DOSSIER SOBRIETÀ
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DOSSIER SOBRIETÀ
DOSSIER SOBRIETÀ investe molto tempo già prima di partire. Una condizione indispensabile è infatti la raccolta di informazioni sulla meta della vacanza: situazione geografica, politica e sociale. Solo così è possibile approfittare veramente del viaggio. Le vacanze last minute ed i pacchetti completi sono merce spazzatura, che lascia dietro di sé sfruttamento (non solo quello sessuale) e catastrofi ambientali nei paesi che ne sono interessati. Viaggiare in modo responsabile significa interrogarsi sul mezzo di trasporto da utilizzare, scegliere destinazioni all’interno del proprio paese (riconoscendo umilmente di non conoscerlo bene), evitare in vacanza di fare acquisti presso quegli stessi negozi che ci sono anche a casa nostra, scegliendo piuttosto prodotti tipici locali. Informazione alternativa Il consumo quotidiano di informazione è enorme. Il sospetto di essere manipolati lo è altrettanto, soprattutto quando si capisce che l’informazione è sempre più accentrata in poche mani. Alcune esperienze editoriali alternative, basate sull’azionariato popolare, che non fanno ricorso alla pubblicità per finanziarsi sono nate proprio per fare informazione libera e indipendente. Ve ne sono di piccole e grandi: vanno sostenute sul loro difficile cammino tramite la sottoscrizione di abbonamenti, l’acquisto di azioni e soprattutto facendole conoscere ed apprezzare. Banche del tempo La Banca del tempo è una rete di persone che mettono a disposizione le proprie capacità e risorse senza che in cambio sia versata loro una rimunerazione in denaro. A loro volta hanno la possibilità di fruire di prestazioni senza pagarle. Il giovane esperto in computer installa lo scanner alla pensionata, la quale cura il bambino della vicina di casa, questa a sua volta confeziona delle marmellate con la frutta del suo giardino, di cui è ghiotto il professore di liceo che dà lezioni di ripetizione al giovane che sa tutto sul computer, ma è stato bocciato in latino. Esistono banche del tempo in cui, a favore prestato si contraccambia direttamente con un altro favore e altre che funzionano attraverso dei buoni (non si riceve necessariamente da chi si ha dato). Per tutte vale lo stesso principio: un’ora di lavoro ha un valore assoluto, indifferentemente se si tratta di attività svolta in giardino, alla macchina da cucire o dietro una scrivania. Lavoro retribuito versus volontariato e fai da te Nella nostra società il lavoro retribuito ha assunto un ruolo esagerato e predominante su altri tipi di impegno: volontariato, lavori di utilità pubblica, fai da te, formazione continua. Sembra quasi che solo il lavoro per cui viene corrisposto un salario sia degno di essere chiamato tale. Una situazione che crea forti disagi per chi ne è sprovvisto (disoccupato uguale a fallito). Se in tanti decidessero di dedicare solo una parte del loro tempo al lavoro retribuito si avrebbe un’occupazione più sensata (lavorare solo per guadagnare quello che occorre per vivere) e più solidale (permettere a tutti di sopperire alle proprie necessità materiali). I benefici individuali e collettivi sarebbero molteplici: aumento dell’occupazione senza l’aumento della produttività, della qualità di vita e della salute (meno stress e più tempo per se stessi), delle competenze (attraverso la formazione), della coesione sociale (attraverso le reti di aiuto e il volontariato) ed infine riduzione dei consumi inutili. La sobrietà è alla portata di tutti Per terminare un accenno a un argomento delicato. Consumare in modo cosciente, scegliere la sobrietà può apparire, e in certi casi lo è, un atteggiamento elitario, di chi può permettersi di scegliere. Rimangono tuttavia spazi di manovra accessibili a tutti. Non è necessario fare i propri acquisti solo nelle Botteghe del mondo: si può decidere di acquistare conseguentemente un prodotto del commercio equo in vendita al supermercato. Si può parlare con amici e conoscenti di questa scelta, convincerli a fare lo stesso, coalizzarsi per far leva sui commercianti affinché diano ancora più spazio a questo tipo di merce. Si può mettere a disposizione alcune ore del proprio tempo libero per un’attività di volontariato e, laddove esiste, entrare a far parte di una Banca del tempo. Per quanto riguarda l’informazione si può spegnere la televisione, farsi consigliare un libro alla biblioteca pubblica per occupare la mente in modo costruttivo. Ci sono misure che non costano niente e che fanno addirittura risparmiare come l’aver cura di quanto si possiede affinché duri più a lungo possibile o riciclare materie prime preziose. il dialogo V/06 11