Capitolo 2 Fitopatologia generale
Transcript
Capitolo 2 Fitopatologia generale
Classe Chytridiomycetes Capitolo 2 Fitopatologia generale Micopatologia Divisione Eumycota Sottodivisione Mastigomycotina A questo gruppo appartengono funghi tra loro molto diversi ma che hanno in comune la formazione di spore mobili per la presenza di flagelli, dette zoospore. I Mastigomiceti sono funghi che si riproducono sia asessualmente sia sessualmente; il loro ciclo è generalmente aplonte, l’unica fase diploide è rappresentata dallo zigote. La riproduzione asessuata avviene per formazione di zoosporangi che a maturità liberano zoospore; in certe specie invece gli zoosporangi germinano direttamente funzionando così da conidi. La riproduzione sessuata si verifica principalmente secondo le seguenti modalità: – per unione di gameti (gametogamia); spesso i gameti sono differenti e distinti in oosfera (gamete femminile) e anterozoide (quello maschile); – per unione di gametangi (gametangiogamia), di solito differenziati in anteridio ed oogonio (gametangiogamia oogama). Dalla riproduzione sessuata prende origine uno zigote che in genere assume il ruolo di spora duratura. Le forme più rappresentative di questa sottodivisione sono i Chitridiomiceti (Chytridiomycetes) e gli Oomiceti (Oomycetes). 78 I Chitridiomiceti sono funghi unicellulari o miceliari cenocitici, generalmente parassiti di organi vegetali sotterranei o saprofiti nel suolo o in acqua. La riproduzione asessuata avviene mediante la produzione di zoospore da parte degli zoosporangi; quella sessuata per unione di due zoospore che fungono così da gameti o per fusione degli zoosporangi stessi. Classe Oomycetes Appartengono agli Oomiceti molti funghi patogeni importanti per l’agricoltura quali le Peronosporaceae e le Pythiaceae; di norma presentano un micelio cenocitico, non settato. La riproduzione asessuata in molti gruppi di Oomiceti avviene tipicamente per zoospore, dotate generalmente di due flagelli e prodotte dagli zoosporangi; in certi Oomiceti però gli zoosporangi non formano le zoospore, ma si staccano dalle ife che li hanno prodotti e germinano direttamente dando origine ad un tubo germinativo cenocitico da cui si sviluppa un nuovo micelio, assumendo così essi stessi la funzione di spore o conidi. Per questo motivo gli zoosporangi vengono chiamati anche conidiosporangi o semplicemente conidi e le ife che li producono vengono dette ife conidiofore. La riproduzione sessuata avviene per fusione dei gametangi che sono prevalentemente differenziati in anteridio ed oogonio (gametangiogamia oogama); anteridio ed oogonio si formano sullo stesso individuo (forme omotalliche). Entrambi i gametangi possono essere plurinucleati, ma spesso, come avviene nelle Peronosporacee, il gametangio femminile è uninucleato. L’anteridio perfora la parete dell’oogonio e, attraverso un tubulo fecondatore, invia i nuclei maschili che fecondano quello femminile nell’oogonio; in realtà avviene la plasmogamia ma non la cariogamia. Si forma così lo zigote che si trasforma in una spora duratura detta oospora. Solo dopo un certo periodo di quiescenza, che può durare anche vari mesi, quando la spora germina, avviene la cariogamia alla quale subito segue la meiosi; quindi la spora dà origine ad un grosso sporangio dove, per successive mitosi, si formano le zoospore aploidi responsabili delle nuove infezioni; in certi Oomiceti gli sporangi germinano direttamente. Fitopatologia generale Ciclo biologico della Peronospora della vite Plasmopara viticola (Mastigomicete-Classe Oomiceti) Oogonio Conidiosporangi Anteridio Zoospore Conidiosporangio Il fungo, caratterizzato da ife non settate come tutti gli altri Oomiceti, vive all’interno degli organi colpiti (foglie, fiori, acini, tralci erbacei); si tratta quindi di un fungo endoparassita. In condizioni di temperatura e umidità favorevoli, il micelio produce particolari ife ramificate che fuoriescono dalla pagina inferiore della foglia (visibili come muffetta bianca); tali ife, dette anche rami conidiofori o zoosporangiofori, portano speciali conidi o conidiosporangi che in pratica sono degli zoosporangi, cioè sporangi nei quali, in seguito a mitosi, prendono origine le zoospore (riproduzione agamica). Le zoospore sono responsabili delle infezioni della vite che si ripetono, in numero variabile a seconda dell’andamento stagionale, per tutta la primavera e poi in estate. Gli zoosporangi a maturità si stacca- 2.7 Sottodivisione Mastigomycotina no e trasportati dal vento, giunti a contatto con la vegetazione, liberano le zoospore; queste, se è presente almeno un velo d’acqua, si spostano attivamente grazie ai due flagelli fino ad arrivare in prossimità di uno stoma; in seguito perdono i flagelli e si rivestono di parete, quindi germinano emettendo una prima ifa, il promicelio, che penetra attraverso lo stoma. Il fungo invade quindi il mesofillo, con andamento intercellulare. Dopo un periodo di circa 4-15 giorni, a seconda della temperatura e dell’umidità (periodo di incubazione) si nota, nella pagina inferiore delle foglie, la comparsa della muffetta bianca costituita dalle ife che portano i conidiosporangi. Può così prendere avvio un nuovo ciclo infettivo (reinfezioni). Nella tarda estate avviene la riproduzione gamica che conclude il ciclo biologico di questo fungo. All’interno della foglia il micelio differenzia i gametangi distinti in gametangi femminili (oogoni) e gametangi maschili (anteridi): per unione dei gametangi (gametangiogamia) si origina l’oospora (zigote) che, di tutto il ciclo, è l’unica fase diploide (2n). L’oospora è una spora duratura che rimane quiescente per tutto l’inverno, internamente alle foglie cadute sul terreno. In primavera l’oospora germina producendo un macroconidio o macrozoosporangio in cui, in seguito a meiosi, prendono origine le zoospore responsabili dell’infezione primaria. In particolare le infezioni hanno origine quando la temperatura ambiente si mantiene sopra i 10 °C, la piovosità degli ultimi uno o due giorni è stata di almeno 10 mm d’acqua e la lunghezza media dei giovani germogli è di circa 10 cm (regola dei “tre 10”). 79 SEZIONE GENERALE Oospora