Report 01-2017

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Report 01-2017
L'Eretico
Tutte le eresie sono bandiera di una realtà dell'esclusione. Gratta l'eresia, troverai il lebbroso....
La Repubblica (alla) Marinara.
Pubblicato da eretico
Vivere da cittadino amalfitano in maniera libera da ogni giogo clientelare mi ha messo in condizione in tutti questi anni di notare il
progressivo degrado verso il quale Amalfi è andato incontro. Per ammettere serenamente ciò che è sotto gli occhi di tutti e cioè che la
deriva amalfitana iniziata più di un decennio fa, oggi si sta miseramente concludendo con il più indecoroso ed indegno spettacolo offerto
dalla peggiore amministrazione comunale di tutti i tempi e di tutti i luoghi, non c'è bisogno di sforzarsi; basta uscire di casa e prendere atto
della realtà. State tranquilli che nel 90% dei casi, la prima cosa che noterete è un abuso, un disservizio o una condizione di degrado.
Incredibile!
Ad Amalfi però la situazione è ben peggiore di quello che pare. Infatti, a renderla talmente disperata dal farla divenire "piatta", c'è il
mancato senso della realtà, il lassismo, il pressapochismo, lo scarso senso civico ed il basso livello culturale di alcuni concittadini, molti
dei quali hanno ottenuto in anni ed anni di mala politica le loro piccole rendite di posizione oltre ad alcuni favorucci da strapazzo che
consentono all'armata "Brancalene" di continuare ad amministrare anche grazie a piccole ed estemporanee lavate di faccia offerte
all'uopo da alcuni "rinfreschi" dell'ultima ora. A ciò si aggiunge il sonno della ragione delle parti potenzialmente attive ed in particolare modo
dei "ciovani" per dirla alla Chiambretti.
Ecco fatto: il mix letale è servito. Le cose facili sono diventate difficili, le omissioni pullulano, l'anarchia dilaga, gli onesti
soccombono ed i furbi ridono. Insomma si verifica puntualmente ciò che da anni sto predicando come il male assoluto e cioè il
CAOS.
Il caos non ci consente di notare le minime cose e stronca nel baccano quelle che sono le voci fuori dal coro.
Questa doveva essere l'amministrazione del cambiamento, del disgelo e dell'apertura delle porte ed invece è ancora più chiusa e
comunicativa della precedente. Nell'epoca del web, della comunicazione veloce e dei social network, ad Amalfi si verifica che né il Sindaco
e né il suo Vice, rispettivamente il Primo ed il Secondo cittadino di una comunità, non comunicano con l'esterno. Addirittura non hanno
un profilo facebook quando ad averlo ormai sono tutti, compresi gli animali, i personaggi dei cartoni animati e gli eroi dei fumetti... Uno dei
due addirittura si lamenta che: "Site tutt' sciem' 'ngopp 'a stu feisbuc"...Mi fanno pena veramente per la loro inutilità.
Personalmente mi sono permesso in questi mesi di trasmettere all'amministrazione alcune note e osservazioni ma non ho ottenuto mai
risposta alcuna. Qualcuno mi faceva notare che l'amministrazione non è tenuta a rispondere, tuttavia sarebbe stato innanzitutto educato
dare per lo meno un riscontro. In particolare modo perchè a farlo ero io che non sono stato mai "amico" di questa componente politica.
Quale miglior gesto di apertura sarebbe stata una risposta, anche negativa ma motivata? Ne sarei rimasto lieto e colpito positivamente,
invece niente.
Insieme all'amico Rino Mangieri ed a circa 600 concittadini cofirmatari mi ero impegnato a far capire le opportunità che sarebbero
derivate dall'istituzione della tassa di soggiorno, per il nostro territorio. Volevamo stimolare la discussione, volevamo essere coinvolti, ma
invece abbiamo solo subìto l'ostilità dei politici ed addirittura di alcuni operatori, a riprova di una ignoranza colossale. Come se noi
fossimo portatori di chissà che tipo di pestilenza... Ma di che vogliamo parlare.
Amalfi è inquinata. Più volte abbiamo sollecitato ad effettuare controlli ambientali anche per iscritto, con comunicazioni al sindaco ed al
comando di P. M. ma niente! Pur sapendo di commettere una chiara omissione, pur sapendo che stavamo segnalando una potenziale
situazione di pericolo per la salute, pur nella consapevolezza che ad Amalfi ed in Costiera l'incidenza tumorale è altissima; ancora una
volta abbiamo dovuto subìre silenzi, mugugni ed ostilità. Per fare arrivare loro il nostro allarme siamo stati costretti ad un'altra
sottoscrizione. Ho sinceramente preferito ancora una volta coinvolgere i cittadini. L'altra via sarebbe stata la Procura della Repubblica,
ma la politica delle denunce non mi è mai appartenuta anche se i politici fanno di tutto per renderla l'unica strada percorribile. Forse per
farsi poi le classiche "chiagnute" in periodo elettorale...
La gestione delle aree per la sosta è diventato il problema numero uno. Non ci vuole Pitagora per capire che in zona "verde" dove
sussistono circa 500 posti auto e circa 1.500 autorizzati c'è qualcosa che non torna. Non bisogna essere dei poliziotti super cazzuti per
evitare quello che è il fastidioso problema della sosta abusiva in zona "rossa" la quale in molte situazioni non viene neanche scoraggiata
dalla segnaletica che è equivoca. L'assessore alla viabilità ignora che le strisce riservate ai residenti devono essere di colore giallo?
Eppure è solo un dettaglio, se non sai questo, come può egli sperare di poter risolvere l'annosa questione dei cimiteri, altra delega "
rognosa" in capo allo stesso assessore?
Se il verde pubblico è quello che abbiamo ad Amalfi, se per fiori si intendono quelle sterpaglie in quei vasi disastrati che sono collocati
verso il porto e sullo stradone, beh, meglio sinceramente farne a meno. Rimuoviamo tutto così si risolve il problema., che li teniamo a fare
così?
A proposito, lavorando tra Praiano e Positano mi è stato riferito che in quei paesi è stato coniato un nuovo detto popolare che recita così:
"Puozz' truvà pace accussi comm' l'anne truvate 'e vasule - il basalto in pietra vulcanica - 'e miez Amalfi"........................... A parte gli
scherzi, il basalto di Amalfi in Piazza Flavio Gioia 1 e 2 e quello all'interno del centro storico non sembra trovare pace. Come fanno le altre
località che lo hanno installato? Non si sa.
L'ordinaria manutenzione langue e per fare un piccolo intervento di pitturazione di una parete, di ripristino di un vallone a rischio o di una
semplice ricollocazione di un passamano per le anctiche scale di Amalfi devono passare mesi. Le pareti civiche in alcune zone si sono
ridotte all'osso, la pietra "viva" che è all'interno delle mura è ben visibile, ma qualcuno finge di non saperlo.
Il paese è sporco e putrido a tal punto da essere infestato da insetti, ragni e ratti. Mai così in basso era stata l'igiene pubblica ad Amalfi.
Vergogna!
Potrei continuare ma mi fermo.
Molti amalfitani mi chiedono come mai io abbia radicalizzato a tal punto le mie posizioni politiche. L'ho fatto perchè le oscenita in onda ad
Amalfi non possono più essere taciute. Stamattina altri mi chiedevano se le forze che si professavano nuove in campagna elettorale
possono fare qualcosa, la mia risposta è: niente. Altri mi hanno domandato se posso dialogare con loro, la mia risposta è no, a meno che
non prendano immediatamente le distanze dai "vecchi", anche se ciò significa sacrificare sogni, progetti reali o ideali e parte della
popolarità raggiunta. In tal caso rivedrò tutte le mie posizioni nei loro confronti e metterò a disposizione tutto me stesso per una
eventuale rinascita.
Ma in queste condizioni nulla è possibile.
Con queste posizioni politiche possiamo soltanto ammirare la distesa che ironicamente è definita "tavolinopoli". Il luogo un tempo
conosciuto come la Prima delle Repubbliche Marinare, lungo le cui strade si poteva sentire il profumo dei Dogi, delle Dame e dei
Cavalieri. Oggi, a distanza di un migliaio di anni, l'unico profumo che si può sentire è quello della "Marinara", cioè pomodoro, olio, basilico,
origano e qualche spicchio d'aglio.
Bello spettacolo eh?
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