ProMuseo Associazione Amici Sostenitori del Museo Cantonale d
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ProMuseo Associazione Amici Sostenitori del Museo Cantonale d
Markus Raetz (Büren an der Aare, 1941) ProMuseo Associazione Amici Sostenitori del Museo Cantonale d’Arte Kopflose Mühle, 1993-2002 (Mulino acefalo) alluminio Ø150 cm 32 elementi, 26 cm ognuno Acquisto 2007 © 2012, ProLitteris, Zürich Da più di trent’anni lo scultore e artista concettuale svizzero Markus Raetz riflette sul linguaggio dell’arte attraverso immagini poetiche ed essenziali con cui indaga i meccanismi della rappresentazione e la pluralità della visione. Nei taccuini degli anni Sessanta e Settanta l’artista traccia le basi della sua visione: le linee dei suoi disegni formano figure, paesaggi e oggetti la cui continua trasformazione ci rende partecipi del processo creativo, consapevoli della fluidità delle immagini e del punto di vista. Nel corso degli anni le riflessioni contenute nei disegni vengono trasformate in installazioni, sculture e opere monumentali, spesso realizzate in materiali naturali, inconsueti o effimeri. Dall’inizio degli anni Novanta Raetz lavora ad un nuovo ciclo di sculture, le Anamorfosi: fusioni in ferro o in bronzo che appaiono diverse a seconda del punto di vista da cui sono osservate. Il movimento dello spettatore intorno all’opera permette di individuare il punto di vista dal quale un’apparente massa informe diventa improvvisamente un oggetto familiare. In altri casi è la scultura stessa che si muove e si trasforma davanti ai nostri occhi, come nel caso di Kopflose Mühle (Mulino acefalo), realizzata tra il 1993 e il 2002 e composta da trentadue elementi in alluminio che ruotando creano al centro il profilo di una testa tratta dal De Prospectiva pingendi di Piero della Francesca. Negli ultimi anni Raetz si è dedicato alle parole. Anche qui le sculture sono fusioni in metallo che cambiano a seconda del punto di vista di chi le guarda: come nel caso di YES che diventa NO attraversando una serie di stadi intermedi. Le parole possono così trasformarsi nel loro contrario a seconda del punto di vista dell’osservatore. Markus Raetz è nato nel 1941 a Büren an der Aare, una piccola città vicino a Berna dove attualmente vive e lavora. Sin dall’inizio della sua carriera ha realizzato sculture e disegni con un’estrema varietà di motivi ma accomunati dall’importanza del movimento dell’opera e dell’osservatore attorno ad essa. La sua prima mostra personale è del 1966 alla Galerie Toni Gerber di Berna. Nel 1972 espone le sue opere al Kunstmuseum di Basilea e da quel momento è ospite nei maggiori musei svizzeri tra cui il Kunstmuseum di Lucerna (1975), il Kunsthalle di Berna (1977) e il Museum fur Gegenwartskunst (1989). Alcune importanti esposizioni sono state organizzate anche in Europa (alla Serpentine Gallery di Londra nel 1993 e al Museum of Contemporary Art di Helsinki nel 1994) e in America (al New Museum of Contemporary Art di New York nel 1988, al San Diego Museum of Contemporary Art nel 1990 e nel 2001 all’Arts Club of Chicago). Markus Raetz ha rappresentato la Svizzera alle Biennali di Sao Paolo nel 1977 e a Venezia nel 1980.