piano triennale dell`offerta formativa

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piano triennale dell`offerta formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA di I GRADO - PONZANO VENETO
Via Cicogna - 31050 Paderno di Ponzano (TV) – tel.: 0422/440693; fax: 0422/969196 – c.f. 94004210269
PIANO
TRIENNALE
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Approvato dal Consiglio
D’Istituto il 14/01/2016
1
INDICE
PRESENTAZIONE
4
I
Premessa ………………………………………………………………………………………………………………………. 4
II
Chi siamo ………………………………………………………………………………………………………………………. 4
LA DIDATTICA E LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE
5
III
Finalità generali ……………………………………………………………………………………………………………. 5
IV
Attività curricolare ……………………………………………………………………………………………………….. 5
V
Curricolo e competenze ……………………………………………………………………………………………….. 6
VI
Articolazione del curricolo ……………………………………………………………………………………………. 6
VII
Metodologia ………………………………………………………………………………………………………………………………..6
LA VALUTAZIONE
7
VIII
La valutazione degli apprendimenti ……………………………………………………………………………. 7
IX
Il curricolo-strumenti di valutazione ………………………………………………………………………….. 7
X
La valutazione invalsi ………………………………………………………………………………………………….10
XI
La valutazione d’istituto ………………………………………………………………………………………………10
XII
La valutazione ed il merito ………………………………………………………………………………………….10
L’INCLUSIONE SCOLASTICA
11
XIII
Il gruppo di lavoro per l’inclusione GLI ……………………………………………………………………… 11
XIV
Il gruppo di lavoro per Handicap Operativo GLHO ……………………………………………………. 12
XV
La funzione strumentale ……………………………………………………………………………………………..12
XVI
L’insegnante di sostegno ……………………………………………………………………………………………..12
XVII
Il piano annuale per l’inclusione ………………………………………………………………………………….12
L’AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
13
XVIII
Progetti d’istituto …………………………………………………………………………………………………………13
XIX
Formazione ………………………………………………………………………………………………………………… 14
“PER ME”: Progetto evoluto di rete per il miglioramento degli esiti scolastici ……… 14
XX
L’ORGANIZZAZIONE
14
XXI
Flessibilità organizzativa e didattica …………………………………………………………………………..14
XXII
Sostituzione degli insegnanti assenti ………………………………………………………………………… 15
XXIII
Scansione temporale …………………………………………………………………………………………………. 15
XXIV
Suddivisione oraria delle discipline primaria …………………………………………………………….. 15
XXV
Suddivisione oraria delle discipline secondaria …………………………………………………………. 16
XXVI
Funzionamento tempi scuole ……………………………………………………………………………………… 16
XXVII Funzioni gestionali ……………………………………………………………………………………………………….17
XXVIII Sicurezza ……………………………………………………………………………………………………………………… 21
PARTECIPAZIONE
22
XXIX
Organi collegiali ………………………………………………………………………………………………………….22
XXX
Il Consiglio d’Istituto ………………………………………………………………………………………………….22
XXXI
La Giunta Esecutiva ……………………………………………………………………………………………………23
XXXII Il Collegio dei Docenti ………………………………………………………………………………………………..23
XXXIII Consiglio d’Interclasse e Consiglio di Classe …………………………………………………………….24
XXXIV L’Organo di Garanzia ………………………………………………………………………………………………… 24
XXXV Il Comitato Genitori ………………………………………………………………………………………………….. 24
LA COMUNICAZIONE
24
XXXVI Scuola primaria ………………………………………………………………………………………………………………….. 25
XXXVII Scuola secondaria ……………………………………………………………………………………………………. 25
RISORSE UMANE E MATERIALI
25
XXXVIII Posti di organico comune e di sostegno …………………………………………………………………… 25
2
PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
28
LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
28
XXXIX
XL
XLI
XLII
XLIII
XLIV
Verifica della programmazione educativa e didattica ……………………………………………… 28
Verifica dell’organizzazione didattica ………………………………………………………………………. 28
Valutazione dei progetti …………………………………………………………………………………………… 28
Valutazione dei docenti ……………………………………………………………………………………………. 28
Valutazione del dirigente scolastico ………………………………………………………………………… 29
RAV -Priorità e traguardi - Piano di miglioramento ………………………………………………. 29
3
PRESENTAZIONE
I PREMESSA
L’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto è espressa dal
Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In esso è esplicitata la progettazione educativa,
curricolare e organizzativa che la scuola ha adottato nell’ambito dell’autonomia scolastica.
Il piano costituisce il documento identificativo del nostro Istituto
II CHI SIAMO
L’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto (TV) è stato istituito il primo settembre 1999 a
seguito del dimensionamento della rete scolastica che ha visto l’unificazione dei plessi di
Scuola Elementare del Comune di Ponzano Veneto con la locale Scuola Media “G. Galilei”;
l’Istituto, pertanto, coincide con l’ambito geografico territorialmente amministrato dal Comune
di Ponzano Veneto.
Fanno quindi parte dell’I.C.S. quattro plessi di Scuola Primaria e uno di Scuola Secondaria di
Primo Grado, sede della Dirigenza e della Segreteria Amministrativa, che si differenziano
nell’organizzazione oraria, nella dimensione e nella caratterizzazione dell’intervento educativo
e vanno così ad arricchire l’offerta formativa.
Tra gli interessi primari della scuola c’è la preparazione e la formazione dei docenti, attraverso
la partecipazione a corsi di aggiornamento specifici.
L’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto pone l’alunno al centro dell’azione educativa, nel
rispetto delle sue potenzialità e dei suoi stili d’apprendimento.
Considera lo studio un diritto e offre un’uguaglianza di opportunità attraverso la ricerca di
percorsi in grado di garantire un sapere personale, significativo e duraturo.
DIRIGENZA E SEGRETERIA
I.C.S. PONZANO VENETO – TV
Via Cicogna,16/A - 31050 Paderno di Ponzano (TV)
Tel.: 0422/440693; Fax: 0422/969196 - C.F. 94004210269
e-mail [email protected]; PEC: [email protected];
http://www.icsponzanoveneto.gov.it
Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Galilei”
Via G.B. Cicogna 16/A 31050 Paderno di Ponzano
Tel.: 0422/440693
Scuola Primaria di “E. Gastaldo”
Località Campagna -Via Volpago Nord
Tel. 0422/969190
Scuola Primaria Merlengo
Via Talponera
Tel. 0422/967087
Scuola Primaria Paderno
Via G.B. Cicogna
Tel. 0422/969195
Scuola Primaria Ponzano
Via Diritti dell’Infanzia
Tel. 0422/967285
4
LA DIDATTICA
III FINALITA’ GENERALI
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei
principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea.
L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia nel reciproco rispetto
dei diversi ruoli e ambiti educativi.
Alla scuola spetta, inoltre, il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della
libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e
dell’identità di ciascuno, richiede oggi l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola,
con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione
delle formazioni sociali per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la
propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della
società”.
La scuola è un luogo accogliente e coinvolge in questa finalità gli studenti stessi.
Sono importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la
partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.
IV L’ATTIVITÀ CURRICOLARE
Il percorso educativo e formativo è un continuum progettuale che accompagna gli alunni dal
loro ingresso nella scuola dell’infanzia alla conclusione del primo ciclo d’istruzione, nella
prospettiva della successiva prosecuzione degli studi.
Nell’ambito dell’Istituto Comprensivo la presenza di plessi di Scuola Primaria e di
Scuola Secondaria di 1° grado, crea le condizioni perché si consolidi come una scuola
unitaria di base; infatti anche con le Scuole dell’Infanzia private, presenti nel territorio, nel
corso degli anni, si sono avviati percorsi che prevedono attività di continuità e di accoglienza
tra le classi ponte. La scuola va gradualmente adeguandosi alle nuove esigenze di una società
in movimento dove la relatività del tempo e dello spazio è definita dai mezzi tecnologici, le
certezze sono minori, vi è un’attenuazione della capacità degli adulti di essere custodi e
dispensatori di regole ed è continua la ricerca di nuove modalità che consentano la realizzazione
dei processi di identificazione e di differenziazione di chi cresce.
Un sistema scuola che si pone come ente capace di lavorare non solo sui contenuti che si
possono apprendere in mille forme diverse anche al di fuori dell’ambiente scolastico (ambiti
informale e non formale) ma come risorsa che agisce sull’organizzazione della memoria, la
comprensione dei codici, la relazione fra progettazione e produzione anche con l’utilizzo
critico della rete al fine di evitare la parcellizzazione e la frammentazione del sapere.
Lo scopo dell’insegnamento consiste quindi nel favorire lo sviluppo integrale e
armonico della persona all’interno dei principi della Costituzione e della tradizione culturale
europea, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, con il
coinvolgimento attivo di studenti e famiglie.
La crescita formativa dei bambini e delle bambine dei ragazzi e delle ragazze si svolge in una
dimensione multiforme che mette in gioco il locale e il globale in termini simultanei e permette
ad ognuno di riconoscere la propria identità nel confronto con gli altri cogliendo similitudini e
diversità per avviare un processo di insegnamento-apprendimento che si realizza attraverso la
costruzione sociale delle conoscenze.
Quello educativo e formativo è quindi un sistema complesso che sviluppa la sua azione su due
livelli; in senso verticale come promozione a uno sviluppo nel futuro del cittadino e alla sua
formazione, in senso orizzontale in collaborazione con la famiglia che cerca di orientare il
suo compito all’interno dei variegati interventi delle molteplici agenzie educative.
5
V IL CURRICOLO E LE COMPETENZE
Il Collegio Docenti ha avviato la revisione del Curricolo verticale alla luce delle nuove
“Indicazioni nazionali per il curricolo” che raccolgono i punti forti e comuni della normativa
precedente, ne risolvono le criticità ed accolgono le innovazioni culturali, pedagogiche ed
istituzionali dell’ultimo quinquennio con un forte richiamo al lessico pedagogico fondante.
( Indicazioni Nazionali per il Curricolo D. M. n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5
Febbraio 2013)
DOCUMENTI: Progetto di ampliamento e sviluppo del Curricolo verticale
delle nuove “indicazioni nazionali per il Curricolo”
alla luce
Le nuove indicazioni regolano normativamente le intenzionalità educative che già da tempo
vengono realizzate dalla scuola soprattutto in riferimento agli otto ambiti di competenze chiave
stabiliti dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione europea che, pur attraverso sviluppi e
percorsi diversificati, garantiscono traguardi comuni.
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006)
Il principio chiave quello di COMPETENZA, è inteso come “comprovata capacità di utilizzare
conoscenze, abilità e capacità personali sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia.”
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sull’EQF)
Ogni competenza comporta dimensioni cognitive, abilità, motivazioni, valori ed emozioni ed altri
fattori sociali e comportamentali; si acquisisce e si sviluppa in contesti educativi formali, non
formali e informali.
Il processo formativo può ritenersi raggiunto se le conoscenze (SAPERE), le abilità operative
(FARE) apprese ed esercitate nel sistema formale (scuola), informale (la vita sociale nel suo
complesso) e non formale (le altre istituzioni formative) diventano COMPETENZE personali di
ciascuno.
VI ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
IMPARARE A IMPARARE
COMPETENZA DIGITALE
COMPETENZE DISCIPLINARI
All’interno del curricolo si collocano quindi le progettazioni dei docenti a carattere disciplinare e
trasversale, i percorsi didattici verticali che definiscono le finalità, le metodologie, i tempi e le
condizioni inerenti il processo di insegnamento-apprendimento.
VII METODOLOGIA
Le scelte metodologiche sono fondate sulla consapevolezza del ruolo centrale all’alunno
che apprende in un clima favorevole di attenzione e ascolto. Tali scelte sono:
Didattica laboratoriale
Si farà ricorso preferibilmente ad una didattica laboratoriale per una scuola che non si limita
alla trasmissione dei saperi, ma diventa un luogo dove operare, un luogo di esperienze concrete
dove si produce conoscenza e si sviluppa la logica della scoperta.
6
Gruppi di lavoro
Le attività saranno spesso svolte per piccoli gruppi di alunni all’interno del gruppo classe per
favorire da un lato la personalizzazione del lavoro scolastico, permettendo a ciascun alunno di
operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, dall'altro la capacità di collaborare (nel
gruppo e tra i gruppi) per un obiettivo comune.
Costruttivismo
Progettare un ambiente in cui gli alunni costruiscono la propria conoscenza lavorando insieme
ed usando una molteplicità di strumenti comunicativi ed informativi (i nuovi strumenti
tecnologici in particolare) significa creare un ambiente di apprendimento costruttivista nel quale
si costruisce il sapere collaborando e cooperando
Cooperative Learning
All’interno del gruppo e tra i gruppi, l’impegno di alunni e docenti, finalizzato al raggiungimento
di nuove abilità e conoscenze attraverso la condivisione del proprio lavoro, porterà a modalità
di apprendimento collaborativo caratterizzato dai seguenti elementi:
Superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno;
Il docente diventa un facilitatore dell’apprendimento;
Superamento del modello trasmissivo della conoscenza;
Il sapere si costruisce insieme in una “comunità di apprendimento”.
LA VALUTAZIONE
VIII LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione esprime una scala valoriale con funzione formativa per gli alunni e di opportuna
informazione per i genitori: precede, accompagna e segue i percorsi curricolari; attiva le azioni
da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine; assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento ai processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Ai docenti spetta la responsabilità della
valutazione, la scelta dei relativi strumenti, la cura della documentazione didattica e
l’informazione alle famiglie.
La valutazione, all’interno del processo di insegnamento-apprendimento, si definisce
come:
• valutazione diagnostica o iniziale effettuata nel momento di intraprendere un itinerario
formativo;
• valutazione formativa o in itinere che accompagna costantemente il processo didattico
nel suo svolgersi;
• sommativa o complessiva e finale da condurre al termine del processo formativo.
La valutazione si articola secondo 3 momenti principali:
Inizio anno: somministrazione delle PROVE INGRESSO
1° quadrimestre: somministrazione delle PROVE di verifica orali, scritte e pratiche sulle
conoscenze, abilità e competenze.
Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 1° quadrimestre (valutazione
intermedia, mese di febbraio).
2° quadrimestre: Somministrazione delle PROVE di verifica orali, scritte e pratiche sulle
conoscenze, abilità e competenze. (valutazione finale, mese di giugno)
Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 2° quadrimestre.
IX STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Conoscenze: assimilazione di informazioni, fatti, principi, teorie e pratiche attraverso
contenuti, osservazioni, conversazioni, visite didattiche
Abilità: capacità di applicare le conoscenze e il saper fare per svolgere compiti e risolvere
problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità
manuali, uso di metodi, materiali, strumenti)
7
Competenza: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali e sociali
con autonomia e responsabilità.
Griglia di corrispondenza tra voto e conoscenze – abilità – competenze
Voto
4
5
6
7
8
9
10
Conoscenze – Abilità - Competenze
Conoscenze gravemente lacunose e frammentarie dei nuclei minimi disciplinari e dei
linguaggi.
Abilità non espresse e applicate con gravi difficoltà.
Esegue solo compiti semplici e commette molti gravi errori nell’applicazione delle
procedure.
Conoscenze lacunose dei nuclei minimi disciplinari e dei linguaggi.
Abilità parziali, in via di acquisizione. Applicazione scorretta e incompletezza anche di
elementi essenziali.
Esegue semplici compiti ma non è autonomo nell’esecuzione e nell’organizzazione dei
lavori; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite.
Conoscenze dei nuclei minimi disciplinari, uso accettabile dei vari linguaggi.
Abilità essenziali applicate in situazioni semplici e note. Sa effettuare analisi e sintesi
parziali, tuttavia, se guidato opportunamente, riesce a organizzare le conoscenze.
Competenze base. Esegue semplici compiti, applicando le conoscenze acquisite in contesti
usuali.
Conoscenze sostanzialmente corrette dei nuclei fondamentali e uso adeguato dei vari
linguaggi.
Abilità adeguate. Sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi
con una certa coerenza
Competenze intermedie. Esegue compiti in situazioni note applicando con coerenza le
giuste procedure
Rielaborazione sicura delle conoscenze, uso corretto e appropriato dei vari linguaggi.
Autonomia nell’applicazione delle conoscenze.
Sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche; effettua analisi e sintesi complete e
coerenti, con apporti personali.
Competenze avanzate anche in contesti non sempre noti.
Rielaborazione completa ed approfondita delle conoscenze e uso chiaro, articolato e
consapevole dei linguaggi specifici
Capacità di stabilire in modo autonomo e personale collegamenti e relazioni.
Competenze complete. Esegue compiti complessi e sa applicare conoscenze e procedure
con contributi pertinenti e personali, talvolta originali, anche in nuovi contesti.
Rielaborazione approfondita ed ampliata delle conoscenze; esposizione precisa, chiara e
ben articolata con uso sicuro e disinvolto dei linguaggi specifici.
Autonomia personale, padronanza e rielaborazione critica nell’applicazione delle
conoscenze.
Competenze eccellenti. Esegue compiti complessi e sa applicare contenuti e conoscenze
con apporti creativi ed originali in qualsiasi contesto.
DESCRITTORI COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA
INDICATORI DI
LIVELLO
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
DESCRITTORI DI LIVELLO
Rispetta le regole convenute.
Porta a termine gli impegni presi.
Ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine
Solitamente rispetta le regole convenute.
Porta a termine gli impegni presi.
Ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine
Con fatica rispetta le regole convenute e porta a termine gli impegni
presi. Non sempre ha cura delle proprie cose e le gestisce con ordine
Mostra difficoltà a rispettare le regole convenute e non sa sempre
mantenere gli impegni presi.
Tende ad essere disordinato nel lavoro e nel gestire le proprie cose.
8
DESCRITTORI COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Eccellente
10
1)
2)
3)
4)
5)
6)
1)
2)
Completo
9
3)
4)
5)
6)
1)
2)
3)
4)
5)
6)
1)
2)
Avanzato
8
Intermedio
7
3)
4)
5)
6)
1)
2)
Base
6
3)
4)
5)
6)
1)
2)
Base non
raggiunto
5
3)
4)
5)
6)
Rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Partecipa alle discussioni sapendo rispettare i tempi degli interventi.
Dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe.
Si dimostra propositivo e si pone come mediatore efficace nelle discussioni con
i compagni.
Dimostra autocontrollo.
Non presenta rapporti disciplinari sul registro di classe.
Rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Partecipa alle discussioni sapendo rispettare i tempi degli interventi, se
coinvolto.
Dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe, se gli è richiesto.
Si dimostra poco propositivo nella vita della classe.
Dimostra autocontrollo.
Non presenta rapporti disciplinari sul registro di classe.
Rispetta di solito regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Partecipa alle discussioni sapendo di solito rispettare i tempi degli interventi.
Raramente dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe.
Si dimostra raramente propositivo nella vita di classe.
Dimostra di solito autocontrollo.
Può presentare alcune note disciplinari non gravi sul registro di classe.
Non sempre rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Partecipa alle discussioni sapendo raramente rispettare i tempi degli
interventi.
Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe.
Non si dimostra propositivo nella vita della classe.
Non sempre dimostra autocontrollo.
Presenta alcune note disciplinari sul registro di classe.
Raramente rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Partecipa saltuariamente alle discussioni, non sapendo rispettare i tempi degli
interventi.
Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe.
Non si dimostra propositivo nella vita della classe.
Raramente dimostra autocontrollo.
Presenta alcune note disciplinari sul registro di classe.
Non rispetta regole, impegni, persone, ambienti e oggetti.
Non sa partecipare alle discussioni, impedendo un normale svolgimento delle
lezioni.
Non dà il suo contributo costruttivo alla vita della classe.
Non si dimostra propositivo nella vita della classe.
Non dimostra autocontrollo.
Presenta ripetute e gravi note disciplinari sul registro di classe.
Il voto di condotta è attribuito dal dai Docenti, su proposta del Coordinatore di Classe, in sede
di scrutinio, dopo attento ascolto reciproco ed è il risultato della valutazione, compiuta dagli
insegnanti, sul comportamento tenuto dallo Studente stesso, in base ai seguenti indicatori:
Rispetto delle regole, persone e oggetti
Impegno
Comunicazione e relazione interpersonale con compagni e adulti
Autocontrollo
Partecipazione al dialogo educativo-didattico
Note disciplinari.




I documenti di valutazione sono quindi:
scheda di valutazione del primo periodo (quadrimestre);
scheda di valutazione finale;
certificazione delle competenze alla fine della scuola primaria;
certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo d’istruzione.
9
In presenza di alunni con bisogni educativi speciali vengono definite didattiche personalizzate
o individualizzate a seconda delle esigenze, delle certificazioni e/o diagnosi presentate e
condivise nei consigli di classe e interclasse nel corso dell’anno.
X VALUTAZIONE - INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di
istruzione e di formazione)
L’INVALSI “… effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli
studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione …”
Vengono somministrate delle prove scritte alle classi seconde e quinte della Sc. Primaria e
terze della Sc. Secondaria di 1° grado relative all’ambito matematico e linguistico. Costituiscono
parte integrante delle prove nell’Esame di Stato al termine del primo ciclo di istruzione.
I dati che l’INVALSI mette a disposizione della scuola permettono all’Istituto di rilevare i punti
deboli e i punti forti del proprio sistema formativo secondo diversi livelli di comparazione.
XI VALUTAZIONE DI ISTITUTO
L’I.C.S. con la Valutazione di Istituto, in applicazione delle indicazioni normative in vigore,
intende permettere la rilevazione delle attività dell’Istituto al fine di metterne in luce i diversi
aspetti e di orientare così le future scelte inerenti all’azione formativa.
L. 59, 15 marzo1997, l’art 2 al comma 9 stabilisce nell’ultima parte “l'obbligo di adottare
procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del
raggiungimento degli obiettivi”.
Sono coinvolti nella valutazione:
•
•
i CONSIGLI D’INTERCLASSE per la valutazione dei progetti e delle attività didattiche
di plesso;
i CONSIGLI DI CLASSE per la valutazione dei progetti delle attività didattiche di ogni
classe;
•
il COLLEGIO DEI DOCENTI per la valutazione delle linee di indirizzo pedagogicodidattico del P.O.F. e dei Progetti in esso contenuti;
•
•
la COMMISSIONE P.O.F. per l’analisi dello svolgimenti, dell’efficienza e dell’efficacia dei
progetti stessi, in relazione ai costi sostenuti dall’Istituto ed alla loro ricaduta;
I GENITORI tramite questionario e monitoraggio tempi scuola;
•
le FUNZIONI STRUMENTALI per la valutazione dell’attività svolta.
XII LA VALUTAZIONE DEL MERITO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI E SISTEMI FUNZIONALI ALLA PREMIALITÀ E ALLA
VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI.
Nell’Istituto si pone la massima attenzione ai bisogni educativi del discente fra i quali quelli di
“stabilire sempre nuovi e più saldi rapporti con l’ambiente sociale, nell’incessante tentativo di
diventare più compiutamente se stesso” (Rogers). In coerenza con questo approccio la
premialità e la valorizzazione del merito sono rivolti a:
 Incentivare l’utilizzo dei valori della condivisione e della cooperazione, all’interno di
percorsi didattici, al fine di stimolare la crescita delle abilità comunicative e delle
strategie di aiuto per gli alunni in difficoltà. In questo modo gli apprendimenti diventano
il naturale risultato di costruttive e produttive relazioni e gli obiettivi didattici sono
continuamente collegati a quelli di carattere sociale;
 Valorizzare temi che ripercorrono le tappe per la costruzione di atteggiamenti di pace: la
conoscenza di sé e degli altri, l’autostima e la fiducia negli altri, l’empatia, la
10
cooperazione, l’ascolto attivo, la comunicazione, il rispetto e la valorizzazione delle
differenze, il superamento dello stereotipo e del pregiudizio, la sensibilità e il rispetto
per l’ambiente in cui si vive;
 Riconoscere il merito ad alunni, che abbiano evidenziato nel loro percorso formativo
risultati rilevanti non solo e non tanto nel profitto, ma anche nelle competenze
sociali, nell’autoefficacia, nella motivazione.;
 Premiare l’eccellenza del risultato di profitto mediante un’attività svolta in collaborazione
con il Comune di Ponzano V.to che mette a disposizione degli alunni distinti nel corso
degli esami di fine primo ciclo, una borsa di studio.
L’INCLUSIONE SCOLASTICA
Il diritto allo studio è esteso a tutti gli alunni, con particolare attenzione agli alunni in situazione
di svantaggio, nel rispetto della normativa vigente e dei principi costituzionali.
Docenti, specializzati e curricolari, condividono la responsabilità dell’inclusione degli alunni
BES (Bisogni Educativi Speciali) grazie ad un’organizzazione scolastica flessibile che cerca di
garantire ad ognuno lo sviluppo delle proprie potenzialità.
L’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) è connaturata alla
progettazione dei percorsi educativi e didattici. L’obiettivo non è quello di adeguare,
modellare, quanto organizzato per la maggioranza degli alunni, ma di programmare secondo
le necessità di tutti. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono individuati da:
 Soggetti certificatori esterni alla scuola;
si tratta di soggetti pubblici o privati individuati dalla regione Veneto con nota del 23/03/2011
e nota 06/04/2011. In questi casi, ai sensi della vigente normativa, si prevede la redazione di
un Piano Didattico Personalizzato. Il PDP si configura come un patto educativo scuola –
famiglia, un accordo dichiarato circa una serie di atteggiamenti ed azioni che conducono
ciascun componente alla consapevolezza del proprio ruolo.
 Consiglio di Classe/Team;
nella propria autonomia l’organo individua gli alunni ai quali per motivi fisici, psicologici o
sociali, sia necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Questa
necessità potrebbe essere limitata nel tempo. Le rilevazioni vengono verbalizzate al fine di
adeguare la metodologia, gli obiettivi, le richieste alle necessità personali e agli stili di
apprendimento. In questi casi sarà il Consiglio di Classe a decidere se formalizzare o meno gli
interventi, in un documento da condividere con la famiglia.
L’inclusione degli alunni con BES avviene anche mediante risorse specifiche previste dalle norme
quali:
XIII Il gruppo di lavoro per l’inclusione GLI
Svolge le seguenti funzioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi;
elaborazione di una proposta di PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno
scolastico.
Il GLI è composto da:
Dirigente scolastico;
Funzioni strumentali di area;
Coordinatori di classe o di team, se funzionali agli argomenti da trattare;
Insegnanti di sostegno;
11
XIV Gruppo di lavoro Handicap Operativo GLHO
Svolge le seguenti funzioni:
•
•
elabora il Profilo Dinamico Funzionale;
elabora il Piano Educativo Individualizzato o Piano Educativo Personalizzato;
•
verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF. E’ composto da:
• Dirigente Scolastico o suo delegato;
• Insegnanti di classe;
• Insegnante specializzato sul sostegno;
• Assistente o educatore eventualmente presente;
• Operatori della ASL che si occupano del caso;
• Genitori o dai facenti funzione;
• Qualunque altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno.
XV La Funzione Strumentale
La funzione strumentale per l’inclusione ha funzioni di coordinamento e stimolo.
XVI L’insegnante specializzato di sostegno
È assegnato alla classe, in cui è contitolare, e offre il suo contributo e le specifiche
competenze nella progettazione di attività didattiche.
Il consiglio di classe definisce gli interventi di inclusione.
 Promuove l’inclusione degli studenti con BES nell’ambito dell’attività della classe. Il
consiglio di classe/team, tenendo conto dei PEI e PDP (piano didattico personalizzato)
redatti per gli studenti con BES, individua gli opportuni raccordi progettuali e
organizzativi che favoriscano un proficuo utilizzo delle risorse.
 I consigli di classe, interclasse, potranno individuare un docente tutor che costituirà un
ulteriore punto di riferimento per l’alunno con bisogni educativi speciali e per la sua
famiglia.
XVII Il piano annuale per l’inclusione
Il piano di inclusione viene definito tenendo conto del progetto d’istituto e di quanto progettato
nei consigli di classe e condiviso a livello di plesso o di singola scuola.
Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per
realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e per
sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno
e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità / svantaggio.
Relativamente alle classi iniziali del primo e del secondo ciclo, l’istituto, nel predisporre il piano
di inclusione, tiene conto della documentazione trasmessa dalla scuola dell’infanzia o dalla
scuola di provenienza e/o di informazioni fornite dalla famiglia e/o da figure professionali che
seguono lo studente e la famiglia stessa. Il piano d’inclusione è consultabile all’indirizzo
www.icsponzano.gov.it
Inclusione scolastica degli alunni stranieri
L’Istituto ha designato un referente per l’intercultura che si occupa dell’accoglienza e
dell’integrazione degli alunni stranieri.
I documenti più significativi di cui la scuola dispone per rendere effettivo il diritto all’inclusione
scolastica degli alunni stranieri sono: le Linee guida allegate alla C.M. 4233 del 19/02/2014, la
C.M. n° 2 del 08/01/2010.
La scuola opera per rendere attivi i seguenti principi:
•
misurarsi con culture differenti e considerare la diversità come una potenziale risorsa
per l’innovazione, rispondendo alle esigenze del mondo che cambia;
12
• promuovere relazioni improntate ad apertura e rispetto per favorire l’inclusione degli
alunni stranieri grazie alla cooperazione tra tutte le componenti della scuola. Gli
eventuali fondi disponibili sono utilizzati per:
• corsi di prima e seconda alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana;
• interventi di mediatori linguistico-culturali;
• progetti di intercultura;
• partecipazione a progetti in rete;
•
Progetti di recupero delle abilità scolastiche.
Gli alunni sono seguiti dagli insegnanti di classe e dagli eventuali docenti per l’apprendimento
della lingua italiana, l’avviamento allo studio e il recupero delle altre discipline.
AMPLIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PLIATO MLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'Istituto Comprensivo si propone di promuovere il raggiungimento di competenze chiave
ampliando l'offerta formativa. I progetti sono annuali o pluriennali, coinvolgono più classi, più
docenti, diversi ordini di scuola e cercano di privilegiare l'uso di risorse digitali. Una
commissione preposta valuta i progetti ampiamente illustrati in una apposita scheda dove, oltre
alla descrizione di competenze e abilità, è chiesto di indicare gli strumenti previsti per la
misurazione della ricaduta del progetto.
XVIII PROGETTI DI MIGLIORAMENTO ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ERASMUS PLUS
ENGLISH STORYTELLING-THEATRINO
EDUCARSI ALLE BUONE RELAZIONI
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
ORIENTAMENTO
LINGUE VIVE: INGLESE, FRANCESE, TEDESCO
CERTIFICAZIONI DELF, FIT, KET
ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI
CONOSCERE ALTRE LINGUE
ATTIVITA’ DI RECUPERO
GIOCO SPORT
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
PROGETTO CONTARINA
PROGETTO GRANDE GUERRA
SPORTELLO SPAZIO ASCOLTO
GEMELLAGGIO ITALIA-OLANDA
SOSTEGNO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
GROWTH MINDSET
L’ampliamento dell’offerta formativa non si esaurisce con i precedenti progetti. Altre attività
sono previste nelle programmazioni di ogni plesso.
Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei
genitori, pervenuti in occasione degli appositi incontri saranno attuate attraverso le seguenti
attività:
Ulteriori attività in collaborazione con:


Associazioni culturali e sportive
Protezione Civile
13








Ulss,
Polizia di stato,
Guardia di finanza
Avis/Aido di Ponzano
Attivita’ extracurricolari pomeridiane (allegati)
Viaggi di studio all’estero
English city camps
Comitato Genitori
XIX. FORMAZIONE
“La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti, essa si
esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento
e formazione in servizio” (CCNL 06/09 art. 26 C.2).
“Rientra altresì nell'attività funzionale all'attività educativa la partecipazione ad iniziative
di formazione e di aggiornamento programmate a livello nazionale, regionale o di
istituzione educativa.” (CCNL 06/09 art. 129 C.4).
“Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono
definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta
formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento” (L.107/2015 c.124).
I riferimenti normativi sottolineano, se ce ne fosse bisogno, il ruolo fondamentale che la
formazione gioca non solo nell’aggiornamento del bagaglio professionale dei singoli docenti,
ma anche nella vitalità culturale complessiva dell’intera istituzione scolastica. Vitalità che ha
costantemente bisogno di essere alimentata dal confronto con le migliori pratiche e con le
teorie più recenti.
A tal fine, anche in attuazione del D.L. 104/2013 art. 16, il collegio dei docenti delibera
annualmente il Piano delle Attività di Aggiornamento e Formazione con le seguenti
finalità:



Consentire al personale docente di approfondire le conoscenze e sviluppare adeguate
competenze per affrontare e avviare cambiamenti, innovazioni, ricerche e
sperimentazioni in ambito organizzativo, metodologico-didattico ed educativo;
Promuovere e supportare l’acquisizione delle competenze specifiche necessarie ai
docenti incaricati di seguire e attuare specifiche iniziative previste dal POF;
Supportare le competenze comunicativo-relazionali e organizzative di tutto il personale.
Il piano per l’anno scolastico in corso è stato elaborato in coerenza con quanto rilevato nel
Rapporto di AutoValutazione e con l’atto d’indirizzo del dirigente scolastico
XX “PER ME” Progetto Evoluto di Rete per il Miglioramento degli Esiti scolastici”


Il progetto è finalizzato al miglioramento dei risultati conseguiti dagli studenti ed alla
riduzione della variabilità dei risultati dentro e tra le classi
Il progetto inoltre persegue obiettivi importanti di orientamento di tutti gli operatori
della scuola verso il successo degli studenti misurato con gli esiti e con i risultati delle
prove INVALSI, il rafforzamento della cultura del miglioramento continuo, lo sviluppo
della progettualità e dello spirito di team, il sostegno alla crescita complessiva del
sistema scuola.
L’ORGANIZZAZIONE
L’iscrizione all’istituto comprensivo o a particolari corsi attivati nello stesso è regolata dai
criteri esplicitati nel regolamento d’Istituto, rinvenibile
all’indirizzo.wwwicsponzanoveneto.gov.it
XXI FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
L’organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del
14
servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture,
all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale.
Sulla base della normativa vigente (DPR 275/99, L.107/2015), tale flessibilità potrà garantire:
 l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi
attività e insegnamenti interdisciplinari;
 la programmazione plurisettimanale e flessibilità dell'orario complessivo del curricolo e
di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della
classe.
XXII SOSTITUZIONE DEGLI INSEGNANTI ASSENTI
A partire dall’A.S. 2015/16, per l’attuazione del Piano dell’offerta Formativa, la scuola dispone
dell’organico dell’autonomia (L. 107/2015 c. 5). Tale organico copre tutte le necessità di
insegnamento, sostegno, potenziamento, organizzazione, progettazione e coordinamento.
Nell’organico dell’autonomia sono dunque previste, a partire dall’A.S. 2015/16, risorse di
personale aggiuntive la cui consistenza sarà modulata annualmente negli anni successivi. Tali
docenti potranno essere impiegati, oltre che per la realizzazione dei progetti, anche per le
supplenze brevi fino a dieci giorni (L.107/2015 c.85).
XXIII SCANSIONE TEMPORALE
Suddivisione in periodi dell’anno scolastico
Nell’istituto l’anno scolastico in corso è suddiviso in due periodi:
Primo quadrimestre fino al 31 gennaio e secondo quadrimestre fino al 30 giugno
XXIV SUDDIVISIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
 Scuola Primaria
I tempi da dedicare all’insegnamento delle discipline vengono definiti e garantiti, a livello di
Istituto, secondo seguente la tabella riassuntiva:
Tempo scuola 27 ore Suddivisione oraria delle discipline
Disciplina
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia informatica
Musica
Scienze motorie
Arte e immagine
Religione Cattolica
Totale
Classe1
7
3
2
1
5
2
1
1
2
1
2
27
15
Classe 2
7
2
2
2
5
2
1
1
2
1
2
27
Classe 3
6
2
2
3
5
2
1
1
2
1
2
27
Classe 4
6
2
2
3
5
2
1
1
2
1
2
27
Classe 5
6
2
2
3
5
2
1
1
2
1
2
27
Tempo scuola
40 ore Suddivisione oraria delle discipline
Disciplina
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia informatica
Musica
Scienze motorie
Arte e immagine
Religione Cattolica
Avvio al metodo di studio
Mensa
Totale
Classe 1
8
3
2
1
6
2
1
1
2
2
2
5
5
40
Classe 2
8
3
2
2
5
2
1
1
2
2
2
5
5
40
Classe 3
7
3
2
3
5
2
1
1
2
2
2
5
5
40
Classe 4
7
3
2
3
5
2
1
1
2
2
2
5
5
40
Classe 5
7
3
2
3
5
2
1
1
2
2
2
5
5
40
XXV SUDDIVISIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
Scuola Secondaria di I grado - 30 ore settimanali
Discipline
Orario settimanale
Lingua italiana
6
Lingua inglese
3
Matematica e Scienze
6
Tecnologia
2
Storia e geografia
3
Arte e immagine
2
Musica
2
Scienze motorie e sportive
2
Insegnamento della Religione Cattolica o attività alternative
1
2^ lingua straniera
2
Approfondimento materie letterarie
1
XXVI MODELLO TEMPO SCUOLA
SCUOLA 27 ORE - SCUOLA PRIMARIA
Plesso
Merlengo
Orario
settimanale
5 giorni
Ponzano
5 giorni
Paderno
5 giorni
Orario
giornaliero
8.30/12.30
13.30/16.30
8.20/12.20
13.20/16.20
8.30/12.30
13.30/16.30
Mensa
12.30/13.30
12.20/13.20
12.30/13.30
16
Rientri
2
Venerdì termine lezioni 13.30
2
Venerdì termine lezioni 13.20
2
Venerdì termine lezioni 13.30
Il modello tempo- scuola 40 ore – SCUOLA PRIMARIA
Plesso
Orario
settimanale
Orario
giornaliero
Gastaldo
5 giorni
Ponzano
Paderno
Mensa
Rientri
8.15/13.15
14.15/16.15
13.15/14.15
5
5 giorni
8.20/12.20
13.20/16.20
12.20/13.20
5
5 giorni
8.30/12.30
13.30/16.30
12.30/13.30
5
Modello tempo SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO 30 ore prevede:
30 ore
30 ore
Settimana corta
Dal lunedì al venerdì
Settimana lunga
Dal lunedì al sabato
8.00- 14.00
Due pause nella mattina
8.00- 13.00
XXVII FUNZIONI GESTIONALI
Le funzioni di ciascuna delle figure di sistema previste in questo piano sono meglio specificate
nel funzionigramma reperibile nel sito dell’istituzione scolastica. www.icsponzanoveneto.gov.it
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa SANDRA MESSINA
Figure di
sistema
Collaboratori
del dirigente
Primaria
Merlengo
Primaria
Gastaldo
Primaria
Paderno
DURANTE
EDDA
Primaria
Ponzano
Secondaria di
I° “G. Galilei”
BARBARO
FIORENZO
Funzioni
strumentali
Area disabilità
PARISI
PALMINA
POF
ZAMPESE
TIZIANA
Sito
COSTALUNGA
CRISTIAN
17
RESPONSABILI DI SETTORI
Responsabili
Primaria
Merlengo
Primaria
Gastaldo
Primaria
Paderno
Primaria
Ponzano
Secondaria di I°
“G. Galilei”
Invalsi
Orientamento
BARBARO
FIORENZO
Spazio ascolto
SILVIA ROSSETTI
Stranieri
VELLA RITA
Sport
Sistema
nazionale di
Valutazione
LUNARDI S.
FIORETTI
PATRIZIA
FRATTER CINZIA
DURANTE
E.
BARBARO/ZAMPESE
INCARICHI DI PLESSO
Plesso
Primaria
Merlengo
Primaria
Gastaldo
Primaria
Paderno
Primaria
Ponzano
Fiduciario di
plesso
MARINO
MICHELA
BOMBINI
ANNAMARIA
FARDIN
GABRIELLA
BIANCHI
CHIARA
Mensa
CHITÈ
CLAUDIA
PISCOPO
LOREDANA
PARISI
CATERINA
MASCIA
MILENA
Laboratorio
informatico
LIM e
Registro
elettronico
FRASSON
ROBERTO
D’ANTONA
CARMEN
ZANATTA
GIOVANNA
ZONCH
ELISA
Secondaria di I°
“G. Galilei”
STRACQUADANIO
GRAZIELLA
Lab. di arte
TIANO SILVIA
Lab. di
scienze
PAGANO CECILIA
Sicurezza
COMIN
DANILO
D’ANTONA
CARMEN
NICOLAO
TIZIANA
MARINO
BARBARA
Sussidi,
facile
consumo e
biblioteca
TOFFOLO
SERGIO
TOFFOLO
SERGIO
GRILLO
PAOLA
ZIZOLA
BIANCAROSA
18
MASSAROTTO
FAUSTO
Commissioni
Plesso
Primaria
Merlengo
Primaria
Gastaldo
Primaria
Paderno
Primaria
Ponzano
Secondaria
di I° “G.
Galilei”
Sicurezza
COMIN
DANILO
D’ANTONA
CARMEN
NICOLAO
TIZIANA
Sport
GROSSO
MARILENA
INGARGIOLA
MARIA
FIORETTI
PATRIZIA
MARINO
BARBARA
GATTEL
GIULIA
MASSAROTTO
FAUSTO
FRATTER
CINZIA
Comitato
mensa
CHITE’
CLAUDIA
PISCOPO
LOREDANA
PARISI
CATERINA
MASCIA
MILENA
Inclusività
GRASSO
MARIAGRAZIA
CONTE/FANTI
NATO
FRANCO C.
BIDOLI A.
SALES CARLA
ROSSETTI
SILVIA
Informatica
FRASSON
ROBERTO
D’ANTONA
CARMEN
ZANATTA
GIOVANNA
ZONCH ELISA
STRACQUADA
NIO
GRAZIELLA
POF
COMIN
DANILO
LUNARDI
SABRINA
CONTE
SABRINA
FABBRO
MONICA
ZAMPESE
TIZIANA
Attività
pomeridiane
CONTE
SABRINA
Cl 5 e classi
SEC.
ZAMPESE
TIZIANA
Infanzia/prim
aria
CARNIATO
PAOLA
BASSO
ANNAROSA
PACE LAURA
SOSSAI
ALBINA
Primaria/sec
ondaria
GRASSO
MARIAGRAZIA
PIANCA
GIUSEPPINA
NICOLAO
TIZIANA
STAZZONE
MARIA
CONCETTA
FILIPPOZZI
MARA
Stranieri
GRASSO
MARIAGRAZIA
DALLA POLA
ROSANNA
VELO
ELISABETTA
MAZZOTTA
MONICA
VELLA RITA
Lingue vive
CASTELLI
MARIA L.
D’ANTONA
CARMEN
MARTINI
MONICA
FRACALANZA
FRANCESCA
COLZANI
CHIARA
19
Coordinatori
1A
Primaria
Merlengo
Primaria
Gastaldo
Primaria
Paderno
Primaria
Ponzano
COMIN DANILO
BOMBINI ANNA
MARIA
DURANTE EDDA
SALES CARLA
PACE LAURA
FABBRO MONICA
1B
1C
SCIALPI MARTA
2A
MARINO MICHELA
2B
.
BASSO
ANNAROSA
GRILLO PAOLA
POSSAMAI
ANGELA
D’AMORE TINDARA
DE MATTEIS LUISA
2C
3A
BISCARO CHIARA
CHITE’ CLAUDIA
DALLA POLA
ROSANNA
3B
MARTINI MONICA
MASCIA MILENA
VELO ELISABETTA
MAZZOTTA
MONICA
3C
BIANCHI CHIARA
3D
RUGGIERO FLOR
4A
CARNIATO PAOLA
INGARGIOLA
MARIA
FIORETTI
PATRIZIA
PIANCA
GIUSEPPINA
4B
NICOLETTI LARA
DE MARCHI
VALERIA
4C
5A
TOMARCHIO
ANGELA
GRASSO MARIA
GRAZIA
LUNARDI SABRINA
5B
CONTE SABRINA
ZIZOLA
BIANCAROSA
NICOLAO TIZIANA
BUOSI SABINA
5C
ZONCH ELISA
5D
ZAMBON
MARIAGRAZIA
20
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
classe
Coordinatore
Segretario
1A
STRACQUADANIO prof.ssa
Graziella
DAL POZZO prof.ssa Giovanna
1B
ZAMPESE prof.ssa Tiziana
VELLA prof.ssa Rita
1C
PAGANO prof.ssa Cecilia
POLIDORO prof. Marco Stefano
1D
PASCALE prof.ssa Silvia
REGALINO prof.ssa Rachele
1E
COLLINA prof.ssa Silvia
DI STEFANO prof.ssa Antonella
2A
DALLA TORRE prof.ssa Cristina
FRATTER prof.ssa Cinzia
2B
GRESPAN prof.ssa Graziana
ROSSETTI prof.ssa Silvia
2C
FILIPPOZZI prof.ssa Mara
MASSAROTTO prof.Fausto
2D
COLZANI prof.ssa Chiara
TIANO prof.ssa Silvia
2E
BARBARO prof. Fiorenzo
BASSO prof.ssa Marta
3A
GHIOTTO prof.ssa Chiara
BETTIOL prof.ssa Emanuela
3B
BORSATO prof.ssa Anna
MONTUORI prof.ssa Sonia
3C
PETRUCCI prof.ssa Marisa
IOZZI prof.ssa Carla
3D
ROSSI prof.ssa Renata
PICONE prof.ssa Elisabetta
3E
BARBISAN prof. Paolo
FAVORE prof.ssa Sabina
COMITATO DI VALUTAZIONE
Presidente Dirigente scolastico
Docenti
SANDRA MESSINA
COLZANI CHIARA,
FOTI SANTA MARIA
PARISI PALMINA
Genitori
BONARIOL CRISTINA
LUCHERONI MONICA
Componente esterno
INDIVIDUATO DA USR
XXVIII SICUREZZA
Ai sensi del T.U. 81/2008, nel nostro istituto il Dirigente Scolastico si avvale di un
Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione specialista esterno, vista l’impossibilità
di individuare le professionalità richieste tra il personale in servizio.
Con la collaborazione del RSPP procede alla valutazione dei rischi e la conseguente adozione
del Documento della Valutazione dei Rischi, redatto secondo le indicazioni dell’art. 28.
Il Documento Valutazione Rischi viene periodicamente aggiornato.
21
Gli interventi necessari per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro di competenza degli
enti proprietari, vengono tempestivamente e formalmente richiesti.
Nel nostro istituto:
•
Il ruolo di referente di plesso per la sicurezza, che si configura come preposto ai sensi del
testo unico, viene assolto dal/i fiduciario/i incaricato
REFERENTI PER LA SICUREZZA – PREPOSTI AI SENSI DEL T.U. 81/2008
Scuola Primaria Ponzano
MARINO BARBARA
Scuola Primaria Paderno
NICOLAO TIZIANA
Scuola Primaria Merlengo
COMIN DANILO
Scuola Primaria Gastaldo
D’ANTONA CARMEN
Scuola Secondaria di Primo Grado
MASSAROTTO FAUSTO
•
Viene disposto in ogni plesso un Piano di Emergenza e di primo soccorso, esposti nelle
bacheche, che hanno lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente e gli
studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall'edificio
scolastico. Il piano di emergenza definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie
ipotesi di emergenza;
•
Nel corso delle prove di evacuazione da effettuare almeno due volte durante l'anno
scolastico, deve essere verificata la "funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali
correttivi per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica";
•
Verranno designati, al termine dei corsi di formazione previsti, i lavoratori incaricati;
dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei
luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e,
comunque, di gestione dell’emergenza.
Ai lavoratori interessati sono forniti i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale.
È richiesta a tutti gli alunni e a tutti i lavoratori l’osservanza delle norme vigenti.
Si adempie all’obbligo di informazione, formazione e addestramento del personale.
È consentito al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di verificare l’applicazione
delle misure di sicurezza e di protezione della salute.
Al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento
della sua funzione, sarà consentito l’accesso al documento di valutazione dei rischi.
•
•
•
•
•
•
Si adottano le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei
luoghi di lavoro.
LA PARTECIPAZIONE
XXIX ORGANI COLLEGIALI
Riferimenti normativi: D.L. n. 297 del 16/4/1994
Per maggiori informazioni sul funzionamento di questi organi consultare il “Regolamento
per il funzionamento degli Organi collegiali”, reperibile presso il sito della scuola.
XXX Il Consiglio d’Istituto
Il Consiglio, composto da 19 membri, è presieduto da uno dei Genitori membri, eletto a
maggioranza assoluta dai suoi componenti.
22
Componenti del Consiglio d’Istituto
COMPONENTE ATA
SERAFINO MARILENA
COMPONENTE DOCENTI
NICOLETTI LARA
IOZZI CARLA MARIA ROSARIA
BARBARO FIORENZO
DE MARCHI VALERIA
MARTINI MONICA
DURANTE EDDA
GRASSO MARIAGRAZIA
ZAMPESE TIZIANA
COMPONENTE GENITORI
PRIOR CINZIA
ZANCA MASSIMO
DE LONGHI ENRICO
SANTINI MASSIMO
PORZIO NASCENZO
FACCIN ROBERTA
PERIN ALESSANDRO
PIOVESAN GABRIELA
XXXI La Giunta Esecutiva
Ha il compito di predisporre i lavori del Consiglio d’Istituto.
PRESIDENTE
SANDRA MESSINA
Membro di diritto
EMILIO BILLIO
NICOLETTI LARA
DIRIGENTE SCOLASTICO
DIRETTORE S.G.A.
COMPONENTE DOCENTI
COMPONENTE ATA
SERAFINO MARILENA
CINZIA PRIOR
MASSIMO SANTINI
COMPONENTE GENITORI
XXXII Il Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio
nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha potere deliberante in materia di
funziona mento didattico dell’istituto.
I Dipartimenti verticali disciplinari e interdisciplinari
I Dipartimenti disciplinari sono organismi collegiali considerati articolazioni funzionali del
Collegio Docenti e sono formati dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o area
disciplinare. Nel nostro Istituto Comprensivo i Dipartimenti sono organizzati in verticale, sia
per ambiti disciplinari, che interdisciplinari e fanno riferimento alle quattro competenze
chiave:
 Comunicazione nella lingua madre;
 Comunicazione nella lingua straniera;
 Matematico- scientifico- tecnologica;
 Consapevolezza ed espressione culturale;
I docenti, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni
comuni sulla didattica della disciplina stabilendo anche eventuali collegamenti e attività
interdisciplinari.
I Dipartimenti hanno quindi l’importante funzione di supporto alla didattica e alla progettazione
e hanno il compito di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari.
Costituiscono perciò un importante modello organizzativo atto a realizzare interventi sistematici
in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli
apprendimenti in termini di conoscenze e capacità-abilità.
In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono quindi chiamati a:
 Definire aspetti comuni della programmazione didattico-disciplinare;
 Definire criteri comuni per la valutazione delle prove scritto-pratiche;
 Formulare proposte di ampliamento dell’offerta formativa;
 Predisporre e concordare prove in uscita e in ingresso tra i due ordini di scuole;
23
XXXIII Consiglio d’Interclasse e Consiglio di Classe
Nella Scuola primaria il Consiglio di Interclasse è formato dai seguenti componenti:
il Dirigente Scolastico o un suo delegato;
tutti i docenti dello stesso plesso;
i rappresentanti eletti dai genitori di tutte le classi del plesso.
Nella Scuola secondaria di I grado il Consiglio di Classe è formato dai seguenti componenti:
il Dirigente Scolastico o un suo delegato;
i docenti di ogni singola classe;
4 rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe.
Il Consiglio formula proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e
ad iniziative di sperimentazione ed ha il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci
tra docenti, genitori ed alunni.
Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei
rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio con la sola presenza dei docenti.
XXXIV Organo di Garanzia (DPR n.249/1998)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia
interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di
garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di 10 giorni.
2. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro il termine dei dieci giorni dalla
presentazione dell’impugnazione, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
3. Dell’Organo di garanzia fanno parte:
•
Due docenti designati dal Collegio dei docenti;
•
Due genitori designati dal Consiglio di Istituto;
•
E’ presieduto dal Dirigente scolastico;
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTI
GENITORI
XXXV
SANDRA MESSINA
CHIARA COLZANI
TIZIANA ZAMPESE
(supplenti: CHIARA GHIOTTO, GRAZIELLA STRACQUADANIO)
ROBERTA FACCIN
GABRIELA PIOVESAN
(supplenti: ENRICO DE LONGHI, CINZIA PRIOR)
COMITATO GENITORI
PRESIDENTE
VICEPRESIDENTE
SEGRETARIO
PIOVESAN GABRIELA
SANTINI MASSIMO
DE LONGHI ENRICO
COMUNICAZIONE
I rapporti scuola - famiglia avvengono attraverso l’attivazione di differenti canali di
comunicazione.
Per il dettaglio delle modalità di comunicazione scuola famiglia consultare il regolamento
d’istituto scaricabile dal sito www.icsponzanoveneto.gov.it
I colloqui tra la scuola e le famiglie per le informazioni riguardanti il percorso
scolastico e formativo degli alunni sono:
24
XXXVI SCUOLA PRIMARIA


Colloqui generali che si svolgono due volte all’anno, uno per ciascun periodo scolastico.
Colloqui individuali su appuntamento per iniziativa di una delle due parti.
XXXVII SCUOLA SECONDARIA


Colloqui generali due volte l’anno.
Colloqui individuali su appuntamento per iniziativa di una delle due parti.
L’orario di disponibilità antimeridiana dei docenti, viene comunicato con apposita circolare.
È attivo, su richiesta, un servizio di recapito via posta elettronica di ogni comunicazione,
circolare, avviso, da parte della scuola. L’attestazione di presa visione avviene mediante
firma negli appositi spazi del libretto personale dell’alunno.
Il libretto personale viene fornito a ciascun alunno delle scuole primarie e secondarie e
costituisce ancora oggi un prezioso strumento di comunicazione soprattutto per i più piccoli,
come specificato nel dettaglio nel regolamento d’Istituto.
RISORSE UMANE E MATERIALI
XXXVIII POSTI DI ORGANICO COMUNI E DI SOSTEGNO
Il Piano indica il fabbisogno triennale dei posti comuni e di sostegno dell'organico
dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, nonché considerate l’evoluzione
storica più recente della popolazione scolastica e la composizione nei plessi dei due ordini di
scuola
Plessi
Classi
PRIMARIA PADERNO
9
PRIMARIA PONZANO
17
PRIMARIA MERLENGO
5
PRIMARIA GASTALDO
6
SCUOLA SEC.1° GRADO
15
Posti
Posti di
Posti di
Comuni
Sostegno
potenziamento
58
5
5
24
3
1
Si precisa che il fabbisogno di cattedre di sostegno per il triennio 2016/19 è calcolato sulla
media storica del triennio precedente ma che è fortemente variabile e non prevedibile, essendo
dipendente dal totale di alunni disabili presente di anno in anno.
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FABBISOGNO POSTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano indica il fabbisogno triennale dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa e
secondo l’ordine di priorità indicato dalla numerazione romana sotto riportata.
ordine
di
priorità
I,II
quantità
ordine
Docente posto comune
Primaria
III,IV,
Docente con
competenze in lingua
inglese
Primaria e
Secondaria
V
Docente
per
il
potenziamento
umanistico/
socio
economico e per la
legalità
Docente Matematica e
scienze
Docente lettere
Primaria e
Secondaria
VIII
Docente tecnico
pratico
Primaria e
Secondaria
IX
Docente per il
potenziamento delle
discipline motorie
Primaria e
Secondaria
X
Docente con
competenze artistico e
musicali
Primaria e
secondaria
XI
Docente per le attività
di sostegno
Primaria e
Secondaria
VI
VII
Secondaria
ragione
per l’avviamento e la messa a regime di un
organico progetto di studio assistito in orario
curricolare e/o extra-curricolare di prima
alfabetizzazione, di supporto e potenziamento
per le difficoltà di apprendimento, di inclusione
tanto per alunni con cittadinanza non italiana CNI
quanto per alunni BES, nei quattro plessi
dell’istituto
per l’avviamento e la messa a regime di un
organico progetto di potenziamento delle
competenze linguistiche di inglese nella scuola
primaria e di avviamento in classi campione del
Content and Language Integrated Learning CLIL
per lo sviluppo e la cura del progetto di
orientamento, di Consiglio comunale dei ragazzi,
progetti legati all’intercultura e alla prevenzione
di ogni forma di discriminazione e bullismo
per l’avviamento e la messa a regime di un
organico progetto di studio assistito in orario
curricolare e/o extra-curricolare di prima
alfabetizzazione, di supporto e potenziamento
per le difficoltà di apprendimento, di inclusione
tanto per alunni con cittadinanza non italiana CNI
quanto per alunni BES nonché per coordinare
interventi di educazione stradale, alla salute,
all’affettività e alla legalità nei due ordini di
scuola e nei cinque plessi
per
la
gestione,
la
manutenzione
e
l’ottimizzazione delle strutture informatiche
presenti nelle cinque sedi dell’istituto, stante
l’emergenza pluriennale determinata finora dalla
sua assenza e dal generalizzato utilizzo del
registro elettronico e del sito dedicato
Per la gestione dei progetti in ambito sportivo
effettuati con il territorio: gioco sport, giornate
della festa dello sport per la primaria e per la
secondaria
per avviare progetti di potenziamento delle
competenze nella pratica e nella cultura musicali,
nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle
tecniche e nei media di produzione e di diffusione
delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti
pubblici e privati operanti nel settore.
per avviare un progetto di supporto in presenza
di bambini problematici da avviare a valutazione,
ma che necessitano di interventi immediati volti
a favorire il benessere del singolo e del gruppo
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Nell’ambito di tutto l’organico dell’autonomia, il Piano indica, per le previste attività “di
organizzazione, progettazione e coordinamento”, un docente di scuola secondaria di 1° grado, o
su posto comune della primaria, quale primo collaboratore del Dirigente scolastico.
Nell’ambito delle scelte di gestione ed organizzazione di competenza del Dirigente scolastico,
dovrà essere prevista:
o
la figura del coordinatore di plessi nella scuola primaria (1 unità)
o
la figura del referente di plesso (4 unità);
o
la figura del coordinatore di classe nella scuola secondaria di 1° grado (15 unità);
o
l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle
priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per la continuità);
o
la figura di coordinatore di dipartimento.
FABBISOGNO POSTI DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO
Il Piano indicherà il fabbisogno triennale dei posti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario il fabbisogno articolato in
1 DSGA
5 assistenti amministrativi
1 tecnico informatico
15 collaboratori scolastici
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Il Piano indicherà il fabbisogno triennale di infrastrutture e attrezzature materiali in particolare
con l’obiettivo di
1.
provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle
infrastrutture informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti,
scuola e famiglia (registro elettronico; sito di istituto);
2.
ampliare la dotazione di LIM o strumenti digitali di futura generazione finalizzati ad una
interazione più efficace ed efficiente nel processo di insegnamento-apprendimento
realizzato con i nativi digitali durante l’orario scolastico.
Si sottolinea infine che:
a. i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione
delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti
anni scolastici dal consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino
coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” dovranno essere inseriti nel
Piano;
b. i progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento
devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare
coinvolta;
c. per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, saranno indicati gli obiettivi cui tendere
nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da
utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno quantitativi, cioè espressi in grandezze
misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza
di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.
Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, affiancata
dal gruppo di lavoro approvato dal collegio docenti nella seduta del 7 ottobre 2015 per essere
portato all’esame del collegio stesso nella seduta del 29 ottobre 2015, che è fin d’ora fissata a
tal fine.
27
PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
Le competenze digitali, ,che dovrebbero essere trasversali sono nel concreto scarsamente
perseguite. Occorre quindi rimediare a questo ritardo poiché un corretto approccio con il
mondo delle Tic è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi formativi della scuola. Il
ruolo dei social media nelle relazioni interpersonali sembra destinato a consolidarsi e crescere.
Gli stessi alunni della scuola primaria ne sono fruitori. La scuola non può certo essere passiva
nei confronti di questi processi, ma deve renderli suoi alleati nella costruzione degli
apprendimenti.
L’obiettivo dovrà essere quello di orientare la pratica didattica quotidiana verso metodologie
più coinvolgenti, che richiedono costantemente la partecipazione attiva dell’alunno, che lo
rendono protagonista della sua crescita.
LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Il Piano dell’Offerta Formativa è uno strumento di identificazione delle scelte operate
nell’istituto.
È caratterizzato quindi da flessibilità e graduale adeguamento, in relazione alle verifiche, alle
nuove risorse, alle scelte curricolari e ai cambiamenti dell’utenza e del territorio.
Proprio per questo esistono prassi per il monitoraggio delle azioni:
XXXIX
VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
La valutazione delle programmazioni educative e didattiche viene svolta periodicamente dai
docenti e trascritta nel Registro elettronico dell’insegnante
XL
VERIFICA DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
L’intera offerta formativa verrà verificata dalla commissione Pof alla fine di ogni anno
scolastico. L’organizzazione didattica (progetti di classe e laboratori), i rapporti con il territorio,
le collaborazioni con esperti esterni, le modalità di collaborazione con gli Enti locali potranno
essere rivisti in funzione della valutazione effettuata.
XLI
VALUTAZIONE DEI PROGETTI
A fine anno ciascun referente di progetto procederà alla valutazione di quanto realizzato
secondo i criteri predisposti.
XLII VALUTAZIONE DEI DOCENTI
La L. 107/2015 prevede che Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal
comitato per la valutazione dei docenti, assegni annualmente al personale docente una
somma, comunemente definita “Bonus” sulla base di motivata valutazione. Tale somma è
destinata a valorizzare il merito del personale docente di ruolo.
I criteri dovranno essere indirizzati a valorizzare:

la qualità dell'insegnamento

i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti nell'innovazione didattica e
metodologica

le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione
del personale.
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XLIII
VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Nella valutazione dei dirigenti scolastici si tiene conto del contributo del dirigente al
miglioramento del servizio scolastico secondo le risultanze del rapporto di autovalutazione
d’Istituto, in funzione dei seguenti criteri generali:
 competenze gestionali ed organizzative;
 valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale dell'istituto;
 apprezzamento del suo operato all'interno della comunita' professionale e sociale;
 contributo al miglioramento del successo formativo;
 direzione
unitaria
della
scuola,
promozione
della partecipazione e della
collaborazione.
La valutazione verrà affidata ad un apposito nucleo secondo quanto previsto da
un’apposita direttiva ministeriale e relative linee guida.
XLIV
PRIORITA’ E TRAGUARDI INDIVIDUATI NEL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE (RAV)
INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
Il presente Piano è coerente con il Rapporto di AutoValutazione elaborato nel corso
dell’anno scolastico 2014/15 su una piattaforma nazionale che metteva a disposizione
delle singole scuole dati di molteplice origine e relativi a svariati ambiti. Ciascuna scuola
ha potuto quindi confrontare gli esiti dei propri studenti e le proprie pratiche didattiche,
organizzative e gestionali con quelli degli altri istituti. Il rapporto verrà pubblicato
integralmente sul portale Scuola in Chiaro. www.icsponzanoveneto.gov.it
Nel Rapporto di Autovalutazione l’istituto ha individuato le priorità da perseguire
relative agli esiti degli studenti nel triennio 2016-19.
Tali priorità sono naturalmente rivedibili e modificabili con cadenza annuale.
Il numero di alunni con debito formativo per ciascun anno di corso, sia pure determinato in
buona parte da fattori extrascolastici quali lo scarso impegno degli alunni stessi, è un
elemento di criticità. La scuola si deve perciò dotare di strumenti adeguati per promuovere il
successo formativo dei suoi alunni.
Le priorità individuate sono:
Esiti degli studenti
Risultati scolastici
Risultati prove
standardizzate nazionali
Competenze chiave e di
cittadinanza
Descrizione delle
priorità
Descrizione del
traguardo
Ridurre la variabilità tra le
classi nelle prove invalsi
Fare in modo che tutte le
classi raggiungano
punteggi in linea alle
medie di riferimento
Rilevazione del numero di
studenti in grado di
consultare fonti di
informazione e di
riassumere e rielaborare
contenuti
Sviluppo delle competenze
per acquisire strategie
funzionali
all’organizzazione delle
informazioni e
all’acquisizione di un
adeguato metodo di studio
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Tali priorità orientano l’intero PTOF attraverso una molteplicità di scelte tra le quali si citano a
titolo puramente esemplificativo:
 quelle didattiche, privilegiando alcuni progetti di ampliamento e miglioramento
dell’offerta formativa rispetto ad altri;
 quelle organizzative, richiedendo docenti per il potenziamento con specifiche qualifiche;
 quelle gestionali, orientando le risorse finanziarie o la formazione.
Obiettivi di processo
Area di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Obiettivo di processo
Costruzione di modelli comuni di
progettazione didattica.
Organizzazione di gruppi di lavoro per
classi parallele per condividere obiettivi di
apprendimento e relative tempistiche.
Ambiente di apprendimento
Incrementare la collaborazione tra docenti
per la progettazione di attività
laboratoriali e UDA.
Incrementare l’uso delle TIC per le
attività didattiche.
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
Consolidare la formazione dei docenti
sull’uso delle TIC.
Organizzazione di attività laboratoriali di
formazione dei docenti sulla
progettazione di una didattica atta allo
sviluppo delle competenze.
Integrazione con il territorio e rapporti
con le famiglie
Nel Piano di Miglioramento si individueranno le azioni di pianificazione, realizzazione, di
monitoraggio dei risultati e di riesame di quanto intrapreso. Saranno altresì individuati i tempi
di attuazione ed i relativi responsabili.
Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 è prevista l’attivazione della fase di valutazione
esterna attraverso le visite alle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterna.
Saranno coinvolte il 10% delle scuole fra statali e paritarie, secondo quanto previsto dalla
Direttiva 11/2014
30
31