piano triennale dell`offerta formativa
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piano triennale dell`offerta formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA di I GRADO - PONZANO VENETO Via Cicogna - 31050 Paderno di Ponzano (TV) – tel.: 0422/440693; fax: 0422/969196 – c.f. 94004210269 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Approvato dal Consiglio D’Istituto il 14/01/2016 1 INDICE PRESENTAZIONE 4 I Premessa ………………………………………………………………………………………………………………………. 4 II Chi siamo ………………………………………………………………………………………………………………………. 4 LA DIDATTICA E LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE 5 III Finalità generali ……………………………………………………………………………………………………………. 5 IV Attività curricolare ……………………………………………………………………………………………………….. 5 V Curricolo e competenze ……………………………………………………………………………………………….. 6 VI Articolazione del curricolo ……………………………………………………………………………………………. 6 VII Metodologia ………………………………………………………………………………………………………………………………..6 LA VALUTAZIONE 7 VIII La valutazione degli apprendimenti ……………………………………………………………………………. 7 IX Il curricolo-strumenti di valutazione ………………………………………………………………………….. 7 X La valutazione invalsi ………………………………………………………………………………………………….10 XI La valutazione d’istituto ………………………………………………………………………………………………10 XII La valutazione ed il merito ………………………………………………………………………………………….10 L’INCLUSIONE SCOLASTICA 11 XIII Il gruppo di lavoro per l’inclusione GLI ……………………………………………………………………… 11 XIV Il gruppo di lavoro per Handicap Operativo GLHO ……………………………………………………. 12 XV La funzione strumentale ……………………………………………………………………………………………..12 XVI L’insegnante di sostegno ……………………………………………………………………………………………..12 XVII Il piano annuale per l’inclusione ………………………………………………………………………………….12 L’AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 13 XVIII Progetti d’istituto …………………………………………………………………………………………………………13 XIX Formazione ………………………………………………………………………………………………………………… 14 “PER ME”: Progetto evoluto di rete per il miglioramento degli esiti scolastici ……… 14 XX L’ORGANIZZAZIONE 14 XXI Flessibilità organizzativa e didattica …………………………………………………………………………..14 XXII Sostituzione degli insegnanti assenti ………………………………………………………………………… 15 XXIII Scansione temporale …………………………………………………………………………………………………. 15 XXIV Suddivisione oraria delle discipline primaria …………………………………………………………….. 15 XXV Suddivisione oraria delle discipline secondaria …………………………………………………………. 16 XXVI Funzionamento tempi scuole ……………………………………………………………………………………… 16 XXVII Funzioni gestionali ……………………………………………………………………………………………………….17 XXVIII Sicurezza ……………………………………………………………………………………………………………………… 21 PARTECIPAZIONE 22 XXIX Organi collegiali ………………………………………………………………………………………………………….22 XXX Il Consiglio d’Istituto ………………………………………………………………………………………………….22 XXXI La Giunta Esecutiva ……………………………………………………………………………………………………23 XXXII Il Collegio dei Docenti ………………………………………………………………………………………………..23 XXXIII Consiglio d’Interclasse e Consiglio di Classe …………………………………………………………….24 XXXIV L’Organo di Garanzia ………………………………………………………………………………………………… 24 XXXV Il Comitato Genitori ………………………………………………………………………………………………….. 24 LA COMUNICAZIONE 24 XXXVI Scuola primaria ………………………………………………………………………………………………………………….. 25 XXXVII Scuola secondaria ……………………………………………………………………………………………………. 25 RISORSE UMANE E MATERIALI 25 XXXVIII Posti di organico comune e di sostegno …………………………………………………………………… 25 2 PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE 28 LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA 28 XXXIX XL XLI XLII XLIII XLIV Verifica della programmazione educativa e didattica ……………………………………………… 28 Verifica dell’organizzazione didattica ………………………………………………………………………. 28 Valutazione dei progetti …………………………………………………………………………………………… 28 Valutazione dei docenti ……………………………………………………………………………………………. 28 Valutazione del dirigente scolastico ………………………………………………………………………… 29 RAV -Priorità e traguardi - Piano di miglioramento ………………………………………………. 29 3 PRESENTAZIONE I PREMESSA L’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto è espressa dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In esso è esplicitata la progettazione educativa, curricolare e organizzativa che la scuola ha adottato nell’ambito dell’autonomia scolastica. Il piano costituisce il documento identificativo del nostro Istituto II CHI SIAMO L’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto (TV) è stato istituito il primo settembre 1999 a seguito del dimensionamento della rete scolastica che ha visto l’unificazione dei plessi di Scuola Elementare del Comune di Ponzano Veneto con la locale Scuola Media “G. Galilei”; l’Istituto, pertanto, coincide con l’ambito geografico territorialmente amministrato dal Comune di Ponzano Veneto. Fanno quindi parte dell’I.C.S. quattro plessi di Scuola Primaria e uno di Scuola Secondaria di Primo Grado, sede della Dirigenza e della Segreteria Amministrativa, che si differenziano nell’organizzazione oraria, nella dimensione e nella caratterizzazione dell’intervento educativo e vanno così ad arricchire l’offerta formativa. Tra gli interessi primari della scuola c’è la preparazione e la formazione dei docenti, attraverso la partecipazione a corsi di aggiornamento specifici. L’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto pone l’alunno al centro dell’azione educativa, nel rispetto delle sue potenzialità e dei suoi stili d’apprendimento. Considera lo studio un diritto e offre un’uguaglianza di opportunità attraverso la ricerca di percorsi in grado di garantire un sapere personale, significativo e duraturo. DIRIGENZA E SEGRETERIA I.C.S. PONZANO VENETO – TV Via Cicogna,16/A - 31050 Paderno di Ponzano (TV) Tel.: 0422/440693; Fax: 0422/969196 - C.F. 94004210269 e-mail [email protected]; PEC: [email protected]; http://www.icsponzanoveneto.gov.it Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Galilei” Via G.B. Cicogna 16/A 31050 Paderno di Ponzano Tel.: 0422/440693 Scuola Primaria di “E. Gastaldo” Località Campagna -Via Volpago Nord Tel. 0422/969190 Scuola Primaria Merlengo Via Talponera Tel. 0422/967087 Scuola Primaria Paderno Via G.B. Cicogna Tel. 0422/969195 Scuola Primaria Ponzano Via Diritti dell’Infanzia Tel. 0422/967285 4 LA DIDATTICA III FINALITA’ GENERALI La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea. L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi. Alla scuola spetta, inoltre, il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”. La scuola è un luogo accogliente e coinvolge in questa finalità gli studenti stessi. Sono importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. IV L’ATTIVITÀ CURRICOLARE Il percorso educativo e formativo è un continuum progettuale che accompagna gli alunni dal loro ingresso nella scuola dell’infanzia alla conclusione del primo ciclo d’istruzione, nella prospettiva della successiva prosecuzione degli studi. Nell’ambito dell’Istituto Comprensivo la presenza di plessi di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di 1° grado, crea le condizioni perché si consolidi come una scuola unitaria di base; infatti anche con le Scuole dell’Infanzia private, presenti nel territorio, nel corso degli anni, si sono avviati percorsi che prevedono attività di continuità e di accoglienza tra le classi ponte. La scuola va gradualmente adeguandosi alle nuove esigenze di una società in movimento dove la relatività del tempo e dello spazio è definita dai mezzi tecnologici, le certezze sono minori, vi è un’attenuazione della capacità degli adulti di essere custodi e dispensatori di regole ed è continua la ricerca di nuove modalità che consentano la realizzazione dei processi di identificazione e di differenziazione di chi cresce. Un sistema scuola che si pone come ente capace di lavorare non solo sui contenuti che si possono apprendere in mille forme diverse anche al di fuori dell’ambiente scolastico (ambiti informale e non formale) ma come risorsa che agisce sull’organizzazione della memoria, la comprensione dei codici, la relazione fra progettazione e produzione anche con l’utilizzo critico della rete al fine di evitare la parcellizzazione e la frammentazione del sapere. Lo scopo dell’insegnamento consiste quindi nel favorire lo sviluppo integrale e armonico della persona all’interno dei principi della Costituzione e della tradizione culturale europea, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, con il coinvolgimento attivo di studenti e famiglie. La crescita formativa dei bambini e delle bambine dei ragazzi e delle ragazze si svolge in una dimensione multiforme che mette in gioco il locale e il globale in termini simultanei e permette ad ognuno di riconoscere la propria identità nel confronto con gli altri cogliendo similitudini e diversità per avviare un processo di insegnamento-apprendimento che si realizza attraverso la costruzione sociale delle conoscenze. Quello educativo e formativo è quindi un sistema complesso che sviluppa la sua azione su due livelli; in senso verticale come promozione a uno sviluppo nel futuro del cittadino e alla sua formazione, in senso orizzontale in collaborazione con la famiglia che cerca di orientare il suo compito all’interno dei variegati interventi delle molteplici agenzie educative. 5 V IL CURRICOLO E LE COMPETENZE Il Collegio Docenti ha avviato la revisione del Curricolo verticale alla luce delle nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo” che raccolgono i punti forti e comuni della normativa precedente, ne risolvono le criticità ed accolgono le innovazioni culturali, pedagogiche ed istituzionali dell’ultimo quinquennio con un forte richiamo al lessico pedagogico fondante. ( Indicazioni Nazionali per il Curricolo D. M. n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) DOCUMENTI: Progetto di ampliamento e sviluppo del Curricolo verticale delle nuove “indicazioni nazionali per il Curricolo” alla luce Le nuove indicazioni regolano normativamente le intenzionalità educative che già da tempo vengono realizzate dalla scuola soprattutto in riferimento agli otto ambiti di competenze chiave stabiliti dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione europea che, pur attraverso sviluppi e percorsi diversificati, garantiscono traguardi comuni. (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006) Il principio chiave quello di COMPETENZA, è inteso come “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sull’EQF) Ogni competenza comporta dimensioni cognitive, abilità, motivazioni, valori ed emozioni ed altri fattori sociali e comportamentali; si acquisisce e si sviluppa in contesti educativi formali, non formali e informali. Il processo formativo può ritenersi raggiunto se le conoscenze (SAPERE), le abilità operative (FARE) apprese ed esercitate nel sistema formale (scuola), informale (la vita sociale nel suo complesso) e non formale (le altre istituzioni formative) diventano COMPETENZE personali di ciascuno. VI ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE IMPARARE A IMPARARE COMPETENZA DIGITALE COMPETENZE DISCIPLINARI All’interno del curricolo si collocano quindi le progettazioni dei docenti a carattere disciplinare e trasversale, i percorsi didattici verticali che definiscono le finalità, le metodologie, i tempi e le condizioni inerenti il processo di insegnamento-apprendimento. VII METODOLOGIA Le scelte metodologiche sono fondate sulla consapevolezza del ruolo centrale all’alunno che apprende in un clima favorevole di attenzione e ascolto. Tali scelte sono: Didattica laboratoriale Si farà ricorso preferibilmente ad una didattica laboratoriale per una scuola che non si limita alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove operare, un luogo di esperienze concrete dove si produce conoscenza e si sviluppa la logica della scoperta. 6 Gruppi di lavoro Le attività saranno spesso svolte per piccoli gruppi di alunni all’interno del gruppo classe per favorire da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall'altro la capacità di collaborare (nel gruppo e tra i gruppi) per un obiettivo comune. Costruttivismo Progettare un ambiente in cui gli alunni costruiscono la propria conoscenza lavorando insieme ed usando una molteplicità di strumenti comunicativi ed informativi (i nuovi strumenti tecnologici in particolare) significa creare un ambiente di apprendimento costruttivista nel quale si costruisce il sapere collaborando e cooperando Cooperative Learning All’interno del gruppo e tra i gruppi, l’impegno di alunni e docenti, finalizzato al raggiungimento di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del proprio lavoro, porterà a modalità di apprendimento collaborativo caratterizzato dai seguenti elementi: Superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno; Il docente diventa un facilitatore dell’apprendimento; Superamento del modello trasmissivo della conoscenza; Il sapere si costruisce insieme in una “comunità di apprendimento”. LA VALUTAZIONE VIII LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione esprime una scala valoriale con funzione formativa per gli alunni e di opportuna informazione per i genitori: precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine; assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento ai processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Ai docenti spetta la responsabilità della valutazione, la scelta dei relativi strumenti, la cura della documentazione didattica e l’informazione alle famiglie. La valutazione, all’interno del processo di insegnamento-apprendimento, si definisce come: • valutazione diagnostica o iniziale effettuata nel momento di intraprendere un itinerario formativo; • valutazione formativa o in itinere che accompagna costantemente il processo didattico nel suo svolgersi; • sommativa o complessiva e finale da condurre al termine del processo formativo. La valutazione si articola secondo 3 momenti principali: Inizio anno: somministrazione delle PROVE INGRESSO 1° quadrimestre: somministrazione delle PROVE di verifica orali, scritte e pratiche sulle conoscenze, abilità e competenze. Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 1° quadrimestre (valutazione intermedia, mese di febbraio). 2° quadrimestre: Somministrazione delle PROVE di verifica orali, scritte e pratiche sulle conoscenze, abilità e competenze. (valutazione finale, mese di giugno) Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 2° quadrimestre. IX STRUMENTI DI VALUTAZIONE Conoscenze: assimilazione di informazioni, fatti, principi, teorie e pratiche attraverso contenuti, osservazioni, conversazioni, visite didattiche Abilità: capacità di applicare le conoscenze e il saper fare per svolgere compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali, strumenti) 7 Competenza: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali e sociali con autonomia e responsabilità. Griglia di corrispondenza tra voto e conoscenze – abilità – competenze Voto 4 5 6 7 8 9 10 Conoscenze – Abilità - Competenze Conoscenze gravemente lacunose e frammentarie dei nuclei minimi disciplinari e dei linguaggi. Abilità non espresse e applicate con gravi difficoltà. Esegue solo compiti semplici e commette molti gravi errori nell’applicazione delle procedure. Conoscenze lacunose dei nuclei minimi disciplinari e dei linguaggi. Abilità parziali, in via di acquisizione. Applicazione scorretta e incompletezza anche di elementi essenziali. Esegue semplici compiti ma non è autonomo nell’esecuzione e nell’organizzazione dei lavori; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite. Conoscenze dei nuclei minimi disciplinari, uso accettabile dei vari linguaggi. Abilità essenziali applicate in situazioni semplici e note. Sa effettuare analisi e sintesi parziali, tuttavia, se guidato opportunamente, riesce a organizzare le conoscenze. Competenze base. Esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite in contesti usuali. Conoscenze sostanzialmente corrette dei nuclei fondamentali e uso adeguato dei vari linguaggi. Abilità adeguate. Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi con una certa coerenza Competenze intermedie. Esegue compiti in situazioni note applicando con coerenza le giuste procedure Rielaborazione sicura delle conoscenze, uso corretto e appropriato dei vari linguaggi. Autonomia nell’applicazione delle conoscenze. Sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche; effettua analisi e sintesi complete e coerenti, con apporti personali. Competenze avanzate anche in contesti non sempre noti. Rielaborazione completa ed approfondita delle conoscenze e uso chiaro, articolato e consapevole dei linguaggi specifici Capacità di stabilire in modo autonomo e personale collegamenti e relazioni. Competenze complete. Esegue compiti complessi e sa applicare conoscenze e procedure con contributi pertinenti e personali, talvolta originali, anche in nuovi contesti. Rielaborazione approfondita ed ampliata delle conoscenze; esposizione precisa, chiara e ben articolata con uso sicuro e disinvolto dei linguaggi specifici. Autonomia personale, padronanza e rielaborazione critica nell’applicazione delle conoscenze. Competenze eccellenti. Esegue compiti complessi e sa applicare contenuti e conoscenze con apporti creativi ed originali in qualsiasi contesto. DESCRITTORI COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA INDICATORI DI LIVELLO OTTIMO DISTINTO BUONO SUFFICIENTE DESCRITTORI DI LIVELLO Rispetta le regole convenute. Porta a termine gli impegni presi. Ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine Solitamente rispetta le regole convenute. Porta a termine gli impegni presi. Ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine Con fatica rispetta le regole convenute e porta a termine gli impegni presi. Non sempre ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine Mostra difficoltà a rispettare le regole convenute e non sa sempre mantenere gli impegni presi. Tende ad essere disordinato nel lavoro e nel gestire le proprie cose. 8 DESCRITTORI COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Eccellente 10 1) 2) 3) 4) 5) 6) 1) 2) Completo 9 3) 4) 5) 6) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 1) 2) Avanzato 8 Intermedio 7 3) 4) 5) 6) 1) 2) Base 6 3) 4) 5) 6) 1) 2) Base non raggiunto 5 3) 4) 5) 6) Rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Partecipa alle discussioni sapendo rispettare i tempi degli interventi. Dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe. Si dimostra propositivo e si pone come mediatore efficace nelle discussioni con i compagni. Dimostra autocontrollo. Non presenta rapporti disciplinari sul registro di classe. Rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Partecipa alle discussioni sapendo rispettare i tempi degli interventi, se coinvolto. Dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe, se gli è richiesto. Si dimostra poco propositivo nella vita della classe. Dimostra autocontrollo. Non presenta rapporti disciplinari sul registro di classe. Rispetta di solito regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Partecipa alle discussioni sapendo di solito rispettare i tempi degli interventi. Raramente dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe. Si dimostra raramente propositivo nella vita di classe. Dimostra di solito autocontrollo. Può presentare alcune note disciplinari non gravi sul registro di classe. Non sempre rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Partecipa alle discussioni sapendo raramente rispettare i tempi degli interventi. Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe. Non si dimostra propositivo nella vita della classe. Non sempre dimostra autocontrollo. Presenta alcune note disciplinari sul registro di classe. Raramente rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Partecipa saltuariamente alle discussioni, non sapendo rispettare i tempi degli interventi. Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe. Non si dimostra propositivo nella vita della classe. Raramente dimostra autocontrollo. Presenta alcune note disciplinari sul registro di classe. Non rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti. Non sa partecipare alle discussioni, impedendo un normale svolgimento delle lezioni. Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe. Non si dimostra propositivo nella vita della classe. Non dimostra autocontrollo. Presenta ripetute e gravi note disciplinari sul registro di classe. Il voto di condotta è attribuito dal dai Docenti, su proposta del Coordinatore di Classe, in sede di scrutinio, dopo attento ascolto reciproco ed è il risultato della valutazione, compiuta dagli insegnanti, sul comportamento tenuto dallo Studente stesso, in base ai seguenti indicatori: Rispetto delle regole, persone e oggetti Impegno Comunicazione e relazione interpersonale con compagni e adulti Autocontrollo Partecipazione al dialogo educativo-didattico Note disciplinari. I documenti di valutazione sono quindi: scheda di valutazione del primo periodo (quadrimestre); scheda di valutazione finale; certificazione delle competenze alla fine della scuola primaria; certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo d’istruzione. 9 In presenza di alunni con bisogni educativi speciali vengono definite didattiche personalizzate o individualizzate a seconda delle esigenze, delle certificazioni e/o diagnosi presentate e condivise nei consigli di classe e interclasse nel corso dell’anno. X VALUTAZIONE - INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione) L’INVALSI “… effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione …” Vengono somministrate delle prove scritte alle classi seconde e quinte della Sc. Primaria e terze della Sc. Secondaria di 1° grado relative all’ambito matematico e linguistico. Costituiscono parte integrante delle prove nell’Esame di Stato al termine del primo ciclo di istruzione. I dati che l’INVALSI mette a disposizione della scuola permettono all’Istituto di rilevare i punti deboli e i punti forti del proprio sistema formativo secondo diversi livelli di comparazione. XI VALUTAZIONE DI ISTITUTO L’I.C.S. con la Valutazione di Istituto, in applicazione delle indicazioni normative in vigore, intende permettere la rilevazione delle attività dell’Istituto al fine di metterne in luce i diversi aspetti e di orientare così le future scelte inerenti all’azione formativa. L. 59, 15 marzo1997, l’art 2 al comma 9 stabilisce nell’ultima parte “l'obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”. Sono coinvolti nella valutazione: • • i CONSIGLI D’INTERCLASSE per la valutazione dei progetti e delle attività didattiche di plesso; i CONSIGLI DI CLASSE per la valutazione dei progetti delle attività didattiche di ogni classe; • il COLLEGIO DEI DOCENTI per la valutazione delle linee di indirizzo pedagogicodidattico del P.O.F. e dei Progetti in esso contenuti; • • la COMMISSIONE P.O.F. per l’analisi dello svolgimenti, dell’efficienza e dell’efficacia dei progetti stessi, in relazione ai costi sostenuti dall’Istituto ed alla loro ricaduta; I GENITORI tramite questionario e monitoraggio tempi scuola; • le FUNZIONI STRUMENTALI per la valutazione dell’attività svolta. XII LA VALUTAZIONE DEL MERITO INDIVIDUAZIONE PERCORSI E SISTEMI FUNZIONALI ALLA PREMIALITÀ E ALLA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI. Nell’Istituto si pone la massima attenzione ai bisogni educativi del discente fra i quali quelli di “stabilire sempre nuovi e più saldi rapporti con l’ambiente sociale, nell’incessante tentativo di diventare più compiutamente se stesso” (Rogers). In coerenza con questo approccio la premialità e la valorizzazione del merito sono rivolti a: Incentivare l’utilizzo dei valori della condivisione e della cooperazione, all’interno di percorsi didattici, al fine di stimolare la crescita delle abilità comunicative e delle strategie di aiuto per gli alunni in difficoltà. In questo modo gli apprendimenti diventano il naturale risultato di costruttive e produttive relazioni e gli obiettivi didattici sono continuamente collegati a quelli di carattere sociale; Valorizzare temi che ripercorrono le tappe per la costruzione di atteggiamenti di pace: la conoscenza di sé e degli altri, l’autostima e la fiducia negli altri, l’empatia, la 10 cooperazione, l’ascolto attivo, la comunicazione, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, il superamento dello stereotipo e del pregiudizio, la sensibilità e il rispetto per l’ambiente in cui si vive; Riconoscere il merito ad alunni, che abbiano evidenziato nel loro percorso formativo risultati rilevanti non solo e non tanto nel profitto, ma anche nelle competenze sociali, nell’autoefficacia, nella motivazione.; Premiare l’eccellenza del risultato di profitto mediante un’attività svolta in collaborazione con il Comune di Ponzano V.to che mette a disposizione degli alunni distinti nel corso degli esami di fine primo ciclo, una borsa di studio. L’INCLUSIONE SCOLASTICA Il diritto allo studio è esteso a tutti gli alunni, con particolare attenzione agli alunni in situazione di svantaggio, nel rispetto della normativa vigente e dei principi costituzionali. Docenti, specializzati e curricolari, condividono la responsabilità dell’inclusione degli alunni BES (Bisogni Educativi Speciali) grazie ad un’organizzazione scolastica flessibile che cerca di garantire ad ognuno lo sviluppo delle proprie potenzialità. L’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) è connaturata alla progettazione dei percorsi educativi e didattici. L’obiettivo non è quello di adeguare, modellare, quanto organizzato per la maggioranza degli alunni, ma di programmare secondo le necessità di tutti. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono individuati da: Soggetti certificatori esterni alla scuola; si tratta di soggetti pubblici o privati individuati dalla regione Veneto con nota del 23/03/2011 e nota 06/04/2011. In questi casi, ai sensi della vigente normativa, si prevede la redazione di un Piano Didattico Personalizzato. Il PDP si configura come un patto educativo scuola – famiglia, un accordo dichiarato circa una serie di atteggiamenti ed azioni che conducono ciascun componente alla consapevolezza del proprio ruolo. Consiglio di Classe/Team; nella propria autonomia l’organo individua gli alunni ai quali per motivi fisici, psicologici o sociali, sia necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Questa necessità potrebbe essere limitata nel tempo. Le rilevazioni vengono verbalizzate al fine di adeguare la metodologia, gli obiettivi, le richieste alle necessità personali e agli stili di apprendimento. In questi casi sarà il Consiglio di Classe a decidere se formalizzare o meno gli interventi, in un documento da condividere con la famiglia. L’inclusione degli alunni con BES avviene anche mediante risorse specifiche previste dalle norme quali: XIII Il gruppo di lavoro per l’inclusione GLI Svolge le seguenti funzioni: • • • • • • • • • • • rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi; elaborazione di una proposta di PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Il GLI è composto da: Dirigente scolastico; Funzioni strumentali di area; Coordinatori di classe o di team, se funzionali agli argomenti da trattare; Insegnanti di sostegno; 11 XIV Gruppo di lavoro Handicap Operativo GLHO Svolge le seguenti funzioni: • • elabora il Profilo Dinamico Funzionale; elabora il Piano Educativo Individualizzato o Piano Educativo Personalizzato; • verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF. E’ composto da: • Dirigente Scolastico o suo delegato; • Insegnanti di classe; • Insegnante specializzato sul sostegno; • Assistente o educatore eventualmente presente; • Operatori della ASL che si occupano del caso; • Genitori o dai facenti funzione; • Qualunque altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno. XV La Funzione Strumentale La funzione strumentale per l’inclusione ha funzioni di coordinamento e stimolo. XVI L’insegnante specializzato di sostegno È assegnato alla classe, in cui è contitolare, e offre il suo contributo e le specifiche competenze nella progettazione di attività didattiche. Il consiglio di classe definisce gli interventi di inclusione. Promuove l’inclusione degli studenti con BES nell’ambito dell’attività della classe. Il consiglio di classe/team, tenendo conto dei PEI e PDP (piano didattico personalizzato) redatti per gli studenti con BES, individua gli opportuni raccordi progettuali e organizzativi che favoriscano un proficuo utilizzo delle risorse. I consigli di classe, interclasse, potranno individuare un docente tutor che costituirà un ulteriore punto di riferimento per l’alunno con bisogni educativi speciali e per la sua famiglia. XVII Il piano annuale per l’inclusione Il piano di inclusione viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto progettato nei consigli di classe e condiviso a livello di plesso o di singola scuola. Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità / svantaggio. Relativamente alle classi iniziali del primo e del secondo ciclo, l’istituto, nel predisporre il piano di inclusione, tiene conto della documentazione trasmessa dalla scuola dell’infanzia o dalla scuola di provenienza e/o di informazioni fornite dalla famiglia e/o da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa. Il piano d’inclusione è consultabile all’indirizzo www.icsponzano.gov.it Inclusione scolastica degli alunni stranieri L’Istituto ha designato un referente per l’intercultura che si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione degli alunni stranieri. I documenti più significativi di cui la scuola dispone per rendere effettivo il diritto all’inclusione scolastica degli alunni stranieri sono: le Linee guida allegate alla C.M. 4233 del 19/02/2014, la C.M. n° 2 del 08/01/2010. La scuola opera per rendere attivi i seguenti principi: • misurarsi con culture differenti e considerare la diversità come una potenziale risorsa per l’innovazione, rispondendo alle esigenze del mondo che cambia; 12 • promuovere relazioni improntate ad apertura e rispetto per favorire l’inclusione degli alunni stranieri grazie alla cooperazione tra tutte le componenti della scuola. Gli eventuali fondi disponibili sono utilizzati per: • corsi di prima e seconda alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana; • interventi di mediatori linguistico-culturali; • progetti di intercultura; • partecipazione a progetti in rete; • Progetti di recupero delle abilità scolastiche. Gli alunni sono seguiti dagli insegnanti di classe e dagli eventuali docenti per l’apprendimento della lingua italiana, l’avviamento allo studio e il recupero delle altre discipline. AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PLIATO MLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L'Istituto Comprensivo si propone di promuovere il raggiungimento di competenze chiave ampliando l'offerta formativa. I progetti sono annuali o pluriennali, coinvolgono più classi, più docenti, diversi ordini di scuola e cercano di privilegiare l'uso di risorse digitali. Una commissione preposta valuta i progetti ampiamente illustrati in una apposita scheda dove, oltre alla descrizione di competenze e abilità, è chiesto di indicare gli strumenti previsti per la misurazione della ricaduta del progetto. XVIII PROGETTI DI MIGLIORAMENTO ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ERASMUS PLUS ENGLISH STORYTELLING-THEATRINO EDUCARSI ALLE BUONE RELAZIONI EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’ CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI ORIENTAMENTO LINGUE VIVE: INGLESE, FRANCESE, TEDESCO CERTIFICAZIONI DELF, FIT, KET ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI CONOSCERE ALTRE LINGUE ATTIVITA’ DI RECUPERO GIOCO SPORT CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO PROGETTO CONTARINA PROGETTO GRANDE GUERRA SPORTELLO SPAZIO ASCOLTO GEMELLAGGIO ITALIA-OLANDA SOSTEGNO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA GROWTH MINDSET L’ampliamento dell’offerta formativa non si esaurisce con i precedenti progetti. Altre attività sono previste nelle programmazioni di ogni plesso. Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori, pervenuti in occasione degli appositi incontri saranno attuate attraverso le seguenti attività: Ulteriori attività in collaborazione con: Associazioni culturali e sportive Protezione Civile 13 Ulss, Polizia di stato, Guardia di finanza Avis/Aido di Ponzano Attivita’ extracurricolari pomeridiane (allegati) Viaggi di studio all’estero English city camps Comitato Genitori XIX. FORMAZIONE “La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti, essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio” (CCNL 06/09 art. 26 C.2). “Rientra altresì nell'attività funzionale all'attività educativa la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento programmate a livello nazionale, regionale o di istituzione educativa.” (CCNL 06/09 art. 129 C.4). “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento” (L.107/2015 c.124). I riferimenti normativi sottolineano, se ce ne fosse bisogno, il ruolo fondamentale che la formazione gioca non solo nell’aggiornamento del bagaglio professionale dei singoli docenti, ma anche nella vitalità culturale complessiva dell’intera istituzione scolastica. Vitalità che ha costantemente bisogno di essere alimentata dal confronto con le migliori pratiche e con le teorie più recenti. A tal fine, anche in attuazione del D.L. 104/2013 art. 16, il collegio dei docenti delibera annualmente il Piano delle Attività di Aggiornamento e Formazione con le seguenti finalità: Consentire al personale docente di approfondire le conoscenze e sviluppare adeguate competenze per affrontare e avviare cambiamenti, innovazioni, ricerche e sperimentazioni in ambito organizzativo, metodologico-didattico ed educativo; Promuovere e supportare l’acquisizione delle competenze specifiche necessarie ai docenti incaricati di seguire e attuare specifiche iniziative previste dal POF; Supportare le competenze comunicativo-relazionali e organizzative di tutto il personale. Il piano per l’anno scolastico in corso è stato elaborato in coerenza con quanto rilevato nel Rapporto di AutoValutazione e con l’atto d’indirizzo del dirigente scolastico XX “PER ME” Progetto Evoluto di Rete per il Miglioramento degli Esiti scolastici” Il progetto è finalizzato al miglioramento dei risultati conseguiti dagli studenti ed alla riduzione della variabilità dei risultati dentro e tra le classi Il progetto inoltre persegue obiettivi importanti di orientamento di tutti gli operatori della scuola verso il successo degli studenti misurato con gli esiti e con i risultati delle prove INVALSI, il rafforzamento della cultura del miglioramento continuo, lo sviluppo della progettualità e dello spirito di team, il sostegno alla crescita complessiva del sistema scuola. L’ORGANIZZAZIONE L’iscrizione all’istituto comprensivo o a particolari corsi attivati nello stesso è regolata dai criteri esplicitati nel regolamento d’Istituto, rinvenibile all’indirizzo.wwwicsponzanoveneto.gov.it XXI FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA L’organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del 14 servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Sulla base della normativa vigente (DPR 275/99, L.107/2015), tale flessibilità potrà garantire: l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari; la programmazione plurisettimanale e flessibilità dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe. XXII SOSTITUZIONE DEGLI INSEGNANTI ASSENTI A partire dall’A.S. 2015/16, per l’attuazione del Piano dell’offerta Formativa, la scuola dispone dell’organico dell’autonomia (L. 107/2015 c. 5). Tale organico copre tutte le necessità di insegnamento, sostegno, potenziamento, organizzazione, progettazione e coordinamento. Nell’organico dell’autonomia sono dunque previste, a partire dall’A.S. 2015/16, risorse di personale aggiuntive la cui consistenza sarà modulata annualmente negli anni successivi. Tali docenti potranno essere impiegati, oltre che per la realizzazione dei progetti, anche per le supplenze brevi fino a dieci giorni (L.107/2015 c.85). XXIII SCANSIONE TEMPORALE Suddivisione in periodi dell’anno scolastico Nell’istituto l’anno scolastico in corso è suddiviso in due periodi: Primo quadrimestre fino al 31 gennaio e secondo quadrimestre fino al 30 giugno XXIV SUDDIVISIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE Scuola Primaria I tempi da dedicare all’insegnamento delle discipline vengono definiti e garantiti, a livello di Istituto, secondo seguente la tabella riassuntiva: Tempo scuola 27 ore Suddivisione oraria delle discipline Disciplina Italiano Storia Geografia Inglese Matematica Scienze Tecnologia informatica Musica Scienze motorie Arte e immagine Religione Cattolica Totale Classe1 7 3 2 1 5 2 1 1 2 1 2 27 15 Classe 2 7 2 2 2 5 2 1 1 2 1 2 27 Classe 3 6 2 2 3 5 2 1 1 2 1 2 27 Classe 4 6 2 2 3 5 2 1 1 2 1 2 27 Classe 5 6 2 2 3 5 2 1 1 2 1 2 27 Tempo scuola 40 ore Suddivisione oraria delle discipline Disciplina Italiano Storia Geografia Inglese Matematica Scienze Tecnologia informatica Musica Scienze motorie Arte e immagine Religione Cattolica Avvio al metodo di studio Mensa Totale Classe 1 8 3 2 1 6 2 1 1 2 2 2 5 5 40 Classe 2 8 3 2 2 5 2 1 1 2 2 2 5 5 40 Classe 3 7 3 2 3 5 2 1 1 2 2 2 5 5 40 Classe 4 7 3 2 3 5 2 1 1 2 2 2 5 5 40 Classe 5 7 3 2 3 5 2 1 1 2 2 2 5 5 40 XXV SUDDIVISIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE Scuola Secondaria di I grado - 30 ore settimanali Discipline Orario settimanale Lingua italiana 6 Lingua inglese 3 Matematica e Scienze 6 Tecnologia 2 Storia e geografia 3 Arte e immagine 2 Musica 2 Scienze motorie e sportive 2 Insegnamento della Religione Cattolica o attività alternative 1 2^ lingua straniera 2 Approfondimento materie letterarie 1 XXVI MODELLO TEMPO SCUOLA SCUOLA 27 ORE - SCUOLA PRIMARIA Plesso Merlengo Orario settimanale 5 giorni Ponzano 5 giorni Paderno 5 giorni Orario giornaliero 8.30/12.30 13.30/16.30 8.20/12.20 13.20/16.20 8.30/12.30 13.30/16.30 Mensa 12.30/13.30 12.20/13.20 12.30/13.30 16 Rientri 2 Venerdì termine lezioni 13.30 2 Venerdì termine lezioni 13.20 2 Venerdì termine lezioni 13.30 Il modello tempo- scuola 40 ore – SCUOLA PRIMARIA Plesso Orario settimanale Orario giornaliero Gastaldo 5 giorni Ponzano Paderno Mensa Rientri 8.15/13.15 14.15/16.15 13.15/14.15 5 5 giorni 8.20/12.20 13.20/16.20 12.20/13.20 5 5 giorni 8.30/12.30 13.30/16.30 12.30/13.30 5 Modello tempo SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO 30 ore prevede: 30 ore 30 ore Settimana corta Dal lunedì al venerdì Settimana lunga Dal lunedì al sabato 8.00- 14.00 Due pause nella mattina 8.00- 13.00 XXVII FUNZIONI GESTIONALI Le funzioni di ciascuna delle figure di sistema previste in questo piano sono meglio specificate nel funzionigramma reperibile nel sito dell’istituzione scolastica. www.icsponzanoveneto.gov.it DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa SANDRA MESSINA Figure di sistema Collaboratori del dirigente Primaria Merlengo Primaria Gastaldo Primaria Paderno DURANTE EDDA Primaria Ponzano Secondaria di I° “G. Galilei” BARBARO FIORENZO Funzioni strumentali Area disabilità PARISI PALMINA POF ZAMPESE TIZIANA Sito COSTALUNGA CRISTIAN 17 RESPONSABILI DI SETTORI Responsabili Primaria Merlengo Primaria Gastaldo Primaria Paderno Primaria Ponzano Secondaria di I° “G. Galilei” Invalsi Orientamento BARBARO FIORENZO Spazio ascolto SILVIA ROSSETTI Stranieri VELLA RITA Sport Sistema nazionale di Valutazione LUNARDI S. FIORETTI PATRIZIA FRATTER CINZIA DURANTE E. BARBARO/ZAMPESE INCARICHI DI PLESSO Plesso Primaria Merlengo Primaria Gastaldo Primaria Paderno Primaria Ponzano Fiduciario di plesso MARINO MICHELA BOMBINI ANNAMARIA FARDIN GABRIELLA BIANCHI CHIARA Mensa CHITÈ CLAUDIA PISCOPO LOREDANA PARISI CATERINA MASCIA MILENA Laboratorio informatico LIM e Registro elettronico FRASSON ROBERTO D’ANTONA CARMEN ZANATTA GIOVANNA ZONCH ELISA Secondaria di I° “G. Galilei” STRACQUADANIO GRAZIELLA Lab. di arte TIANO SILVIA Lab. di scienze PAGANO CECILIA Sicurezza COMIN DANILO D’ANTONA CARMEN NICOLAO TIZIANA MARINO BARBARA Sussidi, facile consumo e biblioteca TOFFOLO SERGIO TOFFOLO SERGIO GRILLO PAOLA ZIZOLA BIANCAROSA 18 MASSAROTTO FAUSTO Commissioni Plesso Primaria Merlengo Primaria Gastaldo Primaria Paderno Primaria Ponzano Secondaria di I° “G. Galilei” Sicurezza COMIN DANILO D’ANTONA CARMEN NICOLAO TIZIANA Sport GROSSO MARILENA INGARGIOLA MARIA FIORETTI PATRIZIA MARINO BARBARA GATTEL GIULIA MASSAROTTO FAUSTO FRATTER CINZIA Comitato mensa CHITE’ CLAUDIA PISCOPO LOREDANA PARISI CATERINA MASCIA MILENA Inclusività GRASSO MARIAGRAZIA CONTE/FANTI NATO FRANCO C. BIDOLI A. SALES CARLA ROSSETTI SILVIA Informatica FRASSON ROBERTO D’ANTONA CARMEN ZANATTA GIOVANNA ZONCH ELISA STRACQUADA NIO GRAZIELLA POF COMIN DANILO LUNARDI SABRINA CONTE SABRINA FABBRO MONICA ZAMPESE TIZIANA Attività pomeridiane CONTE SABRINA Cl 5 e classi SEC. ZAMPESE TIZIANA Infanzia/prim aria CARNIATO PAOLA BASSO ANNAROSA PACE LAURA SOSSAI ALBINA Primaria/sec ondaria GRASSO MARIAGRAZIA PIANCA GIUSEPPINA NICOLAO TIZIANA STAZZONE MARIA CONCETTA FILIPPOZZI MARA Stranieri GRASSO MARIAGRAZIA DALLA POLA ROSANNA VELO ELISABETTA MAZZOTTA MONICA VELLA RITA Lingue vive CASTELLI MARIA L. D’ANTONA CARMEN MARTINI MONICA FRACALANZA FRANCESCA COLZANI CHIARA 19 Coordinatori 1A Primaria Merlengo Primaria Gastaldo Primaria Paderno Primaria Ponzano COMIN DANILO BOMBINI ANNA MARIA DURANTE EDDA SALES CARLA PACE LAURA FABBRO MONICA 1B 1C SCIALPI MARTA 2A MARINO MICHELA 2B . BASSO ANNAROSA GRILLO PAOLA POSSAMAI ANGELA D’AMORE TINDARA DE MATTEIS LUISA 2C 3A BISCARO CHIARA CHITE’ CLAUDIA DALLA POLA ROSANNA 3B MARTINI MONICA MASCIA MILENA VELO ELISABETTA MAZZOTTA MONICA 3C BIANCHI CHIARA 3D RUGGIERO FLOR 4A CARNIATO PAOLA INGARGIOLA MARIA FIORETTI PATRIZIA PIANCA GIUSEPPINA 4B NICOLETTI LARA DE MARCHI VALERIA 4C 5A TOMARCHIO ANGELA GRASSO MARIA GRAZIA LUNARDI SABRINA 5B CONTE SABRINA ZIZOLA BIANCAROSA NICOLAO TIZIANA BUOSI SABINA 5C ZONCH ELISA 5D ZAMBON MARIAGRAZIA 20 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO classe Coordinatore Segretario 1A STRACQUADANIO prof.ssa Graziella DAL POZZO prof.ssa Giovanna 1B ZAMPESE prof.ssa Tiziana VELLA prof.ssa Rita 1C PAGANO prof.ssa Cecilia POLIDORO prof. Marco Stefano 1D PASCALE prof.ssa Silvia REGALINO prof.ssa Rachele 1E COLLINA prof.ssa Silvia DI STEFANO prof.ssa Antonella 2A DALLA TORRE prof.ssa Cristina FRATTER prof.ssa Cinzia 2B GRESPAN prof.ssa Graziana ROSSETTI prof.ssa Silvia 2C FILIPPOZZI prof.ssa Mara MASSAROTTO prof.Fausto 2D COLZANI prof.ssa Chiara TIANO prof.ssa Silvia 2E BARBARO prof. Fiorenzo BASSO prof.ssa Marta 3A GHIOTTO prof.ssa Chiara BETTIOL prof.ssa Emanuela 3B BORSATO prof.ssa Anna MONTUORI prof.ssa Sonia 3C PETRUCCI prof.ssa Marisa IOZZI prof.ssa Carla 3D ROSSI prof.ssa Renata PICONE prof.ssa Elisabetta 3E BARBISAN prof. Paolo FAVORE prof.ssa Sabina COMITATO DI VALUTAZIONE Presidente Dirigente scolastico Docenti SANDRA MESSINA COLZANI CHIARA, FOTI SANTA MARIA PARISI PALMINA Genitori BONARIOL CRISTINA LUCHERONI MONICA Componente esterno INDIVIDUATO DA USR XXVIII SICUREZZA Ai sensi del T.U. 81/2008, nel nostro istituto il Dirigente Scolastico si avvale di un Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione specialista esterno, vista l’impossibilità di individuare le professionalità richieste tra il personale in servizio. Con la collaborazione del RSPP procede alla valutazione dei rischi e la conseguente adozione del Documento della Valutazione dei Rischi, redatto secondo le indicazioni dell’art. 28. Il Documento Valutazione Rischi viene periodicamente aggiornato. 21 Gli interventi necessari per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro di competenza degli enti proprietari, vengono tempestivamente e formalmente richiesti. Nel nostro istituto: • Il ruolo di referente di plesso per la sicurezza, che si configura come preposto ai sensi del testo unico, viene assolto dal/i fiduciario/i incaricato REFERENTI PER LA SICUREZZA – PREPOSTI AI SENSI DEL T.U. 81/2008 Scuola Primaria Ponzano MARINO BARBARA Scuola Primaria Paderno NICOLAO TIZIANA Scuola Primaria Merlengo COMIN DANILO Scuola Primaria Gastaldo D’ANTONA CARMEN Scuola Secondaria di Primo Grado MASSAROTTO FAUSTO • Viene disposto in ogni plesso un Piano di Emergenza e di primo soccorso, esposti nelle bacheche, che hanno lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall'edificio scolastico. Il piano di emergenza definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie ipotesi di emergenza; • Nel corso delle prove di evacuazione da effettuare almeno due volte durante l'anno scolastico, deve essere verificata la "funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali correttivi per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica"; • Verranno designati, al termine dei corsi di formazione previsti, i lavoratori incaricati; dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza. Ai lavoratori interessati sono forniti i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale. È richiesta a tutti gli alunni e a tutti i lavoratori l’osservanza delle norme vigenti. Si adempie all’obbligo di informazione, formazione e addestramento del personale. È consentito al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute. Al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, sarà consentito l’accesso al documento di valutazione dei rischi. • • • • • • Si adottano le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro. LA PARTECIPAZIONE XXIX ORGANI COLLEGIALI Riferimenti normativi: D.L. n. 297 del 16/4/1994 Per maggiori informazioni sul funzionamento di questi organi consultare il “Regolamento per il funzionamento degli Organi collegiali”, reperibile presso il sito della scuola. XXX Il Consiglio d’Istituto Il Consiglio, composto da 19 membri, è presieduto da uno dei Genitori membri, eletto a maggioranza assoluta dai suoi componenti. 22 Componenti del Consiglio d’Istituto COMPONENTE ATA SERAFINO MARILENA COMPONENTE DOCENTI NICOLETTI LARA IOZZI CARLA MARIA ROSARIA BARBARO FIORENZO DE MARCHI VALERIA MARTINI MONICA DURANTE EDDA GRASSO MARIAGRAZIA ZAMPESE TIZIANA COMPONENTE GENITORI PRIOR CINZIA ZANCA MASSIMO DE LONGHI ENRICO SANTINI MASSIMO PORZIO NASCENZO FACCIN ROBERTA PERIN ALESSANDRO PIOVESAN GABRIELA XXXI La Giunta Esecutiva Ha il compito di predisporre i lavori del Consiglio d’Istituto. PRESIDENTE SANDRA MESSINA Membro di diritto EMILIO BILLIO NICOLETTI LARA DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE S.G.A. COMPONENTE DOCENTI COMPONENTE ATA SERAFINO MARILENA CINZIA PRIOR MASSIMO SANTINI COMPONENTE GENITORI XXXII Il Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha potere deliberante in materia di funziona mento didattico dell’istituto. I Dipartimenti verticali disciplinari e interdisciplinari I Dipartimenti disciplinari sono organismi collegiali considerati articolazioni funzionali del Collegio Docenti e sono formati dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o area disciplinare. Nel nostro Istituto Comprensivo i Dipartimenti sono organizzati in verticale, sia per ambiti disciplinari, che interdisciplinari e fanno riferimento alle quattro competenze chiave: Comunicazione nella lingua madre; Comunicazione nella lingua straniera; Matematico- scientifico- tecnologica; Consapevolezza ed espressione culturale; I docenti, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni comuni sulla didattica della disciplina stabilendo anche eventuali collegamenti e attività interdisciplinari. I Dipartimenti hanno quindi l’importante funzione di supporto alla didattica e alla progettazione e hanno il compito di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari. Costituiscono perciò un importante modello organizzativo atto a realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze e capacità-abilità. In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono quindi chiamati a: Definire aspetti comuni della programmazione didattico-disciplinare; Definire criteri comuni per la valutazione delle prove scritto-pratiche; Formulare proposte di ampliamento dell’offerta formativa; Predisporre e concordare prove in uscita e in ingresso tra i due ordini di scuole; 23 XXXIII Consiglio d’Interclasse e Consiglio di Classe Nella Scuola primaria il Consiglio di Interclasse è formato dai seguenti componenti: il Dirigente Scolastico o un suo delegato; tutti i docenti dello stesso plesso; i rappresentanti eletti dai genitori di tutte le classi del plesso. Nella Scuola secondaria di I grado il Consiglio di Classe è formato dai seguenti componenti: il Dirigente Scolastico o un suo delegato; i docenti di ogni singola classe; 4 rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe. Il Consiglio formula proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione ed ha il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio con la sola presenza dei docenti. XXXIV Organo di Garanzia (DPR n.249/1998) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di 10 giorni. 2. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro il termine dei dieci giorni dalla presentazione dell’impugnazione, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. 3. Dell’Organo di garanzia fanno parte: • Due docenti designati dal Collegio dei docenti; • Due genitori designati dal Consiglio di Istituto; • E’ presieduto dal Dirigente scolastico; DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI GENITORI XXXV SANDRA MESSINA CHIARA COLZANI TIZIANA ZAMPESE (supplenti: CHIARA GHIOTTO, GRAZIELLA STRACQUADANIO) ROBERTA FACCIN GABRIELA PIOVESAN (supplenti: ENRICO DE LONGHI, CINZIA PRIOR) COMITATO GENITORI PRESIDENTE VICEPRESIDENTE SEGRETARIO PIOVESAN GABRIELA SANTINI MASSIMO DE LONGHI ENRICO COMUNICAZIONE I rapporti scuola - famiglia avvengono attraverso l’attivazione di differenti canali di comunicazione. Per il dettaglio delle modalità di comunicazione scuola famiglia consultare il regolamento d’istituto scaricabile dal sito www.icsponzanoveneto.gov.it I colloqui tra la scuola e le famiglie per le informazioni riguardanti il percorso scolastico e formativo degli alunni sono: 24 XXXVI SCUOLA PRIMARIA Colloqui generali che si svolgono due volte all’anno, uno per ciascun periodo scolastico. Colloqui individuali su appuntamento per iniziativa di una delle due parti. XXXVII SCUOLA SECONDARIA Colloqui generali due volte l’anno. Colloqui individuali su appuntamento per iniziativa di una delle due parti. L’orario di disponibilità antimeridiana dei docenti, viene comunicato con apposita circolare. È attivo, su richiesta, un servizio di recapito via posta elettronica di ogni comunicazione, circolare, avviso, da parte della scuola. L’attestazione di presa visione avviene mediante firma negli appositi spazi del libretto personale dell’alunno. Il libretto personale viene fornito a ciascun alunno delle scuole primarie e secondarie e costituisce ancora oggi un prezioso strumento di comunicazione soprattutto per i più piccoli, come specificato nel dettaglio nel regolamento d’Istituto. RISORSE UMANE E MATERIALI XXXVIII POSTI DI ORGANICO COMUNI E DI SOSTEGNO Il Piano indica il fabbisogno triennale dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, nonché considerate l’evoluzione storica più recente della popolazione scolastica e la composizione nei plessi dei due ordini di scuola Plessi Classi PRIMARIA PADERNO 9 PRIMARIA PONZANO 17 PRIMARIA MERLENGO 5 PRIMARIA GASTALDO 6 SCUOLA SEC.1° GRADO 15 Posti Posti di Posti di Comuni Sostegno potenziamento 58 5 5 24 3 1 Si precisa che il fabbisogno di cattedre di sostegno per il triennio 2016/19 è calcolato sulla media storica del triennio precedente ma che è fortemente variabile e non prevedibile, essendo dipendente dal totale di alunni disabili presente di anno in anno. 25 FABBISOGNO POSTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano indica il fabbisogno triennale dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa e secondo l’ordine di priorità indicato dalla numerazione romana sotto riportata. ordine di priorità I,II quantità ordine Docente posto comune Primaria III,IV, Docente con competenze in lingua inglese Primaria e Secondaria V Docente per il potenziamento umanistico/ socio economico e per la legalità Docente Matematica e scienze Docente lettere Primaria e Secondaria VIII Docente tecnico pratico Primaria e Secondaria IX Docente per il potenziamento delle discipline motorie Primaria e Secondaria X Docente con competenze artistico e musicali Primaria e secondaria XI Docente per le attività di sostegno Primaria e Secondaria VI VII Secondaria ragione per l’avviamento e la messa a regime di un organico progetto di studio assistito in orario curricolare e/o extra-curricolare di prima alfabetizzazione, di supporto e potenziamento per le difficoltà di apprendimento, di inclusione tanto per alunni con cittadinanza non italiana CNI quanto per alunni BES, nei quattro plessi dell’istituto per l’avviamento e la messa a regime di un organico progetto di potenziamento delle competenze linguistiche di inglese nella scuola primaria e di avviamento in classi campione del Content and Language Integrated Learning CLIL per lo sviluppo e la cura del progetto di orientamento, di Consiglio comunale dei ragazzi, progetti legati all’intercultura e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione e bullismo per l’avviamento e la messa a regime di un organico progetto di studio assistito in orario curricolare e/o extra-curricolare di prima alfabetizzazione, di supporto e potenziamento per le difficoltà di apprendimento, di inclusione tanto per alunni con cittadinanza non italiana CNI quanto per alunni BES nonché per coordinare interventi di educazione stradale, alla salute, all’affettività e alla legalità nei due ordini di scuola e nei cinque plessi per la gestione, la manutenzione e l’ottimizzazione delle strutture informatiche presenti nelle cinque sedi dell’istituto, stante l’emergenza pluriennale determinata finora dalla sua assenza e dal generalizzato utilizzo del registro elettronico e del sito dedicato Per la gestione dei progetti in ambito sportivo effettuati con il territorio: gioco sport, giornate della festa dello sport per la primaria e per la secondaria per avviare progetti di potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti nel settore. per avviare un progetto di supporto in presenza di bambini problematici da avviare a valutazione, ma che necessitano di interventi immediati volti a favorire il benessere del singolo e del gruppo 26 Nell’ambito di tutto l’organico dell’autonomia, il Piano indica, per le previste attività “di organizzazione, progettazione e coordinamento”, un docente di scuola secondaria di 1° grado, o su posto comune della primaria, quale primo collaboratore del Dirigente scolastico. Nell’ambito delle scelte di gestione ed organizzazione di competenza del Dirigente scolastico, dovrà essere prevista: o la figura del coordinatore di plessi nella scuola primaria (1 unità) o la figura del referente di plesso (4 unità); o la figura del coordinatore di classe nella scuola secondaria di 1° grado (15 unità); o l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per la continuità); o la figura di coordinatore di dipartimento. FABBISOGNO POSTI DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO Il Piano indicherà il fabbisogno triennale dei posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno articolato in 1 DSGA 5 assistenti amministrativi 1 tecnico informatico 15 collaboratori scolastici FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI Il Piano indicherà il fabbisogno triennale di infrastrutture e attrezzature materiali in particolare con l’obiettivo di 1. provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle infrastrutture informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti, scuola e famiglia (registro elettronico; sito di istituto); 2. ampliare la dotazione di LIM o strumenti digitali di futura generazione finalizzati ad una interazione più efficace ed efficiente nel processo di insegnamento-apprendimento realizzato con i nativi digitali durante l’orario scolastico. Si sottolinea infine che: a. i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” dovranno essere inseriti nel Piano; b. i progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta; c. per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, saranno indicati gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, affiancata dal gruppo di lavoro approvato dal collegio docenti nella seduta del 7 ottobre 2015 per essere portato all’esame del collegio stesso nella seduta del 29 ottobre 2015, che è fin d’ora fissata a tal fine. 27 PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE Le competenze digitali, ,che dovrebbero essere trasversali sono nel concreto scarsamente perseguite. Occorre quindi rimediare a questo ritardo poiché un corretto approccio con il mondo delle Tic è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi formativi della scuola. Il ruolo dei social media nelle relazioni interpersonali sembra destinato a consolidarsi e crescere. Gli stessi alunni della scuola primaria ne sono fruitori. La scuola non può certo essere passiva nei confronti di questi processi, ma deve renderli suoi alleati nella costruzione degli apprendimenti. L’obiettivo dovrà essere quello di orientare la pratica didattica quotidiana verso metodologie più coinvolgenti, che richiedono costantemente la partecipazione attiva dell’alunno, che lo rendono protagonista della sua crescita. LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA Il Piano dell’Offerta Formativa è uno strumento di identificazione delle scelte operate nell’istituto. È caratterizzato quindi da flessibilità e graduale adeguamento, in relazione alle verifiche, alle nuove risorse, alle scelte curricolari e ai cambiamenti dell’utenza e del territorio. Proprio per questo esistono prassi per il monitoraggio delle azioni: XXXIX VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La valutazione delle programmazioni educative e didattiche viene svolta periodicamente dai docenti e trascritta nel Registro elettronico dell’insegnante XL VERIFICA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA L’intera offerta formativa verrà verificata dalla commissione Pof alla fine di ogni anno scolastico. L’organizzazione didattica (progetti di classe e laboratori), i rapporti con il territorio, le collaborazioni con esperti esterni, le modalità di collaborazione con gli Enti locali potranno essere rivisti in funzione della valutazione effettuata. XLI VALUTAZIONE DEI PROGETTI A fine anno ciascun referente di progetto procederà alla valutazione di quanto realizzato secondo i criteri predisposti. XLII VALUTAZIONE DEI DOCENTI La L. 107/2015 prevede che Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, assegni annualmente al personale docente una somma, comunemente definita “Bonus” sulla base di motivata valutazione. Tale somma è destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo. I criteri dovranno essere indirizzati a valorizzare: la qualità dell'insegnamento i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti nell'innovazione didattica e metodologica le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 28 XLIII VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nella valutazione dei dirigenti scolastici si tiene conto del contributo del dirigente al miglioramento del servizio scolastico secondo le risultanze del rapporto di autovalutazione d’Istituto, in funzione dei seguenti criteri generali: competenze gestionali ed organizzative; valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale dell'istituto; apprezzamento del suo operato all'interno della comunita' professionale e sociale; contributo al miglioramento del successo formativo; direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione. La valutazione verrà affidata ad un apposito nucleo secondo quanto previsto da un’apposita direttiva ministeriale e relative linee guida. XLIV PRIORITA’ E TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ Il presente Piano è coerente con il Rapporto di AutoValutazione elaborato nel corso dell’anno scolastico 2014/15 su una piattaforma nazionale che metteva a disposizione delle singole scuole dati di molteplice origine e relativi a svariati ambiti. Ciascuna scuola ha potuto quindi confrontare gli esiti dei propri studenti e le proprie pratiche didattiche, organizzative e gestionali con quelli degli altri istituti. Il rapporto verrà pubblicato integralmente sul portale Scuola in Chiaro. www.icsponzanoveneto.gov.it Nel Rapporto di Autovalutazione l’istituto ha individuato le priorità da perseguire relative agli esiti degli studenti nel triennio 2016-19. Tali priorità sono naturalmente rivedibili e modificabili con cadenza annuale. Il numero di alunni con debito formativo per ciascun anno di corso, sia pure determinato in buona parte da fattori extrascolastici quali lo scarso impegno degli alunni stessi, è un elemento di criticità. La scuola si deve perciò dotare di strumenti adeguati per promuovere il successo formativo dei suoi alunni. Le priorità individuate sono: Esiti degli studenti Risultati scolastici Risultati prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Descrizione delle priorità Descrizione del traguardo Ridurre la variabilità tra le classi nelle prove invalsi Fare in modo che tutte le classi raggiungano punteggi in linea alle medie di riferimento Rilevazione del numero di studenti in grado di consultare fonti di informazione e di riassumere e rielaborare contenuti Sviluppo delle competenze per acquisire strategie funzionali all’organizzazione delle informazioni e all’acquisizione di un adeguato metodo di studio 29 Tali priorità orientano l’intero PTOF attraverso una molteplicità di scelte tra le quali si citano a titolo puramente esemplificativo: quelle didattiche, privilegiando alcuni progetti di ampliamento e miglioramento dell’offerta formativa rispetto ad altri; quelle organizzative, richiedendo docenti per il potenziamento con specifiche qualifiche; quelle gestionali, orientando le risorse finanziarie o la formazione. Obiettivi di processo Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Obiettivo di processo Costruzione di modelli comuni di progettazione didattica. Organizzazione di gruppi di lavoro per classi parallele per condividere obiettivi di apprendimento e relative tempistiche. Ambiente di apprendimento Incrementare la collaborazione tra docenti per la progettazione di attività laboratoriali e UDA. Incrementare l’uso delle TIC per le attività didattiche. Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Consolidare la formazione dei docenti sull’uso delle TIC. Organizzazione di attività laboratoriali di formazione dei docenti sulla progettazione di una didattica atta allo sviluppo delle competenze. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Nel Piano di Miglioramento si individueranno le azioni di pianificazione, realizzazione, di monitoraggio dei risultati e di riesame di quanto intrapreso. Saranno altresì individuati i tempi di attuazione ed i relativi responsabili. Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 è prevista l’attivazione della fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterna. Saranno coinvolte il 10% delle scuole fra statali e paritarie, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014 30 31