Il metodo dei movimenti fondamentali per l`insegnamento della

Transcript

Il metodo dei movimenti fondamentali per l`insegnamento della
Il metodo dei movimenti fondamentali per l'insegnamento
della tecnica calcistica di base in situazione di gioco
Autore: Roberto SCANDROGLIO
Il cuore della questione
Vorrei innanzitutto richiamare l’attenzione al fatto che molti in Italia sono concordi nel sostenere che il livello del gioco del calcio stia progressivamente peggiorando. La causa principale risiede a mio avviso nella mancanza da parte di molti allenatori di un serio lavoro sui ragazzi sui Fondamentali di base già nelle fasi iniziali della preparazione calcistica, in favore di tendenze che privilegiano più la componente ludica, la preparazione fisica e la ricerca di giocatori talentuosi. A tal proposito cito opinioni autorevoli rispettivamente di Pierluigi Busatta (ex calciatore del Catanzaro e Verona serie A), e di Bruno Bolchi (ex consigliere Federale Settore Tecnico), i quali affermano che ad oggi "...Non si trova il tempo, nè si ha voglia o peggio, la capacità per far crescere i ragazzi; per prepararli al compito che saranno chiamati ad affrontare..." e che “ gli allenatori dei Settori Giovanili da una quindicina di stagioni hanno quasi tutti sposato le nuove idee abbandonando l'insegnamento della tecnica...". Durante Psicomotricità in scena Milano 2000, si è inoltre affermato che “ l’atmosfera ludica non può e non deve ledere la componente tecnica dell’intervento educativo, ma deve rinforzarla”. Ciò che si nota è una crescente confusione tra specializzazione precoce ed insegnamento delle tecnica che sostanzialmente ha portato all’abbandono dell’insegnamento di abilità motorie e coordinazioni specifiche. Non solo, si nota una prevalenza del metodo induttivo su quello deduttivo e cioè la tendenza degli allenatori a indurre i ragazzi a trovare da soli le soluzioni senza insegnare loro come coordinarsi, quali movimenti fare, quali punti di impatto del piede utilizzare per colpire la palla, senza che siano loro a dedurre, con le basi che hanno imparato, come risolvere le situazioni.
Emerge nel mondo del calcio oggi la necessità di Maestri appassionati, di istruttori che possano comunicare ai ragazzi una direzione, cioè un metodo di insegnamento che li prepari sui Fondamentali e che faccia emergere il talento di ciascuno; un metodo che possa rispondere a domande concrete che nascono dalle diverse situazioni e che dia le ragioni di ogni singolo movimento e gesto: è necessario recuperare la capacità di insegnare la tecnica calcistica e farla apprendere correttamente.
Il fatto è che molti allenatori sono disorientati e non sanno nè insegnare, nè addirittura come si calcia correttamente, quali siano i Fondamentali di base, i Movimenti Individuali e di Collaborazione, quali Schemi si formino nella loro attuazione e come si possano comporre. Semplici domande sono oggetto di dibattito, ad esempio: qual è il giusto punto di impatto per l'interno piede, l’incavo del piede o la caviglia interna sotto il malleolo? E’ corretta la conduzione in avanti di esterno piede? Il collo pieno è un Fondamentale di Base o piuttosto un tiro pericoloso che può creare traumi alle dita e distorsione alla caviglia? Qual è il punto di impatto per tirare di interno collo e qual è la didattica per insegnarlo correttamente?
Un livello ulteriore si delinea poi se parliamo di Tecnica applicata (tattica individuale) per cui si aprono questioni ancora più rilevanti e dibattute: “come ci si muove in campo e come ci si smarca con i compagni? Quali e quanti sono i tipi di smarcamento? Come si assimila la geometria per capire zone luce e zone ombra? Come si fa ad essere creativi muovendosi in campo senza inventarsi tutto ogni volta? “.
A tutte queste domande occorre dare risposte concrete attraverso un metodo di insegnamento che dia certezze e che non privilegi un aspetto particolare della realtà in sfavore di un altro. Il metodo dei Movimenti Fondamentali
Opinioni come quelle di Busatta/Bolchi rappresentano a mio avviso una provocazione costruttiva che dovrebbe interessare tutti coloro che amano questo sport , e in particolare tutti gli allenatori dei settori giovanili appassionati al loro mestiere che hanno invece qualcosa da insegnare.
Mi ritengo appartenente a questo gruppo e per me è stata la presa di coscienza di ciò che è il calcio italiano oggi nella pratica sul campo che mi ha provocato e mi ha portato a ricercare e sviluppare negli anni un vero e proprio metodo di insegnamento del gioco del calcio.
In 20 anni di studio e lavoro “sul campo” è nato il Metodo dei Movimenti Fondamentali (MF): un metodo che parte dall’osservazione dell’esperienza e che per questo mira a non eliminare nessun fattore in gioco, quindi neanche la Tecnica.
Tecnica che in realtà rappresenta il fulcro del Metodo dei Movimenti Fondamentali, ma in modo nuovo e adeguato alle esigenze di velocità, potenza e precisione che caratterizzano il mondo del calcio oggi. Ho sviluppato di conseguenza teoria ed esercitazioni pratiche di Tecnica in Movimento, ovvero di tecnica applicata in situazione di gioco.
Per tecnica in movimento si intende l’utilizzo dei Fondamentali di base per risolvere la situazione dinamicamente con un’esecuzione propriamente tecnica per cui, a causa delle mutate condizioni di gioco, e in particolare del costante pressing degli avversari, il giocatore è costretto ad effettuare, da solo o con i compagni, continui cambi di direzione e di senso. Ne consegue che a ciascun Fondamentale di base deve corrispondere un movimento preliminare.
Ecco come nascono i Movimenti Fondamentali del gioco del calcio: essi indicano i movimenti complessivi formati da un movimento preliminare (tattico) e da un Fondamentale di Base (gesto tecnico dato da coordinazione‐esecuzione), e sono riconducibili a N° 5 Movimenti Fondamentali individuali (MFI) e a N° 5 Movimenti Fondamentali di Collaborazione (MFC). I MFI sono Movimenti che il giocatore fa quando, per evitare un avversario, cambia direzione, e sono differenziati a seconda del tipo di Fondamentale di base utilizzato (nell’ordine: piatto, interno collo, esterno collo, sotto la pianta, danno luogo rispettivamente a L’Avanti e Indietro, L’Andare a destra, L’Andare a sinistra, Il Tutto a destra/Tutto a Sinistra, il Tirare Indietro).
I MFC sono Movimenti che il giocatore deve necessariamente fare insieme ai compagni per collaborare e che danno luogo dinamicamente agli Schemi Fondamentali, ovvero alla modellizzazione geometrica di tutto il gioco. Con l’applicazione dei Movimenti Fondamentali di Collaborazione (la Corsa Parallela, l’ Incrocio, la Treccia, la Sovrapposizione, l’ Uno‐due) si assimilano le modalità per smarcarsi in precise zone luce con esercitazioni che valorizzano le capacità con le abilità motorie specifiche (passaggio, smarcamento, ricezione in successione).
Tutti i Movimenti Fondamentali sopraelencati costituiscono le “note musicali” del gioco del calcio perchè sono il fondamento di tutta la tecnica applicata in situazione di gioco e sono tra loro legati da nessi precisi che riconducono tutta la geometria ad un COMUNE DENOMINATORE.
Una preoccupazione educativa
Vorrei ora spiegare perchè il Metodo dei Movimenti Fondamentali, così come ogni proposta autenticamente nata dall’osservazione della realtà , è un tentativo di dare una chiara direzione ai ragazzi per sviluppare le capacità tecnico‐tattiche e far emergere il talento.
Innanzitutto se il metodo non trascura l’insegnamento della tecnica, significa che viene recuperata la capacità di insegnare la tradizione sul quale si fonda il gioco del calcio così come è nato in origine senza aggiungere artifici; in secondo luogo le esercitazioni specifiche del metodo, che rispecchiano situazioni reali che avvengono normalmente in partita, portano all’effettivo miglioramento tecnico‐tattico individuale e collettivo. Così si sviluppano naturalmente gli Schemi Motori più importanti: il Correre e il Calciare, rispettando i tempi di apprendimento di ogni allievo.
I giovani calciatori devono essere messi in condizione di condurre, trasmettere e ricevere la palla con entrambi i piedi, con punti di impatto e modalità precise di attuazione, devono saper eseguire tutti i movimenti in velocità, con precisione, gesti tecnici rapidi, sapendo differenziare la potenza e collaborare con cognizione
Il metodo dei MF è inoltre caratterizzato da una grande semplicità didattica data dalla modellizzazione di ogni movimento: da questo punto di vista la pratica sul campo è fondamentale perchè, insieme a spiegazioni e chiare dimostrazioni, facilita ogni tipo di allievo dal bambino piccolissimo al professionista.
La conoscenza della geometria del gioco, permette poi di simulare situazioni, di comporre i Movimenti, di scinderli, e verificare “oggettivamente” il lavoro svolto.
Gli allenatori e istruttori hanno una base concreta per il corretto insegnamento‐apprendimento di tutti i movimenti che servono per giocare e devono trasmetterla gradualmente ai ragazzi avendo la preoccupazione di insegnare innanzitutto i Movimenti, e solo successivamente inserire la difficoltà della velocità di esecuzione. Con la Tecnica infatti, non si può andare più veloci delle proprie possibilità perchè si sbaglierebbero le esecuzioni.
Il lavoro dell’istruttore deve essere ultimamente guidato da una preoccupazione educativa: alla competenza tenica di alto livello deve accompagnarsi il rispetto per i tempi di apprendimento di ciascun allievo. I ragazzi vengono così impostati correttamente, imparano a muoversi in tutte le direzioni, utilizzano entrambi i piedi con sicurezza esecutiva e velocità, con geometrie precise e visione strategica del gioco, ma è altresì vero che solo la pazienza, la passione per i ragazzi, all’interno di un lavoro serio e continuativo , possono far emergere le qualità individuali.
Per questo sarebbe opportuno un confronto anche sul campo con tutti gli allenatori mossi dalla stessa passione educativa per definire Metodo, Regole e soprattutto le esercitazioni specifiche per valutare l’insegnamento‐apprendimento della Tecnica calcistica.