugo Morin,
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Si ringrazia inoltre la prof.ssa Perelli per la fornitura di materiale non pubblicato, in particolare di presentazioni, lavori di didattica della matematica e tesi di laurea.
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