Rifugio Selleries m 2023 Partenza: Villaretto m 1004

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Rifugio Selleries m 2023 Partenza: Villaretto m 1004
Rifugio Selleries m 2023
Partenza: Villaretto m 1004
Selleiraut m 1517
Dislivello: 1019 m. da Villaretto.
506 m. da Selleiraut.
Difficoltà: Escursionismo
Tempo: 3.00 ore da Villaretto.
1.30 ore da Selleiraut.
Giunti alla piazzetta di Villaretto Chisone, sulla destra parte la ripida stradina che porta a Villaretto
Superiore, Serre e Selleiraut. In inverno lasciare le auto nella piazza e seguire la stradina a piedi. Nelle altre
stagioni si può salire in macchina fino alla borgata di Selleiraut (1517 mt.), risparmiando così un’ora.
Prima di Selleiraut s’incontra la chiesetta della Madonna della Neve, edificata nel 1848 e il sito preistorico
Balm ‘Chanto un riparo sottoroccia dell’età del rame.
E’ anche possibile seguire il vecchio sentiero che si interseca sovente la strada. Questo bel sentiero è
segnalato da indicazioni di legno recante il numero 2
Giunti a Selleiraut, termina la stradina e attraversando la borgata, si imbocca il largo sentiero 340 che,
passando tra splendidi prati ancora ben tenuti, conduce verso le borgate Ors e Malzé (1610mt.), poste a
poca distanza tra loro.
Con un’ampia curva a destra, il sentiero prosegue passando sotto le pendici del Truc del Cuculo, un quarto
d’ora dopo aver lasciato le due borgate, guardando in alto di fronte, si inizia a scorgere il Rifugio Selleries
che pare letteralmente appeso sulle pendici dell’Orsiera e della Gavia.
Continuando a salire si supera, grazie ad un ponticello in legno, il Rio Selleries, emissario del Lago del Laus
ed in pochi minuti si raggiunge l’antico alpeggio Sors (1710 m. 2h da Villaretto - 45’ da Selleiraut) che ospita
la centralina idroelettrica del Selleries. Da questo alpeggio riparte il sentiero che, diventando più ripido,
entra nel Vallone e costeggia per un tratto l’omonimo rio. Uscendo dalla stretta gola del Vallone, si giunge
nei pressi della vecchia centralina idroelettrica del rifugio, ed avendo ormai il rifugio appena sopra alla
propria sinistra, si prosegue lungo il sentiero che in alcuni tornanti conduce ad un piccolo laghetto e poi al
rifugio.
Note:
In estate l’itinerario è assolutamente indicato per tutti e costituisce una bella alternativa per chi vuole
raggiungere il rifugio a piedi, evitando di mangiar la polvere delle auto che percorrono la pista che sale da
Prà Catinat. In inverno è un ottimo itinerario per le ciaspole.