Sezione Trasporti e Logistica
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Focus Economico Sezione Trasporti e Logistica Riunione di Giunta 8 settembre 2014 TREND ECONOMICO NAZIONALE La Nota Congiunturale del 2013 elaborata dal Centro Studi Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) mostra, rispetto all’anno 2012, l’arresto del trend negativo del traffico delle merci in Italia. Peraltro la modesta positività dei risultati denota la fragilità della ripresa. I migliori risultati in termini di trasporto merci registrati, in ordine, nel trasporto marittimo di container, nel trasporto stradale internazionale e nel trasporto aereo confermano che il recupero è stato trainato dagli scambi con l’estero, mentre la domanda interna è rimasta debole. L’autotrasporto su strada segna valori positivi sia in termini di traffico (+0,8% per il comparto nazionale e +3,4% per quello internazionale) che in termini di fatturato, dove peraltro i valori sono più contenuti (+0,5% per l’autotrasporto nazionale e +2,6% per l’autotrasporto internazionale). Analogo andamento per i corrieri nazionali che hanno registrato +1,5% nei volumi di traffico e +0,5% nei volumi di fatturato. Nel trasporto marittimo, il risultato migliore è stato registrato nel trasporto container (+4,7%). Positivo anche l’andamento del Ro-Ro che ha chiuso con +0,2%, soprattutto grazie alle buone performance dei porti di Ravenna (+98,8%), Messina (+12,1%) e Catania (+21,7%). In leggera contrazione, viceversa, il traffico delle rinfuse (-0,7%). Nel comparto, infatti, si rilevano consistenti contrazioni nei porti di Genova (-2,3%) e Venezia (-6,1%) cui si contrappongono le crescite riscontrate nei porti di Napoli (+18,1%) e Trieste (+18,1% dato che fa riferimento solo alla movimentazione del petrolio). Tra i porti di transhipment si è registrata una ripresa di Gioia Tauro (+13,5%) e di Cagliari (+12,7%) mentre continua la contrazione di Taranto (-25,1%) cominciata nel 2012 per le vicende legate all’acciaieria Ilva. Una decisa inversione di tendenza si è registrata nel cargo aereo (+2,1%), dovuta ai buoni risultati dello scalo di Milano Malpensa (+3,4%) e degli scali minori di Venezia (+13,9%) e Bologna (+16,2%). Continua, viceversa, l’arretramento del trasporto ferroviario (-5,2%), anche se si registra un miglioramento rispetto al I semestre (dove il valore è stato -7,4%), dovuto ad un incremento del trasporto combinato. Sul fronte delle spedizioni internazionali, ad una significativa ripresa dei traffici, fatta eccezione per il segmento stradale, si contrappone il perdurare dell’erosione dei margini di profitto. Il settore che ha registrato le migliori performance continua ad essere quello degli express courier (consegne +4,0%, fatturato +3,6%) mostrando che quel comparto ha ancora margini di espansione. Fonte: Confetra. 2 FOCUS VERONA Il settore “trasporto e magazzinaggio” conta nel 2013 a Verona 3.283 imprese registrate (2.938 le attive) e rappresenta il 3,0% dell’intero panorama imprenditoriale provinciale. Rispetto al 2012, lo stock di imprese ha registrato una riduzione del (-1,7%). Risultano in calo (-2,3%) le imprese del settore trasporti terrestri e mediante condotte (che rappresentano circa i tre quarti del totale delle imprese del settore), l’unico segno positivo riguarda i servizi postali e attività di corriere con un +35,3%. Le imprese individuali sono 1.796 e rappresentano il 54,7% delle imprese del settore, seguono le società di capitale (il 18,6%), le “altre forme” (il 15,2%) e le società di persone (l’11,5%). Le imprese artigiane del settore sono il 57,2%. Fonti: Camera di Commercio di Verona, Rapporto sull’economia 2014. LE AZIENDE ASSOCIATE A CONFINDUSTRIA VERONA La maggioranza degli imprenditori, nei primi sei mesi dell’anno, non ha ravvisato decisi segnali di ripresa, né tendenze consolidate. Stato di salute del settore 3 Le OPPORTUNITÀ ravvisate sono sostanzialmente legate all’apertura internazionale e al network tra imprese. Potenziali leve di sviluppo si ritrovano nella ricerca di nuove nicchie di mercato e nell’investimento in risorse umane qualificate. I FATTORI DI CRITICITÀ maggiormente significativi hanno a che fare con l’elevata pressione fiscale a cui sono sottoposte le aziende e l’eccesivo peso del costo del lavoro che penalizza le dinamiche della concorrenza internazionale. In seconda battuta le maggiori difficoltà si ritrovano nel difficile rapporto con le banche per l’accesso al credito e con gli enti locali, fortemente burocraticizzati. 4 Analizzando poi i PUNTI DI FORZA e quelli di DEBOLEZZA che emergono dalle rilevazioni si evince come la qualità dei prodotti e la loro flessibilità nell’adattarsi alle esigenze dei clienti, assieme al grado di innovazione di prodotto e processo, rappresentino leve positive per la diffusione del brand. L’apertura internazionale invece rappresenta un’importante area di miglioramento. IL COMMENTO DEL PRESIDENTE Dall’indagine emerge che le imprese che hanno superato la crisi si sono rivolte alle relazione di traffico internazionale, laddove emerge ancor più la criticità del sistema Italia: il costo del lavoro elevato, difficoltà di accesso al credito, nonché la tutela del credito stesso. Confermo la carenza di infrastrutture che pesano negativamente sulla produttività nonché sulla scelta della modalità di trasporto stesso. Importante credo siano relazioni costanti e continue tra committenza e trasportatori, perché a mio avviso c’è lo spazio per recuperare in efficienza che si trasforma in riduzione dei costi di esercizio. Aggiornato all’8 settembre 2014. 5