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Responsabilità Amministrativa degli Enti (D.Lgs. 231/01) Responsabilità Amministrativa degli Enti (D.Lgs. 231/01) Solide basi „La nostra competenza costituisce la base fondamentale dei nostri servizi. È su queste basi che creiamo con i nostri clienti una solida collaborazione.“ Rödl & Partner „È solo grazie a delle basi solide che i nostri Castelleres possono costruire spettacolari torri umane.“ Castelleres de Barcelona Rödl & Partner, da sempre attento alle esigenze delle aziende, ha da tempo sviluppato e approfondito il tema della Responsabilità Amministrativa degli Enti. In particolare, lo Studio ed i suoi professionisti accompagnano il cliente in tutto il percorso previsto dal legislatore per poter adottare il modello di organizzazione, gestione e controllo ed il codice etico che la normativa di riferimento impone ai fini dell’esenzione dall’applicazione delle sanzioni penali previste a carico degli enti: sia nella fase di mappatura del rischio, sia nella successiva fase di creazione ed implementazione del modello e del codice etico. Lo Studio fornisce altresì tutta la necessaria assistenza per la predisposizione della documentazione societaria, organizzativa e per l’erogazione della formazione dei destinatari. L’assistenza dello Studio prosegue, anche una volta che l’azienda si sia dotata del modello, da un lato, offrendo una consulenza periodica e mirata in ordine alle novità legislative intervenute, dall’altro, coadiuvando l’azienda nell’individuazione dell’Organismo di Vigilanza e, laddove richiesto dal cliente, ricoprendo, tramite i propri professionisti, la carica di componente esterno dell’Organismo di Vigilanza. WHAT … D.Lgs. 231/01 e Modello di Organizzazione Gestione e Controllo? Il D.Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la Responsabilità Amministrativa degli Enti per reati commessi nel loro interesse o vantaggio da soggetti che rivestono una posizione apicale o che siano comunque sottoposti alla direzione e/o vigilanza di questi. La sua genesi è rinvenibile nella legge delega n. 300 del 29 settembre 2000, con la quale sono state ratificate in Italia la Convenzione OCSE di Parigi, del 17 dicembre 1997 - sulla lotta alla corruzione di pubblici funzionari stranieri nelle operazioni economiche internazionali, unitamente alla Convenzione di Bruxelles, del 26 luglio 1995 - sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee - e alla Convenzione di Bruxelles del 26 maggio 1997 relativa alla lotta contro la corruzione nella quale siano coinvolti funzionari delle Comunità europee o degli Stati membri dell’Unione europea. La ratio della norma è quella di coinvolgere il patrimonio degli enti e quindi gli interessi economici dei soci nella punizione di alcuni illeciti penali, realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso, al fine di richiamare i soggetti interessati ad un maggiore (auto)controllo della regolarità e della legalità dell’operato aziendale in funzione preventiva. In questo modo, alla responsabilità penale dell’autore del reato, si aggiunge la responsabilità amministrativa dell’ente medesimo. Inizialmente l’intervento del legislatore riguardava solo talune fattispecie ma, nel tempo, l’ambito di applicazione della disciplina si è decisamente esteso. Il catalogo degli illeciti amministrativi e dei reati presupposto attualmente previsti dalla norma è il seguente: › indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico; › delitti informatici e illecito trattamento dei dati; › delitti di criminalità organizzata; › concussione e corruzione; › falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo, in strumenti o segni di riconoscimento; › › › › › › › delitti contro l’industria ed il commercio; reati societari; delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico; pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili; delitti contro la personalità individuale; abusi di mercato; omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazioni delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro; › ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; › delitti in materia di violazione del diritto d’autore; › induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria; › reati ambientali. Le sanzioni amministrative applicabili agli enti per la commissione, nell’interesse o vantaggio dell’azienda, di reati presupposto sono sia di tipo pecuniario, indefettibili, che di tipo interdittivo. Quanto alle sanzioni pecuniarie, queste, applicate in quote in un numero non inferiore a 100 né superiore a 1000, sono molto elevate – attualmente fino ad un massimo di 1,55 milioni di Euro. Le sanzioni di tipo interdittivo sono rappresentate dalla proibizione di contrarre con la pubblica amministrazione, il divieto di pubblicità, la sospensione di tutta o parte dell’attività, in via temporanea o definitiva, secondo una graduazione crescente in base alla gravità o reiterazione dell’illecito. Possono altresì essere applicate sanzioni accessorie, quali la confisca e la pubblicazione della sentenza. Nel caso di reati in materia infortunistica, la sospensione dell’attività è applicata in abbinamento alla sanzione pecuniaria fino ad periodo di 1 anno di sospensione se c’è stata condanna per il reato per il quale si procede. A ciò si aggiunge sempre la confisca del vantaggio economico tratto dall’azienda come conseguenza del reato, confisca che può essere applicata dal giudice per equivalente, a valere su qualsiasi bene o conto aziendale. WHO … D.Lgs. 231/01 e Modello di Organizzazione Gestione e Controllo? Le previsioni di cui al D.Lgs. 231/01 si rivolgono a tutti gli enti forniti di personalità giuridica, alle società e associazioni, anche prive di personalità giuridica, con l’esclusione espressa dello Stato, degli enti pubblici territoriali, degli altri enti pubblici non economici nonché degli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale. La normativa è, quindi, sicuramente applicabile anche alle persone giuridiche private riconosciute, ivi comprese le fondazioni, le società per azioni già costituite, le società in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, anche con un unico socio, le società estere con sede secondaria nel territorio dello Stato, le società cooperative e le mutue assicurazioni. Ancora, le società semplici, le società in accomandata semplice, le imprese di investimento a capitale variabile, le società di intermediazione mobiliare, le società di gestione di fondi comuni di investimento e le società sportive, le associazioni non riconosciute - di volontariato, ONLUS, associazioni no profit, i comitati. WHY … D.Lgs. 231/01 e Modello di Organizzazione Gestione e Controllo? L’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo non è obbligatoria, ma, per espressa previsione di legge e giurisprudenza recente, la sua adozione ed efficace attuazione hanno una chiara funzione esimente rispetto alla comminazione delle gravi sanzioni previste dalla norma a carico dell’ente. Inoltre, l’adozione del modello e la sua efficace attuazione tutelano gli amministratori degli enti contro possibili azioni di responsabilità promosse dai soci per “mala gestio” rilevante ai fini civilistici. In caso contrario, vi è il concreto rischio che l’organo amministrativo sia chiamato al risarcimento del danno in favore della società se, in conseguenza della mancata adozione del modello, la società subisce una sanzione all’esito del processo penale. Non ultimo, l’adozione del modello rappresenta pur sempre l’occasione di un’impostazione o revisione delle procedure, procure e deleghe aziendali. WHEN … D.Lgs. 231/01 e Modello di Organizzazione Gestione e Controllo? Le aziende potenzialmente esposte al rischio di commissione dei reati presupposto dovrebbero adottare il modello di organizzazione, gestione e controllo quanto prima. In ogni caso, è possibile usufruire di una riduzione della sanzione pecuniaria se, prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, l’ente risarcisce integralmente il danno ed elimina le conseguenze dannose del reato ovvero si è comunque adoperata in tal senso e/o se dimostra di aver adottato e reso operativo il modello, idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi. HOW … D.Lgs. 231/01 e Modello di Organizzazione Gestione e Controllo? La protezione dell’ente dal rischio di commissione di reati presupposto rilevanti ai fini della Responsabilità Amministrativa degli Enti è rappresentata dall’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo. Il percorso per la sua realizzazione si sviluppa in un trimestre circa e prevede anzitutto la mappatura del rischio aziendale rispetto alle previsioni della norma. Una volta che il quadro specifico sarà chiaro, si procede alla costruzione personalizzata del modello di organizzazione, gestione e controllo e del codice etico, tenendo in debita considerazione le strutture procedurali e di controllo già esistenti cercando un punto di coordinamento, debitamente integrato rispetto alle previsioni del D.Lgs. 231/01. Avvocato Eugenio Bettella Avvocato Miriam Giorgioni Managing Partner, è esperto di diritto societario e commerciale, fallimentare, internazionale, arbitrati nazionali ed internazionali, M&A, Responsabilità Amministrativa degli Enti, privatizzazioni, diritto dei contratti internazionali e nazionali, delocalizzazioni produttive. E’ laureato presso l’Università degli Studi di Ferrara e iscritto all’Albo degli avvocati di Padova. Ha maturato specifica esperienza nell’assistenza di società italiane ed estere in procedure di contenzioso civile, ordinario e arbitrale inerenti al diritto commerciale, societario, fallimentare ed internazionale. Assiste società italiane ed estere, anche quotate in borsa, nell’elaborazione e negoziazione di procedure di privatizzazione e di contratti di natura commercialesocietaria nazionale ed internazionale prestando, altresì, attività di consulenza nell’ambito di operazioni di penetrazione commerciale e delocalizzazioni produttive nell’Europa dell’Est, Russia, Medio Oriente, Estremo Oriente e Sud America. Esperto di diritto commerciale e societario dei paesi islamici. Da anni presta la propria attività di consulenza in materia di Responsabilità Amministrativa degli Enti (D.Lgs. 231/01). E’ consulente di riferimento nelle suddette aree per numerose associazioni confindustriali e di categoria, per i loro associati. Rappresentante per il Veneto Orientale della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien). Lingue: italiano, francese e inglese. Senior Associate, è esperta di Responsabilità Amministrativa degli Enti, diritto commerciale e societario, diritto dei contratti nazionali ed internazionali, due diligence. E’ laureata presso l’Università degli Studi di Verona, è iscritta dal 2005 all’Ordine degli Avvocati di Verona. Dopo un’esperienza in un primario Studio Legale, nel quale si è occupata di diritto commerciale e societario, diritto dei contratti nazionali ed internazionali, si è dedicata alla Responsabilità Amministrativa degli Enti, maturando una pluriennale esperienza nel settore. Attualmente collabora con lo Studio ove assiste le società nella costruzione e manutenzione dei Modelli di Organizzazione Gestione e Controllo. E’ inoltre membro di numerosi Organismi di Vigilanza. Relatrice in numerosi corsi e conferenze in tema di Responsabilità Amministrativa degli Enti. Lingue: italiano e inglese. @: [email protected] @: [email protected] Avvocato Paolo Peroni Rödl & Partner Partner dello Studio milanese, è iscritto all’Albo degli Avvocati dal gennaio 2003. Attivo nel settore M&A, Private Equity e Real Estate, dopo aver operato nel contenzioso civile e commerciale, la sua attività si è recentemente concentrata, tra l’altro, su operazioni di acquisizione e redazione di contratti che coinvolgono società e fondi di investimento attivi nel settore dell’energia oltre che nella consulenza in tema di Responsabilità Amministrativa degli Enti (D.Lgs 231/01) nel cui contesto ha collaborato nella redazione ed implementazione dei modelli organizzativi di gestione e controllo di importati società. Iscritto ad AIFI, associazione italiana del Private Equity e del Venture Capital, ha redatto articoli e partecipato a convegni in qualità di docente in materia di diritto societario, diritto immobiliare, diritto dell’energia, diritto della concorrenza e diritto industriale. Lingue: italiano e inglese. Rödl & Partner è stato fondato a Norimberga nel 1977 dal Dr. Bernd Rödl ed oggi è il più grande studio interdisciplinare di origine tedesca capace di riunire in un’unica struttura internazionale di circa 3.200 collaboratori, le competenze di avvocati, dottori commercialisti, revisori legali e consulenti del lavoro. E’ attualmente operativo con 22 uffici in Germania e 89 filiali in 39 paesi del mondo ed è in grado di offrire una consulenza professionale qualificata in tutte le principali lingue. L’internazionalizzazione dell’attività, iniziata alla fine degli anni ‘80, si è sviluppata sulla base di una profonda e diretta conoscenza delle realtà economiche e giuridiche locali, requisito fondamentale per il successo di uno studio internazionale. Il nostro obiettivo è assistere le imprese nei processi di crescita ed espansione anche internazionale operando tramite team interdisciplinari in grado di offrire soluzioni fortemente innovative e personalizzate. Ogni cliente viene affidato ad un professionista di riferimento che ha il compito di coordinare le diverse expertise necessarie alla definizione delle questioni legali, fiscali o di revisione legale in un ottica “one-stop-shopping”. In Italia è presente a Milano, Padova, Roma e Bolzano. Oltre 100 professionisti, tra avvocati, dottori commercialisti e revisori legali, offrono una consulenza che abbraccia tutte le problematiche giuridiche, fiscali e di revisione legale per l’Impresa. I professionisti dello Studio, di nazionalità prevalentemente italiana e tedesca, operano in team specializzati volti a fornire un’assistenza costantemente mirata alla massima qualità, efficienza e soddisfazione per il Cliente. @: [email protected] „Ogni singola persona conta“, per i Castellers e per noi. Le “torri umane” simboleggiano in modo straordinario la cultura di Rödl & Partner. Incarnano la nostra filosofia di coesione, equilibrio, coraggio e spirito di squadra. Mostrano la crescita che scaturisce dalle proprie forze, elemento che ha fatto di Rödl & Partner quello che è oggi. „Força, Equilibri, Valor i Seny“ (Forza, equilibrio, coraggio e intelligenza) sono i valori dei Castellers, così vicini ai nostri. Per questo, nel maggio 2011, Rödl & Partner ha stretto una cooperazione con i Castellers di Barcellona, ambasciatori nel mondo dell’antica tradizione delle “torri umane”. L’associazione catalana incarna, insieme a molte altre, questa preziosa eredità culturale. Rödl & Partner Via Francesco Rismondo, 2/E I - 35131 Padova Tel. + 39 049 80 46 911 Fax + 39 049 80 46 920 E-mail: [email protected] www.roedl.com/it