Efficacia della pH-impedenzometria esofagea in pazienti con
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Efficacia della pH-impedenzometria esofagea in pazienti con
RL Efficacy of esophageal impedance/ pH monitoring in patients with refractory gastroesophageal reflux disease, on and off therapy Pritchett JM Aslam M Slaughter JC Ness RM Garrett CG Vaezi MF. In: Clinical Gastroenterology and Hepatology 2009;7:743-748 - Francesco De Giorgi - Maria Erminia Bottiglieri - Rosario Cuomo - Revisione della Letteratura > secondo EBM Efficacia della pH-impedenzometria esofagea in pazienti con MRGE refrattaria, con e senza terapia A.O.U. Federico II di Napoli Ospedale Marcianise di Caserta Disegno dello studio Trial Clinico Ipotesi di partenza La pH-impedenzometria esofagea è considerata attualmente la metodica più sensibile in assoluto per la valutazione del reflusso gastroesofageo, in quanto è in grado di discriminare il materiale refluito in base allo stato fisico (gas, liquido) e in base al pH (acido, debolmente acido, non acido). Questa tecnica si sta imponendo come nuovo gold standard per lo studio della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) refrattaria alla terapia con inibitori di pompa protonica (IPP) (1-6). Infatti, un terzo dei pazienti con sintomi da reflusso refrattari alla terapia con IPP è positivo per reflussi debolmente acidi e non acidi. Pur in presenza di questi dati manca ancora un protocollo diagnostico standardizzato nei pazienti con sintomi di MRGE refrattari e non esiste consenso unanime se sia più corretto condurre uno studio pH-impedenzometrico in questi pazienti in corso di terapia con IPP (on therapy) o in assenza di essa (off therapy). Obiettivo dello studio Scopo di questo studio è valutare i pazienti con MRGE refrattaria che hanno eseguito una pH-impedenzometria esofagea on therapy e una pH-metria wireless off therapy: Giorn Ital End Dig 2009;32:279-281 Corrispondenza Pritchett JM Department of Internal Medicine, Voice Center, Vanderbilt University Medical Center, Nashville, Tennessee 37232-5280, USA 279 RL Revisione della Letteratura > secondo EBM 1) se il reflusso debolmente acido, misurato con la pH-impedenzometria on therapy, possa costituire un elemento predittivo di un reflusso acido in assenza di terapia 2) se sia preferibile procedere alla pH-impedenzometria on therapy oppure off therapy per ottenere il migliore guadagno diagnostico. Popolazione di studio Sono stati studiati 39 pazienti con sintomi di MRGE refrattari a terapia con IPP a dosaggio pieno b.i.d. (età media 50 anni; range 41-61 anni; femmine 62%). Il sintomo più comune era la tosse (56%), seguita da pirosi retrosternale (18%) e faringodinia (10%). Disegno dello studio Rosario Cuomo > pH-impedenzometria esofagea con MRGE refrattaria 280 Previa una manometria esofagea ad alta risoluzione per la localizzazione dello sfintere esofageo inferiore, i 39 pazienti si sono sottoposti a una pH-impedenzometria esofagea multicanale in corso di terapia con IPP a dosaggio pieno b.i.d. e successivamente, dopo la sospensione per almeno 7 giorni del farmaco, a una pH-metria wireless con posizionamento per via endoscopica di capsula endoesofagea Bravo©. La durata del monitoraggio pH-impedenzometrico era di 18-24 ore, mentre quello pH-metrico con capsula Bravo era di 48 ore. I parametri valutati con la pH-impedenzometria erano il numero di reflussi acidi (pH <4) e il numero di reflussi debolmente acidi o non acidi (pH >4); con la pH-metria wireless è stata presa in considerazione l’entità dell’esposizione acida esofagea (% di tempo con pH <4). Analisi statistica Risultati In tutti i 39 pazienti studiati con pH-impedenzometria esofagea on therapy la percentuale di esposizione acida esofagea era nei limiti della norma. In 25 dei 39 pazienti (64%), si registrava un normale numero di reflussi non acidi o debolmente acidi. I rimanenti 14 pazienti (36%) avevano una pH-impedenzometria patologica. La pH-metria wireless ha mostrato in 28 pazienti (72%) un’esposizione acida patologica e in 11 pazienti (28%) un reperto normale (figura 1). I risultati degli studi pH-metrici off therapy sono stati valutati poi in funzione della classificazione diagnostica pH-impedenzometrica (tabella 1). Dei 14 pazienti con pH-impedenzometria on therapy patologica, 13 soggetti (93%) avevano anche una pH-metria off therapy patologica. Di converso, dei 25 pazienti con pH-impedenzometria on therapy normale, solo 10 soggetti (40%) avevano anche una pH-metria wireless off therapy normale. Una differenza statisticamente significativa (P = 0.029). fig. 1: disegno dello studio e risultati della pHimpedenzometria e della pH-metria wireless Sintomi da reflusso refrattari durante terapia con BID PPI N=39 Impedenzometria durante PPI 64% Anormale N=14 Normale N=25 36% pH-metria senza filo dopo interruzione PPI 28% Normale N=11 Anormale N=28 72% I pazienti sono stati classificati, in base all’esito della pH-impedenzometria on therapy, in normali (<48 reflussi) e patologici (>48 reflussi). Per valutare l’esistenza di un’associazione tab. 1: esito della pH-metria wireless in funzione fra i risultati pH-impedenzometrici on della classificazione diagnostica impedenzometrica therapy e quelli pH-metrici off therapy, è stato utilizzato il test χ2 di Pearson. Impedenzometria La probabilità di avere una pH-metria pH-metria Normale (n=25) Anormale (n=14) P wireless patologica in funzione del numero totale di reflussi misurati con la Normale 40%(n=10) 7%(n=1) 0.029 pH-impedenzometria è stata valutata Anormale 60%(n=15) 93%(n=13) con la regressione logistica. RL Revisione della Letteratura > secondo EBM Probabilità di pH-metria patologica fig. 2: probabilità di pH-metria patologica in funzione del numero di reflussi misurati con l’impedenzometria Numero totale di reflussi misurati con la impedenzometria Nel complesso questi dati suggeriscono che una pHimpedenzometria patologica in corso di terapia con IPP possa essere considerata un marker di reflusso acido patologico in pazienti con MRGE refrattaria. Lo studio inoltre tenta di dare una risposta alla frequente domanda sulla migliore strategia diagnostica nella MRGE refrattaria: eseguire una pH-impedenzometria on o off therapy? Gli autori concludono che è opportuno procedere in prima istanza con la valutazione on therapy perché questa consente potenzialmente di escludere gran parte dei pazienti da ulteriori indagini. Infatti, ipotizzando un approccio iniziale off therapy ai pazienti dello studio, sarebbe stato identificato un 72% di soggetti con esposizione acida patologica, ma con scarsa o assente risposta alla terapia e con la successiva necessità di ulteriore approfondimento diagnostico mediante monitoraggio impedenzometrico per spiegare l’etiologia della persistenza dei sintomi. Secondo gli autori dunque, la pH-impedenzometria on therapy rappresenta il test iniziale di scelta per la valutazione della MRGE refrattaria. Corrispondenza Conclusioni I risultati di questo studio dimostrano che il numero di reflussi non acidi e debolmente acidi, registrati con la pH-impedenzometria in corso di terapia, costituiscono un forte elemento predittivo di una esposizione acida esofagea patologica in assenza di terapia. Quasi tutti i pazienti dello studio con pH-impedenzometria on therapy patologica avevano anche una pH-metria off therapy patologica. Lo studio ha inoltre dimostrato che un numero maggiore di reflussi durante la pH-impedenzometria on therapy correlava con una più alta probabilità di avere un’esposizione acida esofagea patologica. Rosario Cuomo A.O.U. Federico II Via Pansini 5 - 80131 Napoli Tel. + 39 081 7463892 e-mail: [email protected] Bibliografia essenziale 1. Park W, Vaezi M. Esophageal impedance recording: clinical utility and limitations. Curr Gastroenterol Rep 2005;7: 1482-189. 2. Sifrim D, Blondeau K. Technology insight: the role of impedance testing for esophageal disorders. Nat Clin Pract Gastroenterol Hepatol 2006;3:210-219. 3. Tutuian R, Castell D. Review article: complete gastroesophageal reflux monitoring-combined pH and impedance. Aliment Pharmacol Ther 2006;24(Suppl 2):27-37. 4. Agrawal A, Castell D. Clinical importance of impedance measurements. J Clin Gastroenterol 2008;42:579-583. 5. Bredenoord A, Tutuian R, Andrè J et al. Technology review: esophageal impedance monitoring. Am J Gastroenterol 2007;102:187-194. 6. Mainie I, Tutuian R, Shay S et al. Acid and non-acid reflux in patients with persistent symptoms despite acid suppressive therapy: a multicentre study using combined ambulatory impedance-pH monitoring. Gut 2006;55:1398-1402. Giorn Ital End Dig 2009;32:279-281 Il numero di reflussi misurati con la pH-impedenzometria on therapy è apparso essere in correlazione col reflusso acido patologico misurato con la pH-metria wireless off therapy: ad un numero più elevato di reflussi misurati con l’impedenza corrispondeva un’aumentata probabilità di avere una pH-metria off therapy patologica (figura 2). 281