Donna che si pettina

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Donna che si pettina
LA
L E T T ER AT U R A E O LT R E . . .
- IL SEICENTO
Giambattista Marino
Donna che si pettina
SEICENTO
Giambattista Marino è considerato il maggior rappresentante della poesia barocca del Seicento.
Nacque a Napoli nel 1569. Condusse una vita dedita agli studi letterari,
ma nello stesso tempo molto libera e scapestrata, tanto che finì più
volte in prigione. Nel 1615 si stabilì a Parigi, dove ricevette grandi onori
sia dalla corte che dagli ambienti letterari.
Rientrato in Italia, fu accolto con entusiasmo e considerato il più grande
poeta del suo tempo. Morì a Napoli nel 1625.
Il sonetto che ti proponiamo è un chiaro esempio di poesia barocca ingegnosa e musicale, ma così carica di metafore, paragoni, esagerazioni,
giochi di parole, da sembrare una semplice esercitazione intellettuale.
Onde dorate, e l’onde eran capelli,
navicella d’avorio1 un dì fendea2;
una man pur d’avorio la reggea
per questi errori prezïosi e quelli3;
e, mentre i flutti tremolanti e belli
con drittissimo solco dividea,
l’òr4de le rotte fila Amor cogliea,
per formarne catene a’ suoi rubelli5.
Per l’aureo mar, che rincrespando apria
il procelloso suo biondo tesoro6,
agitato il mio core a morte gìa7.
Ricco naufragio, in cui sommerso io moro8,
poich’almen fûr, ne la tempesta mia,
di diamante lo scoglio e ’l golfo d’oro9!
(da Opere scelte di G.B. Marino, a cura di G. Getto, UTET, Torino)
1. navicella d’avorio: è il pettine.
2. un dì fendea: un giorno apriva, attraversava.
3. per questi… e quelli: facendola errare qua e là.
4. l’òr: l’oro.
5. rubelli: ribelli.
6. il procelloso suo biondo tesoro: allude ai biondi capelli ondulati della donna.
7. gìa: andava.
8. moro: muoio.
9. poich’almen… d’oro: il naufragio è definito «ricco» perché almeno lo scoglio era di
1
diamante (allude forse alla fronte diamantina, pallida, della donna) e il golfo (allude alla
massa dei capelli) d’oro.
Rosetta Zordan, Il Narratore, Fabbri Editori © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education
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- IL SEICENTO
Proposte di lavoro
ANALIZZARE
1. Il poeta nel descrivere la donna che si pettina utilizza una serie di immagini che si riferiscono: (indica con una crocetta la risposta esatta)
al cielo
alla terra
al mare
SEICENTO
RIFLETTERE SULLA LINGUA
2. Nel sonetto il poeta utilizza una serie ricchissima, quasi incalzante, di metafore. La metafora è una figura retorica che consiste nell’usare in luogo di una parola un’altra che ha
con essa un rapporto di somiglianza.
Prova a completare la seguente tabella.
Parola
capelli
Elementi di somiglianza
forma – colore – preziosità
Metafora
onde dorate
pettine
navicella d’avorio
capelli
flutti tremolanti e belli
fronte della donna
scogli di diamante
capelli
golfo d’oro
3. Nel sonetto il poeta ricorre anche alla personificazione. Individuala e sottolineala.
4. Qual è lo schema metrico del sonetto?
A B B A, A B B A (per le quartine),
CDC
D C D (per le terzine)
A B A B, A B A B (per le quartine),
CDE
C D E (per le terzine)
PRODURRE
5. Esprimere la propria opinione
La lettura di questa poesia quali sentimenti ha suscitato in te? Di freddezza, di stupore,
di sorpresa, di piacevolezza, di fastidio per l’eccessiva stravaganza?
Motiva la tua opinione.
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Rosetta Zordan, Il Narratore, Fabbri Editori © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education