Percorso di ricerca azione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Rete
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Percorso di ricerca azione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Rete
Percorso di ricerca azione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Rete Insieme Ambito Matematico Indice generale 1 2 3 4 5 6 Introduzione e sommario..................................................................................................................3 Progetto di ricerca-azione.................................................................................................................3 Unità didattica di apprendimento complessiva del progetto..........................................................10 Cosa abbiamo fatto.........................................................................................................................11 Diari di Bordo.................................................................................................................................12 Bibliografia.....................................................................................................................................19 Pagina 2 di 19 1 Introduzione e sommario 1 Introduzione e sommario Questo documento contiene un sunto e parte del materiale generale prodotto nell'ambito del percorso di ricerca azione, svolto nell'ambito dei progetti per la diffusione delle Indicazioni Nazionali del 2012 nella didattica comune, in particolare per quanto riguarda l'ambito matematico. Per inquadrare il percorso, innanzitutto, viene presentato il protocollo di ricerca azione. Entrando nello specifico, poi verrà brevemente spiegato il percorso nell'ambito matematico, partendo dall'Unità Didattica trasversale complessiva, che è stata poi declinata da ciascun docente sperimentatore del primo livello per il proprio ordine di scuola e facendo riferimento alla propria didattica specifica. Di queste attività e dei percorsi affrontati viene dato un breve sunto. A titolo di esempio, inoltre, vengono riportati i documenti elaborati per la conduzione e la sintesi del percorso di ciascun docente sperimentatore. I documenti vengono riportati senza contenuti e solo per esempio, per motivi di sintesi. Infine viene riportata una breve bibliografia. 2 Progetto di ricerca-azione Pagina 3 di 19 2 Progetto di ricerca-azione Ufficio Scolastico Regionale per le Marche RETE INSIEME Istituto Comprensivo FALCONE E BORSELLINO Istituto Comprensivo BORGO SOLESTÀ - CANTALAMESSA Istituto Comprensivo FOLIGNANO – MALTIGNANO Istituto Comprensivo ASCOLI CENTRO-D’AZEGLIO PROGETTO DI RICERCA-AZIONE 2013-2014 PROTOCOLLO NOME DELLA RETE Provincia Rete “ INSIEME” Ascoli Piceno ISTITUTO CAPOFILA Codice meccanografico Denominazione istituto APIC82100R Fino a dicembre 2013 ISC “ ASCOLI CENTRO” da gennaio 2014 ISC “FALCONE E BORSELLINO” Tel/Fax: E-mail: Referente Cognome e nome: Qualifica: Tel. E-mail: Tel0736/813826 Fax 0736/814398 [email protected] MARINI DANIELE DIRIGENTE SCOLASTICO 3287458378 [email protected] ELENCO ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA RETE Denominazione istituto Codice meccanografico ISC FALCONE E BORSELLINO APIC82100R ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO APIC817005 ISC BORGO SOLESTA’ - CANTALAMESSA APIC83100B ISC ASCOLI CENTRO – D’AZEGLIO APIC83000G Pagina 4 di 19 2 Progetto di ricerca-azione 1. OGGETTO DELLA RICERCA-AZIONE Specificare la proposta didattica di ricerca-azione evidenziandone la rilevanza educativa La proposta di ricerca-azione comprende approfondimenti appartenenti a due ambiti disciplinari, ITALIANO e MATEMATICA, prendendo in considerazione congiuntamente le tematiche della didattica per competenze e del curricolo verticale. In tal modo si pone al centro dell’attenzione l’alunno nel suo processo di crescita, dal punto di vista educativo e culturale, al fine di fargli raggiungere tutte le competenze richieste dalle Nuove Indicazioni. 2. COMUNITÀ DI PRATICA Docente coordinatore del lavoro di ricerca-azione: Cognome e nome Scuola1 Disciplina d’insegnamento Istituzione scolastica di appartenenza CITTADINI BELLINI ANDREA Sec. I gr. Matematica ISC Folignano - Maltignano GIORGI TIZIANA Infanzia Italiano ISC Borgo Solestà-Cantalamessa Disciplina d’insegnamento Istituzione scolastica di appartenenza Docenti sperimentatori PRIMO LIVELLO2 Cognome e nome Scuola3 Piunti Romina Infanzia Matematica ISC FALCONE e BORSELLINO Gregori Rita Primaria Italiano ISC FALCONE e BORSELLINO Silvestri Maria Angela Primaria Sostegno-Italiano ISC FALCONE e BORSELLINO Polidori Piera Infanzia Matematica ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO Calcinaro Maria Pia Second. I grado Inglese-Italiano ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO Cittadini Bellini Andrea Second. I grado Matematica ISC FOLIGNANO - MALTIGNANO Giorgi Tiziana Infanzia Italiano ISC BORGO SOLESTA’ CANTALAMESSA Sabatini Rita Primaria Italiano ISC BORGO SOLESTA’ CANTALAMESSA Profita Cristina Infanzia Italiano ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO Silvestri Mara Pia Infanzia Italiano ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO Agostini Elisabetta Primaria matematica ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO Cicconi Lolita Primaria Sostegno-Matematica ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO Michelessi Ivana Primaria Sostegno-Matematica ISC ASCOLI CENTRO -D’AZEGLIO Bresciani Astrid Infanzia Italiano ISC ROCCAFLUVIONE Piacenti Egizia Primaria Italiano-matematica ISC ROCCAFLUVIONE Brutti Claudia Second. I grado Italiano ISC ROCCAFLUVIONE Docenti non sperimentatori SECONDO LIVELLO4 Il piano di lavoro prevede che un congruo numero (15-20%) di docenti di ciascun Istituto facente parte della rete, partecipi in maniera proficua alla comunità di pratica, pur non impegnato direttamente nella sperimentazione in classe Istituzione scolastica N. docenti Istituzione scolastica Numero docenti coinvolti nel piano Isc “Falcone e Borsellino” n. 70 n. 40 Isc Borgo Solestà - Cantalamessa n. 84 n. 55 Isc Folignano - Maltignano n. 130 n. 42 1 Indicare se trattasi di docente di scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado. 2 La comunità di pratica dovrà essere costituita da un numero congruo di docenti sperimentatori (15-25). 3 Indicare se trattasi di docente di scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di primo grado. 4 È fondamentale che ogni istituzione scolastica, facente parte della rete, si impegni a costruire un livello intermedio di approfondimento pedagogico e didattico, che coinvolga almeno il 15/20% di ogni collegio. L’obiettivo principale è quello di evitare fratture tra gruppo di ricerca (livello A) ed il resto del collegio (livello C), contestualmente di creare le condizioni per allargare i livelli di impegno e, soprattutto, per far nascere l’interesse a mettersi alla prova (contaminazione positiva). Pagina 5 di 19 2 Progetto di ricerca-azione Isc Ascoli Centro n. 106 n. 70 207 docenti dei quattro istituti (gli insegnanti dell’ISC Roccafluvione partecipano come uditori) hanno aderito alla formazione di base e partecipano agli incontri organizzati dalla Rete con la Dott.ssa Ricciardi per Italiano e con la dott.ssa Perelli per matematica, le quali daranno, indicazioni e consigli per supportare a livello disciplinare la sperimentazione di ricerca-azione. Totale n. 398 n. 207 Il coinvolgimento dei docenti non sperimentatori (secondo livello) impegnati nel piano di formazione riguarderà le seguenti attività: Attività Sì/no Descrizione e quantificazione azioni Formazione disciplinare sì Incontri organizzati per gli insegnanti dei tre ordini scolastici sulle due discipline indicate: italiano e matematica ( novembre – gennaio – marzo …) Formazione su tematiche trasversali sì Approfondimento sulle tematiche trasversali individuate: curricolo verticale e didattica per competenze (novembre – gennaio – marzo - …) . Partecipazione a gruppi di lavoro sì Nell’ambito della formazione su indicazione delle docenti Perelli e Ricciardi Riflessioni sui processi in atto sì Allargamento della sperimentazione in classe sì Negli incontri usuali programmati dalle scuole come interclassi, consigli di classe, laboratori, per dipartimenti… In questo gruppo si ha la presenza di due sottogruppi: 1) chi segue e condivide le scelte 2) chi decide liberamente di provare a sperimentare il percorso di ricerca-azione al di fuori del gruppo del I livello. Altro (specificare) Monitoraggio di valutazione sull’attività svolta 5 Collegio dei Docenti TERZO LIVELLO Il coinvolgimento del collegio dei docenti (terzo livello ) riguarderà le seguenti attività: Attività Collegi mirati Sì/no Descrizione e quantificazione azioni sì Il percorso sarà socializzato in incontri collegiali specifici sull’iter affrontato dal gruppo di primo livello, sull’applicazione delle nuove Indicazioni, sulle tematiche trasversali approfondite e sui risultati ottenuti . Formazione disciplinare Formazione su tematiche trasversali Monitoraggi sull’applicazione delle Indicazioni Partecipazione a processi di autovalutazione) Altro (specificare) 3. OSSERVATORE ESTERNO È stato individuato un osservatore esterno Cognome e Nome Dott.ssa Giorgi Silvia Qualifica e riferimenti professionali Dirigente scolastico I.S.C Borgo Solestà - Cantalamessa Descrivere come si intende utilizzare l’osservatore esterno 5 Livello Sì/no Descrizione e quantificazione degli interventi Primo sì Partecipa ad incontri campione dei docenti sperimentatori osservandone le dinamiche e le È importante che ogni istituzione scolastica facente parte della rete si impegni a coinvolgere nella formazione per le Indicazioni nazionali 2012 tutto il collegio, utilizzando modalità e strategie di varia natura. Nessun docente può ignorare l’innovazioni istituzionale né decidere di non tenerne conto. Pagina 6 di 19 2 Progetto di ricerca-azione azioni e segue il lavoro di progettazione dei percorsi didattici. Osserva lo scambio di idee tra formatore e docenti e tra docenti dei diversi istituti e dei diversi ordini di scuola. Prende visione dei diari di bordo e dei materiali didattici prodotti. livello Secondo livello Terzo livello sì Partecipa agli incontri di formazione tenuti dagli esperti osservando il grado di interesse suscitato, la partecipazione, il coinvolgimento nei dibattiti. Registra le criticità e i bisogni formativi emergenti. sì Rileva attraverso l’osservazione e attraverso il confronto con Dirigenti e Referenti l’effettiva socializzazione della Ricerca-Azione nell’ambito dei singoli collegi e la ricaduta della stessa sul miglioramento nella realizzazione del percorso verticale unitario di lingua italiana e matematica. 3.1 COORDINATORE PER LA SCUOLA POLO È stato individuato un coordinatore per la Scuola Polo Cognome e Nome Valianti Elena Qualifica e riferimenti professionali Docente I.S.C “Falcone e Borsellino” ( scuola polo) Livello Sì/no Descrizione e quantificazione degli interventi sì si Presentazione al collegio dei compiti svolti dalla scuola Polo Primo livello Secondo livello Terzo livello Modulistica rilevazione presenze agli incontri; contatti con le Prof.sse incaricate del supporto didattico nelle due discipline; organizzazione logistica impegni ed adempimenti, condivisione iniziative con la scuola Polo; passaggio ed archiviazione materiali prodotti e di consultazione. 4. FORMAZIONE Descrivere il piano di formazione, di supporto e accompagnamento predisposto per l’attività di ricerca-azione Livello Azioni formative Primo livello Partecipazione agli incontri stabiliti per la formazione generale, partecipazione agli incontri specifici con le dotto.sse Perelli e Ricciardi, incontri di raccordo, attività di ricerca-azione. Secondo livello Gli insegnanti dei 4 Istituti + i docenti dell’I.C. di Roccafluvione liberamente decidono come partecipare, interagire, sperimentare. Terzo livello Gli insegnanti dei 4 Istituti + i docenti dell’I.C. di Roccafluvione (collegi unitari) prendono atto del percorso di formazione intrapreso dai docenti sperimentatori. 5. PROCESSO6 Descrivere sommariamente le azioni (modalità operative, dispositivi, strumenti…) connesse con i seguenti passaggi: 6 Step Descrizione e quantificazione delle azioni Avvio del progetto (idea, ipotesi…) Recuperare e sviluppare la riflessione su alcuni temi importanti del fare scuola: unità di apprendimento - documentazione - personalizzazione -Rispondere alle principali sollecitazioni delle Indicazioni per il curricolo: riflettere sulle pratiche quotidiane – mettere alla prova le Indicazioni – attivare percorsi di ricerca- azione Pianificazione del percorso Partire da un traguardo di fine ciclo – Individuare una serie di attività da proporre finalizzate al raggiungimento del traguardo, tempi di attuazione, strumenti e materiali - prova di verifica( compito in situazione). Formalizzazione dei Diari di Bordo e delle UDA. Intervento didattico Mettere in pratica le attività previste – somministrazione della prova. Osservazione Osservare la scena educativa: contesto, comportamento alunni, comportamento docente– Si riferisce solo per il Livello A (insegnanti sperimentatori) Pagina 7 di 19 2 Progetto di ricerca-azione prendere appunti, documentare ciò che emerge di significativo (Diario di Bordo). Riflessione Riesaminare il lavoro svolto- - Ripensare a ciò che è stato realizzato – analizzare il comportamento del docente - individuare i punti di forza e di debolezza- individuare ed elencare gli “apprendimenti “ conseguiti. Valutazione Controllare, ponderare, stimare processi ed esiti: somministrare la prova – analizzare le risposte ed i comportamenti degli alunni – valutare le risposte, i comportamenti e gli apprendimenti degli alunni . Formalizzazione Documentare ed oggettivare l’esperienza: estrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi – formalizzare l’esperienza – indicare le modifiche da apportare nelle attività successive. Replicabilità Costruire protocolli osservativi condivisi - cogliere gli aspetti significativi che possono essere replicati – fare sintesi Eventuale trasferibilità Ipotizzare soluzioni formali dei processi e degli esiti perché siano compresi ed utilizzati da altri che non hanno vissuto l’esperienza. 6. TEMPI Avvio e progettazione Settembre – ottobre 2013 Attuazione Da novembre 2013 a Giugno 2014 Riflessione in itinere Gennaio – Maggio 2014 Eventuale riorientamento Valutazione finale Comunicazione e diffusione interna Giugno 2014 Diffusione esterna Eventuale pubblicazione7 Conclusione progetto 30 giugno 2014 Eventuali sviluppi Anno scolastico 2014/2015 7. NUMERO DI ORE PRESUMIBILMENTE IMPEGNATE Indicare il numero delle ore per le diverse azioni formative, differenziandole per gruppo docenti sperimentatori (primo livello), per gruppo docenti non sperimentatori (secondo livello) e per i collegi di ogni istituzione scolastica (terzo livello)8. Esempio: Tipi di attività Incontri seminariali Docenti sperimentatori Italiano 20 ore Matematica 22 ore Lavori di gruppo 10 ore Attività laboratoriali con gli studenti 11 ore Eventuali lavori on-line 6 ore Studio personale e di approfondimento 10 ore Docenti non sperimentatori Italiano e Matematica 13 ore Collegi docenti 2 ore Altro 8. PRODOTTI CHE SI INTENDONO REALIZZARE Prodotti 7 8 Sì/no Documentazione cartacea sì Descrizione e quantificazione Descrizione di attività didattiche Formalizzazione delle esperienze come diario di bordo ed UDA Documentazione sul sito della scuola sì Presentazione Power Point La pubblicazione può avvenire anche dopo il 30 giugno 2014, comunque non oltre il 31 dicembre 2014. La rete deve garantire un livello di formazione minimo per tutti i docenti (es.: seminario di apertura, incontri su temi trasversali, approfondimenti disciplinari, ecc). Ma ogni Istituzione scolastica deve fare in modo che tutti i docenti, seppure in maniera diversa, approfondiscano ed applichino le Indicazioni 2012. Pagina 8 di 19 2 Progetto di ricerca-azione Documentazione sul web Libro digitale Prodotto audiovisivo Altro sì 9. MODELLO DI DIFFUSIONE Indicare come si intende diffondere le esperienze (sito della scuola, depliant, esposizioni dei prodotti, mostre, giornate dedicate), chi si intende coinvolgere, con quali modalità. Modalità Sito della scuola Sì/no Illustrazione sì Depliant Esposizioni di prodotti sì Quanto prodotto e formalizzato sarà messo a disposizione dei collegi e/o degli insegnanti che ne faranno richiesta. sì Siti ministeriali. Giornate dedicate Coinvolgimento delle famiglie Altro 10. COSTI Fondi richiesti9 Formazione 3000 € Fondi propri10 5000 € Osservatore/consulente esterno Documentazione e pubblicizzazione 500 € Pubblicazione Spese di gestione 300 € Spese organizzative 200 € Altro 4000 € 5000 € Il Dirigente della scuola capofila Data ………………………….. Dott. Daniele Marini ……………………………………………………………….. 9 10 Non superiore a € 4.000,00 Specificare gli impegni di spesa aggiuntivi che concorreranno alla realizzazione del progetto e che sono già nel bilancio della scuola o da acquisire attraverso sponsor, accordi con enti locali, … Pagina 9 di 19 3 Unità didattica di apprendimento complessiva del progetto 3 Unità didattica di apprendimento complessiva del progetto Verticale sui 3 ordini di scuola del primo ciclo Corso di formazione sulle Indicazioni Nazionali 2012 Ambito logico-matematico Denominazione Dal riconoscimento delle figure geometriche alla loro formalizzazione Obiettivi di apprendimento La competenza matematica Saper riconoscere, manipolare figure nel piano e nello spazio, evidenziandone le caratteristiche e formalizzandone alcune proprietà Imparare a imparare Consapevolezza del proprio processo di apprendimento, capacità di risolvere i problemi in modo creativo, partendo dalle osservazioni concrete e dalla manipolazione della realtà Utenti destinatari • scuola dell'infanzia (4 – 5 anni) • scuola primaria (classi 2a – 3a – 4a – 5a) • scuola secondaria di I grado (classi 1a – 2a) Prerequisiti Conoscenze e abilità pregresse nei diversi ordini di scuola Fase di applicazione Secondo quadrimestre Tempi Febbraio-marzo: per la tempistica di ciascun ordine di scuola si rimanda ai percorsi specifici. Ogni docente avrà declinato i momenti del percorso in base alle proprie esigenze didattiche. Esperienze attivate Manipolazione e ricono- Costruzione e classificazione di scimento di forme poligoni e solidi Operare e giocare con le Approccio alle definizioni forme Metodologia Lezione dialogata Lavoro di gruppo Argomentazione tra pari Attività laboratoriale e di ricerca Utilizzo di schede preconfezionate e materiale strutturato e non Ricerca di informazioni via web Risorse umane Interne: insegnanti di classe (disciplinari e sostegno) Strumenti Schede preconfezionate e non Materiale strutturato e non Strumenti multimediali Libri di testo Quaderni Valutazione Osservazione dei comportamenti Valutazione in itinere tramite questionari e schede per le singole attività proposte Valutazione sommativa (questionari di gradimento, test a risposta multipla, cloze) Definizioni e proprietà geometriche formali dei poligoni Teorema di Pitagora Pagina 10 di 19 4 Cosa abbiamo fatto 4 Cosa abbiamo fatto Dopo aver individuato il traguardo dello sviluppo di competenze su cui lavorare, cioè Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza abbiamo inizialmente proposto a tutti gli alunni delle classi degli istituti della rete un questionario sulla percezione della matematica e del concetto di problema, soprattutto per cercare di capire il substrato di partenza, il linguaggio da utilizzare, il livello di com prensione dei testi matematici ai vari livelli. I risultati dei questionari, anche delle classi non legate strettamente alla sperimentazione sono stati tabulati e analizzati per avere un quadro generale, e ciascun docente ne ha fatto uso nella progettazione delle proprie attività didattiche nell'ambito dell'UDA. La scelta dell'argomento è stata la geometria, perché ci ha consentito di utilizzare un linguaggio comprensibile anche ai bambini dell'infanzia, e di evidenziare in modo chiaro il cambiamento che avviene nella crescita dell'alunno. Oltre a consentire di lavorare molto bene sul traguardo delle indicazioni nazionali scelto. In particolare le finalità per ciascun ordine di scuola sono state: • Infanzia: riconoscimento degli oggetti e dei modelli geometrici • Primaria: Denominazione e descrizione • Secondaria I grado: definizione, proprietà e concettualizzazione. Facendo anche riferimento ai livelli del pensiero geometrico (Van Hiele), l'attività parte quindi dal riconoscimento delle figure, a partire da oggetti reali, da come gli studenti li individuano, li chiamano e li classificano, prima spontaneamente, poi in modo sempre più strutturato, utilizzando termini via via matematicamente più corretti, fino ad esempio al concetto di equivalenza, che può essere usato anche nell'ultimo anno della scuola secondaria di I grado, quando hanno già incontrato spesso la parola. Nel dettaglio: • scuola dell'infanzia ◦ riconoscimento e classificazione di forme geometriche ◦ piastrellamento ◦ giochi con le forme ◦ composizione ◦ puzzle • scuola primaria ◦ classi 2 e 3 ▪ classificazione degli oggetti piani e solidi ▪ i poligoni e i non poligoni ▪ l'”armadio dei solidi” ◦ classi 4 e 5 ◦ costruzioni di solidi in formato wireframe ◦ le superfici che si ottengono dallo sviluppo dei solidi • scuola secondaria di I grado ◦ classe 1 ▪ classificazione dei poligoni ▪ proprietà generali di triangoli e quadrilateri ▪ utilizzo delle simmetrie Pagina 11 di 19 4 Cosa abbiamo fatto ◦ classe 2 ◦ formalizzazione del teorema di Pitagora La formatrice ha dato inoltre alcune indicazioni generali sulle modalità di svolgimento delle attività, che sono state seguite dai docenti: • sottolineare il carattere convenzionale del linguaggio matematico e la sua formaliz zazione • conoscere il significato delle parole utilizzate nelle definizioni/descrizioni: recuperandoli anche in momenti successivi • distinzione tra definizione (criteri di identificazione) e descrizioni (proprietà) • tornare più volte sui concetti, in particolare introdurre un concetto all'inizio, poi tornarci alla fine del percorso, per richiamare la teoria dopo le attività pratiche 5 Diari di Bordo Per ogni attività e poi per il percorso finale sono stati stilati dei diari di bordo, prodotti e schematizzati autonomamente. Di seguito i diari vuoti per la singola attività, e quello per l'intero percorso di ciascuna classe. Ovviamente durante il percorso ciascuno ha elaborato il proprio percorso ed ha potuto riportare elettronicamente le informazioni, creando un diario di bordo complessivo del percorso e specifico delle singole attività. I modelli di diario sono stati elaborati, anche con i suggerimento della formatrice, e sulla base di modelli trovati sia in rete, che nel materiale fornito dai docenti. Pagina 12 di 19 5 Diari di Bordo Progetto Rete Insieme Indicazioni Nazionali 2012 Gruppo pilota A.S. 2013/2014 DIARIO DI BORDO Attività Docente Classe Scuola Ordine scuola Data esperienza Titolo Percorso Complessivo Pagina 13 di 19 Numero progressivo attività 5 Diari di Bordo NODI CONCETTUALI: (indicazioni nazionali e motivazioni) Obiettivi del percorso Traguardi dell'attività Contesto Attività Metodo Mezzi Eventuali mezzi multimedia Spazi Tempi DESCRIZIONE ESPERIENZA Numero alunni Organizzazione Singoli Gruppo medio Piccolo gruppo Classe Lettura Uso strumenti multimediali Scrittura Altro: specificare Grafico/pittorica Manipolazione materiali Corporeo/espressiva Lezione frontale Brainstorming Lezione dialogata Cooperative learning Lavori di gruppo: peer to peer Schede preconfezionate Lavori di gruppo: verticali Altro: Libri Mezzi multimediali Giornali e riviste Altro: LIM Software Laboratorio informatico quali: Tablet/dispositivi personali Classe Spazi esterni Aula multimediale Altro: Palestra Misurazio Adeguati Non adeguati: perché... ne Sperimentatore Fase lavoro Fase 1 Fase 2 Fase 3 Docente di classe Docente Altro: Alunni Note Comportamento Commenti Aggiungere eventuali altre fasi o eliminare la riga Note finali Stile educativo Pagina 14 di 19 5 Diari di Bordo COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Molto attivi Quanti alunni sono stati Abbastanza attivi Tutti allo stesso modo Quali alunni hanno tratto maggiore giovamento? Tutti Nullo Per niente attivi Quelli più Nessuno bisognosi di recupero Quelli più Nessuno bisognosi di recupero Scarso Sufficiente Buono Rendimento/interesse medio degli alunni più interessati Quanti alunni hanno avuto un gradimento Poco attivi Quelli con voti più elevati Quelli con voti più elevati Elevato APPRENDIMENTO: SUCCESSI E DIFFICOLTÀ L'attività è stata svolta: 1. 2. 3. Come programmata Con modifiche: quali? Parzialmente Risultati positivi Commenti ai risultati Difficoltà incontrate Metodologie di superamento Punti di forza Punti deboli L’attività ha soddisfatto le aspettative del docente Si Quanti alunni hanno... … mostrato interesse alla modalità dell'attività … mostrato un approccio più sereno alla materia … dato segni di aver acquisito nuove conoscenze … mostrato più attenzione rispetto all'argomento Pagina 15 di 19 In parte per niente poco No abbastanza molto moltissimo 5 Diari di Bordo Progetto Rete Insieme Indicazioni Nazionali 2012 Gruppo pilota A.S. 2013/2014 VERIFICA PERCORSO DIDATTICO Titolo percorso Docente Classe Scuola Ordine scuola Elenco attività del percorso Numero Titolo Data Pagina 16 di 19 5 Diari di Bordo NODI CONCETTUALI COMPLESSIVI DEL PERCORSO Obiettivi del percorso Traguardi delle singole attività VERIFICA CONCLUSIVA Numero alunni Contesto Tempi complessivi Misurazio ne £ Adeguati Attività Commenti £ Non adeguati: perché... Docente Alunni Note Stile educativo Comportamento Commenti Attività 1 Attività 2 Attività 3 Aggiungere eventuali altre fasi o eliminare la riga Note finali COMPORTAMENTO COMPLESSIVO DEGLI STUDENTI Quanti alunni sono stati Molto attivi Abbastanza attivi Poco attivi Per niente attivi Attività 1 Attività 2 Attività 3 Complessivamente Rendimento medio degli alunni più interessati Tutti allo stesso modo Quali alunni hanno tratto maggiore giovamento? Tutti Quanti alunni hanno avuto un gradimento Pagina 17 di 19 Nullo Quelli più Quelli con voti bisognosi di più elevati recupero Quelli più Quelli con voti Nessuno bisognosi di più elevati recupero Scarso Sufficiente Buono Elevato Nessuno 5 Diari di Bordo APPRENDIMENTO: SUCCESSI E DIFFICOLTÀ Il percorso è stato svolto Come programmato Con modifiche: quali? Parzialmente Risultati positivi Commenti ai risultati Difficoltà incontrate Metodologie di superamento Punti di forza Punti deboli Il percorso ha soddisfatto le aspettative del docente Si Quanti alunni hanno... … mostrato interesse all'argomento del percorso … mostrato un approccio più sereno alla materia … mostrato di riuscire ad acquisire più competenze In parte per niente poco No abbastanza molto moltissimo Pagina 18 di 19 6 Bibliografia 6 Bibliografia Speranza F., Salviamo la geometria! In La matematica e la sua didattica, 1988 Speranza F., La Matematica, Parole cose numeri figure, Zanichelli, Capitoli 3, 4, 12, 30, 1984 Dalla Torre P. ed altri, Geometrizzazione dello spazio ambiente: una proposta didattica, Quaderno 4, CNR, 1990 Ferrari M., I problemi: ragion d'essere della matematica e forza del suo insegnamento nella scuola primaria e secondaria di I grado. Alcuni spunti dalle prove dell'INVALSI., Corso di aggiornamento, Paderno del Grappa, 2014 Bagni G.T., Materiali del corso di Didattica della Matematica, Università di Udine, Facoltà di Scienze della Formazione, Anno accademico 2008–2009, capitolo 5 Batini M. ed altri, Figure geometriche e definizioni, Centro ricerche didattiche Ugo Morin, Battaglin Editore, 2004 Sbaragli S., Un “percorso” in verticale: lo spazio e le figure, 2003 Si ringrazia inoltre la prof.ssa Perelli per la fornitura di materiale non pubblicato, in particolare di presentazioni, lavori di didattica della matematica e tesi di laurea. Pagina 19 di 19