Megavino: una fiera piccola, ma di qualit ed in crescita d`importanza

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Megavino: una fiera piccola, ma di qualit ed in crescita d`importanza
Italian daily news for key players and wine lovers
di: Alma Torretta
Megavino: una fiera piccola, ma di qualit ed in crescita
d'importanza nel panorama europeo
Perch e come partecipare a Megavino, la pi grande fiera del vino del
Benelux che si appena conclusa a Bruxelles?
Abbiamo chiesto ad alcune delle cantine italiane presenti quest'anno ed ad alcuni
importatori incontrati nelle giornate della manifestazione un bilancio e suggerimenti per le
prossime edizioni. Su alcuni punti tutti d'accordo: la fiera piccola, ma si pu dire ancora "a
misura d'uomo" ed possibile quindi degustare e illustare i propri prodotti ancora con
relativa calma; in secondo luogo tutti hanno sottolineato come sia ancora frequentata
soprattutto da appassionati, gli incontri con gli operatori dovrebbero essere quindi meglio
organizzati e strutturati, ma i wine lovers che vi si recano hanno gi un buon livello di
conoscenza del vino e soprattutto vogliono acquistare le chicche che trovano. E molte
aziende arrivate, non ben preparate per la vendita diretta, si sono cos ritrovate gi dopo il
primo giorno a non avere pi particolari referenze che sono andate subito esaurite, oppure a
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non avere proprio bottiglie da vendere malgrado le tante richieste. A lavorare di pi in fiera
sul piano commerciale sono evidentemente le cantine che hanno gi un importatore; ma
molte sono andate a Megavino invece proprio per trovare l'importatore, convinti
dell'importanza del mercato di Belgio, Lussemburgo e Olanda, spesso dopo avere
conquistato un premio al Concours Mondial de Bruxelles il cui team organizzativo in
pratica lo stesso di Megavino. "Questo il secondo anno che partecipo a Megavino, dopo che
l'anno scorso sono venuto con un gruppo di altre aziende umbre ed ho trovato
l'importatore" racconta Valentino Valentini, ex sindaco di Montefalco, titolare della cantina
Bocale che produce 25.000 bottiglie vendute per l'80% all'estero. "Non
una fiera
espressamente di trade, ma un'occasione per sviluppare un mercato senza dubbio molto
interessante - continua Valentini qui si cercano prodotti di nicchia, si vuole qualit ed
originalit, l'unicit dei vitigni proposti e del territorio di cui i nostri vini sono espressione".
La sua proposta, su cui concorda anche il suo importatore Giuseppe Gambardella, di chiare
origini italiane (www.peppeswinecellar.be)
di riservare la giornata del luned solo agli
operatori. Anzi Gambardella suggerisce di aggiungere anche un marted riservato solo agli
importatori, enotecari e ristoratori, tenuto conto che in Belgio molti locali chiudono non il
luned ma il marted o mercoledi. Gambardella a Megavino ha anche selezionato una cantina
siciliana da distribuire in Belgio, quella del messinese Mimmo Paone, che aveva gi in
passato un importatore per che ha cessato l'attivit. "Non posso che essere soddisfatto della
nostra partecipazione a Megavino afferma Mimmo Paone ho trovato un nuovo importatore
e i nostri vini sono andati benissimo anche con il pubblico privato: ho venduto 12 bottiglie di
passito di Malvasia delle Lipari tutte in un giorno e sono piaciuti moltissimo anche il Faro e
il Nocera".La Sicilia tornata quest'anno in forze a Megavino, dopo che nel 2014 erano
presenti solo poche aziende, coordinate com'era solito dall'Istituto regionale della Vite e
dell'Olio. "Siamo stati sollecitati dalle stesse aziende a partecipare di nuovo, sopratutto da
quelle premiate al Concours Mondial e da quelle che cercano un importatore in questa parte
d'Europa racconta il direttore generale dell'Irvos Lucio Monte un mercato piccolo ma di
qualit, si visto anche dal livello del pubblico di Megavino composto da visitatori preparati e
molto curiosi di scoprire nuovi territori e nuove denominazioni. E si sono avviati anche dei
contatti commerciali che adesso speriamo che avranno un seguito". E' stata la prima volta
a Megavino per Stefano Pederiva, export manger dell'azienda trentina Casa Girelli del
gruppo LaVis, in fiera supportato dall'importatrice Eva van Goethem (e-talia.biz),
operatrice che sta lavorando ad allargare la sua rete commerciale dalle Fiandre anche su
Bruxelles ed ha ritenuto strategico partecipare quindi anche a Megavino. "In questa fiera i
giovani non vengono a bere, ma ad informarsi ed acquistare buone bottiglie, e sono pure
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molto aperti alle sperimentazioni
il commento di Pederiva noi abbiamo proposto in una
degustazione alla cieca un blend di Teroldego e Lagrein ed ho notato che sono stati al gioco
con piacere, erano contenti che li abbiamo resi protagonisti rivolgendogli domande sul
nuovo prodotto, si sono pure divertiti a proporre possibili abbinamenti".
Sulla stessa
lunghezza d'onda anche Beatrice Brighenti, responsabile estero dell'azienda emiliana
Monte delle Vigne, ospite nello stand di Yanet Pansini Delgato (sensodivino.com) che gi
importa i vini della cantina in Lussemburgo. "Sono stata molto sorpresa da questa fiera il
commento della Brighenti per i primi giorni stato un evento essenzialmente di consumo ma
luned era pieno anche di operatori. Ho incontrato persone molte aperte e curiose, sopratutto
i fiamminghi. Ad esempio, pensavano che la Malvasia fosse solo dolce ed hanno scoperto
invece con piacere e molto apprezzato la nostra Malvasia di Candia secca". Analogo
successo anche per la poco conosciuta Malvasia di Bari, quella secca e biologica della
pugliese Tre Pini andata pure infatti presto tutta esaurita. Pi in generale hanno riscontrato
grande interesse, a conferma della particolare attenzione per tale tipologia di vini in tutto il
Nord Europa, i vini senza solfiti aggiunti, ad esempio dell'azienda pugliese Imperatore, o
biologici o biodinamici, come quelli della siciliana Abbazia Santa Anastasia, od vini rari
come il buonissimo Montepulciano d'Abruzzo dolce proposto dall'azienda abruzzese Colle
del Sole. Per il resto Megavino si confermato, oltre che una vetrina d'eccezione per i vini
della Francia con ospite d'onore quest'anno in particolare la zona dell'Alsazia, anche una
fiera d'ingresso in Europa di realt extraeuropee: oramai consolidata la presenza dei vini di
New York, sbarcati proprio da qui nel Vecchio Continente tre anni fa; per la prima volta in
Europa quest'anno la fiera ha ospitato invece i vini dell'Algeria, ed ha presentato anche una
sezione particolarmente ricca dedicata ai vini del Libano. Ma protagonista anche la
Bulgaria dove avr luogo, la prossima primavera nella citt di Plovdiv, l'edizione 2016 del
Concours Mondial de Bruxelles ed stata una interessante occasione per un primo approccio
sistematico in anteprima ad etichette che saranno quindi a breve sotto la lente
d'ingrandimento dei migliori degustatori del mondo riuniti nelle giurie del Concours
Mondial.
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