Lazio libero dal fumo
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Lazio libero dal fumo
Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 Piano Attuativo Aziendale1 1) TITOLO DEL PROGRAMMA: 1. Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per Guadagnare Salute nel Lazio 2) NUMERO E TITOLO DEL PROGETTO: Progetto 1.2 “Lazio libero dal fumo” - Progetto di promozione della salute e prevenzione del tabagismo 3) REFERENTE/I AZIENDALE/I DI PROGETTO: Dott. Cristina Faliva 4) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE DI PROGETTO: Nominativo Qualifica Dott. Claudio Leonardi Dirigente Medico U.O.C. Dipendenze Dott.ssa Alberta Marino Dirigente Medico UOC Ser.D. D9 Dr.ssa Daniela Del Brocco Centro antifumo D9 Dott. Giovanni Fierro Educatore Professionale Dirigente Medico Dott.ssa Andreina Lancia Dirigente Medico UOC SISP RA progetto 1.6 5) Struttura ASL di appartenenza UOC Ser.D. D11 UOC SPre.SAL Sig.ra Gianna Darelli CPSI Dip. Prevenzione Sig.ra Francesca De Luca CPSI UOC SISP Dott.ssa Elisabetta Fusconi Dirigente Medico UO“ Gestio e del siste a dell’offe ta ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO È uno dei dati salienti contenuti nel Rapporto sul fumo in Italia realizzato da Doxa nel 2014 pe o to dell’Istituto Superiore di Sa ità i olla o azio e o l’Istituto di Ri e che Farmacologiche Mario Negri, un rapporto che tra le sue pieghe numeri preoccupanti. Le donne, per esempio, dopo che per cinque anni consecutivi avevano ost ato uo a volo tà el toglie si il vizio del fu o, uest’a o se a o ave esau ito la otivazio e. La percentuale di fumatrici è passata infatti dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014. Vanno meglio gli uomini, anche se ancora un quarto della popolazione (il 25,4%) non sa rinunciare al fumo. Così, sono 11,3 milioni i fumatori complessivi in Italia (più del 20 per cento), mentre gli ex sono saliti a 6,6 milioni. Le sigarette, per esempio, cedono sempre più spesso il passo al trinciato, il tabacco in busta, più economico e impiegato per le sigarette fatte a mano. Segno della crisi che avanza, probabilmente. Fatto sta che il suo consumo è raddoppiato in un solo anno: fuma sigarette fatte a mano il 18% dei fumatori contro il 9,6 dello scorso anno. E a farlo sono soprattutto i 1 Versione 05/04/2016 Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 giova i di età o p esa t a i ei a i , % . C’è poi l’ese ito di hi e a di s ette e. Lo si fa i ge e e dopo i 40 anni e in almeno un caso su tre è un fiasco totale. Probabilmente perché 3 fumatori su 4 cercano di fa lo se za al u aiuto, ta to he l’Italia è agli ulti i posti i Eu opa ella ve dita di fa a i pe la te apia di disassuefazione dal fumo. Nel Lazio: il 30.4% dichiara di essere fumatore, il 16.4% è ex fumatore, al 44.6% è stato chiesto dal medico curante se fuma, al 52.3% è stato consigliato di smettere dal medico (Tratto da gli Indicatori PASSI 2011-2014). Dai dati estrapolati dal sistema di sorveglianza Passi nella ASL RM Nell’Asl Ro a C. el uadriennio 2010-2013, l’a itudi e al fumo di sigaretta fra i 18-69enni è cosi distribuita: - il 46% degli intervistati ha riferito di non fumare - il 30% di essere fumatore - il 22% di essere un ex fumatore · il 2% degli intervistati ha dichiarato di aver sospeso di fumare da meno di sei mesi (i cosiddetti fumatori in astensione , ancora non considerati ex fumatori in base. L’a itudi e al fu o è sig ifi ativa e te più alta t a gli uo i i ispetto alle donne (37% vs 27%); tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono le donne (53% vs 39%).Fra i fumatori, il 34% ha tentato di smettere di fu a e ell’ulti o a o. BENEFICIARI DELL’INTERVENTO Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell’i terve to Giovani/Adulti* Descrizione criteri di scelta dei beneficiari E’ stata i dividuata tutta la popolazione adulta (da 15 a 65+) residente nel territorio della ASL ex RMC comprendendo quindi i potenziali fruitori del SSR, i potenziali fumatori attivi e passivi e i giovani in età scolare (Scuole secondarie di II Grado) Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio 15- 64anni:342645 % di beneficiari che si intende raggiungere 2016 2017 2018 -- -- -- 65+: 126288 (Dati di popolazione al 31/12/11 nella ASL ex RM - Fonte dei dati: ISTAT) Il target dei ragazzi 1113 anni è raggiunto con specifici programmi di prevenzione (vedi progetto 3.2) * la predisposizione di materiale informativo multilingua garantisce il contrasto alle diseguaglianze che potrebbero esserci tra popolazione immigrata 6) GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, ecc) Tipologia 1 Ente Pubblico Denominazione Istituti Scolastici di I e Contributo al 2 progetto Sensibilizzare la popolazione Interesse per il 3 progetto Modalità di coinvolgimento Promuovere la salute tra i Diffusione di materiale informativo sui corretti stili 4 Tempistica 2016-18 2 Versione 05/04/2016 5 Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 II Grado scolastica riguardo i rischi per la salute per il consumo di tabacco giovani e gli adolescenti di vita Ente Pubblico/Privato Farmacie Aumentare la motivazione dei fumatori a smettere di fumare Ridurre il numero di fumatori Diffusione di materiale informativo sui danni alla salute derivanti dal consumo di tabacco 2016-18 Ente Pubblico Municipi Sensibilizzazione della popolazione riguardo i rischi per la salute derivanti dal consumo di tabacco Ridurre il numero di fumatori Diffusione di materiale informativo sui danni alla salute derivanti dal consumo di tabacco 2016-18 1) 2) 3) 4) 5) 7) Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) Contributo: influenza politica, competenze tecniche/specialistiche, risorse umane, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 Interesse: beneficio di salute, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento competenze/innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno ELENCO ATTIVITA’ E RELATIVE ATTIVITA’ SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI Codice Attività (Da PRP) Codice attività semplice (da POR) 1.2.1.1 1 1.2.1.2 1 2 1.2.1.3 1 2 3 Descrizione attività semplici Individuazione degli operatori sanitari da coinvolgere (es. MMG, operatori screening oncologici e DSM, specialisti ambulatoriali, consultori familiari e Case della Salute) e definizione del fabbisogno formativo in collegamento con gli altri progetti del Programma regionale 1 Guadagnare salute Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, per la stesura di un elenco dei servizi e delle professionalità da coinvolgere Realizzazione di interventi formativi/informativi rivolti a operatori sanitari Partecipare, ell’a ito del tavolo egio ale, alla ricognizione delle esperienze e buone pratiche presenti a livello nazionale e regionale Organizzare un evento formativo/informativo secondo le modalità individuate a livello regionale Diffusione di materiale informativo specifico per i diversi gruppi beneficiari, anche tradotti nelle principali lingue straniere parlate sul territorio per setting e in ambiti opportunistici e coinvolgimento dei media locali Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, all’a alisi del target e dei setting di comunicazione Revisionare, ell’a ito del tavolo egio ale, il materiale già esistente a livello nazionale e regionale e scelta per i diversi gruppi beneficiari con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati presenti sul territorio Diffondere i materiali informativi nei setting sanitari opportunistici individuati 3 Versione 05/04/2016 Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 1.2.1.4 1 2 1.2.2.1 ….. 1 2 3 4 1.2.2.2 1 1.2.2.3 1 2 3 4 1.2.2.4 1 2 3 1.2.2.5 1 2 3 4 1.2.2.6 1 2 Promozione collettiva e/o individuale per la disassuefazione dal tabagismo nei setting sanitari Compilare e trasmettere ai RR la scheda di monitoraggio fornita dei setting sanitari Realizzare la promozione secondo le procedure adottate Realizzazione e diffusione di una mappa aggiornata dei servizi per il trattamento del tabagismo presenti sul territorio nei setting sanitari e attraverso i siti aziendali e applicazioni (cALCOLapp) Effettuare una ricognizione dei servizi presenti sul territorio utili al cittadino per il trattamento del tabagismo Inviare ai RR la lista dei servizi presenti sul territorio aziendale da aggiornare periodicamente anche su file excel predisposto per cALCOLapp I vio all’URP ai fi i della pu li azio e sul sito azie dale la lista dei servizi presenti sul territorio utili al cittadino per il trattamento del tabagismo Promuove e l’appli azio e cALCOLapp attraverso la pubblicizzazione (siti web, eventi, partecipazione a giornate tematiche, materiale cartaceo) nei setting sanitari e nei luoghi di aggregazione giovanile A plia e to dell’offerta di servizi territoriali per la cessazio e dal fu o di tabacco (non è detto che sia necessario un ampliamento dopo una valutazione del rapporto tra offerta e bisogno) RA Redigere una relazione sul bisogno di ampliamento/istituzione dell’offe ta dei servizi territoriali per la cessazione dal fumo di tabacco Identificazione e coinvolgimento dei possi ili oltipli ato i dell’azio e antitabagica e dei soggetti coinvolti a vario titolo sul tema, stakeholders analysis con valutazione di attitudini/interessi/influenza Partecipare alla riunione del tavolo regionale nella quale verranno illustrati lo schema e la modalità di analisi degli stakeholder (SH) Definire l’ele o stakeholder locali divisi in base a valutazione di attitudini/interessi/influenza Redigere un elenco stakeholder aziendali, effettuare la stakeholders analysis e inviare lo schema a Referenti Regionali Aggio a e l’ele o “H Definizione di un piano di lavoro con obiettivi comuni, azioni da perseguire e indicatori di monitoraggio delle attività da realizzare con gli stakeholder Contattare almeno 1 stakeholder locale tra quelli individuati Organizzare una riunione tra il RA per la prevenzione del tabagismo e i rappresentanti degli stakeholder Organizzare una riunione per la costituzione di un tavolo tecnico locale sulla prevenzione del tabagismo Promozione di uno stile di vita libero dal fumo in ambiti di comunità Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, all’a alisi del target di comunicazione Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, all’a alisi dei setting di comunità Partecipare, ell’a ito del tavolo egio ale, alla revisione del materiale già esistente a livello nazionale e regionale e scelta per i diversi gruppi beneficiari con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati presenti sul territorio Diffusione dei materiali informativi nei setting di comunità individuati Promozione di uno stile di vita libero dal fumo nei contesti extrascolastici di aggregazione giovanile attraverso il coinvolgimento degli attori esterni al SSR coinvolti a vario titolo sul tema Individuazione dei contesti extrascolastici di aggregazione giovanile, in particolare quelli frequentati da gruppi svantaggiati Contatto con gli stakeholder esterni al SSR individuati a livello regionale e locale (Enti, associazioni di categoria, associazioni sportive, ecc.) 4 Versione 05/04/2016 Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 3 1.2.3.1 1 2 3 1.2.3.2 1 2 3 1.2.3.3 1 2 3 4 5 6 1.2.3.4 1 2 3 4 5 6 7 Diffusione dei materiali informativi nei setting di aggregazione giovanile individuati Realizzazione e diffusione di materiale informativo sull’esposizio e al fu o passivo nei locali pubblici e nei luoghi di aggregazione giovanile (scuole, associazionismo, ambienti sportivi, luoghi del divertimento) Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, alla revisione del materiale già esistente a livello nazionale e regionale e scelta per i diversi gruppi beneficiari con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati presenti sul territorio Predisporre un elenco locali e luoghi di aggregazione giovanile presenti sul territorio Diffusione dei materiali informativi nei locali pubblici e nei luoghi di aggregazione giovanile (scuole e contesti extrascolastici individuati) Sensibilizzazione degli operatori sa ita i deputati all’attività di vigilanza e controllo, per u ’ido ea i teg azio e dei compiti sanzionatori ed educativi Redigere un elenco degli ope ato i sa ita i deputati all’attività di vigila za e controllo Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, alla ricognizione delle esperienze e buone pratiche presenti a livello nazionale e regionale Effettuare la formazione secondo le modalità individuate a livello regionale Realizzazione dei sopralluoghi pe la ve ifi a dell’appli azio e delle normative antifumo e produzione di un report semestrale (su modello regionale standard) Predisposizione elenco scuole secondarie di primo e secondo grado presenti sul territorio Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, alla redazione delle procedure per l’effettuazio e dei sop alluoghi o p e de ti i ate iali da i via e alle s uole (lettere, questionario standardizzato per i Dirigenti Scolastici, ecc.) e una scheda di rilevazione dati Inviare la lettera di avviso ai Dirigenti Scolastici degli Istituti campionati Inviare il questionario standardizzato ai Dirigenti scolastici degli Istituti campionati Effettuare dei sopralluoghi nelle scuole individuate, utilizzando la scheda di rilevazione dati del RR acquisita Compilare e trasmettere al RR i report dei sopralluoghi effettuati Promozione collettiva e/o individuale della tutela dal fumo passivo in ambito domestico Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, all’a alisi del target di comunicazione, con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati presenti sul territorio Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, all’individuazione dei setting per la promozione della tutela del fumo passivo in ambito domestico Pa te ipa e, ell’a ito del tavolo egio ale, alla revisione del materiale già esistente a livello nazionale e regionale e scelta per i diversi gruppi beneficiari con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati presenti sul territorio Realizzare e promuove iniziative informative sulla tutela dal fumo passivo in ambito domestico Realizzare del counselling breve sul fumo passivo in ambito domestico nei setting individuati Recepire dal RR la scheda di o ito aggio dell’attività svolta ei setting individuati Compilare e trasmettere al RR la scheda di monitoraggio Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale 5 Versione 05/04/2016