«Non è niente»: canto in memoria di Valeria
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«Non è niente»: canto in memoria di Valeria
Trento 24 sabato 9 aprile 2016 l'Adige «Non è niente»: canto in memoria di Valeria IL TRIBUTO SERGIO DAMIANI È stata lanciata da Bocenago nel mare magnum del web, una canzone dedicata a Valeria Solesin, unica italiana tra le 93 vittime della carneficina alla sala concerti del Bataclan, a Parigi, la sera del 13 novembre scorso. La storia della ricercatrice, veneta ma laureata all’Università di Trento, ha commosso l’intero Paese e così anche il disperato tentativo del fidanzato Andrea Ravagnani, residente anche lui a Parigi ma originario di Dro, di proteggere con il suo corpo la fidanzata. Sono immagini e racconti rimasti impressi anche nella memoria di Andrea Por- Andrea Porceddu, musicista di Bocenago, ricorda la giovane vittima del Bataclan ANIMALI Orsi, il decalogo è anche on-line «Da quel 13 novembre mi è capitato molto spesso di ripensare a quanto era successo a Parigi e in particolare alla morte della ragazza» Andrea Porceddu al piano. Il musicista e compositore di Bocenago ha scritto una canzone in memoria di Valeria Soresin, vittima della carneficina del Bataclan, il 13 novembre a Parigi ceddu, giovane musicista e cantante che nella sua sala prove di Bocenago ha composto una canzone per Valeria, anzi per Valeria e Andrea. Il brano con il video musicale, intitolato «Non è niente», è online. Può essere visto e ascoltato attraverso la pagina Facebook del compositore trentino e su YouTube. È un tema certo molto forte e impegnativo quello scelto da Porceddu per la sua canzone. «Me ne rendo conto replica il cantautore che ha fatto i primi passi suonando al “Blu Bar” dei genitori, a Pinzolo, e poi si è fatto conoscere a livello nazionale vincendo con- Una brochure ed una applicazione con il decalogo del comportamento da tenere nei confronti dell’orso. Sono alcune delle novità presentate dall’assessore provinciale all’agricoltura e foreste Michele Dallapiccola. «È in distribuzione - ha spiegato - un nuovo pieghevole, inoltre sul territorio provinciale sono in fase di posizionamento dei cartelloni che ricordano la presenza di questi animali e informano le persone su come comportarsi. A breve sarà on-line anche il nuovo sito che sarà facile da consultare anche su smartphone e comprenderà uno specifico spazio, in cui troveranno risposta tutti i dubbi dei cittadini».Trascorsa la prima settimana di aprile si pensa che gli orsi siano quasi tutti in attività. Si è deciso quindi di aggiornare e rafforzare la segnaletica sul territorio relativa al comportamento da tenere nelle zone frequentate dagli orsi. Nel sito si parlerà anche di lupo e lince e ci sarà uno spazio apposito per rispondere a qualsiasi domanda di chiarimento. La canzone è sulla pagina Facebook del compositore trentino e su YouTube corsi e talent - ma da quel 13 novembre mi è capitato molto spesso di ripensare a quanto era successo a Parigi e in particolare alla morte di Valeria Solesin. Non conoscevo né lei, né il suo fidanzato, ma la loro storia mi ha colpito. Non solo il tragico epilogo, ma anche la forza di questa ragazza che, come tanti altri giovani, vanno all’estero per trovare spazi. Così una sera mi sono messo al piano nella mia sala prove sotto casa e in una notte ho scritto musica e testi della canzone. La struttura del brano mi è venuta giù di getto dopo che da settimane mi capitava spesso di ripensare ai fatti di Parigi. Poi naturalmente nei giorni successivi ho fatto degli aggiustamenti e aggiunto altri strumenti». Il risultato è un brano coinvolgente, anche per le immagini del video che ripropongono quella lunga e buia notte di Parigi. Forse un tema così importante meritava un titolo più forte. «Non è niente», ovviamente, non si riferisce agli attentati ma è il ritornello che racconta i tentativi di Andrea Ravagnani di proteggere e tranquillizzare Valeria Solesin mentre i due sono sdraiati per terra al Bataclan, sotto il tiro dei mitra Ak47 dei terroristi. «Il messaggio della canzone - dice Andrea Porceddu - è non dimenticare quei fatti e il sacrificio di tante persone come Valeria». La canzone di Porceddu è piaciuta a Rodi Mirri, il manager dello spettacolo originario di Pinzolo, che ha deciso di aiutare il 22enne di Bocenago. «Andrea è un ragazzo di talento - dice Mirri, l’avevo già notato quando suonava nel bar di famiglia - se posso gli darò volentieri una mano». Ma Porceddu ha comunque già fatto parecchia strada nel difficile mondo della musica anche da solo: nel 2014 ha vinto «Trento inCanta», poi nel 2015 il Verona Pop Festival nella categoria autori e si è fatto conoscere attraverso il talent «The Voice», su Rai Due, dove era in squadra con Noemi. La presentazione | Incontro con i progettisti. Ma si riapre il problema della collocazione del nuovo stadio Partito Democratico | Valutazione dei docenti La nuova Fiera piace alla politica Voti e giudizi ai professori, il progetto per la scuola va avanti GIUSEPPE FIN G6040904 Il rendering del nuovo centro fieristico espositivo ANNUNCI ECONOMICI Gli annunci si possono richiedere presso gli uffici TRENTO Via Missioni Africane, 17 Sportello: Via Belenzani Media Alpi Pubblicità Tel. 0461 1735555 Tel. 0461 886257 OFFERTE IMPIEGO LAVORO OPPORTUNITÀ per over 40: ricerchiamo amministrativo/a di comprovata esperienza per azienda export, zona piana rotaliana. 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Ad ascoltare i professionisti c’erano quasi tutti gli assessori del Comune di Trento, da Roberto Stanchina ad Andrea Robol e numerosi esponenti del mondo economico trentino da Denis Lombardini al presidente di KeepTop Fiere, Milo Marsili. Se l’idea proposta piace un po’ a tutti, dall’altro lato questa soluzione riapre un’altra questione che è quella dello stadio di Trento che serve spostare. Il progetto presentato ieri sera dall’architetto Alessandro Franceschini e dall’ingegnere Giulio Ruggirello, prevede un’area espositiva di oltre 10 mila metri quadrati. Si parte con una riqualificazione di via Madruzzo, la creazione di una sorta di viale alberato più adatto ai pedoni, fino ad arrivare all’area oggi dello stadio. Qui l’idea è quella di realizzare un polo espositivo con una galleria centrale coperta, dalla quale si può accedere a 3 padiglioni separati tra loro. Sul retro gli accessi al magazzino e un eventuale accesso ai parcheggi interrati. «L’idea - hanno spiegato i progettisti - è quella di creare uno spazio flessibile nella città. L’obiettivo è anche quello di innalzare il livello di qualità della struttura fieristica sia di proposta che di immagine, puntare sulla mobilità sostenibile, destagionalizzare l’offerta e collegare la struttura ad altre funzioni». Lo stadio Briamasco è già oggi in parte non utilizzabile e l’idea progettuale di Quadrostudio riporta alla luce un suo spostamento e diverse perplessità. «Spostare uno stadio non è semplice - ha affermato ieri l’assessore Roberto Stanchina - ed occorre anche tenere presente i tempi a disposizione. Serve tener presente che nel Prg in passato era già stata trovata a Ravina la zona per la nuova dislocazione. Per quanto riguarda la tempistica servirebbe un accordo non solo economico ma anche di indirizzo tra Comune, Provincia e Patrimonio del Trentino». A rilevare il problema della nuova dislocazione dello stadio è stato anche Emanuele Lombardo presidente della Commissione urbanistica in Comune. «Bisogna capire dove mettere lo stadio - ha affermato - quali siano i tempi e soprattutto chi dovrebbe farlo». Ci sono poi gli aspetti economici. L’intero progetto fiera ammonta a 13 milioni di euro a cui vanno sommati 4 milioni per i parcheggi per arrivare ad una somma che si avvicina, compresi gli oneri vari, ai 20 milioni di euro. Un metodo di valutazione dei docenti integrato ed organico, che comprenda un’analisi su più livelli delle competenze degli insegnanti della scuola pubblica, un approfondimento sui progetti didattici avviati e un giudizio di apprezzamento da parte di colleghi, studenti e genitori. Lo prevede un documento sulla scuola, attualmente in fase di completamento, redatto da un gruppo di lavoro del Partito democratico. Il testo, intitolato «Una nuova scuola per il Trentino» comprende indicazioni e consigli di vario genere, tra cui, stando a quanto emerso nella sera di ieri, nell’ambito di un incontro pubblico tra esponenti di partito, dirigenti scolastici e insegnanti, anche una parte valutativa del lavoro dei docenti. Al pari di quanto introdotto lo scorso anno dal presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, con la legge 107 sulla «buona scuola», il gruppo di studio locale ha infatti considerato l’opportunità di introdurre dei criteri specifici per determinare il livello del lavoro svolto dai singoli insegnanti. «Il tema della valutazione dei docenti - ha detto Lorenzo Borga, coordinatore del progetto - è uno di quelli valutati all’interno della piattaforma attivata a livello locale per migliorare la scuola trentina. Pensiamo che sull’argomento sia giusto avviare il confronto. Da parte nostra presenteremo nei prossimi giorni una proposta specifica». L’incontro di ieri ha visto la partecipazione anche di Daniele Checchi, del comitato di valutazione della scuola provinciale, e Marco Gioannini, della fondazione Agnelli. I due esperti, prendendo in considerazione l’opportunità di esprimere un giudizio sull’operato dei docenti, hanno rilevato le proprie perplessità, evidenziando come i risultati raggiunti da un insegnante sia il frutto di una serie di condizioni non sempre apprezzabili. L. B.