Festeggia con noi il centesimo numero! All`interno tutto

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Festeggia con noi il centesimo numero! All`interno tutto
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13 settembre
2010
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13 settembre
2010
GP ITA LIA
A LONSO vince a Monza
grazie anche all’aiuto
decisivo dei meccanici,
perfetti al pit­stop,
e riapre un Mondiale mai
così combattuto, con 5 piloti
racchiusi in soli 25 punti
HOMBRE
ROSSO
Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
Direttore responsabile:
Massimo Costa
([email protected])
Redazione:
Stefano Semeraro
Marco Minghetti
Marco Cortesi
Collaborano:
Carlo Baffi
Leopoldo Canetoli
Antonio Caruccio
Valerio Faccini
Alfredo Filippone
Dario Lucchese
Claudio Pilia
Guido Rancati
Produzione:
Marco Marelli
Fotografie:
Photo4
Actualfoto
Studio Mazzi
Photo Pellegrini
MorAle
Realizzazione:
Inpagina srl
Via Giambologna, 2
40138 Bologna
Tel. 051 6013841
Fax 051 5880321
[email protected]
8
Foto
Pellegrini
CAMPIONE DI... VOLO
Un po’ caotico il via della prima gara GP2 a Manza. Al restart dopo la prima safety car, entrata in seguito del tamponamento
di Filippi ai danni di Van der Garde alla Roggia, D'Ambrosio affianca alla variante Bianchi, i due vanno larghi e rallentano il gruppo.
Grosjean quasi si ferma e l’ormai campione Maldonado gli sale sopra e spicca un bel volo, lo stesso fa il suo compagno Razia con
Hartley. Maldonado e Grosjean (senza ala posteriore) raggiungono i box, si ritirano Hartley, Razia e Ericsson, urtato dal neozelandese
9
GP
ITALIA
FERRARI
ALO
Alonso si è imposto nel GP d’Italia
al termine di una gara tutta giocata all’attacco
dopo che Button lo aveva superato al via
10
NSO CI CREDE
Mondiale piloti
Webber
Hamilton
Alonso
Button
Vettel
187
182
166
165
163
11
GP
ITALIA
FERRARI
Il pit stop da record che ha permesso
ad Alonso di superare Jenson Button
Massimo Costa
Foto Mazzi e Photo 4
Hanno iniziato a pensare a Monza fin da Spa.
Quando Fernando Alonso e Felipe Massa si
erano concentrati nel provare diverse soluzio­
ni aerodinamiche, anche se poi il maltempo
delle Ardenne li aveva costretti a lavorare a
singhiozzo. Sapevano bene che le imbattibili
Red Bull­Renault sul circuito italiano non
sarebbero state competitive, un punto interro­
gativo rimaneva sulla McLaren. Era quindi
un’occasione da non perdere. Giunti a Monza,
le due sessioni di prove libere per Alonso e
Massa sono state una specie di giornata di test.
Set­up diversi, poi messi a confronto, e tante
altre piccole cose inedite. Lo spagnolo ha
anche utilizzato, rispetto a Massa, un diverso
disco freni, con tre fori allineati anziché i clas­
sici due, per dare più aria all’impianto consi­
derando le alte temperature generate nelle
12
violente frenate della Prima Variante e della
Roggia. Alonso ha messo tutte le cose insieme
e si è inventato una straordinaria pole e una
splendida vittoria che ha permesso alla Ferra­
ri di tornare sul gradino più alto del podio di
Monza dopo tre anni di digiuno. Un successo
che ha visto protagonisti i meccanici di Mara­
nello, abili nel far meglio dei colleghi della
McLaren che con Jenson Button, leader fino al
momento del pit­stop avvenuto al 36° giro,
hanno impiegato 8 decimi in più. Un tempo
minimo, ma che in F.1 è tanto, e che ha per­
messo ad Alonso di uscire dalla corsia box giu­
sto davanti a Button. Lo spagnolo ha anche
rischiato alla prima variante perché il campio­
ne del mondo in carica è stato subito molto
aggressivo. Alonso con le gomme fredde ha
quasi perso il controllo della sua F10, ma l’ha
tenuta ed ha potuto lanciarsi verso la Roggia
in prima posizione. Button, che aveva più cari­
co aerodinamico per compensare l’utilizzo
dello F­Duct, non ha trovato una buona rispo­
sta dal set di gomme montate e inevitabilmen­
te ha perso terreno. La Ferrari una volta di più
è Alonso. C’è poco da fare. Nel bene e nel male
(quando sbaglia) è lui a determinare i risulta­
ti del team italiano.
MASSA NON FA SQUADRA
Massa in qualifica è risultato ottimo terzo, ma
si è pur sempre preso 331 millesimi da Alon­
so. Abbiamo l’impressione che il brasiliano
non stia facendo squadra, nonostante dalla
Ferrari facciano di tutto per farlo credere. Le
dichiarazioni della vigilia “voglio vincere a
Monza”, l’attacco senza tanti complimenti por­
tato ad Alonso alla Prima Variante dopo la par­
tenza che ha fatto sobbalzare Stefano Domeni­
cali (“Dobbiamo evitare situazioni che creino
problemi al team e invece ci siamo andati vici­
no) , l’accusa ai meccanici di essere stati lenti
in occasione del suo pit­stop tanto da non per­
mettergli di conquistare il secondo posto, sono
tutti segnali che Massa sta soffrendo la supe­
riorità di Alonso. E dalla Ferrari, una voce sibil­
lina, quando gli è stato fatto notare che Felipe
accusava il team proprio nel giorno dell’otti­
mo lavoro dei ragazzi del box, ha risposto: “Ma
se lui arriva lungo alla piazzola…”. Affermazio­
ne poco conciliante e che forse sottolinea in
maniera lampante come il rapporto tra Ferra­
ri e Massa si stia sgretolando. Con i 25 punti
guadagnati a Monza, Alonso si è rilanciato in
campionato grazie anche alla debacle di Lewis
Hamilton e al difficile fine settimana dei due
piloti Red Bull. Ma ora tornano le piste dove le
RB6 si troveranno a meraviglia e certo Hamil­
ton non butterà via altri punti come fatto
domenica. La strada verso la conquista del
mondiale è tutta in salita per Alonso, ma la sua
forza è che lui non dà mai nulla per perso e già
sta pensando a quale assetto adottare per Sin­
gapore.
Ferraristi al top
ma il record
è della Red Bull
Questi i migliori tempi di ingresso-uscita
dei pit stop effettuati durante il GP Italia
Vettel – 21”558
Webber – 22”078
Alonso – 22”154
Massa – 22”749
Button – 22”955
13
FORMULA
1
FERRARI
14
FERNANDO ALONSO
“HO RISCHIATO DI GIRARMI”
“Vincere a Monza alla guida di una Ferrari è qualcosa di speciale, che può essere paragona­
to per me soltanto al successo che conquistai davanti al mio pubblico a Barcellona nel 2006.
Essere sul podio mi ha dato un’emozione incredibile: che marea di gente, quante bandiere!
Il calore dei tifosi mi ha scioccato, sin dal primo minuto di giovedì. A loro e a tutta la passio­
ne che anima i tifosi della Ferrari voglio dedicare questa vittoria. Sono partito abbastanza
bene ma Jenson è stato sicuramente più bravo ed efficace. Ho provato ad attaccarlo alla pri­
ma curva ma non ce l’ho fatta e poi ci sono stati momenti molto concitati, con contatti sia
con lui che con Felipe. Temevo di aver riportato dei danni e, invece, tutto è andato bene. Sono
sempre rimasto a contatto con Jenson: stavamo valutando quale potesse essere la migliore
strategia, poi lui si è fermato ed è stato ovvio a quel punto fare un giro in più. Il pit­stop è
stato super: abbiamo guadagnato lì i decimi che hanno fatto la differenza. La gara l’hanno
vinta i meccanici. Quando sono uscito dalla corsia box ho visto Button negli specchietti, era
lontano, ma non ho pensato che stava arrivando a oltre 300 orari. E me lo sono ritrovato
addosso. Ho anche rischiato un testacoda con le gomme fredde alla prima variante, ma è
andata bene. Adesso arriveranno delle novità per Singapore ma non sarà facile continuare
a migliorare anche perché bisogna cominciare a pensare al 2011. Noi dobbiamo rimanere
concentrati e fare il massimo. Non possiamo permetterci errori perché siamo ancora indie­
tro ma abbiamo sicuramente fatto un bel passo avanti oggi.”
FELIPE MASSA
“IL MIO PIT-STOP LENTO”
“E’ una bellissima giornata per la squadra, che ha conquistato un ottimo risultato nella gara
di casa. Ho fatto una bella partenza e forse potevo guadagnare una posizione, ma non avevo
una buona trazione all’uscita della seconda curva. Poi, ho sentito un urto ed era Hamilton
che mi aveva toccato sulla fiancata sinistra: fortunatamente non ci sono stati danni. Duran­
te tutta la corsa la macchina si è comportata molto bene e sono stato sempre competitivo. Il
pit­stop non è stato perfetto e il tempo perduto in quell’occasione forse mi è costato il secon­
do posto. Detto questo, è stato bellissimo salire sul podio: vedere tutta quella gente là sotto
è incredibile, tutto il rettilineo era pieno di tifosi. Ora ci attende tanto lavoro da fare per le
prossime gare, a cominciare da quella di Singapore. Non sarà facile ma ci faremo trovare
pronti. Personalmente, continuerò a lottare per la vittoria e per il bene della squadra.”
“
Alonso è il pilota che meglio di tutti riesce a reggere
la pressione della gara. E secondo me è ancora più forte di Schumacher.
Michael nella sua carriera ha avuto rivali molto meno forti...
FLAVIO BRIATORE
”
15
GP
ITALIA
FERRARI
STEFANO DOMENICALI
“CAMPIONATO RIAPERTO”
E’ stata una vittoria di squadra, giunta al termine di una settimana molto intensa, che ha
avuto il suo culmine nella gara. E’ stato fantastico essere sul podio, cantare insieme a tutti i
nostri tifosi l’inno di Mameli: sono emozioni che fanno venire la pelle d’oca! E’ stata una cor­
sa tiratissima, dal primo all’ultimo giro, disputata contro un avversario fortissimo. E’ un suc­
cesso che arriva al momento giusto e nel posto giusto e che è il frutto del lavoro di tutta la
Gestione Sportiva. Questo campionato offre continue sorprese: dopo la botta di Spa veniva­
mo dati per spacciati ma noi ci credevamo ancora. Lo avevamo sempre detto: non siamo gen­
te che molla la presa. Ora la situazione si è riaperta, anche se sappiamo che i nostri avversa­
ri restano molto competitivi.”
LUCA DI MONTEZEMOLO
“CHE PERFEZIONE”
“E’ un giorno particolare per me, caratterizzato da emozioni fortissime e contrastanti fra
loro. C’è la gioia per un successo bellissimo, che voglio dedicare a tutti i nostri tifosi. Sono
orgoglioso di quello che ha fatto la Scuderia, in pista in questo fine settimana e in fabbrica:
è stato fatto un lavoro straordinario. Sono stati perfetti e hanno dimostrato di essere perso­
ne che non si attendono mai. Voglio ringraziare di questo Stefano Domenicali e tutti i suoi
collaboratori, i piloti. Fernando è stato grandissimo, con la pole e la vittoria, Felipe ha otte­
nuto un bellissimo podio. C’è anche il dolore per la perdita di un amico, Pietro Calabrese,
grande giornalista e nostro tifoso, e anche a lui dedico questa vittoria.”
16
17
GP
ITALIA
MCLAREN
LA PAPERA
DI HAMILTON
Giornata nera a Monza
subito fuori gara per un contatto
con Massa alla Roggia
18
19
GP
ITALIA
MCLAREN
Massimo Costa
Sembrava uno di quei portieri un po’ scarsi
che abbondano nella Premier League, il prin­
cipale campionato di calcio della sua Gran
Bretagna, quando tentano una uscita e poi si
fermano. E rimangono in quella che si chiama
la “terra di nessuno”, beccandosi l’inevitabile
pallonetto. Ecco, Lewis Hamilton alla Varian­
te della Roggia si è comportato alla stessa
maniera. L’istinto da killer che gli ha permes­
so di scrivere memorabili imprese, ultima in
ordine di tempo quella di 15 giorni prima a
Spa, gli ha suggerito di buttarsi all’interno del­
la Ferrari di Felipe Massa, la parte che ragio­
na del suo cervello lo ha indotto a non provar­
ci. Combattuto tra il diavoletto che gli ordina­
va di fare il kamikaze e l’angioletto chi gli
imponeva di frenare, è rimasto fregato.
Appunto, nella “terra di nessuno”. E come un
pilota alle prime armi ha urtato Massa dan­
neggiando la sospensione anteriore destra e
finendo nella ghiaia di Lesmo 1. Come mini­
mo, Hamilton ha buttato via 12 punti, quelli
del quarto posto che non poteva non essere
suo se avesse fatto il taxista per un’ora e sedi­
ci minuti. 12 punti che gli avrebbero consen­
tito di rimanere il leader del campionato e che
sicuramente peseranno tantissimo a fine sta­
gione. Invece… Almeno Hamilton ha avuto il
buon senso di assumersi tutte le colpe, certo
che la rabbia per essersi costruito da solo una
trappola del genere deve essere stata tanta.
Button parte meglio di Alonso e,
nonostante il tentativo di resistenza dello spagnolo,
lo passa alla prima chicane
“
“Sono molto deluso, errori come questo
possono costare un campionato”
LEWIS HAMILTON
20
”
Chi in un certo senso ha invece recuperato ciò
che gli era stato tolto da Sebastian Vettel a Spa,
è stato Jenson Button. Secondo tempo in qua­
lifica, brillante in partenza, velocissimo e abi­
le nel conservare la prima posizione per metà
corsa nonostante un maggior carico aerodina­
mico, Button ha pagato caro il pit­stop, più
lungo di 8 decimi rispetto a quello di Alonso.
E il campione del mondo in carica si doman­
dava se non fosse stato meglio posticipare la
sosta anziché anticiparla nei confronti della
Ferrari. Rimane il fatto che Button è stato più
fortunato del suo compagno Hamilton, nel
senso che nella divisione dei compiti tecnici,
a lui è toccato portare avanti il set­up della
MP4/25 con lo F­Duct, mentre Lewis viaggia­
va più scarico aerodinamicamente e senza
l’ala soffiata. Il miglior tempo di Hamilton nel
terzo turno di prove libere ha poi tratto in
inganno lui e il suo ingegnere che hanno pro­
seguito senza F­Duct, mangiandosi poi le mani
dopo la qualifica. Button, invece, ha sposato in
pieno la scelta iniziale ed ha avuto ragione.
Rimane il fatto che la strategia McLaren ha
lasciato qualche dubbio perché sarebbe stato
meglio, col senno del poi, limitare i test alle
sole prove libere evitando così di diversifica­
re le vetture anche in qualifica. Inutile sottoli­
neare che se Hamilton avesse impiegato lo F­
Duct, avrebbe potuto tranquillamente lottare
per la pole anziché ritrovarsi quinto nello
schieramento. E molte cose sarebbero state
diverse.
“
“In partenza Alonso mi ha spinto fuori, ma sono
comunque passato in testa alla prima variante. Dopo lui mi ha
sempre messo grande pressione e per vedere meglio dove si trovasse
guardavo anche i grandi schermi lungo la pista!”
JENSON BUTTON
”
21
GP
ITALIA
RED BULL
WEBBER
LEADER
SCONTENTO
Il sorpasso di Webber
ai danni di Schumacher
22
Massimo Costa
Di botto, le Red Bull RB6 parevano monoposto mai state protagoniste nei Gran Premi.
Con Mark Webber e Sebastian Vettel che arrancavano lontanissimi da Ferrari e McLaren, incapaci di raggiungere la Mercedes di Nico Rosberg. Fantascienza? No, pura verità. Per far guadagnare una posizione a Vettel, si sono dovuti inventare una strategia da
disperati, di solito messa in atto da chi non ha niente da perdere: cambiare le gomme
all’ultimissimo giro. Cosa che con queste Bridgestone soft, decisamente poco tenere ma
piuttosto dure tant’è che tutti potevano concludere il GP senza cambiarle, è stata possibile. Vettel ha quindi potuto mantenere la quarta piazza, acquisita quando Rosberg
si è fermato per la sua sosta, proprio perché poteva permettersi di spingere forte a
pochi chilometri dal traguardo. Bravi poi, i meccanici Red Bull, ancora più rapidi di
quelli Ferrari nel cambio pneumatici. Vettel quarto e Webber sesto, ma tornato in vetta al mondiale. E’ questa l’unica nota positiva della Red Bull, ritrovare un proprio pilota in cima alla classifica iridata. E dire che le prove libere del venerdì parevano avere
smentito le pessimistiche previsioni dello staff Red Bull, piloti compresi, che intravvedevano in Monza una sorta di incubo. Ma in F.1 non ci si inventa nulla e come sospettavano, le RB6 magiche quando serve grip, aderenza, sui lunghi rettifili del circuito italiano si sono perse. Webber, quarto in qualifica, ci ha messo del suo partendo malissimo. Successivamente ha ingaggiato un furioso duello con Nico Hulkenberg, poco propenso a gentilezze. Vettel invece, dapprima ha dovuto rallentare per un presunto problema sulla sua vettura, lasciando la strada a Webber, poi si è ripreso ed ha concluso
davanti all’australiano mettendo a tacere l’idea che quel rallentamento improvviso a
metà corsa fosse in realtà un ordine di scuderia studiato a tavolino.
“
Ho avuto una giornata migliore di quella di Hamilton,
ma avremmo dovuto conquistare un maggior numero di punti,
per questo non sono per nulla contento
MARK WEBBER
23
GP
ITALIA
MERCEDES VS RENAULT
IN LOTTA PER LA M
Le velocità massime raggiunte a Monza
1 - Sebastien Buemi (Toro Rosso-Ferrari) - 346,7 km/
2 - Mark Webber (Red Bull-Renault) - 345,7
3 - Vitantonio Liuzzi (Force India-Mercedes) - 344,9
4 - Adrian Sutil (Force India-Mercedes) - 344,8
5 - Jaime Alguersuari (Toro Rosso-Ferrari) - 344,7
6 - Michael Schumacher (Mercedes) - 344,0
7 - Robert Kubica (Renault) - 343,5
8 - Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) - 342,9
9 - Nico Hulkenberg (Williams-Cosworth) - 341,8
10 - Vitaly Petrov (Renault) - 341,4
24
MEDAGLIA DI LEGNO
In ballo c’è il quarto posto nella classifica costruttori. Il duello è tra Mercedes e
Renault. Il team di Ross Brawn detiene
questa posizione praticamente dall’inizio del campionato e sembra potercela
fare a respingere gli attacchi della formazione di Eric Boullier. Che a volte
sembra avvicinarsi, poi deve staccarsi.
La differenza dopo Monza è risalita a
vantaggio della Mercedes: 158 contro
127. Una differenza non abissale. Merito
di Nico Rosberg, che ha fallito l’accesso
ai punti solo a Barcellona (13°) e Buda-
pest (ritirato), ma in totale ne ha racimolati 112, e del pur meno costante Michael Schumacher, che fino a Monza ne ha
raccolti sul suo cammino 46. In casa
Renault invece, tutto è sulle spalle di
Robert Kubica. Il polacco vanta 108 punti nella classifica piloti, Vitaly Petrov 19.
Inutile dire che se il russo fosse un minimo più costante, Renault potrebbe puntare infastidire Mercedes con più decisione. A Monza, Rosberg ha sorpreso lo
stesso Brawn occupando a lungo il quarto posto e tenendo un ritmo gara eleva-
tissimo. Anche Schumacher si è ben comportato, seppur troppo distante dal compagno di squadra. Kubica invece, aveva
fatto una grande partenza portandosi
davanti alle due Red Bull e a Nico Hulkenberg. Ma un pit-stop non veloce (a
Spa lo aveva sbagliato il pilota, questa
volta il team), lo ha fatto concludere ottavo. Mentre Petrov non è mai stato della
partita, peccato perché negli ultimi tre
GP (Hockenheim, Budapest e Spa), aveva trovato il modo per finire sempre tra
i primi dieci.
Nico Rosberg precede
Robert Kubica a Monza.
La lotta per il quarto posto
sta entrando nel vivo
25
GP
ITALIA
IL FUTURO
ROMA
SI FARÀ
Venerdì pomeriggio a Monza è stato raggiunto, tra Bernie Eccle­
stone e Maurizio Flammini, l'accordo per il GP di Roma. Il proget­
to è diluito su cinque anni e la disputa della gara potrebbe avve­
nire già nel 2012, più realisticamente nel 2013. Con buona pace
dei chiassosi politici della regione Lombardia. Ora tocca a Flam­
mini e a Roma far sì che il progetto vada in porto. Per quanto
riguarda la data in cui si potrebbe svolgere la gara nella capitale
italiana, Ecclestone ha commentato che verrà presa ogni decisio­
ne quando avrà la certezza che il GP di disputerà. Alla vigilia del
GP era accaduto di tutto. Nella giornata di martedì 7 settembre,
Marco Mariani, sindaco di Monza, della Lega Nord, e si era espres­
so così: "Non è possibile stare nascosti dietro a coloro che vanno
in prima linea. Non mi piacciono quelli che dicono armiamoci e
partite. Chi non aiuta la causa monzese verrà stanato e gli verrà
chiesto perché non si vuole esporre. E se non lo fa, che si tolga
dai piedi e non rompa le scatole". Aveva poi proseguito Dario
Allevi, presidente della Provincia Monza Brianza, in forza al PDL:
"Un GP a Roma è una ipotesi che non deve essere neanche presa
in considerazione, nè come alternativa a Monza nè come opera­
zione sinergica alla nostra". Sulle colonne dei giornali locali ave­
va chiesto anche la testa di Beghella Bartoli, direttore dell’auto­
dromo. Infine, l'Assessore allo Sport Lombardia Monica Rizzi, in
quota a Lega Nord: "Monza deve restare l'unico GP d'Italia, Roma
non ha nessuna maniera di farlo. Si sono sentite molte voci in que­
sti giorni, ma sono prive di fondamento". Voci? Prive di fonda­
mento? Venerdì scorso la storia è stata ben diversa…
26
Maurizio Flammini
nel paddock
del Gp d’Italia dopo
il colloquio con
Bernie Ecclestone
27
GP
ITALIA
LE PAGELLE
HULKENBERG
FA IL DURO
Fernando Alonso
10
Jenson Button
10
RAI
10
Pubblico
10
Felipe Massa
8
Pole e vittoria. Un lavoro meticoloso nelle prove libere lo ha porta­
to a questi risultati che, dopo la disfatta di Spa, gli permettono di rien­
trare in gioco per la rincorsa al titolo finale.
Una partenza perfetta, una gara senza sbavature, e non è facile non
commettere errori quando dietro si ha per 36 giri uno come Alonso
che spinge come un ossesso. La sbavatura l’hanno fatta ai box, ma
può accadere.
La diretta delle prove libere ha fatto felici i telespettatori. Prodotto
di qualità quello andato in onda nei tre giorni di Monza. A dimostra­
zione che lo staff è di valore e potrebbe sostenere sempre la diretta
completa del weekend.
Corretto e civile, sportivo e appassionato. Comprensibile la gioia per
l’uscita di Hamilton, avvenuta a bassa velocità. L’Italia non è sola­
mente quella che ci offrono gli stadi del calcio.
Aggressivo in partenza, resiste a Hamilton, inducendolo all’errore.
Col terzo posto porta in Ferrari punti pesanti, ma sembra sempre che
corra per sé più che per aiutare Alonso.
Sebastian Vettel
8
Nico Rosberg
8
Non aveva la macchina giusta, questa volta, per poter puntare al
podio, ma si è impegnato allo spasimo segnando giri velocissimi nel
finale e meritandosi il quarto posto finale.
Una delle sue migliori gare dell’anno. Solo la strategia esasperata
adottata dalla Red Bull per Vettel gli ha impedito di mantenere la
quarta posizione sul traguardo.
28
Hulkenberg ai ferri corti
con Kubica e Webber
alla prima variante di Monza
29
GP
ITALIA
LE PAGELLE
Contatto galeotto
tra Sutil e De La Rosa
30
Nico Hulkenberg
8
Robert Kubica
8
Sakon Yamamoto
8
Sebastien Buemi
7
Vitantonio Liuzzi
6,5
Se l’è giocata, lui che è un rookie, con i big della categoria. Ha corso
da duro sbattendo la porta in faccia, in più di una occasione, a Web­
ber. Il quale aveva la pretesa che Hulkenberg si dovesse far supera­
re facilmente. Chissà perché. Williams e Head possono essere soddi­
sfatti del loro giovane.
Quinto dopo pochi chilometri, teneva un gran ritmo e poteva com­
piere l’impresa di mettersi dietro una Red Bull, sicuramente Hulken­
berg, ma un pit stop eterno (23”907 il tempo di ingresso­uscita, 1”2
più alto di quello del tedesco, 1”9 rispetto a Webber) ha vanificato
tutto.
Fa la sua gara senza sbavature e vede il traguardo. Ma è spettacola­
re per come intuisce le situazioni dei missili che gli arrivano alle spal­
le e pur di non essere in mezzo nei momenti caldi (vedi bagarre Alon­
so­Button) taglia senza problemi le varianti col rischio di danneggia­
re la sua monoposto. Altruista.
Ha sfiorato la zona punti. Non male come prestazione globale, mol­
to attento e veloce.
La solita gara consistente dopo una frustrante qualifica. Prima o poi
tutte le cose si incanaleranno come dovrebbe essere, e allora Tonio
potrà togliersi qualche soddisfazione.
Mark Webber
6
Ritrova la testa del campionato, ma sbaglia ancora la partenza. Non
è graffiante nella rimonta, si fa intimorire da Hulkenberg, poi quan­
do si ricorda che per fare sorpassi occorre anche essere decisi e
coraggiosi, riesce a sbarazzarsi del tedesco.
Michael Schumacher 6
Un buon avvio, nono posto finale, ma per tutto il weekend è stato
troppo lontano da Rosberg.
Rubens Barrichello
6
Timo Glock
Jarno Trulli
6
6
Come Schumacher, anche il brasiliano è dovuto sottostare alla legge
superiore del compagno di squadra più giovane e veloce.
Vince il solito GP di quelli con le vetture dei nuovi team.
Procedeva spedito, ma la sua Lotus lo ha tradito.
31
GP
ITALIA
LE PAGELLE
Heikki Kovalainen 5,5
Sempre battuto da Trulli a Monza. Ma la Lotus dovrebbe riconfer­
marlo.
Lucas Di Grassi
5,5
Vitaly Petrov
5
Pedro De La Rosa 5
Glock è più veloce, lui fa il possibile, ma nel finale si deve ritirare.
Una passeggiata di fine estate nel parco di Monza.
Assolutamente inutile alla causa di Sauber. Che ora vuole riportarsi
a casa il vecchio amico Heidfeld.
Adrian Sutil
5
Jaime Alguersuari
5
Lewis Hamilton
2
Body guard Ferrari
0
Kamui Kobayashi
nc
Bruno Senna
nc
Subito nei guai per un contatto, si auto elimina dal contesto della gara
e naviga nelle retrovie in perenne recupero.
Passi una volta (Spa), ma ripetersi nei tagli di chicane e beccarsi
un’altra penalità non va bene. Per lui e per il team perché poteva con­
cludere la corsa vicino a Buemi.
Un errore incomprensibile per un pilota della sua classe ed esperien­
za.
Fa morire dal ridere vedere come in Ferrari si preoccupino di pro­
teggere i loro piloti (ma da che cosa, da due richieste di autografi da
gente che tra l’altro ha il pass tanto ambito per stare nel paddock?)
quando devono affrontare quei 40 metri che li separano dal motor­
home ai box. Body guard incazzati, signorine in rosso calate nel ruo­
lo. Rilassatevi ragazze…
Parte dai box per problemi al cambio, si ferma dopo poche centina­
ia di metri perché la noia non è stata risolta.
Troppo preso costretto al ritiro.
32
Il ritiro di Jarno Trulli
33
GP
ITALIA
LA CLASSIFICA
L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1 - Fernando Alonso (Ferrari F10) - 53 giri 1.16'34"572
2 - Jenson Button (McLaren MP4/25-Mercedes) - 2"938
3 - Felipe Massa (Ferrari F10) - 4"223
4 - Sebastian Vettel (Red Bull RB6-Renault) - 28"196
5 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W01) - 29"942
6 - Mark Webber (Red Bull RB6-Renault) - 31"276
7 - Nico Hulkenberg (Williams FW32-Cosworth) - 32"812.
8 - Robert Kubica (Renault R30) - 34"028
9 - Michael Schumacher (Mercedes MGP W01) - 44"948
10 - Rubens Barrichello (Williams FW32-Cosworth) - 1'04"213
11 - Sebastien Buemi (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 1'05"056
12 - Vitantonio Liuzzi (Force India VJM03-Mercedes) - 1'06"106
13 - Vitaly Petrov (Renault R30) - 1'18"919.
14 - Pedro De La Rosa (Sauber C29-Ferrari) - 1 giro
15 - Jaime Alguersuari (Toro Rosso STR5-Ferrari) - 1 giro
16 - Adrian Sutil (Force India VJM03-Mercedes) - 1 giro
17 - Timo Glock (Virgin VR01-Cosworth) - 2 giri
18 - Heikki Kovalainen (Lotus T127-Cosworth) - 2 giri
19 - Sakon Yamamoto (Hispania F110-Cosworth) - 2 giri
Giro più veloce: Fernando Alonso 1'24"139
Ritirati
1° giro - Kamui Kobayashi
1° giro - Lewis Hamilton
12° giro - Bruno Senna.
47° giro - Jarno Trulli
50° giro - Lucas Di Grassi
Il campionato piloti
1.Webber 187; 2.Hamilton 182; 3.Alonso 166; 4.Button 165; 5.Vettel 163; 6.Massa 124; 7.Rosberg
112; 8.Kubica 108; 9.Schumacher 46; 10.Sutil 45; 11.Barrichello 31; 12.Kobayashi 21; 13.Petrov 19;
14.Hulkenberg 16; 15.Liuzzi 13; 16.Buemi 7; 17.De La Rosa 6; 18.Alguersuari 3.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Renault 350; 2.McLaren-Mercedes 347; 3.Ferrari 290; 4.Mercedes 158; 5.Renault 127;
6.Force India-Mercedes 58; 7.Williams-Cosworth 47; 8.Sauber-Ferrari 27; 9.Toro Rosso-Ferrari 10.
34
MONDIALE
RALLY
GIAPPONE
“
Ogier è stato incredibile. Non è la prima volta, quest’anno,
che sulle strade sterrate si dimostra velocissimo, ma in questo fine
settimana mi ha davvero impressionato”
SÉBASTIEN LOEB
36
”
IL DELFINO
DI FRANCIA
Erede designato alla successione di Sébastien Loeb,
vero monarca della specialità da sette anni a questa parte,
l’altro Seb del rallysmo francese continua nel migliore dei modi
un apprendistato che ormai si è trasformato in una splendida realtà.
La vittoria perentoria del Rally del Giappone ne è solo l’ultima testimonianza
37
MONDIALE
RALLY
GIAPPONE
Guido Rancati
Tu non puoi sempre vincere... Dicevano pro­
prio bene quei Rokes: ricordavano che nella
vita, a tutti, prima o poi capita anche di perde­
re e dal palcoscenico sanremese ammoniva­
no che è importante saperlo fare con una cer­
ta classe.
Già, bisogna saper perdere. Sébastien Loeb sa
farlo e in Giappone, in un rally che non è in
cima alla sua personale hit­parade, l’ha dimo­
strato. Anche e soprattutto a bocce ormai fer­
me, rendendo omaggio a chi l’aveva appena
battuto: “Seb è stato impressionante”, ha det­
to l’Extraterrestre in un dopo­gara che per lui
non prevedeva il passaggio sul podio e quel­
lo, meno eccitante, in sala stampa per il botta
e risposta con i cronisti. Ha aggiunto: “Non è
la prima volta, quest’anno, che sulle strade
sterrate si dimostra velocissimo, ma in questo
fine settimana mi ha davvero impressionato”.
I numeri dell’appuntamento intorno a Sappo­
ro confermano le parole del più implacabile
cacciatore di primati del rallismo. Le cinque
prove vinte dall’ex­ragazzo di bottega dello
squadrone francese – due appena in meno di
Petter Solberg, una più di Jari­Matti Latvala e
dello stesso Loeb – dimostrano che nel secon­
do successo in una corsa iridata del ragazzo
delle Alte Alpi non c’è niente di casuale. Piut­
tosto, è il frutto di una condotta al tempo stes­
so aggressiva e intelligente: ha attaccato
quando poteva permettersi di farlo senza cor­
rere eccessivi rischi e s’è difeso (bene) nei
momenti per lui più delicati. Non ha fatto fol­
lie per conservare la leadership conquistata
nelle due prime kermesse, non ha sbagliato
quando, secondo sulla strada, era in una posi­
zione delicata e ha dato la zampata al momen­
to giusto, appena ha intuito che Petter Solberg
e Mikko Hirvonen erano in difficoltà. Roba da
grandi veri, insomma.
Battuto piuttosto nettamente, l’asso della
Citroen s’è consolato con i dieci punti che lo
avvicinano di un altro po’ al settimo sigillo di
una carriera inimitabile: “Non è stata certo la
mia miglior prestazione – ammette – e tutta­
via ho fatto un altro passo importante verso il
titolo che era ed è il mio obiettivo principale.
Certo, Ogier ora è un po’ più vicino, ma ci sia­
mo messi alle spalle un’altro rally e i quaran­
tatre punti che mi restano di vantaggio mi per­
mettono di prepararmi al prossimo impegno
con la certezza che sarò padrone del mio
destino: se vincerò, la partita sarà chiusa a
prescindere da quello che riusciranno a fare i
miei avversari”.
Guarda avanti, il campione più decorato di tut­
ti i tempi. Pensa al rally che verrà, quello che
per lui soprattutto è diverso da tutti gli altri:
dal ventinove di settembre al tre di ottobre il
circo pianterà per la prima volta le tende in
Alsazia, dove è nato e cresciuto. Dove torna
ogni volta che un calendario zeppo di impegni
glielo permette per tornare a immergersi fra
i suoi amici più veri. E ci sta che fra la sua gen­
te, il pensiero di un campionato da vincere a
tutti i costi sarà un po’ meno assillante di
quanto lo sia stato nel Paese del Sol Levante.
“
È stata una vittoria inaspettata. Il tracciato non è certo quello
che preferiamo, ma siamo riusciti a trovare un buon ritmo, un buon feeling.
Abbiamo gestito all’inizio, e attaccato l'ultimo giorno per cercare
di superare Petter. Siamo riusciti a scavare un gap e questo ci ha permesso di finire la gara con calma. Davvero una gara perfetta
SÉBASTIEN OGIER
38
”
Mondiale piloti
Tutto il team Citroen attornia
Ogier e Ingrassia dopo sul podio giapponese
Loeb
Ogier
Latvala
Solberg
Sordo
201
158
132
118
107
39
FORMULA
1
VERSO LE CASTELLET
40
OGIER?
TUTTO MERITO
DELLA FFSA...
E due. Dopo il Rally del Portogallo, Sébastien Ogier vince anche
il Rally del Giappone e si candida ad essere il grande protago­
nista degli anni a venire, quando Sébastien Loeb si farà da par­
te. Olivier Quesnel esulta per il contributo che il ragazzo ha dato
alla squadra anche sugli sterrati di Sapporo e si frega le mani
per essere riuscito a convincerlo a restare nell’Armata Rossa.
Ma con molta onestà ammette che se l’altro Seb del rallismo
transalpino ha potuto dimostrare il suo valore, il merito è
soprattuto di Jacques Regis, a quei tempi gran capo della fede­
razione sportiva francese.
“Alla fine del 2007 – ricorda il gran capo delle attività sportive
del gruppo Psa – quando fu annunciato che sarei stato io a
prendere il posto che Guy Frequelin stava per lasciare per
sopraggiunti limiti di età, Regis mi contattò per propormi di
dare a Ogier l’opportunità di disputare il Mondiale Junior con
una C2. Mi disse che il ragazzo aveva un potenziale enorme e
a nome della FFSA mise sul tavolo metà del budget necessario
a fargli affrontare la stagione con la certezza di avere il mate­
riale necessario per dimostrare quanto valeva. Poi, visto che
esitavo un po’, aggiunse che, nel caso fosse stato necessario,
avrebbe fatto in modo di reperire altri soldi: insomma, fece
proprio tutto il possibile per convincermi a mettere insieme
l’operazione...”.
Il tempo sta dicendo che l’ex­predidente della effe­effe­esse­a
aveva proprio visto giusto...
41
MONDIALE
RALLY
GIAPPONE
“
La mia stretegia era solo una: flat-out
PETTER SOLBERG
”
Petter Solberg incitato dal numeroso pubblico giapponese,
ha dovuto alzare bandiera bianca a tre prove dal termine.
Colpa di un ammortizzatore della C4 “privata” che ha ceduto,
e che ha messo fine allo splendido testa a testa con Ogier
42
L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1. Ogier-Ingrassia (Citroen C4 Wrc) in 3.10’26”4
2. P. Solberg-Patterson (Citroen C4 Wrc) a 15"7
3. Latvala-Anttila (Ford Focus Wrc) a 26”0
4. Sordo-Marti (Citroen C4 Wrc) a 35”2
5. Loeb-Elena (Citroen C4 Wrc) a 53”3
6. Hirvonen-Lehtinen (Ford Focus Wrc) a 1'13”5
7. H. Solberg-Minor (Ford Focus Wrc) a 3’03”1
8. Villagra-Perez Companc (Ford Focus Wrc) a 10’17”9
9. Ketomaa-Stenberg (Ford Fiesta S2000) a 14’47”1
10. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta S2000) a 15'20"8
Il campionato
Piloti
1. Loeb 201
2. Ogier 158
3. Latvala 132
4. P. Solberg 118
5. Sordo 107
6. Hirvonen 94
7. Wilson 56
8. H. Solberg 31
9. Villagra 30
10. Raikkonen 21
Costruttori
1. Citroen 345
2. Ford 250
3. Citroen Junior 183
4. Stobart 130
5. Munchi's 46
43
MONDIALE
RALLY
GIAPPONE
“
Sono contento per il podio di Latvala, ma sconvolto
per il problema idraulico che ha privato Hirvonen di una possibile
vittoria. Mi rimane solo la gioia per avere rivisto Mikko
lottare di nuovo per le posizioni di vertice
Malcolm Wilson
”
44
Anche se frenato dalla rottura di un semiasse
Jari-Matti Latvala ha salvato il magro bilancio
del team Ford con un terzo posto
45
GP2
PASTOR MALDONADO
EORA LA F.1
Ora non può che puntare a testa bassa ver­
so il paddock della F.1. Il titolo della GP2 gli
permetterà di salire su una monoposto del­
la massima formula? Ci aveva provato già lo
scorso inverno, ma gli era andata buca.
Adesso ritornerà all’assalto, assistito da
Nicolas Todt, cercando magari di garantire
anche un certo budget. L’obiettivo principa­
le è la Sauber, che però inizia ad avere una
lista ingombrante: vi compaiono infatti
anche i nomi di Nick Heidfeld e Sergio Perez.
Ma torniamo alla stagione 2010 di Maldo­
nado. Che diventa il primo campione della
serie che proviene dal Sud America, essen­
do lui venezuelano, e il primo a riuscirci con
un team italiano. L’impresa è riuscita alla
Rapax dei fratelli Sovernigo e diretta in pista
da Andrea Bergamini. Un vero record per­
ché la squadra è nata neanche un anno fa
dalle ceneri del Piquet Sports.
Curiosamente, la certezza per Maldonado di
aver vinto il titolo è arrivata nel peggiore dei
46
modi, con due ritiri nei primi giri delle due
gare.
“Abbiamo lavorato sodo per raggiungere
questo obiettivo, la vittoria nel campionato.
E festeggiare il titolo a Monza è qualcosa di
speciale perché il team è italiano e questo
Paese lo sento molto vicino a me. Abbiamo
vinto sei gare 1 e spero di ripetermi anche
all’ultima tappa di Abu Dhabi. Dobbiamo
rimanere concentrati per centrare l’obietti­
vo della vittoria nella classifica per team,
siamo molto vicini ad Addax e ART”.
Sei stato sempre molto veloce nella tua
carriera in GP2, cos’è cambiato quest’anno?
“E’ molto semplice: il team. I ragazzi della
squadra hanno fatto la differenza, special­
mente all’inizio, nei test invernali. Quando
ho visto come era impostata la metodologia
del lavoro, ho capito che si poteva lottare
per la vittoria”.
Avevi già corso col Piquet Sports, che di
fatto era la squadra prima che cambiasse il nome in Rapax.
“Il team attuale è completamente nuovo.
Metà delle persone Rapax non erano pre­
senti prima, tra meccanici e ingegneri,
anche l’organizzazione è cambiata. Ho tro­
vato maggiore concentrazione e tanta fidu­
cia in me. Sono stati veloci nei pit­stop, abi­
li nelle strategie, tutto ha funzionato sempre
bene e alla fine. I nuovi ingegneri proveni­
vano dal campionato GT e questo poteva
sembrare strano, invece ha portato una ven­
tata di idee nuove, un modo diverso di vede­
re le cose, che gli ingegneri che sempre sono
stati nella serie magari non vedono più.
Questo ha contribuito a fare la differenza
finale”.
Press GP2
47
GP2
GARE A MONZA
B&B
POLE PER BIANCHI, VITTORIA PER BIRD. IL DUO DELLA ART HA FATTO IL PIENO IN ITALIA.
GARA 2 A VIETORIS. IL DEBUTTANTE PISCOPO SALVA IL BILANCIO ITALIANO
Massimo Costa
Che lezione. I rookie a Monza hanno dato uno schiaffo ai
piloti esperti della GP2. La pole è andata a Jules Bianchi,
la vittoria in gara 1 ha premiato Sam Bird, nella seconda
corsa l’ha spuntata Christian Vietoris. I primi quattro al
traguardo della main race sono piloti al primo anno di GP2
(sei in totale negli otto che hanno concluso in zona pun­
ti) e lo stesso vale per gara 2, cinque su sei in zona punti.
Il migliore italiano è stato un debuttante assoluto, Edoar­
do Piscopo. Viene da pensare che i rookie si stanno scal­
dando per offrirci un campionato 2011 di alto livello. E
probabilmente sarà così. Il duo della ART, la coppia B&B,
ha dettato legge in gara e solo un contatto con Jerome
D’Ambrosio alla prima variante dopo il restart dalla pri­
ma safety­car, ha impedito a Bianchi di essere veloce
quanto il compagno Bird. Aveva il volante storto il fran­
cese del Ferrari Driver Academy e di più non poteva pro­
48
prio fare. Nel weekend della gioia del team italiano Rapax,
campione con Pastor Maldonado, il quale incredibilmen­
te nelle due gare non ha percorso che pochi chilometri per
incidenti, si è distinta un’altra formazione tricolore spes­
so incappata in giornate negative: la Trident. Adrian
Zaugg ha fatto tutto alla perfezione guadagnandosi il sesto
posto di gara 1, il volto nuovo Piscopo ha chiuso settimo.
Poteva essere tra i protagonisti, nuovamente dopo Spa, il
team Coloni, invece Alvaro Parente è stato punito con un
drive through e addio chance. Notevole il weekend di Oli­
ver Turvey, terzo e sesto, e di Vietoris, quarto e primo.
Bene anche D’Ambrosio, quinto e secondo. A Monza Ser­
gio Perez doveva dare il massimo per spostare ad Abu
Dhabi la volata finale per il titolo. Ha fallito. Monza da
dimenticare per Luca Filippi e Davide Valsecchi, incappa­
ti in errori che piloti della loro esperienza e qualità non
dovrebbero commettere. Lineare la prova di Fabrizio Cre­
stani.
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
1 - Sam Bird - ART - 30 giri 49'27"229
2 - Jules Bianchi - ART - 8"585
3 - Oliver Turvey - iSport - 17"168
4 - Christian Vietoris - Racing Engineering - 18"249
5 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 19"361
6 - Adrian Zaugg - Trident - 21"189
7 - Edoardo Piscopo - Trident - 24"618
8 - Max Chilton - Ocean - 28"662
9 - Davide Valsecchi - iSport - 46"833
10 - Fabrizio Crestani - DPR - 47"773
11 - Charles Pic - Arden - 50"494
12 - Alvaro Parente - Coloni - 59"930
13 - Romain Grosjean - Dams - 1 giro
Giro più veloce: Sam Bird 1'32"438
Vietoris
primo
di gara 2
Ritirati
0 giri - Rodolfo Gonzalez
0 giri - Giedo Van der Garde
0 giri - Luca Filippi
0 giri - Dani Clos
2° giro - Brendon Hartley
3° giro - Luiz Razia.
3° giro - Marcus Ericsson
5° giro - Michael Herck
5° giro - Sergio Perez
7° giro - Pastor Maldonado
23° giro - Fabio Leimer
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 12 SETTEMBRE 201
1 - Christian Vietoris - Racing Engineering - 21 giri 32'28"733
2 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 1"048
3 - Sam Bird - ART - 1"184
4 - Jules Bianchi - ART - 6"789
5 - Max Chilton - Ocean - 9"485
6 - Oliver Turvey - iSport - 9"917
7 - Adrian Zaugg - Trident - 13"430.
8 - Charles Pic - Arden - 15"627
9 - Luiz Razia - Rapax - 21"568
10 - Marcus Ericsson - Super Nova - 25"746
11 - Dani Clos - Racing Engineering - 28"111
12 - Sergio Perez - Addax - 28"733
13 - Luca Filippi - Super Nova - 31"502.
14 - Fabrizio Crestani - DPR - 33"045
15 - Alvaro Parente - Coloni - 38"921 *
16 - Davide Valsecchi - iSport - 1'12"761
* Penalizzato di 20"
Giro più veloce: Sam Bird 1'31"954
Ritirati
0 giri - Fabio Leimer
0 giri - Pastor Maldonado
1° giro - Rodolfo Gonzalez
2° giro - Edoardo Piscopo
2° giro - Michael Herck
5° giro - Giedo Van der Garde
9° giro - Brendon Hartley
Il campionato
1.Maldonado 87; 2.Perez 60; 3.Bianchi 52; 4.Clos 43; 5.Bird 42; 6.Van der Garde 39;
7.Turvey 37; 8.Vietoris 29; 9.Pic 28; 10.D'Ambrosio, Valsecchi 21.
Bird e Bianchi, dominatori di gara 1, a sinistra.
Piscopo, sopra, settimo in gara 1 e primo degli italiani
49
GP3
ESTEBAN GUTIERREZ
DAL ME
50
ESSICO CON FURORE
Campione F.BMW Europe nel 2008,
campione GP3 nel 2010. In mezzo,
una stagione interlocutoria nella
F.3 Euro Series, poi il test con la
BMW F1 a Jerez lo scorso dicembre,
come premio per la vittoria nella
F.BMW. Da due anni legato alla ART,
Esteban Gutierrez ha vinto con
estrema sicurezza il campionato
della neonata categoria. Ed è uno
dei primi messicani ad imporsi con
autorità in un torneo europeo. Per
il prossimo anno il suo nome era
stato associato alla Sauber, ma un
suo debutto in F.1 appare prematuro. Più logico che prosegua il suo
sentiero all’interno della ART e nel
2011 potremmo vederlo in GP2 con
la squadra francese di VasseurTodt.
per poter occupare le prime posizioni della classifica. Ci siamo riusciti fin dall’inizio e questo ci ha
permesso di essere regolari e di
ottenere il successo finale”.
“Abbiamo lavorato bene per raggiungere questo obiettivo, con precisione e intelligenza. La collaborazione col team è sempre stata perfetta, la mentalità è sempre stata
positiva. Il nostro obiettivo non era
quello di vincere le corse ed il campionato, ma quello di essere sempre consistenti e veloci in ogni gara
Come mai hai scelto la GP3 per il
2010?
“E’ stata dura prendere la decisione
giusta. Ero indeciso tra proseguire
nella F.3 Euro Series e entrare nella GP3. Rimanendo comunque sempre con la ART. Ma alla fine, come
dimostrano i risultati, ho fatto la
scelta della categoria migliore”.
Tanto lavoro in pista, ma anche a
casa non si scherza.
“Vivo a Parigi per essere vicino alla
sede del team, che ho visitato spesso avendo incontri con gli ingegneri, con i meccanici, col proprietario
della squadra. Questo per mantenere con loro una buona comunicazione. Penso che è anche così che si
aumentano le motivazioni di ognuno. Il lavoro fatto nella sede del
team, quello che non si vede nei circuiti è molto importante quando la
categoria è nuova”.
51
GP3
GARE A MONZA
BORTOLOTTI
ENTUSIASMA
Massimo Costa
Verrebbe da dire che ha infiammato il pubblico, ma
gli orari in cui si corrono le gare GP3, tardo pomerig­
gio del sabato, mattina presto la domenica, aiutano le
tribune a rimanere incontaminate dagli spettatori.
Mirko Bortolotti ha quindi acceso il cuore dei pochi
appassionati presenti e di chi segue la categoria per
lavoro. Male in qualifica dopo non avere trovato la scia
giusta, il pilota italiano del Ferrari Driver Academy in
gara 1 ha compiuto una rimonta che è molto raro
riscontrare in corse di trenta minuti. A suon di sor­
passi, quindi non favorito da incidenti multipli degli
avversari, Bortolotti ha recuperato dal diciassettesi­
mo posto iniziale al quinto finale. Tanto di cappello.
Poi, in gara 2, dalla seconda fila ha combattuto per una
posizione da podio. Agguantata la seconda posizio­
Bel weekend di Wickens che ha confermato
il secondo posto in campionato
52
ne, non aveva lo spunto per andare a prendere
Robert Wickens che nel frattempo aveva guadagna­
to quei metri necessari per vivere tranquillo fino alla
bandiera a scacchi. E’ stato bello vedere Bortolotti
così tonico proprio nella tappa di casa, l’ultima della
stagione. Un campionato non facile il suo, irto di pro­
blemi emersi sulla sua macchina (del team Addax) e
qualche errore che non gli hanno permesso di dire la
sua per la vittoria nel campionato. Che è andato,
come da copione a Esteban Gutierrez e al team ART.
Il messicano ha vinto con forza e intelligenza la pri­
ma corsa, ma è finito in testacoda nella seconda, alla
Parabolica, dovendosi ritirare. Wickens, secondo in
gara 1 e primo nella successiva, ha confermato il
secondo posto finale nella graduatoria. Protagonisti
a Monza anche Nico Muller, Josef Newgarden e
Roberto Merhi.
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
1 - Esteban Gutierrez - ART - 16 giri 28'26"731
2 - Robert Wickens - Status GP - 0"995
3 - Rio Haryanto - Manor - 2"104
4 - Nico Muller - Jenzer - 2"656
5 - Mirko Bortolotti - Addax - 3"693
6 - Roberto Merhi - Atech CRS - 4"539
7 - Josef Newgarden - Carlin - 4"886.
8 - Nigel Melker - RSC Mucke - 6"923
9 - Daniel Morad - Status GP - 10"148
10 - Tobias Hegewald - RSC Mucke - 10"889
11 - Miki Monras - MW Arden - 10"952
12 - Oliver Oakes - Atech CRS - 12"102
13 - James Jakes - Manor - 13"372
14 - Pal Varhaug - Jenzer - 13"461.
15 - Michael Christensen - MW Arden - 15"945
16 - Stefano Coletti - Tech 1 - 20"674
17 - Adrian Quaife Hobbs - Manor - 21"286
18 - Pablo Sanchez - Addax - 21"426
19 - Ivan Lukashevich - Status GP - 21"938
20 - Lucas Foresti - Carlin - 24"541
21 - Doru Sechelariu - Tech 1 - 24"949.
22 - Daniel Juncadella - Tech 1 - 25"544
23 - Vittorio Ghirelli - Atech CRS - 48"201
24 - Pedro Nunes - ART - 1'04"316
Giro più veloce: Esteban Gutierrez 1'45"131
Ritirati
0 giri - Alexander Rossi
1° giro - Dean Smith
4° giro - Leonardo Cordeiro
6° giro - Simon Trummer
10° giro - Renger Van der Zande
12° giro - Felipe Guimaraes
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
Bortolotti in lotta con
Merhi e Muller in gara 2
e, sopra, sul podio
1 - Robert Wickens - Status GP - 15 giri 26'20"507
2 - Mirko Bortolotti - Addax - 1"618
3 - Nico Muller - Jenzer - 1"939
4 - Roberto Merhi - Atech CRS - 3"040
5 - Josef Newgarden - Carlin - 4"430
6 - Miki Monras - MW Arden - 9"604
7 - Daniel Morad - Status GP - 12"695.
8 - Leonardo Cordeiro - MW Arden - 15"274
9 - Oliver Oakes - Atech CRS - 15"873
10 - Michael Christensen - MW Arden - 17"698
11 - Tobias Hegewald - RSC Mucke - 18"669
12 - Pablo Sanchez - Addax - 18"860
13 - Nigel Melker - RSC Mucke - 25"415.
14 - Ivan Lukashevich - Status GP - 26"612
15 - Alexander Rossi - ART - 26"664
16 - Dean Smith - Carlin - 27"354
17 - Felipe Guimaraes - Addax - 27"983
18 - Doru Sechelariu - Tech 1 - 28"073
19 - Pal Varhaug - Jenzer - 28"310
20 - Stefano Coletti - Tech 1 - 29"703
21 - Vittorio Ghirelli - Atech CRS - 39"337
22 - Adrian Quaife Hobbs - Manor - 1'04"494.
23 - Rio Haryanto - Manor - 1 giro
24 - Simon Trummer - Jenzer - 1 giro
Giro più veloce: Pal Varhaug 1'43"843
Ritirati
1° giro - Daniel Juncadella
2° giro - Lucas Foresti
3° giro - Esteban Gutierrez
4° giro - Renger Van der Zande
10° giro - James Jakes
12° giro - Pedro Nunes
Il campionato finale
1.Gutierrez 88; 2.Wickens 71; 3.Muller 53; 4.Rossi 38; 5.Haryanto 27; 6.Merhi 26;
7.Smith 24; 8.Jakes 21; 9.Coletti 18; 10.Monras 17; 11.Bortolotti 16; 12.Morad 15;
13.Varhaug, Juncadella, Quaife-Hobbs 10.
53
FORMULA
2
PALMERvsSTONEMAN
Valerio Faccini
Uno ha l’aspetto e l’aplomb di un ragazzo dell’alta società,
l’altro è fisicamente più sgraziato, tozzo, palestrato. Entrambi provengono da due famiglie assai facoltose: uno è figlio di
un ex-pilota, medico per hobby, imprenditore di successo
nel ramo delle corse automobilistiche, possessore di circuiti, organizzatore e gestore di campionati per monoposto
(guarda caso anche la F.2... ) e di un impianto, Bedford, simile al paese di Bengodi per chi vuole sentirsi, almeno per un
giorno nella vita, pilota. L’altro è figlio di un imprenditore e
basta. L’uno è Jolyon Palmer, l’altro è Dean Stoneman. I due,
entrambi inglesi, si giocheranno a Valencia sabato e domenica prossimi il titolo di campione di F.2. Più che la sfida finale di un campionato internazionale, una stracittadina. Palmer jr. ha guidato la classifica della F.2 sin dal via della stagione, vincendo la gara iniziale di Silverstone. Stoneman ha
completato la lunga rincorsa alla vetta sorpassando il rivale due domeniche fa ad Oschersleben. Approfittando di un
weekend di appannamento del rivale, Dean ha raggranellato un gruzzolo tale di punti di consentirgli di divenire campione anche con due quinti posti nel caso il “figlio del capo”
vinca entrambe le corse in Spagna. Dal punto di vista psicologico il sorpasso in classifica, avvenuto dopo la gara del
sabato in Germania, ha come segato le gambe
a “Palmerino”, che l’indomani ha disputato la corsa più opaca della stagione. Pochissimi i ritiri per entrambi: a Palmer
è esploso un motore a Marrakech (mentre viaggiava dietro
la safety car!) e s’è fermato a causa d’un incidente con Stoneman a Brands Hatch. Dean ha invece accusato una noia
tecnica a Silverstone.
I NUMERI DI PALMER
ETA’ 19
PUNTI 236
VITTORIE 5
POLE POSITIONS 5
RITIRI 2
DEBUTTO IN F.2 2009
STONEMAN C
54
DE MARCO
GIUDICA I DUE
GRANDI RIVALI
I NUMERI DI STONEMAN
ETA’ 20
PUNTI 267
VITTORIE 6
POLE POSITIONS 6
RITIRI 1
DEBUTTO IN F.2 2010
CI PROVA
Nicola De Marco li ha visti da
vicino. Talvolta ne ha potuto
studiare l’acquisizione dati (in
F.2 sono disponibili, per tutti i
piloti, i dati del giro compiuto
dall’autore della pole position).
Talvolta ne ha osservato le gesta
correndo ruota a ruota con loro,
talvolta li ha visti negli specchietti, più spesso li ha rincorsi
da dietro (non tanto per questioni relative al pilotaggio,
quanto piuttosto dell’affidabilità, a prova di grissino, della sua
monoposto). “Nessuno dei due è
molto espansivo. Entrambi
sono inglesi sino al midollo,
molto seri, non certo chiacchieroni o compagnoni. Confrontando le qualità dei due, vedo
avvantaggiato Stoneman su Palmer. Il secondo, in confronto
all’anno scorso, è maturato e
migliorato tantissimo. Ha uno
stile di guida assai pulito ed è
molto metodico. Tutte caratteristiche che nel 2009 non si erano proprio notate. L’ho visto
molto più sicuro di se’, fuori dall’abitacolo, e molto più deciso.
Uno dei suoi punti di forza è che
non commette mai errori.
Stoneman al volante è invece
molto più aggressivo. Ha uno
stile di guida particolarissimo:
fa uno strano uso sia del freno,
sia dell’acceleratore. Nei curvoni medio veloci, mentre è ancora in fase di decelerazione
pigiando sul freno con decisione, accelera senza esitazioni.
Non è certo quel che ti insegnano quando inizi a guidare ed è
comunque uno stile molto personale, quasi impossibile da
emulare. Con una macchina di
F.2 un tale trucco però aiuta,
perchè permette al turbo di
rimanere in “tiro”. Osservandoli in gara, ho notato che Palmer
predilige il fatto di partire
davanti e di tenere un passo
alto, mentre Stoneman, che a
volte non riesce a partire benissimo, è molto efficace in fase di
rimonta. Per concludere, credo
che Dean sia più forte di Jolyon
e sia lui il favorito per la vittoria.
55
F.BMW
EUROPE
ROBIN FRIJNS
56
TULIPANI
CRESCONO
Robin Frijns è il nuovo campione del Formula BMW Europe. In
realtà è anche l’ultimo pilota a
potersi fregiare di questo titolo
dato che dal 2011 il campionato non esisterà più, ma almeno
per l’olandese nato il 7 agosto
del 1991 c’è la soddisfazione di
aver portato nel Vecchio Continente il trofeo del vincitore. Nell’albo d’oro della serie infatti mette la sua firma, dopo due sudamericani, il brasiliano Felipe Nasr ed
il messicano Esteban Gutierrez,
che hanno portato,rispettivamente, al successo i team
Eurointernational e Kaufmann,
con quest’ultimo che bissa il
successo del 2008 con Frijns.
Nato a Maastricht, insieme alla
sua famiglia si è poi trasferito a
vivere in Belgio nella ridente
cittadina di Warsage, cominciando a correre in kart all’età
di otto anni. Nel 2008 ha concluso al terzo posto il campionato
europeo di KF2, dopo aver conquistato la medaglia d’argento
nella medesima classe nelle
serie nazionali francese e belga.
Il debutto in monoposto è arrivato lo scorso anno in Formula
BMW, sempre col team Kaufmann, dove alla prima gara si
era classificato al quarto posto.
A fine stagione arriverà anche la
vittoria della Rookie Cup con sei
podi, una vittoria, una pole position ed un giro veloce.
Nel 2010 il successo è arrivato
in maniera quasi insperata grazie anche alla debacle del suo
rivale, Jack Harvey, che aveva
dominato la stagione dall’inizio.
Già nel round di Spa-Francorchamps, penultima prova del
campionato, Frijns si era avvicinato in classifica, ma il sorpasso
è arrivato in gara-1 a Monza,
quando Harvey è stato coinvolto in un contatto che lo ha spedito nella via di fuga in ghiaia,
impedendogli di terminare la
corsa. L’inglese ha fatto il suo
dovere nella seconda manche
conquistando la vittoria, la settima stagionale contro le sei di
Frijns, ma nulla ha potuto per
riprendersi la leadership di
campionato, che l’olandese ha
occupato grazie a 13 podi, tre
pole e tre giri più veloci e 383
punti finali.
57
F.RENAULT
ITALIA
GARE AL MUGELLO
Cecchellero
guida il gruppo
in gara 1
CECCHELLERO RIMANDA TU
Dario Lucchese
In pochi si sarebbero aspettati un finale thril­
ler come quello che offrirà quest’anno il Chal­
lenge Formula Renault 2.0. L’ultimo appunta­
mento di Imola, a metà ottobre, assegnerà
infatti un titolo “a sorpresa”. Perché non
potrebbe essere diversamente, dal momento
che dalle due gare del Mugello sono usciti gli
stessi nomi di prima, senza proclamare un solo
assoluto pretendente. A centrare il loro secon­
do successo della stagione sono stati infatti
nell’ordine Andrea Cecchellero (autore anche
della pole) e Federico Gibbin. Per Federico
Vecchi due secondi posti, mentre Francesco
Frisone è salito sul gradino più basso del podio
in gara­1 ed ha poi raccolto un quinto piazza­
mento, mantenendo la leadership della classi­
fica. Certo è che adesso il milanese del Viola
Formula Racing vede ridotto il proprio vantag­
gio a soli due punti dallo stesso Vecchi. Quindi
c’è Cecchellero, sempre a 14 lunghezze dalla
leadership. Sognano anche Gibbin ed Antoni­
no Pellegrino, ma con loro la matematica è
58
adesso tutt’altro che clemente. Si può pertan­
to affermare che sul circuito del Santerno,
quella a cui assisteremo tra poco meno di un
mese sarà una volata a tre, con Frison, Vecchi
e Cecchellero a giocarsi il tutto per tutto, pra­
ticamente ad armi pari. Vecchi, solamente sul­
la carta, appare il più avvantaggiato visto che
proprio a Imola lo scorso maggio ha ottenuto
pole, vittoria e giro più veloce in entrambe le
gare disputate.
E dire che proprio il reggiano della CO2 Motor­
sport al Mugello ha rischiato grosso, perché in
sede di verifiche tecniche post­qualifica i com­
missari gli hanno cancellato tutti i tempi dopo
che era stata rilevata una irregolarità ai collet­
tori di aspirazione, anche se praticamente
ininfluente ai fini del risultato. Vecchi se l’è
quindi cavata (per il momento) andando in
appello e congelando lo schieramento; una
mossa che gli ha permesso di prendere rego­
larmente il primo via dalla seconda fila. Facen­
do un rapido conto, la situazione vede adesso
con due successi Frisone, Cecchellero e Gibbin.
Tre affermazioni per Vecchi e una per Pellegri­
no. Ma in questo finale di stagione, come han­
no dimostrato i saliscendi toscani, sono saliti
alla ribalta anche altri giovanissimi. Comin­
ciando da Enrico Pison e Patrick Gobbo,
entrambi in forze al Team Torino Motorsport.
Il primo ha brillato sabato in qualifica, quando
ha staccato il quarto miglior tempo. Peccato
che un problema ad una sospensione lo abbia
poi rallentato in gara­1 mentre era in lotta per
le prime posizioni. Analogo discorso per il suo
compagno di squadra, autore del sesto tempo
in prova: posizione che ha successivamente
mantenuto ottenendo il diritto di scattare
davanti a tutti in gara­2. Peccato che il trevi­
giano sia in seguito finito fuori nel tratto misto
dopo la curva San Donato nel tentativo di resi­
stere agli attacchi di Gibbin, con il quale c’è
anche stato un impercettibile contatto, conclu­
dendo ottavo alla bandiera a scacchi. Altra
nota di merito per Edolo Ghirelli: il pugliese,
che ha saltato il primo appuntamento del cam­
pionato, sta maturando in fretta. Il quinto
responso nella sessione cronometrata di saba­
to e il sesto di gara­2 ne sono una prova.
UTTI A IMOLA
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1 - Andrea Cecchellero - Team Torino Motorsport - 17 giri in 31'42"053
2 - Federico Vecchi - CO2 Mototrsport - 0"713
3 - Francesco Frisone - Viola Formula Racing - 4"036
4 - Federico Gibbin - Viola Formula Racing - 14"725
5 - Christian Mancinelli - Facondini Racing - 19"285
6 - Patrick Gobbo - Team Torino Motorsport - 26"506
7 - Antonino Pellegrino - Scuderia Antonino - 26"664
8 - Laura Polidori - Facondini Racing/LP Motorsport - 38"344
9 - Matteo Ciccaglioni - SG Motors - 41"844
10 - Edolo Ghirelli - One Racing - 42"199
11 - Claudio Castiglioni - CO2 Motorsport - 42"538
12 - Andrea Baiguera - Brixia Autosport - 1'32"828
13 - Ettore Bassi - Team Torino Motorsport - 1 giro
14 - Enrico Pison - Team Torino Motorsport - 6 giri
Giro più veloce: Federico Vecchi 1’50”622
Ritirati: 7° giro - Jaka Marinsek
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1 - Federico Gibbin - Viola Formula Racing - 16 giri in 30'17"318
2 - Federico Vecchi - CO2 Motorsport - 0"390
3 - Andrea Cecchellero - Team Torino Motorsport - 4"681
4 - Antonino Pellegrino - Scuderia Antonino - 6"832
5 - Francesco Frisone - Viola Formula Racing - 11"073
6 - Edolo Ghirelli - One Racing - 13"707
7 - Claudio Castiglioni - CO2 Motorsport - 14"283
8 - Patrick Gobbo - Team Torino Motorsport - 17"577
9 - Laura Polidori - Facondini Racing/LP Motorsport - 25"735
10 - Enrico Pison - Team Torino Motorsport - 26"364
11 - Andrea Baiguera - Brixia Autosport - 52"443
12 - Jaka Marinsek - AK Plamtex Sport - 56"777
13 - Ettore Bassi - Team Torino Motorsport - 1'02"014
14 - Christian Mancinelli - Facondini Racing - 2 giri
Giro più veloce: Francesci Frisone 1’52”177
Ritirati: 3° giro - Matteo Ciccaglioni
Il campionato dopo dieci gare
1. Frisone 240 punti; 2. Vecchi 238; 3. Cecchellero 226; 4. Gibbin 182; 5. Pellegrino
180; 6. Castiglioni 121; 7. Gobbo 103; 8. Scionti 94; 9. Marinšek 90; 10. Pison 86
Gibbin,
primo in gara 2
59
FORMUA
MONZA
IL LANCIO
MONOMARCA
PER CRESCERE
60
Il Trofeo Cadetti si rinnova e diventa un monomarca. In
occasione del GP d'Italia di F.1, è stata presentata la nuova monoposto che darà vita alla categoria nel 2011. Si
chiama FM2K11, è costruita dalla Nova Reggiani di Duilio
Frosinini, monta un motore 1.2 litri di derivazione motociclistica BMW preparato dalla LRM Motors dei fratelli
Petriglieri, utilizza pneumatici Kumho. La vettura ha un
telaio in fibra di carbonio e segue la linea delle attuali
monoposto delle categorie propedeutiche. Il costo della
macchina è di 30.000 euro, il propulsore potrà essere
noleggiato per un costo che si aggira tra i 5.000 e i 6.000
euro e potrà percorrere 3.000 km prima della necessaria
revisione. Il campionato sarà promosso dalla Puzzle
Comunication che collaborerà con l'Autodromo di Monza.
Il primo shake down della Nova Reggiani è previsto per il
21 ottobre e sarà condotto da Rinaldo Capello. Ancora non
è stato stilato un calendario, ma si parla di effettuare alcune tappe al di fuori dell'Italia.
61
LMS
- ILMC
GARA A SILVERSTONE
PEUGEOT FA IL VUOTO
Marco Cortesi
Doppietta Peugeot a Silverstone, nel round
conclusivo della LMS e debutto dell'Intercon­
tinental Le Mans Cup. Dopo aver preso la testa
nelle primissime fasi, la vettura ufficiale di
Davidson­Minassian ha progressivamente
aumentato il proprio vantaggio, aiutata anche
dalla rottura patita dall'Audi R15 di McNish­
Kristensen. La vettura pole sitter si è fermata
nel corso della prima ora per un problema di
trasmissione, mentre la gemella di Capello e
Bernhard ha chiuso in terza posizione alle
spalle della Peugeot di casa Oreca. Passato il
tedesco grazie ad una piccola uscita di pista,
la vettura di Lapierre e Sarrazin ha in pratica
replicato la gara dei leader, terminando con
62
42 secondi di distacco e centrando il titolo
LMS. Nessun duello nella seconda parte della
corsa, nonostante un piccolo contrattempo
con il cofano posteriore occorso agli uomini
di Hughues de Chaunac. Prima tra le vetture
a benzina si è piazzata la Lola Aston Martin di
Barazi, Hancock e Mucke, che ha vinto il duel­
lo con la Lola Rebellion di Prost­Jani. Sfortu­
na per Andrea Belicchi, bloccato insieme a
Jean­Christophe Boullion da problemi mecca­
nici.
La lotta in LMP2 ha visto prevalere in gara la
Honda di Leventis, Watts e Kane, con gli ulti­
mi due riusciti a compensare un errore del
gentleman britannico e a conquistare la vitto­
ria. Il campionato, a causa delle difficoltà
incontrate a Spa e Portimao dal team Strakka,
è tuttavia andato ai quarti classificati Tommy
Erdos e Mike Newton, per l'occasione accom­
pagnati da Ben Collins sulla Lola, sempre
motorizzata Honda, del team di Ray Mallock.
Con la Saleen Larbre come unica vettura al via
in GT1, la classe GT2 ha regalato alla Porsche
del team Felbermayr il secondo titolo conse­
cutivo, grazie alla quinta piazza di Marc Lieb
e Richard Lietz. Dopo una prima parte di cor­
sa dominata dall'Aston Martin Vantage di Rob
Bell e Darren Turner, è emersa la Ferrari di
Jaime Melo e Gianmaria Bruni, che hanno pre­
ceduto sul traguardo la coppia Porsche com­
posta da Westbrook e Holzer. Da segnalare il
successo nella classifica di Formula Le Mans
per la coppia franco­belga Chalandon­Barle­
si.
L'ORDINE DI ARRIVO
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
Dominio Peugeot
nella gara di Silverstone
1 - Davidson/Minassian (Peugeot 908) - Peugeot - 170 giri
2 - Lapierre/Sarrazin (Peugeot 908) - Peugeot - 42"920
3 - Bernhard/Capello (Audi R15) - Audi - 1'46"357
4 - Barazi/Hancock/Mucke (Lola Aston Martin) - Aston Martin - 3 giri
5 - Prost/Jani (Lola B10-60-Rebellion) - Rebellion - 5 giri
6 - Ragues/Mailleux/Ickx (Lola Aston Martin) - Signature - 6 giri
7 - Mansell/Mansell (Ginetta-Zytek 09S) - Mansell - 9 giri
8 - Leventis/Watts/Kane (HPD ARX-01c) - Strakka - 10 giri.
9 - Amaral/Pla (Ginetta-Zytek 09S) - ASM - 10 giri
10 - Moreau/Hein (Pescarolo-Judd) - OAK Racing - 10 giri
11 - Drayson/Cocker (Lola B10-60-Judd) - Drayson - 13 giri
12 - Erdos/Newton/Collins (Lola B10-HPD) - RML - 13 giri
13 - Casè/Babini/Leo (Lola B09-Judd) - Mik Racing - 17 giri.
14 - Firth/Hughes (Oreca FLM09) - Dams - 18 giri
15 - Zacchia/Lombard/Moro (Oreca FLM09) - Polevision - 18 giri
16 - Lahaye/Nicolet (Pescarolo-Judd) - OAK Racing - 19 giri
17 - Pillon/Verdonck/Hollings (Oreca FLM09) - Polevision - 19 giri
18 - Pirri/Cioci/Perazzini (Lola B09-Judd) - Mik Racing - 20 giri.
19 - Ojjeh/Greaves/Ebbesvik (Ginetta 09S-Zytek) - Bruichladdich - 20 giri
20 - Barlesi/Cicognani/Chalandon (Oreca FLM09) - Dams - 21 giri
21 - De Pourtales/Ordonez/Kennard (Lola B08-47-Judd) - Kruse - 22 giri
22 - Burgess/Mowlem/McMurry (Ginetta 09S-Zytek) - LNT - 22 giri.
23 - Bruni/Melo (Ferrari 430) - AF Corse - 23 giri
24 - Westbrook/Holzer (Porsche 997) - Prospeed - 23 giri
25 - Bell/Turner (Aston Martin) - JMW - 23 giri
26 - Kirkaldy/Mullen (Ferrari 430) - CRS - 24 giri
27 - Lieb/Lietz (Porsche 997) - Felbermayr - 24 giri.
28 - Pilet/Narac (Porsche 997) - IMSA - 25 giri
29 - Dumbreck/Coronel (Spyker C8) - Spyker - 25 giri
30 - Muller/Werner (BMW M3) - Schnitzer - 25 giri
63
GRAND
AM
GARA A TOOELE
IMPERO GANASSI
Quest'anno doveva andare così. Dopo
una prima metà di corsa dominata dal­
la Dallara SunTrust con Ricky Taylor, lo
spegnimento del motore in ripartenza
dal pit ha regalato a Scott Pruett e Memo
Rojas il nono successo della stagione al
Miller Motorsports Park. L'ultima gara
del 2010 si chiude quindi come tutto il
resto dell'anno, con la squadra di Chip
Ganassi in grado di prevalere nonostan­
64
te l'ottimo livello dei concorrenti.
Disdetta per il team SunTrust, che gra­
zie ad una gran partenza di Taylor e alla
velocità di Angelelli sembrava involato
verso il secondo successo della stagio­
ne. Fatale è stata la prima caution, che
ha portato tutti nei box, con conseguen­
te sorpasso anche per la seconda posi­
zione, finita a Jon Fogarty ed Alex Gur­
ney. Nel finale nulla è più stato messo
in discussione, anche grazie ad una per­
formance in crescendo della Riley­
BMW dei leader. La quarta piazza è sta­
ta conquistata dalla Riley­Ford di Mark
Wilkins e Burt Frisselle, mentre lo Star­
works Motorsport ha chiuso la top­5
con Dalziel e Forest.
Con il titolo ancora in discussione, la
classe GT ha visto trionfare in gara le
due Chevrolet Camaro ufficiali del team
Stevenson. Davis e Liddell hanno chiu­
so davanti a Magnussen e Schaldach. La
vittoria finale è andata, come previsto
ad una Mazda, quella di Jeff Segal ed
Emil Assentato, che hanno chiuso al
sesto posto.
L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
1 - Pruett/Rojas (Riley-BMW) - Ganassi - 86 giri
2 - Fogarty/Gurney (Stallings-Bob) - Stallings - 1"946
3 - Angelelli/Taylor (Dallara-Ford) - SunTrust - 2"964
4 - Frisselle/Wilkins (Riley-Ford) - AIM - 3"187
5 - Dalziel/Forest (Riley-BMW) - Starworks - 5"488
6 - Frisselle/Valiante (Dallara-Ford) - Shank - 6"936
7 - Bell/von Moltke (Dallara-Ford) - Doran - 12"269
8 - Garcia/Rice (Coyote-Porsche) - Spirit Of Daytona - 14"199
9 - Donohue/Law (Riley-Porsche) - Brumos - 1 giro
10 - Jonsson/Krohn (Lola-Ford) - Krohn - 1 giro
11 - Negri/Pew (Riley-Ford) - Shank - 1 giro
12 - Barbosa/Borcheller/France (Riley-Porsche) - ActionEx. - 1 giro
Giro più veloce: Scott Pruett, 1'43"908
Ritirati
82° giro - Jones/McCutchen
Il campionato finale
1. Rojas-Pruett 372; 3. Angelelli-Taylor 332; 5. Fogarty 325; 6. Gurney 307; 7. Dalziel 302; 8.
Law-Donohue 299; 10. Pew-Negri 298.
65
NASCAR
GARA A RICHMOND
LA SESTA DI HAMLIN
Marco Cortesi
Denny Hamlin è un serio contendente per la
Sprint Cup 2010. Questo il responso uscito
dall'ultimo round della regular season
NASCAR a Richmond. Il pilota del team Gibbs
ha centrato il sesto successo dell'anno, ribal­
tando la sfortuna patita a Loudon. Coperte le
carte nei primi 100 giri, Hamlin ha preso il
comando, difendendosi poi dal ritorno di Jim­
mie Johnson e di Clint Bowyer. Nell'ultimo
stint, il più pericoloso rivale è stato il compa­
gno Kyle Busch, leggermente rallentato nelle
66
battute conclusive da problemi ai freni. Joh­
nson ha poi concluso al terzo posto, mentre
Joey Logano ha completato la giornata cam­
pale di Joe e JD Gibbs in quarta piazza. Top­5
completata da un'altra Toyota, quella di un
positivo Marcos Ambrose.
Grazie alle sei affermazioni conquistate e ai
conseguenti sessanta punti di bonus, Ham­
lin ha preso il comando della Chase For The
Cup, mentre Bowyer, sesto, ha chiuso il plo­
tone dei dodici piloti che si giocheranno il
titolo. La corsa ha avuto un andamento
regolare, a dispetto delle caratteristiche del
corto tracciato della Virginia. Il guaio mag­
giore è stato rappresentato dalle forature,
che hanno penalizzato, tra gli altri, David
Reutimann e Terry Labonte. Quest'ultimo,
dopo aver mancato la qualifica, era riuscito
ad accaparrarsi un posto al via in casa
Prism, scontrandosi con un destino crudele.
Tra gli altri, prove positive sono arrivate da
AJ Allmendinger, ottavo, e da Casey Mears,
appena fuori dalla top­20. Non male anche
l'esordio su ovali di Mattias Ekstrom, inten­
zionato a lottare per un posto in Red Bull nel
2011.
L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 11 SETTEMBRE 2010
Denny Hamlin, trionfatore della gara di Richmond
1 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 400 giri
2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 400
3 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 400
4 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 400
5 - Marcos Ambrose (Toyota) - JTG - 400
6 - Clint Bowyer (Chevy) - Childress - 400.
7 - Juan Pablo Montoya (Chevy) - DEI/Ganassi - 400
8 - AJ Allmendinger (Ford) - RPM - 400
9 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 400
10 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 400
11 - Ryan Newman (Chevy) - Stewart/Haas - 400
12 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 400
13 - Jeff Burton (Chevy) - Childress - 400
14 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 400.
15 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 400
16 - Tony Stewart (Chevy) - Stewart/Haas - 400
17 - Jamie McMurray (Chevy) - DEI/Ganassi - 400
18 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 400
19 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 398.
20 - Mark Martin (Chevy) - Hendrick - 398
21 - Casey Mears (Toyota) - Germain - 398
22 - Martin Truex Jr (Toyota) - Waltrip - 398
23 - David Ragan (Ford) - Roush - 398
24 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 398
25 - Regan Smith (Chevy) - Furniture Row - 398
26 - Paul Menard (Ford) - RPM - 397
27 - Elliott Sadler (Ford) - RPM - 397.
28 - Sam Hornish Jr (Dodge) - Penske - 397
29 - Kasey Kahne (Ford) - RPM - 396
30 - Dave Blaney (Chevy) - Baldwin - 396
31 - Mattias Ekstrom (Toyota) - Red Bull - 396
32 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 395
33 - Landon Cassill (Chevy) - TRG - 395
34 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) - Hendrick - 394
35 - Travis Kvapil (Ford) - Front Row - 393
36 - Jeff Green (Ford) - Latitude 43 - 393.
37 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 393
38 - Tony Raines (Ford) - Front Row - 392
39 - Bobby Labonte (Chevy) - Phoenix - 324
40 - Terry Labonte (Toyota) - Prism - 143
41 - Kevin Conway (Toyota) - Gordon - 118
42 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 61
43 - Jason Leffler (Toyota) - Braun - 30.
La Chase For The Cup
1. Hamlin 5060; 2. Johnson 5050; 3. Harvick e Kyle Busch 5030; 5. Kurt Busch
5020; 6. Stewart e Biffle 5010; 8. Gordon, Edwards, Burton, Kenseth, Bowyer
5000.
QUESTI
I DODICI PILOTI
IN LIZZA
PER LA VITTORIA
FINALE
Denny Hamlin
Jimmie Johnson
Kevin Harvick
Kyle Busch
Kurt Busch
Tony Stewart
Greg Biffle
Jeff Gordon
Carl Edwards
Jeff Burton
Matt Kenseth
Clint Bowyer
67
CLIO
CUP
GARE AL MUGELLO
LENZOTTI FA IL BIS
Giancarlo Lenzotti ci prende gusto. Sulla pista
del Mugello, il pilota modenese del team Com­
posit Motorsport, dopo avere centrato il suo
quinto successo in gara 1, prendendo anche il
comando della classifica della Clio Cup Italia,
ha raddoppiato andando a segno anche in gara
2 e precedendo nuovamente alla bandiera a
scacchi un ottimo Nicola Rinaldi, portacolori
della Go Race. Per Lenzotti è inoltre ormai
matematica la conquista del titolo Gentleman,
mentre è da segnalare la condotta eccellente
di Stefano Zanini, terzo al traguardo e per la
68
prima volta sul podio. Sulla pista di casa wee­
kend poco positivo per Cristian Ricciarini, che
ha perso la leadership del monomarca tricolo­
re e ha chiuso con un bilancio di un 11. ed un
quarto posto. Nella classifica Junior ed Esor­
dienti sempre più solo al comando è invece
Federico Gioia, che si è alternato sul gradino
più alto della classe riservata ai giovanissimi
con l’irlandese Aron Smith.
La cronaca di gara 1
Lenzotti “brucia” il poleman Rinaldi al
pronti­via, ma il pilota della Go Race si acco­
da subito secondo, con Luciano Gioia che
mantiene la terza posizione di partenza
chiudendo bene il “duo” del Team Pyro, Jeff
ed Aron Smith. Fin dall’inizio a entusiasma­
re è Ricciarini, con una rimonta che dall’ulti­
ma posizione dello schieramento (in cui era
stato relegato per la penalizzazione inflitta­
gli dopo le qualifiche), lo porta subito dodi­
cesimo. Jeff Smith subentra terzo a Gioia nel
corso della seconda tornata. Bene anche Per­
fetti, che infila Aron Smith e guadagna il
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 (TOP TEN)
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1. Giancarlo Lenzotti (Composit Motorsport) 14 giri in 31’04”307, alla media di 141,794
km/h; 2. Nicola Rinaldi (Go Race) a 0”373; 3. Jeff Smith (Team Pyro) a 9”092; 4. Luciano Gioia (Go Race) a 12”050; 5. Ronnie Marchetti (Composit Motorsport) a 18”516; 6.
Daniele Perfetti (Composit Motorsport) a 19”687; 7. Stefano Zanini (Composit Motorsport) a 21”612; 8. Piero Foglio (Composit Motorsport) a 21”884; 9. Raffaele Bruzzo
(Giada Auto/AB Motorsport) a 25”480; 10. Federico Gioia (Go Race) a 26”483.
L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 (TOP TEN)
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2010
1. Giancarlo Lenzotti (Composit Motorsport) 14 giri in 31’16”328, alla media di 140,885
km/h; 2. Nicola Rinaldi (Go Race) a 1”898; 3. Stefano Zanini (Composit Motorsport) a
6”499; 4. Cristian Ricciarini (Composit Motorsport) a 6”869; 5. Aron Smith (Team Pyro)
a 12”630; 6. Jeff Smith (Team Pyro) a 13”878; 7. Federico Gioia (Go Race) a 15”274; 8.
Manuela Vasquez Blandon (Monolite Racing) a 31”292; 9. Daniele Pasquali (Composit
Motorsport) a 31”882; 10. Enrico Dell’Onte (Composit Motorsport) a 32”961.
Il campionato
1. Lenzotti 232 punti; 2. Ricciarini 206; 3. Rinaldi 162; 4. Marchetti 140; 5. J. Smith 92;
6. A. Smith 90; 7. Perfetti 84; 8. Zanini 52; 9. Balestrero 48; 10. Pipolo 42.
Ricciarini, sopra, ha segnato la pole ma in gara non è stato incisivo.
A sinistra, Lenzotti autore di un ottimo bis al Mugello
quinto posto al terzo passaggio. Continua la
rimonta di Ricciarini; il toscano al quarto
giro è già settimo e fa pure segnare il miglior
tempo, ma deve in seguito pagare un drive
through per un precedente sorpasso con le
bandiere gialle. Prosegue anche la lotta per
la prima posizione tra Rinaldi e Lenzotti. Il
modenese deve faticare non poco a tenere
dietro il giovane campano, ma tiene duro e
rimane leader. A sette minuti dal termine, nel
tratto della curva Savelli, Rinaldi affianca
all’interno Lenzotti e riesce a sfilarlo ripren­
dendo il comando. Lenzotti tuttavia rispon­
de, torna in testa e da quel momento in poi
non cede più il comando, transitando sul tra­
guardo con tre decimi di vantaggio.
La cronaca di gara 2
In pole si avvia Foglio ma è Zanini a prende­
re il comando davanti a Lenzotti, autore di
un eccellente avvio. Con Rinaldi terzo c’è
grande lotta per il quarto posto, con Federi­
co Gioia che guida un trenino completato
nell’ordine da Jeff ed Aron Smith e Ricciari­
ni. Il toscano è l’unico che nelle fasi iniziali
riesce a guadagnare terreno, portandosi
quarto, facendo segnare il giro più veloce e
lanciandosi all’inseguimento del terzetto di
testa. Quasi contemporaneamente però Len­
zotti e Rinaldi hanno ragione di Zanini. Subi­
to dopo anche Aron e Jeff Smith riescono a
sfilare Federico Gioia. Tutto rimane da allo­
ra in poi invariato fino all’arrivo. Degno di
nota l’ottavo posto della colombiana
Manuela Vasquez Blandon (Monolite
Racing).
69
PRODUZIONE
MERCEDES CL 500 4MATIC
NON È PIÙ
LA STESSA
70
Mercedes CL 500 4matic
Questa volta ho esagerato: ho preso
l'AMG". Così ci aveva detto Michele
Alboreto al volante della sua SEC tutta
nera. E non era il solo ad amare le Mer­
cedes e a cambiarle spesso, anche per­
ché in quegli anni, la Stella faceva
almeno il 40% di sconto a chi "fre­
quentava" il circus della Formula 1. Da
allora, di generazioni della grossa Mer­
cedes coupé ne sono uscite molte, non
si chiamano più SEC ma CL, e nessuna
esente, tutte hanno sempre consuma­
to tantissimo. Oggi però non è più così
tanto che l'ultima nata, la CL 500 supe­
ra abbondantemente la soglia dei 10
chilometri litro. A questo eccezionale
risultato che piacerebbe pure a Bruno
Giacomelli (all'epoca lui usava una E
300 diesel... proprio perché attento ai
costi di gestione), la Mercedes è arri­
vata con un incredibile V8 che tra l'al­
tro spinge davvero forte a tutti i regi­
mi. Peccato solamente che della tenu­
ta di strada e della stabilità altrettanto
bene non si possa dire in quanto una
rapida variazione di direzione anche a
partire dai 100 km/h richieda grandi
perizie di guida che possono addirittu­
ra risultare vane sopra i 180, tra l'altro
nonostante la presenza dell'ESP. In
sostanza la grande coupé di Mercedes
è diventata più ecologica, sicura quan­
do si va piano, ma anche poco godibi­
le e sfruttabile da chi ama spingere for­
te sull'acceleratore. Insomma, i tempi
da casello a casello dell'epoca Ville­
neuve­Pironi­Andretti... hanno lascia­
to spazio al record da distributore a
distributore e non guardando il tempo
bensì la distanza.
Prezzo: 129.040
V.max: 250 km/h
0-100 km/h: 4,9 secondi
71
PRODUZIONE
INFINITI EX30D
UNA VALIDA
ALTERNATIVA
Audi Q5 3.0TDI, BMW X3 3.0d e Mercedes GLK hanno una
rivale in più. Si chiama Infiniti Ex30d, costa solo 100 euro
in più rispetto alla versione con motore benzina da 320
cavalli ma percorre mediamente 12,8 chilometri con un
litro rispetto a una media di 8. E non va trascurato che il
nuovo V6 diesel common rail con iniettori piezo da 320
cavalli è quello con più coppia in assoluto, ben 550 nm, per
riprese degne di una GT. La EX diesel accelera da 0 a 100
chilometri l’ora in meno di 8 secondi e raggiunge una velocità massima di 221 chilometri l’ora. Pronta, rapida nello
scatto, ha un solo difetto: il comfort è compromesso dalle
vibrazioni tutt’altro che piacevoli. Tra le dotazione più
interessanti si segnala l'avviso di superamento della carreggiata (LPD, Line Departure Prevention) che interviene
autonomamente anche se il conducente non risponde, prima volta nel segmento delle SportUtility.
Infiniti EX30d
Prezzo: 49.800
V.max: 221 km/h
0-100 km/h: 7,9 secondi
72
73
IL
CALENDARIO
DELLE GARE 2010
1 agosto
29 agosto
12 settembre
F.1 a Budapest
GP2 a Budapest
GP3 a Budapest
F.BMW Europe a Budapest
Superleague a Brands Hatch
WTCC a Brno
F.2 a Brno
F.3 inglese a Spa
FIA GT1 a Spa
Nascar a Pocono
Mondiale Rally - Finlandia
F.1 a Spa
GP2 a Spa
GP3 a Spa
F.BMW Europe a Spa
Indycar a Chicago
Indy Lights a Chicago
F.3 Italia a Varano
F.Abarth a Varano
Prototipi Italia a Varano
Superstars a Varano
F.3 inglese a Snetterton
F.3 tedesca al Nurburgring
F.Renault NEC a Most
Grand Am a Montreal
ALMS a Mosport
FIA GT1 al Nurburgring
IRC in Repubblica Ceca - Barum
Trofeo Rally Asfalto - Taormina
Moto GP a Indianapolis
F.1 a Monza
GP2 a Monza
GP3 a Monza
F.BMW Europe a Monza
F.Renault Italia al Mugello
Clio Cup al Mugello
Endurance Open al Mugello
Turismo italiano di Serie al Mugello
Coppa Italia al Mugello
LMS a Silverstone
Super GT giapponese a Fuji
Grand Am a Tooele
Nascar a Richmond
Mondiale Rally - Giappone
IRC in Spagna - Asturias
8 agosto
Indycar a Lexington
Indy Lights a Lexington
ALMS a Lexington
F.Nippon a Motegi
F.3 giapponese a Motegi
F.3 Euro Series al Nurburgring
DTM al Nurburgring
F.3 inglese a Thruxton
F.3 tedesca ad Assen
F.Renault NEC ad Assen
F.Renault MEC a Magny-Cours
2000 Light a Magny-Cours
Grand Am a Watkins Glen
Nascar a Watkins Glen
BTCC a Snetterton
F.Renault inglese a Snetterton
IRC in Portogallo - Madeira
15 agosto
F.3 inglese a Silverstone
F.3 tedesca a Lausitzring
Nascar a Michigan
Moto GP a Brno
22 agosto
Indycar a Sonoma
Indy Lights a Sonoma
F.3 Euro Series a Zandvoort
DTM a Zandvoort
LMS a Budapest
Super GT giapponese a Suzuka
ALMS a Elkhart Lake
Nascar a Bristol
BTCC a Silverstone
F.Renault inglese a Silverstone
Mondiale Rally - Germania
74
5 settembre
Superleague ad Adria
Indycar a Kentucky
Indy Lights a Kentucky
Nascar ad Atlanta
World Series Renault a Hockenheim
Eurocup F.Renault a Hockenheim
Megane Trophy a Hockenheim
F.3 Euro Series a Brands Hatch
DTM a Brands Hatch
WTCC a Oschersleben
F.2 a Oschersleben
Challenge Ferrari a Budapest
BTCC a Knockhill
F.3 giapponese a Okayama
F.Renault MEC a Hockenheim
2000 Light ad Adria
Italiano Rally – Alpi Orientali
Moto GP a Misano
19 settembre
Indycar a Motegi
World Series Renault a Silverstone
Eurocup F.Renault a Silverstone
Megane Trophy a Silverstone
Superleague a Portimao
FIA GT1 a Portimao
DTM a Oschersleben
GT Open a Brands Hatch
F.3 Euro Series a Oschersleben
European F3 Open a Brands Hatch
WTCC a Valencia
F.2 a Valencia
Superstars a Le Castellet
BTCC a Donington
F.Renault inglese a Donington
Nascar a Loudon
Moto GP ad Alcaniz
26 settembre
F.1 a Singapore
F.Nippon a Sugo
F.3 giapponese a Sugo
F.3 Italia a Vallelunga
F.Abarth a Vallelunga
GT Italia a Vallelunga
Prototipi Italia a Vallelunga
Turismo italiano di Serie a Varano
Coppa Italia a Varano
F.3 inglese a Brands Hatch
F.Renault MEC a Monza
Nascar a Dover
IRC in Italia - Sanremo
Italiano Rally - Sanremo
3 ottobre
24 ottobre
Indycar a Miami
Indy Lights a Miami
GT Open a Monza
European F3 Open a Monza
Auto GP a Monza
Prototipi Italia a Monza
2000 Light a Monza
F.Renault NEC a Spa
F.3 tedesca a Oschersleben
ALMS a Road Atlanta
Nascar a Kansas
Endurance Open a Brno
Mondiale Rally - Francia
Trofeo Rally Terra - Azzano
Moto GP a Motegi
F.1 a Yeongan
Superleague a Navarra
F.3 Italia a Monza
F.Abarth a Monza
GT Italia a Monza
CITE a Monza
Turismo Italiano a Vallelunga
Super GT giapponese a Motegi
Nascar a Martinsville
Mondiale Rally - Spagna
Italiano Rally - Como
10 ottobre
F.1 a Suzuka
World Series Renault a Barcellona
Eurocup F.Renault a Barcellona
Megane Trophy a Barcellona
F.3 Euro Series a Hockenheim
DTM a Hockenheim
F.3 Italia al Mugello
F.Abarth al Mugello
CITE al Mugello
F.Renault Italia a Imola
Clio Cup a Imola
Endurance Open a Imola
Turismo italiano di Serie a Imola
Coppa Italia a Imola
Superstars a Vallelunga
Challenge Ferrari a Vallelunga
BTCC a Brands Hatch
F.Renault inglese a Brands Hatch
Nascar a Fontana
Italiano Rally – Costa Smeralda
Moto GP a Sepang
17 ottobre
F.Nippon ad Autopolis
F.3 giapponese ad Autopolis
DTM a Hockenheim
European F3 Open a Jerez
F.3 Euro Series a Magny-Cours
F.Renault NEC al Nurburgring
Nascar a Charlotte
IRC in Scozia - RAC
Trofeo Rally Asfalto - Fabaria
Moto GP a Phillip Island
31 ottobre
Masters F.Renault a Zandvoort
DTM a Adria
GT Open a Barcellona
European F3 Open a Barcellona
WTCC a Okayama
Nascar a Talladega
Moto GP a Estoril
7 novembre
F.1 a San Paolo
FIA GT1 a Durban
F.Nippon a Suzuka
Nascar a Fort Worth
IRC a Cipro - Cyprus
Moto GP a Valencia
14 novembre
F.1 a Abu Dhabi
GP2 a Abu Dhabi
F.Nippon a Motegi
Super GT giapponese a Fuji
Nascar a Phoenix
Mondiale Rally – Gran Bretagna
21 novembre
F.3 a Macao
WTCC a Macao
Nascar a Miami
Endurance Open a Vallelunga
28 novembre
FIA GT1 a San Paolo
Superstars International a Kyalami
5 dicembre
FIA GT1 a San Luis
75
Il graffio di Baffi