storia percorso artistico
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storia percorso artistico
STORIA DI UN PERCORSO ARTISTICO Marco Brix non ha una storia né un curriculum costruito da esperti. Austriaco di Innsbruck, ha improvvisamente cambiato pelle a Saronno, cittadina dove ha tenuto la sua prima mostra e venduto i suoi primi quadri. D'un tratto ha iniziato a dipingere sulla seta, soltanto su seta e per intere giornate. Quasi come se lo vita per lui fosse un occasione per dipingere. Per il resto sembra che non abbia tempo. Meno che meno per le parole. E paradossalmente si ha l'impressione che non abbia tempo neanche per la sua pittura che nasce veloce in tratti, segni e linee brevi, mosse da un movimento interno alla stessa tela per il quale le immagini perdono il loro peso in una leggerezza crescente che è quasi impossibilità di affermarsi come cosa a sé. E qui un filosofo, uno psicologo, un teologo potrebbero trovare buona materia per trattenerci a lungo. Noi, invece, non possiamo che seguire sulle tele i sentieri che le sue linee e i suoi tratti ci indicano. Nella pittura di Marco Brix le immagini hanno un senso di provvisorietà che non ci fa essere sereni. Guardando bene le luci, poi, si ha l'impressione che siano velate da una sottile foschia che domina gli spazi. Quando poi l’immagine, più decisa, tenta una sua definizione nelle figure umane, queste non reggono e si distorcono e si scompongono, quando non ci appaiono come manichini rappezzati. Marco Brix è un pittore del nostro tempo. La sua arte è in grado di dirci molto di quello che non vogliamo ricordare, perché da qualche parte abbiamo dimenticato il pezzo più importante del nostro meccanismo . Bisogna allora ricominciare tutto daccapo? Potrebbe essere un’ idea. Perché uno dei rischi che corriamo è quello di ritrovarci tutti insieme in fondo alla strada e accorgerci di non aver fatto un passo. Commento dello scrittore Nino Della Monica