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Le vincitrici del premio Nobel
Il 15 novembre 1945 fu la prima scrittrice e poetessa ispano-americana
insignita del premio Nobel per la Letteratura «per la sua poesia lirica
che, ispirata dalle forti emozioni, ha fatto del suo nome un simbolo delle
aspirazioni idealistiche dell’intero mondo latino-americano».
Gli ultimi lavori della Mistral furono la raccolta di poesie Lagar, pubblicato nel 1954, e la raccolta Poema de Chile, pubblicato postumo nel 1967.
Il 10 gennaio 1957 si spense, di una malattia incurabile, a New York. Fu
sepolta, secondo le sue volontà, nel suo paese natio in Cile.
2 Bibliografia e sitografia
J. Franco, Introduzione alla letteratura ispano-americana, Milano, Mursia,
1972, pp. 310-311.
P. Migliorini, I premi Nobel, Milano, La vita felice, 2000, p. 136.
Storia della civiltà letteraria ispanoamericana, Torino, Utet, 2000, vol. 2, pp.
87-92.
www.gabrielamistral.uchile.cl
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Z ROTONDA SACHS NELLY
fra via Vicoli e via Gioberti
P.G. 14083 del 02/02/2010
Nelly Sachs (1891 - 1970)
di Barbara Gentile
Poetessa e scrittrice tedesca, nasce a Berlino in un’agiata famiglia ebraica. La sua educazione e la sua istruzione avvengono,
come d’uso nell’alta borghesia, ad opera di insegnanti privati;
il padre, ricco commerciante, uomo colto e appassionato musicista, le trasmette l’amore per la musica, l’armonia, la danza e
tutto ciò che possa essere comunicato ed espresso con la ritmica.
Un’impronta artistica indelebile, che guida una giovanissima
Nelly ad appassionarsi alle più svariate forme di rappresentazioni mimiche e teatrali.
Inizia ben presto a comporre poesie e liriche, ispirata dalla tradizione
romantica, ma purtroppo la maggior parte della sua opera giovanile risulta ad oggi dispersa. La frequentazione di circoli culturali e ambienti letterari le consente di stringere un forte rapporto d’amicizia con la
scrittrice svedese Selma Lagerlöf (vincitrice del premio Nobel per la
Nelly
Sachs
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Le vincitrici del premio Nobel
letteratura nel 1909), alla quale Nelly dedica Legenden und Erzahlungen, unica opera
pubblicata a Berlino nel 1921.
Per i successivi vent’anni la produzione letteraria della Sachs tace, sommersa dalla tragedia delle persecuzioni naziste, della cui violenza lei stessa rischia di rimanere vittima
avendo ricevuto l’ordine di presentarsi in un Arbeitslager.
Grazie all’amicizia che la lega a Selma, Nelly e la madre riescono a fuggire in Svezia e
ad ottenere il 16 maggio del 1940 la cittadinanza svedese, riuscendo così a sottrarsi al
terribile destino che le aspettava in patria.
Una volta stabilitasi a Stoccolma, comincia la vera e propria carriera artistica di Nelly
Sachs, sia come scrittrice, sia come traduttrice; studia con impegno la lingua svedese
e inizia in tal modo il florido periodo della sua produzione letteraria, ora che, lontana
dalle violenze del regime, può dedicarsi alla libera espressione del proprio sentire. Nella
sua opera poetica traspare la sofferenza per i drammi che segnarono la sua esistenza: la
fuga dalla Germania e l’esilio a Stoccolma, la perdita di amici e parenti fatti prigionieri
nei campi di sterminio, il dolore per l’impotenza dinanzi al lento spegnersi della madre. Il filo conduttore di tutta la sua produzione artistica, sia quella poetica, sia quella
teatrale, è una visione mistica della realtà, ove il destino di Israele si accomuna a quello
di tutta l’umanità, per trascendere il reale e inoltrarsi nei labirinti di una ermetica cosmologia religiosa.
I riconoscimenti da parte della critica non tardano ad arrivare e dopo aver ottenuto dalla Svezia il premio dell’Unione dei poeti svedesi nel 1957, anche la Germania comincia
ad apprezzare ed elogiare la forza poetica di Nelly; un apprezzamento che culmina nel
1966 con l’assegnazione del premio Nobel, quattro anni prima della sua morte avvenuta a Stoccolma dopo una lunga malattia.
Fra le sue opere più famose: Nelle dimore della morte (1946), Le stelle si oscurano (1949), Eli
(1951), E nessuno sa continuare (1957), Fuga e metamorfosi (1959), Al di là della polvere (1961),
La morte festeggia ancora la vita (1961).
2 Bibliografia
N. Sachs, Al di là della polvere, Torino, Einaudi, 1966.
N. Sachs, Poesie, Torino, Einaudi, 1966.
P. Celan, N. Sachs, Corrispondenza, a cura di B. Wiedemann, Genova, Il Melangolo,
1996.
C. Cazale Berard, Donne tra memoria e scrittura: Fuller, Weil, Sachs, Morante, Roma,
Carocci, 2009.
C. Conterno, Metamorfosi della fuga: la ricerca dell’assoluto nella lirica di Nelly Sachs, Padova,
Unipress, 2010.
P. Guida, La lirica di Nellys Sachs, Bari, Levante, 1986.
M. Pirro, Il motivo dell’angelo nella raccolta Fahrt ins Staublose di Nelly Sachs, in Studi in onore
di Giosuè Musca, a cura di C. D. Fonseca e V. Sivo, Bari, Dedalo, 2000, pp. 387-415.
Le vincitrici del premio Nobel
Shemuel Josef Agnon, Nelly Sachs: premi Nobel 1966, a cura di P. De
Benedetti, Milano, Club degli editori, 1972.
Z ROTONDA CORI GERTY
fra via Antica milizia e via Don Carlo Sala
P.G. 14083 del 02/02/2010
Gerty Teresa Radnitz Cori (1896-1957)
di Nadia Colomba Tassini
Gerty Teresa nacque il 15 agosto 1896 a Praga, che allora faceva parte dell’Impero austro-ungarico, prima delle tre figlie di Marta e Otto
Radnitz, direttore di una raffineria di zucchero. La madre era ebrea e
Gerty fu educata da insegnanti privati. A sedici anni, forse influenzata anche da uno zio, professore di pediatria all’Università di
Praga, Gerty decise di studiare medicina, laureandosi nel 1920.
Frequentando la scuola medica incontrò Carl Ferdinand Cori,
compagno di studi. Si sposarono nel 1920, dopo la laurea e lei si
convertì al cattolicesimo. Intrapresero insieme una carriera di
ricerca iniziando presso l’Università di Vienna. Nel 1922 emigrarono negli Stati Uniti, per proseguire le ricerche mediche
presso l’Istituto di Stato per lo studio della malattie maligne
(oggi il Roswell Park Memorial Institut) a Buffalo, New York,
dove rimasero dal 1922 al 1931. Divennero cittadini degli Stati
Uniti nel 1928.
Specializzatisi in biochimica, iniziarono i loro studi sul metabolismo del glucosio, arrivando nel 1929 a proporre la teoria
che porta il loro nome “Ciclo di Cori”. Postulavano la formazione di energia nel corpo partendo dal glicogeno epatico, convertito
in glucosio nel sangue poi riconvertito in glicogeno nei muscoli, dove
la scomposizione in acido lattico fornirà l’energia utilizzata nella contrazione muscolare; l’acido lattico, poi, verrà riutilizzato per ricostituire glicogeno nel fegato. Studiarono anche il modo in cui gli ormoni
influenzano il metabolismo dei carboidrati negli animali, arrivando a
dimostrare che l’insulina provoca la rimozione dello zucchero dal sangue. Nel 1947 Gerty Teresa ricevette il premio Nobel per la medicina
condiviso con il marito e con il dottor Bernardo Houssay, argentino.
Era la terza donna a ricevere questo prestigioso premio e divenne la
prima donna ebrea-americana a ricevere tale onore. Nel 1952 il presi-
Gerty
Teresa
Radnitz
Cori
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