xiii° congresso nazionale filcams-cgil ordini del giorno assunti alla
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xiii° congresso nazionale filcams-cgil ordini del giorno assunti alla
CGIL FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI COMMERCIO TURISMO SERVIZI XIII° CONGRESSO NAZIONALE FILCAMS-CGIL RICCIONE 19-20-21 APRILE 2010 ORDINI DEL GIORNO ASSUNTI ALLA UNANIMITA’ DALLA COMMISSIONE POLITICA E ASSUNTI DAL CONGRESSO • FEDERAZIONE NAZIONALE 00153 Roma – Via Leopoldo Serra, 31 – Tel. 0039 06 5885102 r. a. – Fax 0039 06 5885323 http://www.filcams.cgil.it – E-Mail: [email protected] XIII CONGRESSO NAZIONALE FILCAMS CGIL RICCIONE 19-20-21 aprile 2010-04-27 1) ORDINE DEL GIORNO – COORDINAMENTO SETTORE AUTO Il 20 ottobre 2009 si è costituito il coordinamento nazionale del settore auto che ha lo scopo di evidenziare le problematiche sindacali del settore e di fornire elementi utili per la Contrattazione Sindacale e soddisfare le diverse esigenze lavorative che emergono. Spesso s’identifica nell’auto il prodotto principale del settore; i prodotti invece sono molteplici: cicli, motocicli, auto, automezzi industriali, autobus e trainati. Le attività lavorative sono quindi numerose ed interessano più settori d’intervento quali: il marketing, la vendita, il post-vendita, l’assistenza, il magazzino ricambi, i servizi commerciali, amministrativi, finanziari ed assicurativi. La realtà delle aziende del Settore Auto, nel corso degli ultimi ani, si è notevolmente modificata: sia per una forte evoluzione tecnologica che ha l’obiettivo di imporre standard di qualità in regime di fortissima concorrenza e di libero mercato, che per una costante riduzione dei margini nel settore vendita che determina l’esigenza da parte dei concessionari di prestare maggiore attenzione al post-vendita quali i servizi di assistenza e riparazione che presentano margini di profitto più interessanti. Nelle vetture sono installate sofisticate tecnologie elettroniche che, per gli aspetti manutentivi, necessitano di una conoscenza tecnica elettronica-informatica. Mentre per quanto riguarda l’aspetto vendita, in relazione al costo dell’auto e alle difficoltà d’acquisto, va ad interessare società finanziarie, banche, uffici legali. Tutto ciò ha modificato in modo sostanziale l’organizzazione del lavoro che ha generato nuove figure professionali alle quali è stata richiesta una maggiore conoscenza dei servizi e delle tecnologie applicate, cui, spesso, non è riconosciuto nel CCNL il giusto inquadramento dei livelli professionali. Pertanto a partire dalle professionalità esistenti nel settore auto si richiede che durante la stesura della piattaforma e nel corso delle trattative si presti particolare attenzione a tutte quelle figure professionali come ad esempio i lavoratori del terziario avanzato, i lavoratori del settore informatico, delle agenzie ippiche, ecc. che attualmente non trovano adeguato riscontro nell’attuale declaratoria professionale del CCNL del terziario. I Firmatari Luigi Scarnati Filcams Nazionale, Carmela De Simone (RCI Banque S.A. Gruppo Renoult) Alfredo batti ( GTS) Zaverio Giupponi (CGT) più altri cinque firmatari. 2) ORDINE DEL GIORNO: SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, SANITA’ INTEGRATIVA Autorevoli esponenti del Governo l’hanno annunciato ufficialmente, l’intento è quello di sostituire per i servizi sanitari, il principio solidaristico ad accesso universale finanziato con la fiscalità generale, con quello assicurativo. Alla base di questo ci stanno forti interessi economici che richiedono la demolizione del Servizio Sanitario Nazionale. Il primo passo in questa direzione è stato compiuto con la riduzione del finanziamento al servizio pubblico, il secondo con la possibilità per tutti i medici dirigenti di lavorare in proprio o per la sanità privata, unico caso in cui un datore di lavoro autorizza i suoi dirigenti a lavorare per la concorrenza, il terzo con il sostegno alla costituzione di fondi sanitari integrativi che si sovrappongono al sistema pubblico. La FILCAMS-CGIL contrasta il principio, ritiene che l’assistenza sanitaria integrativa possa avere spazio, solo al di fuori ed oltre le prestazioni dei “Livelli Essenziali di Assistenza” garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Si impegna ad operare perché siano migliorate le prestazioni pubbliche quale forma di garanzia generale di assistenza sanitaria. Le delegate e i delegati del XIII Congresso Nazionale della FILCAMS-CGIL auspicano quindi la revisione del prontuario delle prestazioni dei fondi sanitari integrativi legati ai CCNL e impegnano l’organizzazione a riordinarne le prestazioni. Le risorse derivanti dalla contrattazione e impiegate nei fondi sanitari integrativi devono servire prevalentemente a garantire prestazioni che non siano già garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Al fine di avere una migliore e più aggiornata situazione sulle prestazioni dei fondi sanitari integrativi esistenti nella categoria, impegna il gruppo dirigente ad attivare specifiche riunioni di approfondimento seminariale. 20 aprile 2010 Cecilia De Pantz, Valter Sgargi, Sergio Baldini, Luigi Mezzetti, Mazzotti Gabriele Ghiaroni Patrizia, Ramona Campari, Cristian Sesena, seguono altre 45 firme 3) ORDINE DEL GIORNO SUL NUCLEARE, FONTI ENERGETICHE 1. L’energia elettrica ottenuta per via nucleare non è né economica, né pulita, né sicura: a) l’uranio non è una risorsa né rinnovabile né sostenibile e limitata nella quantità; b) non è affatto senza emissioni di CO2 perché, in realtà, se ne produce una quantità rilevante per l’estrazione del combustibile, per la costruzione della centrale e per il suo smantellamento; 2. Le valutazioni della presunta convenienza economica non tengono conto delle spese necessarie per lo smantellamento finale delle centrali e per la custodia e lo smaltimento dei residui radioattivi derivanti dal loro funzionamento. 3. La scelta nucleare proposta condanna ugualmente l’Italia ad una dipendenza da gruppi monopolistici stranieri, con tutte le conseguenze che ne derivano. 4. Comporta la concentrazione della produzione elettrica in pochi mega impianti che stravolgono pesantemente le aree interessate sia sotto il profilo ambientale sia sotto il profilo della sicurezza, rendendone quasi inevitabile, per questo ultimo aspetto, la militarizzazione. 5. L’opzione nucleare è intrinsecamente rigida sia nella fase di programmazione che di produzione: gli ingenti impegni finanziari ed i tempi di messa in opera vincolano a proseguire il programma anche in caso di mutamenti del contesto socio-economico, obbligano all’uso dell’elettricità, anche se non necessario e sottraggono risorse ad altre opzioni più convenienti. 6. La scelta del nucleare, contrariamente a quello che da molte parti si vuole far intendere, contribuisce assai poco a risolvere i problemi occupazionali, essendo la costruzione delle centrali nucleari il tipico investimento ad alta intensità di capitale e bassa intensità di manodopera. 7. I problemi prioritari dell’occupazione non trovano alcuna soluzione con la semplice moltiplicazione dei consumi e con la produzione di grandi quantità di energia, che finirebbero invece per favorire solo lo spreco e lo sviluppo di industrie ad alto impiego di capitale e di energia per addetto. Proponiamo: 1. Che le ipotesi di sviluppo del consumo di energia vengano rivedute, tenendo conto anche della maggiori possibilità di occupazione offerte da una politica di risparmio dell’energia e dopo aver chiarito come, cosa si intenda produrre e per chi. 2. Di iniziare una transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche rinnovabili: eolica, geotermica, idroelettrica e, in particolare, solare nelle varie forme in cui può essere convertita. 3. Che si attivi un percorso di sensibilizzazione e formazione per tutti, a cominciare dagli studenti di tutte le scuole e da tutti i lavoratori per acquisire maggiore consapevolezza sulla delicata situazione in cui ci troviamo. 4. Che si avvii una programmazione volta al risparmio energetico e all’uso più efficiente dell’energia (si calcola che metà dei consumi energetici italiani sono in realtà sprechi derivanti da usi poco razionali ed inefficienti dell’energia). 5. Che a livello regionale e poi nazionale si avviino campagne e programmi e azioni sull’occupazione anche dedicate alla riconversione occupazionale in ambito energetico verso lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili. Firme: Carmen Sanfilippo, Caramelle Roland, Timpini Aron, Angelo Raimonti, Giampiero Pelagalli, Francesco Fabbri e altri 3 firmatari 4) ORDINE DEL GIORNO: DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE ITALIANA! E’ una necessità, un imperativo che dovrà diventare sempre di più parte integrante del lavoro quotidiano della CGIL e della FILCAMS. E’ una scommessa che deve essere giocata fino in fondo pena una seria e grave involuzione della democrazia e delle libertà riconquistate con la lotta di liberazione e la resistenza. Da tempo ormai stiamo assistendo ad un attacco continuo ed insistente alla Costituzione, a volte subdolo e strisciante, e spesso non direttamente comprensibile dai cittadini, dalle lavoratrici e dai lavoratori. Per tutte quelle generazioni che non hanno vissuto direttamente o che non se lo sono sentito spiegare dai protagonisti o dalle vittime del nazifascismo e della mancanza di tutte le libertà, diventa difficile capire perché la Costituzione sia stata scritta con questi principi e con queste regole. Il vero problema della nostra Costituzione è nel fatto che non sia stata applicata e realizzata in molte sue parti: il diritto al lavoro, diritti dei più deboli, il ripudio della guerra, il mantenimento di un corretto equilibrio tra i poteri, il diritto allo studio, ecc. La modernità e la civiltà di un Paese non è definita solo dalle tecnologie avanzate o dalla ricchezza prodotta, comunque necessarie, ma soprattutto dalla sua capacità di garantire a tutti i suoi cittadini le libertà e i diritti che la Costituzione ha così ben definito nella sua prima parte. Cittadini e lavoratori devono essere messi in grado di capire il prima possibile che democrazia, lavoro e diritti, si difendono e realizzano innanzitutto in Parlamento con le forze politiche che questa Costituzione vogliono difendere e attuare e fuori dal Parlamento con tutte quelle forse sociali, sindacato compreso, che hanno come obiettivo la pratica attuazione dei diritti Costituzionali. Se questo significa fare politica è necessario che la CGIL e la FILCAMS continuino a fare politica, per dare gambe e forza alla nostra attività e per poter tendere a realizzare gli obiettivi che sono alla base della CGIL e della FILCAMS, che della CGIL è parte integrante. Firmatari: Zaverio Giupponi e altri 16 firmatari 5) ORDINE DEL GIORNO - APPALTI Condividendo la relazione del segr. Gen. Martini per quanto riguarda la politica degli appalti mense e multi servizi, chiediamo fermamente che i settori coinvolti, nel futuro della nostra categoria acquistino pari dignità e importanza del settore commercio in virtù della crescita esponenziale degli iscritti filcams, dovuta principalmente a questa tipologia di lavoratori e soprattutto per dare reali risposte di rappresentanza e di qualità al pari degli altri settori. Ribadiamo fortemente la necessità di costituire dei coordinamenti a livello nazionale nei settori Multiservizi e della Ristorazione Collettiva di aziende o gruppi che operano a livello nazionale e internazionale. Visto il mancato obbligo dell’indicazione dei CCNL di riferimento nei bandi di gara, che in questi ultimi anni, ha fatto entrare nella gestione degli appalti di pulimento e ristorazione, cooperative sociali o imprese che applicano CCNL non legittimi, producendo un abbassamento delle tutele e dei diritti, compresa la conferma del modello al massimo ribasso, si chiede alla FILCAMS di lavorare per l’affermazione e il rispetto delle regole e fintanto che esisteranno questi fenomeni, sia la nostra categoria, unitamente alla FP a seguire le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. In considerazione del rapporto di fiducia in essere. Inoltre si chiede alla Filcams Nazionale e alla CGIL di istituire una banca dati al fine di monitorare le cooperative “spurie”, comprese quelle sociali, che non hanno nessun fine mutualistico e solidale ma principalmente speculativo, partecipando alle gare di appalto con prezzi stracciati sapendo poi di non essere in grado di retribuire i propri soci o lavoratori, non versando i contributi e creando situazioni drammatiche nei confronti di queste famiglie. Riccione 20 aprile 2010 Firme: Filcams Bolzano, Filcams Perugia, Filcams Mantova, Filcams Trentino, Filcams Valle D’aosta