Noemi sceglie una nuova strada «Più forte di testa per vincere»
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Noemi sceglie una nuova strada «Più forte di testa per vincere»
[SPORT 35] LA PROVINCIA VENERDÌ 16 GENNAIO 2009 FREDDO E NEVE Qui sopra Noemi Cantele ieri in allenamento, a sinistra sosta a Casalzuigno davanti a Villa Bozzolo e sotto si rilassa con Mario Minervino GENUARDI [ CICLISMO/LA SFIDA DELLA CANTELE ] Noemi sceglie una nuova strada «Più forte di testa per vincere» «Cambio approccio e punto a Cittiglio, classiche del Nord e Mondiale» CITTIGLIO Noemi Cantele nasconde il sorriso dolce nel passamontagna, bofonchia per il gelo, stringe il bavero della tuta e inforca la bici. È a Cittiglio per provare il percorso del trofeo Binda (29 marzo, prima prova di Coppa del Mondo), del quale è madrina e che si candida a vincere. Pedala rilassata in favore di fotografi: con noi c’è il mensile “Il ciclismo”, che prepara uno speciale. Comincia la nuova stagione: è tempo di buoni propositi. La nostra principessa medita di farsi regina e ce lo racconta in esclusiva. Noemi, dopo un 2007 strepitoso un 2008 così così. In realtà è filato tutto liscio fino a quel maledetto inconveniente alla vigilia della partenza per Pechino. Un problema fisico banale, che però mi ha rovinato gli appuntamenti clou: lo sport, come la vita, è fatto anche di imprevisti. Alle Olimpiadi ho lottato, ma non ero a posto. A Varese ho fatto quel che potevo: volevo essere almeno la prima delle inseguitrici. Un piazzamento inutile, che però avrebbe dato un senso al Mondiale di casa e un sorriso alla mia gente: non ci sono riuscita. Questione solo di fisico o anche di testa? Probabilmente entrambe. Se le gambe non girano a dovere s’innesca una spirale negativa: per la prima volta non vedevo l’ora che la gara finisse. Anche per questo ho cambiato preparazione. Si è chiuso un ciclo? Col vecchio sistema sono arrivati buoni risultati, ma l’anno post olimpico è il momento giusto per sperimentare strade nuove. Si apre un’altra fase, l’obiettivo finale è Londra 2012. In cosa consiste la novità? Mi sono affidata all’argentino Omar Beltran: l’ho conosciuto a Pechino, è l’uomo di fiducia di Pinotti. M’intriga il suo metodo: abbina l’approccio atletico a quello psicologico, un aspetto affascinante per me inedito. Oltre al lavoro classico, in palestra, sui rulli e in bici, faccio sedute di rilassamento, training autogeno, recupero. Per ora ho buone sensazioni. Una vera svolta. La definirei una scelta strategica per le stagioni della mia maturità agonistica. E il coaching mentale è pure un’ipotesi sfiziosa per il “dopo”. “Dopo” cosa? A Londra avrò 31 anni: i prossimi Giochi potrebbero essere il capolinea della carriera. E una volta scesa di sella potrei dedicarmi concretamente a questo interesse: per me, ma anche per aiutare altre persone. E la laurea in economia? È nel cassetto: ne vado fiera, ho fatto tanti sacrifici per ottenerla. Adesso mi sto dedicando totalmente al ciclismo, ma sento che dentro di me sta tornando a galla un desiderio di formazione. Obiettivi per il 2009? Il 2008 era sbilanciato, con i grandi appuntamenti a fine stagione. Quest’anno conto di partire forte: il trofeo Binda del 29 marzo è il mio primo traguardo. Vorrei trionfare sulle mie strade e vestire la maglia di leader di Coppa del Mondo. Con Mendrisio come la mettiamo? Il circuito è tosto e mi si addice: due salite non lunghe e impegnative, l’arrivo alla fine dello strappo di Novazzano, l’assenza totale di recupero. La selezione sarà dura: mi piace, posso vincere. Nel mezzo ha cerchiato qualche appuntamento? Lascerei volentieri il segno sulle classiche del Nord di aprile. Poi, visto che è un anno dispari, potrei far mia la gara di Coppa del 22 agosto a Plouay, com’è successo nel 2005 e nel 2007. Il suo team, la Bigla, è zeppo di primedonne: mica facile emergere. Il programma di base è uguale, poi lo si personalizza secondo le doti individuali, in modo che tutte siano pronte e possano dire la loro. Come sempre, aiuterò Nicole Brändli nelle corse a tappe e sarò una delle punte nelle gare in linea. Prima il caso Bastianelli, ora l’oscura vicenda Cucinotta: quanto il doping può danneggiare il ciclismo rosa? Se fossi la Cucinotta, il solo pensiero del possibile scambio di provette mi farebbe venire il mal di testa: dev’essere terribile venire sbattuti in prima pagina così, sapendosi magari puliti. Possibile fuga degli sponsor? Ce ne sono già pochi, perché la visibilità è scarsa. In Inghilterra Nicole Cooke è un’eroina da prima pagina: il movimento femminile italiano cresce ed è al vertice mondiale, eppure noi siamo snobbatissime. Alle Olimpiadi alloggiavamo e ci allenavamo insieme ai colleghi maschi, però per la stampa non eravamo neanche tappezzeria. Sfogliamo l’agenda. Domenica parto per le Canarie, da sola: farò un po’ di fondo al caldo. Dall’8 al 10 febbraio c’è il Giro del Qatar, senza assilli. Dal 13 febbraio al 2 marzo sarò in ritiro con la squadra a Maiorca. Poi, il 7 marzo al Gp svizzero di Brissago, si comincerà a fare sul serio. Con lo sguardo già rivolto a Cittiglio. Stefano Affolti PALLANUOTO/COLONNE DELLA VON Zanchi e Valkai: Setterosa addio (lu.ielm) Sorpresa: Manuela Zanchi e Begè Valkai rinunciano alla nazionale. Non saranno presenti al raduno collegiale che partirà domani ad Avezzano agli ordini del nuovo Ct Roberto Fiori. La notizia fa subito il giro della pallanuoto perché entram- be sono colonne portanti del Setterosa. La decisione è dettata dalla volontà di spendere tutta la propria vita sportiva al servizio della Yamamay Varese. A cominciare da domani, quando alla Comunale arriverà Messina (ore 15). [hockey su ghiaccio domenica il derby col Milano ] La sai l’ultima? La Fisg sgambetta i Mastini VARESE (s.a.) Stasera comincia l’ultimo girone di ritorno della serie A2: una volata lunga nove giornate con vista playoff. I Mastini non giocano: il cruciale match di Torino è rinviato a domenica 25 perché il PalaTazzoli ospita gli europei di short track. Dopo le recenti polemiche, invece di un segnale di distensione dalla Fisg è arrivata una decisione bizzarra: l’arbitro scelto per Torino-Varese è un debuttante. Marco Mirrione è alla prima designazione stagionale: fin qui ha diretto... mezza partita, in circostanze rocambolesche e casuali. Lo scorso 28 dicembre si trovava a Caldaro come spettatore, il capo arbitro Ferrini s’infortunò e lui lo sostituì. In un fine settimana senza serie A1 (c’è la final four di Coppa Italia, a Bolzano) saranno disponibili tanti zebrati esperti: era il caso di ripescarne uno “in sonno”? Alla notizia, in via Albani hanno fatto un balzo sulla sedia. Intanto Malfatti sconterà i due turni di castigo nel derby di domenica col Milano (inizio alle 20.30, biglietti a prezzo ridotto per i tifosi che esibiranno tagliando o abbonamento della Cimberio) e martedì a Vipiteno. Il recidivo De Frenza, col quale il coach litigò a Torre Pellice, a sua volta già diffidato, non è stato squalificato. 28ª giornata (20.30) Egna-Gherdeina, Milano-Valpellice, Appiano-Caldaro, Torino-Varese (25 gennaio). Riposa: Vipiteno. Classifica Valpellice 59; Vipiteno 52; Caldaro 44; Gherdeina 42; Appiano 39; Egna 35; Milano 19; Torino 18; Varese 16. Domenica Caldaro-Torino, Valpellice-Appiano, Varese-Milano, Gherdeina-Vipiteno.