Autorelog a corona
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Autorelog a corona
Autorelog a corona Di Raffaele Caliendo L’idea dell’Autorelog a corona della cattedra di Economia dei Trasporti e della Logistica è del Prof. Ennio Forte che ne ha tracciato gli aspetti economici e i benefici ambientali. L’implementazione operativa e l’approccio informatico è invece parte del lavoro di tesi di chi scrive. L’abuso del modo tutto-strada da parte dei mezzi pesanti, non solo comporta una eccessiva usura dell’infrastruttura (che non trova adeguata compensazione nel prezzo che viene fatto pagare per l’utilizzo di questa), ma costituisce una della principali cause di diseconomie esterne quali l’incidentalità, l’inquinamento ed il congestionamento. Risulta ovvio che se si riuscisse a sostituire itinerari unimodali con itinerari plurimodali (meglio bilanciati nei singoli segmenti di flusso trasportistico) si garantirebbe agli stessi flussi una migliore diluizione e una maggiore efficacia ed efficienza. In una tale ottica il cabotaggio marittimo rappresenta una importante alternativa di interesse per l’Europa, ecco perchè la Commissione europea intende dare sempre maggiore impulso alle “autostrade del mare” offrendo dei servizi marittimi regolari che possano diventare una stabile e valida alternativa al trasporto di merci su strada. L’obiettivo è quello di realizzare una rete di collegamenti marittimi frequenti e di elevata qualità, che consentano di trasferire sulle rotte marittime una quota crescente del traffico di mezzi pesanti. In omaggio ai principi dettati dal progetto delle Reti transeuropee di trasporto (RTE-T), si tende ad alleggerire la circolazione dei più che abusati grandi assi stradali, sostenendo nel contempo la coesione economica nell’Europa allargata. Per fornire un valido stimolo alla realizzazione di tale obiettivo, il primo passo è stato compiuto con la legge n° 265 del 2002 che ha messo a disposizione degli autotrasportatori circa 240 milioni di euro attraverso uno stanziamento quindicennale. Si è parlato quindi di “Ecobonus”, una forma di incentivo nazionale diretto a tutti gli autotrasportatori che effettuano il miglior uso possibile delle rotte marittime. La Finanziaria 2008 ha attualizzato tale importo stanziando 77 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009. Uno spiccato accento sul concetto di trasporto combinato è stato dato dal DPR 205 dell'11 aprile 2006, che si è proposto il precipuo obiettivo di “favorire il riequilibrio modale del trasporto delle merci sul territorio italiano, mediante l’introduzione di sistemi incentivanti rivolti a sostenere una progressiva crescita della utilizzazione della modalità marittima”. La legge concede incentivi ai trasportatori che scelgono di imbarcare mezzi pesanti (camion e autotreni), accompagnati o non accompagnati, sulle navi anzichè percorrere strade e autostrade. I beneficiari sono tutte le imprese di autotrasporto, compresi i consorzi temporanei o permanenti esistenti, così come le semplici associazioni di operatori del trasporto che imbarcano autocarri e autoarticolati conformemente alle norme comunitarie (accompagnati o meno dagli autisti) su navi merci (Ro-Ro e Ro-Pax). L’Ecobonus mira sia ad ottimizzare le rotte già servite, offrendo incentivi finalizzati ad incrementare il livello di utilizzo dello spazio disponibile, sia alla apertura di nuove rotte. Inoltre il sistema incentivante si propone di incoraggiare forme organizzative più competitive e performanti, di elevare il livello qualitativo di formazione interna e di favorire il trasferimento delle tecnologie informatiche in tale settore. L’utilizzo delle tecnologie si rivela di importanza fondamentale, in quanto permette di ottimizzare i vuoti marginale valore che possono presentarsi nelle tratte di andata e di ritorno. Allo stato attuale i mezzi pesanti che utilizzano abitualmente le cosiddette “Autostrade del Mare” sono circa 1.500.000 l’anno. In tali condizioni le navi delle Autostrade del Mare possono contare su una capacità di riempimento di stiva che si attesta intorno al 50%, resta possibile quindi ottenere un ulteriore aumento del 50% senza che siano richiesti ulteriori costi aggiuntivi. A definire con maggiore precisione gli itinerari che beneficiano degli ecocontributi è intervenuto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con decreto del 31 Gennaio 2007, in cui vengono individuate le seguenti tratte marittime coperte da servizi regolari di linea. Catania - Civitavecchia Civitavecchia - Barcellona Genova - Algeciras Catania - Genova Civitavecchia - Tarragona Genova - Barcellona Catania - Livorno Civitavecchia - Tolone Genova - Napoli Catania - Napoli Civitavecchia - Palermo Genova - Palermo Catania - Ravenna Messina - Salerno Genova - Termini Imerese Catania - Venezia Salerno - Tarragona Genova - Palermo Livorno - Tarragona Salerno - Valencia Napoli - Milazzo Livorno - Valencia Napoli -Palermo Livorno - Palermo Napoli - Termini Imerese Livorno - Trapani Trapani - Formia Palermo - Valencia L’utilizzo di Sistemi Intelligenti di trasporto nel network combinato In questa sezione, considereremo i vantaggi ottenibili mediante un modello di network combinato. L’obiettivo sarà quello di dimostrare come i Sistemi intelligenti di trasporto possano costituire un valido supporto alla scelta di itinerari alternativi a quello basato unicamente sulla modalità di trasporto tutto-strada. Ai fini della nostra analisi, considereremo la possibilità di utilizzare l’autostrada del mare Civitavecchia - Bregaillon (Tolone - Costa Azzurra), inaugurata a fine 2005 grazie ad una joint venture tra gli armatori Louis-Dreyfis (LDA) e Grimaldi Napoli. La tratta è destinata agli autotrasportatori che operano tra Italia e Francia, come concreta alternativa all’attraversamento stradale delle Alpi; tale rotta riveste una particolare significatività, tale da essere esplicitata nel decreto del 31 Gennaio 2007 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in omaggio agli obiettivi di politica europea dei trasporti previsti nel Libro Bianco. Il nostro modello prevederà l’adozione di un sistema GSM (Global System for Mobile Communication) data la imprescindibile necessità di una comunicazione di tipo bidirezionale (Trasmissione/Ricezione) che deve avvenire tra i provider di servizi e gli autotrasportatori. L’adozione di tale tecnologia trova la sua giustificazione anche sotto un profilo economico, dato che sarà in questo modo possibile utilizzare una infrastruttura già esistente, evitando la necessità di ulteriori investimenti a tale scopo. Prima di descrivere l’implementazione tecnica del modello, verranno illustrati alcuni concetti fondamentali del sistema GSM; verranno descritte tuttavia le sole nozioni tecniche di base necessarie per la comprensione delle potenzialità di tale tecnologia applicata al modello proposto. Resta chiaro che agli effetti pratici la problematica può essere esaminata sotto due distinte ottiche, quella del conducente del veicolo e quella della compagnia che organizza il servizio di trasporto combinato. L’autotrasportatore deve poter disporre, ai fini di una scelta ragionata di cambio itinerario, di una informazione completa che lo raggiunga in tempo utile, mentre la compagnia di trasporti deve poter ricevere tempestivamente l’eventuale adesione del conducente, in modo da poter organizzare al meglio il servizio reso e minimizzare i rischi connessi a capacità residue inutilizzate. Cenni sul sistema GSM necessari alla comprensione del modello Dal punto di vista architetturale il sistema GSM è considerabile come un sistema formato da sottosistemi che cooperano. Ciascun sottosistema comprende un certo numero di unità funzionali, ognuna delle quali ha in carico determinate specifiche. Le unità funzionali possono comunicare grazie alla definizione di interfacce, oggi completamente standardizzate. Il sistema GSM è un sistema digitale che utilizza le frequenze radio a disposizione nel modo piu’ efficiente possibile, e deve tollerare le inevitabili interferenze co-canale. Ovviamente il GSM deve anche garantire un elevato grado di sicurezza sia dei dati di abbonamento degli utenti sia delle informazioni trasmesse via radio, a tale scopo utilizza algoritmi e chiavi per l’autenticazione degli utenti e per la cifratura delle informazioni trasmesse via radio. Il sistema GSM prevede la suddivisione del territorio in celle, la cui copertura è assicurata grazie a delle antenne (BTS – Base Transceiver station). Per alcune celle è prevista una sola BTS ma ciò non toglie che una sola BTS possa anche servire più celle, come appare in figura 20. Figura 20 – rete cellulare e aree di competenza delle BTS . Fonte Ericsson. Le celle E e B hanno delle BTS dedicate, le celle D1, D2 e D3 condividono la stessa BTS. Di solito nelle aree urbane viene collocato un numero più alto di BTS al fine di assicurare una copertura più efficace, mentre un numero più basso di BTS delinea zone di scarso traffico. Tali antenne possono essere unidirezionali, oppure possono coprire l’area interessata a 360 gradi, la scelta dipende dalle politiche adottate dal gestore dei servizi di telefonia. Un’architettura di questo tipo implica che nel momento in cui si è impegnati in una comunicazione cellulare si è necessariamente collegati ad una delle antenne, pertanto sarà sempre possibile risalire con un certo grado di approssimazione al punto in cui si trova l’apparato mobile. Le BTS a loro volta sono collegate a delle centrali operative che prendono il nome di BSC (Base Station Controller) le quali si occupano di controllare la parte radio della rete. Ne deriva che ciascuna delle BTS (sfere in figura 21) è collegata da un lato (lato radio RF) con i telefonini cellulari e dall’altro lato con le BSC. D BSC1 B Telefoni cellulari C E BSC2 G Telefoni cellulari F Figura 21 – Collegamento tra telefonini, BTS e BSC. Le sfere D, B, C, E, F, e G rappresentano le BTS che definiscono le aree di competenza. A loro volta le BSC sono collegate a degli MSC (Mobile Services Switching Centre), che trovandosi ad un livello gerarchicamente superiore, possono effettuare il consolidamento dei dati di traffico. D BSC1 B Telefoni cellulari C MSC E BSC2 G Telefoni cellulari F Figura 22 – Collegamento tra telefonini, BTS BSC ed MSC Un telefono cellulare che si inserisce in una infrastruttura così delineata, può trovarsi in tre distinti stati: spento, in comunicazione, oppure in Idle (acceso ma non in comunicazione). Se il telefono è spento la rete non ha possibilità di localizzarlo geograficamente, qualora invece questo fosse in comunicazione, la rete GSM conoscerà con un certo grado di approssimazione la distanza dalla BTS che lo sta servendo. Se il telefono invece si trova in stato Idle sarà comunque possibile ottenere dei dati di localizzazione, seppure questi non godano del grado di precisione fornito dalle BTS. Anche se non ci si può avvalere dell’informazione BTS, (dato che una comunicazione non è stata instaurata), sarà comunque possibile conoscere in quale dominio BSC l’apparecchio si trovi 1 . La genericità dell’informazione localizzativa risiede nel fatto che una BSC raccoglie i dati di piu’ BTS e di conseguenza l’apparecchio potrebbe trovarsi in una qualsiasi delle aree gestite dalla stessa BSC. Nell’ottica appena descritta, comprendiamo come il GSM sia capace di fornire una informazione localizzativa più dettagliata quando si è instaurata una comunicazione e una informazione meno precisa quando l’apparato mobile è nello stato di Idle. Proprio sulla base di tale capacità di individuare l’utente mobile mediante rete GSM, si sono sviluppati da tempo una serie di servizi denominati “georeferenziati” che consentono ai fruitori di ottenere un contenuto informativo coerente al luogo presidiato. Si pensi ad esempio ai servizi di guida turistica ottenibili mediante SMS in occasione di visite a città d’arte o itinerari archeologici. 1 Questo perché un apparato mobile in Idle durante gli spostamenti geografici si registra volta per volta sui diversi BSC di competenza. Nel momento in cui una richiesta di comunicazione arriva, L’MSC contatta il BSC che provvederà ad allertare le varie BTS ai fini di una precisa individuazione del telefono cellulare. Implementazione tecnica del servizio 1) Localizzazione dell’utenza potenziale e raccolta prenotazioni La localizzazione degli autotrasportatori che potrebbero usufruire in tempo utile della modalità combinata viene effettuata sulla base dei concetti esposti nel precedente paragrafo. La figura 23 esprime, in una visione estremamente semplificata, la ripartizione del territorio in aree di competenza tra BTS ed MSC. Figura 23 – L’integrazione tra l’infrastruttura autostradale e la rete GSM. MSCX gestisce le BSC 1 e 3. MSCY gestisce le BSC 2 e 4 mentre MSCZ gestisce le BSC 5,6, e 7. Gli autotrasportatori che potrebbero usufruire in tempo utile della modalità combinata possono essere individuati (seppure con un primo grado di approssimazione) dalla rete GSM mediante l’ausilio dei BSC, i quali rilevano la posizione dell’apparato mobile anche quando questi è in stato Idle. Un primo messaggio testuale verrà quindi inviato a tutti gli autotrasportatori che si trovano in zone sensibili, e conterrà informazioni relative alle esternalità negative cui si va incontro nel proseguimento del tradizionale itinerario basato sul tutto-strada. Figura 24 – Un messaggio esemplificativo Tale primo messaggio che verrà inviato a tutti gli utenti dei BSC che potenzialmente potrebbero raggiungere il luogo di imbarco, raggiungerà inevitabilmente anche conducenti che non hanno il tempo materiale per raggiungere il porto di Civitavecchia, dato che la localizzazione dei BSC non può godere di un elevato grado di precisione.Considerando però che il messaggio proporrà una opzione di consenso alla visualizzazione dell’itinerario alternativo, nel momento in cui il conducente interessato accetta, l’apparato mobile comunicherà con la BTS servente, fornendo alla rete GSM la sua posizione con un grado di precisione soddisfacente (range massimo di errore pari a 500 metri). A questo punto un secondo messaggio fornirà all’utente una informazione personalizzata e dettagliata: l’orario di partenza del Ro/Ro dal porto di Civitavecchia e il relativo orario di arrivo al porto di Tolone, il prezzo previsto per la tratta via mare, nonchè una quantificazione più precisa dei benefici ottenibili in termini di costo generalizzato. L’adesione a tale proposta avrà valore di prenotazione, e un eventuale successivo SMS riporterà il numero di ticket che gli è stato riservato, i servizi a bordo offerti, etc.. 2) Le informazioni di supporto da immettere nella rete GSM Per quanto concerne invece l’architettura informativa, possiamo immaginare un sistema a strati, che vede la collaborazione tra la Società autostrade S.P.A, la Grimaldi Lines o un suo provider , e i gestori di telefonia mobile. - Tnt - Bartolini - SDA - UPS Rete dei gestori di telefonia: TIM, WIND,H3G, Grimaldi Lines o suo provider VODAFONE Società Autostrade S.P.A - Altri operatori Figura 25 – L’organizzazione del contenuto informativo Grimaldi Lines o un suo provider, stringerà accordi commerciali con la società autostrade o eventuali provider già esistenti, al fine di ricevere dettagliate informazioni relative al traffico stradale. Questa stipulerà altresì accordi con i gestori di telefonia mobile: sia accordi di natura tecnica per ricevere e gestire informazioni legate alla localizzazione dei propri clienti, sia accordi di di natura commerciale inerenti ai volumi di traffico Sms che dovranno essere scambiati. Saranno previsti anche accordi con gli stessi autotrasportatori a cui Grimaldi offrirà i propri servizi, nei quali sarebbe possibile contemplare dei bonus di fedeltà al servizio o una riduzione tariffaria dopo che sia stato raggiunto un certo tetto di itinerari compiuti. Ovviamente gli autotrasportatori dovranno fornire a Grimaldi Lines il numero di SIM dei conducenti in modo che questi possano essere sempre tracciati dal servizio. Sarebbero a tal’uopo auspicabili accordi multilaterali con gli operatori di telefonia, in modo da poter rendere trasparente l’utilizzo di SIM già di proprietà degli autotrasportatori. Per la gestione del servizio Grimaldi dovrà dotarsi di un centro operativo in cui verranno gestite le informazioni ricevute da Autostrade S.p.a che verranno poi immesse in rete mediante SMS. Il centro di servizi si occuperà anche della produzione delle varie soluzioni personalizzate di viaggio, del computo del risparmio ottenibile in termini di costo generalizzato, e della gestione del sistema delle prenotazioni. Oltre al modello descritto sarebbe possibile ricorrere ad altre architetture che pur non avvalendosi della rete GSM, permetterebbero comunque una comunicazione in trasmissione e in ricezione tra la compagnia di trasporto combinato e gli autotrasportatori. Un esempio sarebbe quello che prevede l’ausilio dei tradizionali ponti radio, in questo caso però Grimaldi Lines non potrebbe beneficiare dei vantaggi ottenibili da una infrastruttura già esistente, ma sarebbe costretta a realizzare preventivamente una infrastruttura dedicata, nonché dotare tutti i conducenti di una trasmittente proprietaria.