emerso l`invito a “complicarsi meravigliosamente la vita”, ossia a
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emerso l`invito a “complicarsi meravigliosamente la vita”, ossia a
Incontro di Casa - CdC San Giuseppe del 24/09/2014 DALL’ESORTAZIONE APOSTOLICA “EVANGELII GAUDIUM” DI PAPA FRANCESCO 268. La Parola di Dio ci invita anche a riconoscere che siamo popolo: «Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio» (1 Pt 2,10). Per essere evangelizzatori autentici occorre anche sviluppare il gusto spirituale di rimanere vicini alla vita della gente, fino al punto di scoprire che ciò diventa fonte di una gioia superiore. La missione è una passione per Gesù ma, al tempo stesso, è una passione per il suo popolo. Quando sostiamo davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo tutto il suo amore che ci dà dignità e ci sostiene, però, in quello stesso momento, se non siamo ciechi, incominciamo a percepire che quello sguardo di Gesù si allarga e si rivolge pieno di affetto e di ardore verso tutto il suo popolo. Così riscopriamo che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre più vicino al suo popolo amato. Ci prende in mezzo al popolo e ci invia al popolo, in modo che la nostra identità non si comprende senza questa appartenenza. 269. Gesù stesso è il modello di questa scelta evangelizzatrice che ci introduce nel cuore del popolo. Quanto bene ci fa vederlo vicino a tutti! Se parlava con qualcuno, guardava i suoi occhi con una profonda attenzione piena d’amore: «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò» (Mc 10, 21). Lo vediamo aperto all’incontro quando si avvicina al cieco lungo la strada (cfr Mc 10,46-52) e quando mangia e beve con i peccatori (cfr Mc 2,16), senza curarsi che lo trattino da mangione e beone (cfr Mt 11,19). Lo vediamo disponibile quando lascia che una prostituta unga i suoi piedi (cfr Lc 7,36-50) o quando riceve di notte Nicodemo (cfr Gv 3,1-15). Il donarsi di Gesù sulla croce non è altro che il culmine di questo stile che ha contrassegnato tutta la sua esistenza. Affascinati da tale modello, vogliamo inserirci a fondo nella società, condividiamo la vita con tutti, ascoltiamo le loro preoccupazioni, collaboriamo materialmente e spiritualmente nelle loro necessità, ci rallegriamo con coloro che sono nella gioia, piangiamo con quelli che piangono e ci impegniamo nella costruzione di un mondo nuovo, gomito a gomito con gli altri. Ma non come un obbligo, non come un peso che ci esaurisce, ma come una scelta personale che ci riempie di gioia e ci conferisce identità. 270. A volte sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore. Ma Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri. Aspetta che rinunciamo a cercare quei ripari personali o comunitari che ci permettono di mantenerci a distanza dal nodo del dramma umano, affinché accettiamo veramente di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza. Quando lo facciamo, la vita ci si complica sempre meravigliosamente e viviamo l’intensa esperienza di essere popolo, l’esperienza di appartenere a un popolo. Introduzione Dalla lettura di alcuni passi dell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco è emerso l’invito a “complicarsi meravigliosamente la vita”, ossia a rinunciare ai ripari personali che tendiamo a mettere in atto per tenerci lontani dal dramma umano, ma che ci impediscono di aprici alla complessità e di sperimentare la consapevolezza di appartenere a un 1 unico popolo: il popolo di Dio. L’elemento base per riscoprirsi un popolo unito e per superare gli scontri che continuano a formarsi nella comunità cristiana è il ritorno all’essenzialità e all’unicità del messaggio evangelico, da fare proprio e da diffondere attraverso l’esempio di Gesù, che con la sua umanità ci offre le linee guida concrete per costruire una nostra identità. “La vita ci si complica sempre meravigliosamente” è stato il ritornello che ha accompagnato ogni vicenda e ogni situazione che questa sera abbiamo condiviso, come un ritornello responsoriale che intercalava il salmo della vita umana che ogni giorno il Signore ci affida perché la custodiamo con amore. Questa sera abbiamo condiviso alcune vicende di Casa: Dopo circa due anni di permanenza in CdC, a partire da lunedì 6 ottobre Simona inizierà un nuovo percorso (insieme ad altre persone con difficoltà) in un appartamento protetto. Simona trascorrerà in appartamento la settimana lavorativa (dal lunedì al venerdì) e tornerà in CdC nel finesettimana (venerdì pom., sabato, domenica e lunedì matt.). Posto che il suo soggiorno in CdC ha avuto effetti positivi nella sua vita (autonomia personale, vita lavorativa, ecc…) c’è la consapevolezza dei potenziali rischi di questa separazione. Tuttavia, le sue esigenze rendono necessaria questa esperienza di parziale autonomia. Siamo contenti per lei, è una tappa importante questa, e facciamo fatica a lasciarla andare. E’ in fase di valutazione il progetto di accogliere in CdC per circa 2 mezze giornate a settimana Palmina (una donna di 42 anni, affetta da sclerosi multipla e con alcuni tratti psichiatrici). In occasione di un incontro con un equipe di diversi operatori sociali, si è cercato di valutare se ci sono le condizioni per accogliere Palmina in CdC nei 2 pomeriggi settimanali sopra citati. Ora è necessario organizzare un incontro con il parroco e alcune persone della comunità di Sant’Anselmo per verificare le disponibilità ad affiancare Palmina in questi pomeriggi. Stiamo accompagnando da lontano Lisa che continua ad essere in difficoltà. Continuiamo a pregare per lei e per tutti coloro che hanno vissuto un tratto di strada con noi e ora stanno vivendo con difficoltà. Sr Vincenza si trova attualmente ad Albinea per la terapia di riabilitazione. E’ possibile andare a farle visita in clinica dalle 15 in poi. L’orario non ci ha permesso di andare oltre, ma sarebbe stato importante fare una verifica del tempo del soggiorno marittimo estivo. Certamente oltre a essere stato un momento nuovo per gli ospiti, un positivo tempo di vita insieme…e stretta tra ausiliari e ospiti, è stato anche un importante periodo in cui alcuni ausiliari si sono responsabilizzati nella vita di Casa, conoscendola di più e vivendone con più coscienza tutta la complessità e bellezza. Ricordiamo che stiamo facendo alcuni momenti formativi sui 12 Articoli (le Costituzioni delle CdC) per coloro che stanno facendo un cammino vero il crocifisso … aperto a tutti. Date: domenica 19 ottobre - 30 novembre - 4 gennaio 2015 alle ore 21. Domenica 23 novembre - festa di Cristo Re - la nostra CdC compie 15 anni. Ci troviamo LUNEDI’ 6 ottobre alle ore 21 per iniziare a preparare la festa. 2