Rassegna Stampa Circolo PD L`Unione Sarda 16

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Rassegna Stampa Circolo PD
L’Unione Sarda 16 maggio 2014
Quartu Sant’Elena
Il regno dei vandali in un bar abbandonato
La struttura interna al parco Europa è un immondezzaio
Fino a poco tempo fa era il punto di ritrovo dei tanti frequentatori del parco Europa a Pitz'e Serra che
avevano anche la possibilità di utilizzare i servizi igienici, assenti nell'area verde: adesso invece il Caffè del
Parco, tra le vie Malta e Germania, è una struttura abbandonata, in balia dei vandali e degli incivili che
lasciano immondezza di ogni genere. Negli ultimi giorni i balordi hanno scagliato pietre e distrutto le vetrate
contribuendo a minare ancora di più il decoro della zona. La situazione critica ha fatto infuriare i residenti
che si sono rivolti al Comune.
«Da quando è stato chiuso il bar si è creata una situazione intollerabile», sostiene la presidente del comitato
di Pitz'e Serra Claudia Dessì, «le aiuole, prima pulite e curate, sono quasi sempre piene di erbacce e
spazzatura di ogni tipo, compresi cocci di vetro. La mancanza di un presidio favorisce i vandali: alcuni
ragazzi hanno usato le vetrine del bar come bersaglio con lanci di pietre, rovinandole in maniera
irreversibile».
Tutto questo contribuisce, quando cala l'oscurità, «a rendere l'area poco piacevole da attraversare per paura
di brutti incontri», aggiunge Dessì. «È triste constatare come quello che era un punto di ritrovo si stia
trasformando in una sorta di immondezzaio mal frequentato». La protesta del comitato è finita anche sul web
dove il sindaco Mauro Contini ha fatto chiarezza sulla vicenda: «Purtroppo conosciamo il problema», ha
spiegato il primo cittadino, «l'area intorno al Caffè del Parco è già stata ripulita e nei prossimi giorni saranno
sostituite le vetrate danneggiate. È stato fatto un richiamo alla società che dovrebbe occuparsi della
sorveglianza. Al più presto sarà predisposto un bando per la riassegnazione della struttura».
Recentemente il presidente del comitato di quartiere che raggruppa anche Sa Forada, Quartello e
Sant'Anastasia, per un totale di circa 25 mila abitanti, ha incontrato gli assessori comunali alla Viabilità e
all'Ambiente Stefano Lilliu e Luisella Sarritzu per esporre i problemi più importanti e urgenti da risolvere e
mettere in campo le soluzioni. Tra questi il potenziamento della segnaletica davanti alle scuole e la pulizia
delle aree cani.
Giorgia Daga
Un mese alla fine della scuola, tutto pronto per il corso di vela
Iniziativa dello Yacht Club Quartu Sant'Elena
Meno un mese al termine dell'anno scolastico. Tra le alternative per la famiglie c'è la possibilità di un sano e
formativo corso di vela. Sulla spiaggia di Sant'Andrea, lo Yacht Club Quartu Sant'Elena ne organizza di ogni
genere, per bambini e ragazzi dai 6 fino ai 18 anni. La durata del corso di iniziazione è di una settimana. Si
comincia alle 9, con le lezioni in aula e le simulazioni all'aperto delle andature e della gestione
dell'imbarcazione. A metà mattina, si trasloca in mare per le prove pratiche. Una volta tornati a terra, si
ripassano l'allenamento per individuare errori e correzioni. Le barche utilizzate sono le derive singole
Optimist e Laser più il Tridente per equipaggio e la tavola a vela propedeutica O'pen Bic. È possibile seguire
un corso multiclasse. Per informazioni rivolgersi al circolo: 070898050 - 3347641686 o via mail a
[email protected]
BIRDWATCHING Parte in questi giorni, in coincidenza con la nidificazione dei fenicotteri, l'attività di
birdwatching all'interno del Parco di Molentargius. Le escursioni, della durata di circa un'ora e condotte dalla
guide del centro di educazione ambientale, si possono effettuare a piedi o con il battello e il minibus
elettrico. I bambini potranno scoprire gli abitanti del parco, attraverso gli appositi percorsi e l'osservazione
dall'alto sui capanni di avvistamento, con i binocoli forniti dall'organizzazione. Per informazioni e
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prenotazioni, telefonare all'Infopoint del parco, al numero 070.37919201
LETTURE Seconda puntata il 21 con il ciclo di maggio del progetto “Leggo & Ascolto” promosso dalla
Biblioteca dei Ragazzi di via Dante. Il prossimo appuntamento riguarderà i piccoli da zero a tre anni, mentre
il 28 toccherà ai lettori in erba dai 4 ai 6. Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 17 per durare un'ora. Per
informazioni e prenotazioni rivolgersi al numero 070.888064.
Per segnalare nuove iniziative, scrivere a [email protected]
Clara Mulas
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Sarroch
Inquinamento, Saras incontra Legambiente
«Chiediamo alla Saras l'attuazione di un importante ed innovativo progetto capace di conseguire in tempi
brevi una limitazione considerevole di tutti i fattori di inquinamento acustico, delle emissioni nocive in
atmosfera e dei gas responsabili dei cambiamenti climatici». Una delegazione di Legambiente Sardegna, ha
incontrato i vertici della Sarlux per discutere la situazione ambientale dell'azienda sia per quanto riguarda la
raffineria che la centrale termoelettrica. «Proponiamo che la compensazione delle elevate emissioni di
anidride carbonica del complesso produttivo Saras avvenga con la realizzazione di aree di forestazione in
Sardegna», - propone il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana. «È positivo il fatto che Legambiente
riconosca i progressi da noi compiuti in termini di compatibilità ambientale - dice Francesco Marini,
presidente di Sarlux - le osservazioni presentate sono uno stimolo per continuare a migliorare». (i.m.)
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Pula
Parco archeologico, sì della Soprintendenza
Un passo decisivo verso la valorizzazione dell'intera zona di Nora. La Soprintendenza ai beni archeologici ha
approvato la prima fase del progetto che consentirà di riunire in un grande parco tutte le eccellenze di Pula.
Gli scavi archeologici, le torri costiere, la chiesa di sant'Efisio e poi la laguna. L'idea di riunire i diversi
aspetti che caratterizzano il patrimonio naturalistico e culturale di Pula diventeranno una cosa sola. La linea
di progetto tracciata per la nascita del Parco archeologico è frutto del lavoro dell'amministrazione comunale,
la Soprintendenza di Cagliari e Oristano e un gruppo di professionisti con differenti competenze. Uno studio
lungo e complesso a cui hanno partecipato anche gli archeologi Jacopo Bonetto e Consuelo Cossu. «L'iter
burocratico è stato davvero lungo, ma ora ci siamo», spiega il sindaco, Walter Cabasino, «consegneremo
nelle mani del prossimo sindaco un'eredità importante, di cui i cittadini potranno usufruire». (i.m.)
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Monserrato
Sposta la vecchia mattonella e trova una grotta sotto casa
L'incredibile scoperta fatta da Giorgio Zuddas nei giorni scorsi
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Rimuove una mattonella nella sua vecchia casa campidanese e scopre una sorta di grotta sotto il pavimento.
È la curiosa la vicenda accaduta Giorgio Zuddas che lo scorso mercoledì ha fatto una scoperta inutile dal
punto di vista archeologico, ma preziosa perché ha consentito agli operai del Comune di intervenire per
evitare crolli e smottamenti: «Non c'è un motivo specifico per cui l'abbia fatto se non la curiosità». Così la
casa di via Marziale, disabitata e trasformata in ripostiglio, ha svelato il suo segreto.
LA SCOPERTA «Una volta rimossa la mattonella - spiega Giorgio Zuddas - ho notato immediatamente una
sorta di vecchio profondo oltre due metri, così, incuriosito, ho allargato la buca, rimosso una sorta di griglia e
con l'aiuto di alcuni amici, ho deciso di andare a controllare». E come un moderno Indiana Jones, una volta
assicuratosi ad una fune è sceso giù a dare un'occhiata. «Il cunicolo sotterraneo che si era formato sotto la
mia abitazione proseguiva in linea con la strada, era spaventoso», racconta sorridente ed ancora incredulo.
IL COMPAGNO D'AVVENTURA Mario Caddeo ha accompagnato Giorgio Zuddas nell'esplorazione del
tunnel: «Dal basso si poteva notare uno svuotamento che ha creato un cunicolo lungo circa 9 metri - racconta
- ci siamo sdraiati e abbiamo appurato come tutta la strada fosse interessata alla frana. Ci siamo resi conto
che la cosa rappresentasse una situazione di pericolo così abbiamo chiamato i vigili urbani».
STRADA CHIUSA AL TRAFFICO Gli agenti della polizia municipale una volta riscontrato il pericolo
hanno contattato l'ufficio tecnico e il giorno successivo la strada è stata chiusa al traffico. Al resto ci hanno
pensato gli operai che con venti metri cubi di calcestruzzo hanno messo in sicurezza il tunnel. «La casa
presentava già diverse crepe ed il rischio concreto era che potesse franare tutto - racconta Giorgio Zuddas - è
stato un grande spavento. Per fortuna ho spostato quella mattonella. Abbiamo scongiurato un grosso
pericolo».
L'APPELLO Sulla vicenda è intervenuto anche Luciano Rossetti, consigliere comunale dell'Idv.
«Monserrato si trova di poco sopra il livello della ramificazione idrografica che alimenta il Molentargius commenta - i diradamenti sotterranei producono caverne naturali e smottamenti che incrementano il vuoto
rendendo il territorio una gruviera. È importante che i cittadini segnalino all'ufficio tecnico i casi simili
perché si possa provvedere con efficacia e puntualità, come accaduto in questo caso».
Federico Zucca
Ex aeroporto: il piano del Comune
Dopo l'acquisizione dei terreni dell'ex aeroporto l'amministrazione comunale è già al lavoro per realizzare
alcuni importanti interventi. Il sindaco Gianni Argiolas ha annunciato il completamento di lavori nel parco di
Terramaini. Si punta anche sul potenziamento delle strutture sportive e sulla salvaguardia del patrimonio
storico culturale presente all'interno del comparto aeroportuale. I progetti sono tantissimi. Uno di questi
riguarda la costruzione di una rotonda in via Riu Mortu per agevolare l'accesso al campo di calcio e al
palazzetto dello sport del Comparto 8. Dopo i venti ettari di terreni il Comune punta ad acquisire anche la
piana di San Lorenzo, attualmente nel territorio di Cagliari.
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Assemini
«Il progetto è pronto»
Sindacati e azienda incontreranno la Regione - Sardinia Green Island rimette in pista il
termodinamico
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«La Giunta regionale ci dica se crede nel progetto della Sardinia Green Island». I sindacati hanno chiesto un
incontro con il presidente Pigliaru e i tre assessorati coinvolti: Ambiente, Lavoro e Industria. «Hanno
manifestato la volontà di incontrarci e stiamo aspettando che fissino la data, e questo è già un buon segno
rispetto alla mancanza di risposte della Giunta precedente», spiega Giampiero Manca della Cgil, «siamo in
una situazione disperata e vogliamo sapere se il progetto potrà andare avanti oppure si dovrà pensare a
soluzioni alternative».
LA SITUAZIONE Dal primo gennaio gli 85 dipendenti della società di Macchiareddu non hanno più diritto
ad alcun ammortizzatore sociale. «Dopo quasi sei anni in attesa di conoscere il nostro futuro ora la situazione
si fatta veramente critica, stiamo parlando di 85 famiglie che dall'inizio dell'anno non portano più a casa un
centesimo. Il problema riguarda tanti sardi interessati dalla cassa integrazione in deroga, ma noi stiamo
parlando di un progetto sponsorizzato dalla Regione, che è stato poi bloccato e ostacolato dallo stesso ente».
Al faccia a faccia con i rappresentanti della Giunta sono stati invitati anche i vertici della Sardinia Green
Island, che aspettano con ansia anche un altro incontro. «Nelle prossime settimane verrà fissato un vertice
con i tecnici, un passo fondamentale da cui dipende il futuro della società», spiega Alberto Scanu, presidente
della società, «abbiamo ripresentato il progetto e aspettiamo la valutazione dei tecnici, sul piano politico
siamo convinti che la nuova Giunta regionale non abbia alcun interesse a opporsi a un intervento di questo
tipo».
TAR Dopo lo stop della Regione all'impianto solare termodinamico nelle campagne di Vallermosa Alberto
Scanu aveva chiesto un risarcimento di 300 milioni rivolgendosi al Tar. «L'udienza di fine febbraio è saltata
per lo sciopero degli avvocati ma ora confidiamo nella nuova valutazione dei tecnici con la speranza che il
progetto possa finalmente prendere forma».
Marcello Zasso
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Selargius
«La mia vita con i capperi». Adesso l'oro verde crea lavoro
Inizia la raccolta. La scommessa dell'ex emigrato Marco Maxia
Chi li conosce li esalta, chi li coltiva non ha dubbi: «I capperi selargini non hanno niente da invidiare a quelli
di Pantelleria». Parola di Marco Maxia. Trentott'anni, diploma di perito agrario e una scelta coraggiosa fatta
quando di anni ne aveva 24. Alla scrivania ha preferito la vita nei campi. E dire che aveva anche fatto le
valigie, volando a Londra alla ricerca di un lavoro. Una scelta durata pochi mesi: «Sono tornato quasi subito
a Selargius. Volevo fare qualcosa di diverso». E così ha fatto: ha scommesso tutto sui capperi. Scelta
azzeccata.
LA STORIA Nel 1999 ha dato vita a una microazienda di raccolta e trasformazione, a conduzione
familiare: Il cappero selargino . Ha fatto rivivere una tradizione vecchia di due secoli, mettendosi in tasca
l'Oscar green per l'economia. Oggi possiede un piccolo impero. Oltre seicento piante e una produzione di
tutto rispetto: «L'anno scorso ne ho raccolto tredici quintali». Il tariffario oscilla dai sedici euro ai quaranta
chilo, la vendita è al dettaglio, il prezzo cambia in base alla qualità. «Il più caro è l'élite, ha un calibro di sei
millimetri», spiega. Il suo nome già circola nei negozi di prodotti tipici e nell'alta ristorazione, soprattutto nel
nord Italia. E anche all'estero inizia a farsi conoscere. «Ho alcuni acquirenti anche a Parigi, in Olanda e
Ungheria». Ma la concorrenza si sente. «È spietata, i capperi che arrivano da Marocco, Tunisia e Spagna
hanno prezzi bassissimi, i nostri al chilo costano di più», ammette. Sul fatturato la bocca è cucita, si sbottona
sulle spese: «I costi di gestione e delle materie prime aumentano sempre, è una battaglia quotidiana.
Sopravvivo».
IL RACCOLTO Cappero e capperone di Selargius, inseriti nel 2007 nell'elenco dei prodotti tradizionali,
riscuotono successo pure all'estero. Cuccuru Sonnu, Serra e Forru, Su Staineddu e Su Stracosciu: nei pezzi di
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terra tra le campagne oltre la 554 è quasi tempo di raccolto. «Siamo ai nastri di partenza». Marco non è solo,
a fargli compagnia ci sono altri quindici produttori. Più una sfilza d'appassionati che si dedicano alla
coltivazione dei capperi per hobby o nel tempo libero. Come Efisio Ambu, poliziotto di professione, e 300
piantine da seguire. «L'anno scorso abbiamo prodotto 250 chili», racconta il figlio-aiutante Simone, vent'anni
e il sogno delle forze armate. «Coltivare i capperi è molto faticoso», ammette. «Per raccoglierne un chilo ci
vuole più di un'ora, per quelli più piccoli anche tre». Anche Luigi Cogoni, classe '31, ha già varcato i confini
nazionali: esporta in Germania. La conduzione è familiare, le sue trenta piantine secolari «sono le più
vecchie della Sardegna».
Sara Marci
Sinnai
«Strada Burcei-Sinnai-Mara: scippati 21 milioni»
La Regione taglia i fondi stanziati a suo tempo dalla Giunta Cappellacci
Un sogno atteso da anni. Una strada capace di unire Burcei a Maracalagonis attraverso un tragitto di 17
chilometri che attraversa anche il territorio di Sinnai. La Giunta regionale ha tagliato i fondi a suo tempo
stanziati dall'amministrazione Cappellacci, suscitando una dura reazione. Uno scippo da 21 milioni di euro. Il
sindaco Pino Caria ha immediatamente sollecitato un incontro con l'assessore ai lavori pubblici Paolo
Maninchedda ed ha deciso di portare subito il problema in Consiglio comunale. «Si tratta - dice Caria - di un
provvedimento che contestiamo con tutte le nostre forze. Un provvedimento che lede gli interessi di tutta la
popolazione».
Sul problema è intervenuto anche il consigliere regionale dell'Uds Mario Floris con una interrogazione
presentata al presidente Pigliaru. «Il taglio dei fondi - scrive Floris - va visto come un autentico scippo a
danno di un intero territorio. La decisione di sottrarre tutti i finanziamenti già stanziati sarebbe un colpo
mortale per le speranze di sviluppo e di crescita di Burcei. La strada riveste un'importanza strategica, per il
compendio dei Sette Fratelli e per tutta l'Area vasta di Cagliari». Floris, nel documento, chiede alla Giunta
regionale «se non intenda annullare la deliberazione e confermare invece il finanziamento della strada e dare
conseguentemente corso al completamento dell'iter procedurale per la realizzazione dell'opera».
Della realizzazione della Burcei-Maracalagonis-bivio Gannì-si parla da anni.
Era stato l'editore Sergio Zuncheddu a consegnare in Municipio un progetto per la realizzazione dell'opera.
Seguì anche la costruzione di un breve tragitto della strada e poi un incontro in Municipio col presidente
Cappellacci. Poi lo stanziamento di 21 milioni di euro che ora non sarebbero più a disposizione di questo
progetto. (r.s.)
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Decimomannu
Il bilancio in Consiglio, la minoranza lascia l'aula
«Nell'ultima seduta del consiglio comunale abbiamo deciso di abbandonare l'aula consiliare perché la
documentazione relativa all'approvazione del bilancio consuntivo non era regolamentare. L'approvazione
così come è stata fatta è irregolare».
Così puntualizzano i consiglieri di minoranza Alberta Grudina, Cristina Gai e Lilli Cocco. «Per questo
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abbiamo abbandonato i lavori consiliari visto come avevamo ripetutamente chiesto in precedenza il
rendiconto redatto a norma di legge e lo stesso assessore ai Lavori pubblici Leopoldo Trudu si era fatto con
noi garante». Gli impegni presi non sarebbero stati insomma rispettati dall'esecutivo. «Inoltre rimaniamo
sorpresi che parli il vice sindaco Cadeddu e rimanga in silenzio l'assessore al Bilancio che deve invece
garantire a tutti i consiglieri i documenti obbligatori per legge necessari per svolgere serenamente tutte le
attività di controllo e garanzia amministrativa», concludono i consiglieri di minoranza.
Alice Deidda
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Capoterra
L'orgoglio della città in campo per sostenere l'Amatori rugby
Mobilitazione generale, diffuso un video. Il sindaco: ci sarò
Non saranno soli. A sospingerli verso la salvezza ci sarà un'intera città che sin dal fischio d'inizio sosterrà ad
oltranza l'Amatori Rugby Capoterra.
LA SFIDA È iniziato il conto alla rovescia per la partita dell'anno, quella che vale i sacrifici di un'intera
stagione e può permettere ai ragazzi allenati da Juan Manuel Queirolo di riscattarsi da un campionato
davvero sfortunato. Domenica alle 15,30 i giallorossi disputeranno la gara di andata dei playout contro
l'Aeroporto Firenze, la posta in palio è la permanenza in serie A.
IL VIDEO L'attesa per la partita è febbrile, come dimostra il video diffuso dalla società del presidente Carlo
Baire. Saranno numerosi i tifosi che prenderanno d'assalto il campo di via Trento. «Siamo carichi ma
consapevoli che in questi playout ci giochiamo i risultati raggiunti negli ultimi dieci anni e il prestigio
conquistato con sudore e fatica», spiega Carlo Baire, «è stata una stagione condizionata dai tanti infortuni e
da qualche decisione arbitrale discutibile, che, specie in trasferta, ci ha fatto perdere punti preziosi.
Sfideremo un avversario davvero ostico, ma siamo certi che potremo contare sui nostri tifosi: l'ingresso,
come sempre, sarà libero».
DONAZIONI Affrontare un campionato nazionale comporta grandi spese, ma da quest'anno i tifosi
potranno contribuire a tenere alto il nome dell'Amatori Rugby devolvendo alla società il proprio cinque per
mille. Sugli spalti non mancherà il sindaco, Francesco Dessì: «Domenica sarò anche io al campo a tifare
perché questa società merita di restare in serie A. Nonostante si confronti con squadre che provengono da
grosse città e con alle spalle sponsor importanti non ha mai sfigurato. L'Amatori Rugby, con la sua storia e il
suo esempio per i giovani porta il nome di Capoterra in giro per l'Italia». Che quella di domenica non sarà
una partita come le altre, lo sottolinea anche l'assessore allo Sport, Gianluigi Marras. «È la partita della vita,
dopo un campionato con tanti sacrifici e mille difficoltà l'Amatori è arrivata a giocarsi la stagione nei play
out - dice Marras - ma è proprio la partita di domenica in casa la più importante. Bisognerà vincere a tutti i
costi e prendere i cinque punti a disposizione per poi affrontare il ritorno più motivati e concentrati in modo
da gestire al meglio il match. Per questo c'è bisogno del calore dei tifosi, che ci auguriamo arrivino al campo
comunale di via Trento anche dagli altri paesi. Insieme possiamo e dobbiamo essere l'arma in più: i ragazzi
devono avere tutta la carica possibile».
Ivan Murgana
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