Intervista domiciliare

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Intervista domiciliare
Centro di Formazione
SCHEMA DI COMPORTAMENTO PER LA RACCOLTA DATI DURANTE
UN SERVIZIO DI EMERGENZA TERRITORIALE in Codice Verde
( NON TRAUMATICO)
Valutare sempre A-B-C e successivamente iniziare la fase di valutazione
secondaria:
1. La primissima cosa a cui bisogna dare molta importanza è il motivo per il quale è
stata chiamata l’ambulanza. Non perdere tempo a ricercare, almeno in questi primi
momenti, situazioni cliniche croniche. L’intervista può essere fatta direttamente con
la persona interessata, se è in grado di farlo, oppure con uno degli astanti.( parenti,
amici, colleghi, ecc…)
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Cosa è cambiato o successo oggi da attivare il servizio 118?
2. Rilevare sempre i parametri vitali e le loro caratteristiche ( pressione arteriosa,
frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione,glicemia se occorre…stato
di coscienza)
3. Se rileviamo un valore alterato di uno o più parametri vitali ricerchiamo
verbalmente tramite colloquio con la persona eventuali stati patologici cronici tali da
giustificare il valore fuori range. Ricordare che la persona ipertesa di base potrebbe
avere valori di PA alterati, cosi come la persona diabetica potrebbe avere valori di
glicemia fuori range rispetto ad una persona sana. Domande possibili:
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Come sono di solito i suoi valori di pressione arteriosa?
Come sono i valori della glicemia in questo ultimo periodo?
4. Se vi è presenza di DOLORE bisogna ricercare con l’intervista alcune particolarità
molto utili poi al personale del pronto soccorso.
5. Tempo e modalità d’inizio : Quando il dolore è iniziato (da quando tempo e se
dopo un’ evento traumatico o senza causa apparente, dopo la gravidanza, ecc.) e
come è iniziato (lentamente, improvvisamente, dopo un lavoro ripetitivo ecc.)
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Da quanto tempo avverte il dolore?
E’ insorto lentamente oppure all’improvviso?
Cosa stava facendo nel momento in cui è insorto?
Ha subito un trauma nella regione nella quale avverte il dolore?
6. Localizzazione del dolore : La localizzazione e la distribuzione del dolore aiutano
a determinare il tipo di patologia dolorosa presentata dal paziente, per es. centrale
o periferica (irradiazione, dolore riflesso, ecc.). Il racconto del paziente è
determinante. Distribuzioni e localizzazioni bizzarre devono far sospettare problemi
“Voghiera Soccorso” – Sede legale: Via Bruno Buozzi, 17 – 44019 Voghiera (FE)
www.voghierasoccorso.it – [email protected]
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psichici o motivazioni diverse (conflittualità con il datore di lavoro, problemi con le
assicurazioni, desiderio di prepensionamento, ecc.)
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Mi potrebbe far vedere dove avverte il dolore?
Mi potrebbe indicare con la mano la regione del corpo precisa?
7. Descrizione del dolore : Spesso i pazienti sono vaghi riguardo alla localizzazione
del dolore. Può essere utile farsi indicare le parti interessate direttamente dalle
mani della persona. Alcuni pazienti loquaci sono estremamente prolissi e fantasiosi
fino al punto di fuorviare l’attenzione del medico sul problema-dolore: essi devono
essere indotti vivamente a rispondere alle domande senza dilungarsi in descrizioni
inutili. Altri ancora possono riportare lunghe liste di eventi patologici, dolorosi e non,
appuntati in quaderni con precisione nevrotica. Gran parte dei pazienti doloranti
cronici tende, durante l’intervista, a "prendere in mano le redini" del colloquio
tentando di orientare il discorso verso argomenti e notizie che reputa importanti o
vuol segnalare al soccorritore come tali. Questo atteggiamento deve essere
ostacolato. Questo è spesso un comportamento seguito da pazienti con dolori
psicogeni e/o con notevole componente nevrotica che vuole mirare a mascherare,
istintivamente o anche volontariamente, la natura del dolore.
8. Durata : Se il dolore è cronico, bisogna accertare se vi sia stato un cambiamento
recente nell’intensità, nella distribuzione o nella qualità del dolore. Chiedere in una
scala immaginaria da 1 a 10 quanto è intenso il dolore. Si può fare tale valutazione
anche più volte durante il trasporto.
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Da quanto tempo avverte dolore?
Si potrebbe parlare di ore, giorni o mesi?
9. Cause di comparsa del dolore : a riposo, dopo uno sforzo, sul lavoro, mentre
dormiva,ecc
10. Caratteristiche del dolore : Il momento della comparsa del dolore, l'intensità, la
qualità e l'irradiazione .
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Come descriverebbe il dolore che avverte?una morsa che stringe?
Con il respiro aumenta o rimane sempre uguale?
Il dolore rimane fermo o si irradia?
Il dolore si è modificato nel tempo?
11. Risposta del dolore alle attività : La determinazione di quali attività allevino il
dolore e di quali lo aggravino è indicativa per la ricerca delle cause che hanno
provocato il dolore e per i possibili trattamenti. Principalmente il rapporto del dolore
con le attività lavorative, quelle ricreative ed il sonno sono estremamente indicative.
Un paziente che dorme regolarmente verosimilmente ha un’intensità del dolore non
elevata rispetto ad un paziente che dorme poco o niente. Un paziente che guida
regolarmente è probabile che ha una lombalgia sopportabile.
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Il dolore è stato talmente forse da interrompere il suo sonno?
Se muove gli arti il dolore si allevia?
12. Sintomi associati : Il paziente presenta altri sintomi in associazione al dolore?
Presenta torpore o parestesie, debolezza, disfunzione intestinale o urinaria,
diminuzione della temperatura, aumento della sudorazione, cianosi o edema? È
presente dolorabilità locale, vomito, nausea, sudorazione, ecc?
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Il vomito è comparso prima del dolore?
La debolezza era presente anche nei giorni precedenti
Ha avvertito nausea?
Ha avuto sudorazione? Fredda?
13. Miglioramento o peggioramento : Devono essere indagate situazioni o condizioni
ambientali e climatiche che possono migliorare o peggiorare il dolore: caldo, freddo,
, sonno, fatica, stress, lavoro, riposo, ecc.
14. Chiedere sempre all’utente o alla famiglia le certificazioni mediche di pregressi
ricoveri ed indagini diagnostiche, molto utili in un secondo momento al personale
del PS per la diagnosi e la terapia. Non perdere comunque troppo tempo, infatti
anche il parente può reperire e fornire al Pronto Soccorso tali informazioni.
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Ha mai avuto ricoveri in precedenza?
Possiede le lettere di dimissione?
Ha mai fatto accertamenti sanitari inerenti il problema di salute odierno?
15. Ricordarsi di recuperare, anche solamente in modo scritto, la terapia domiciliare
dell’utente
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Mi potrebbe consegnare i farmaci che assume quotidianamente?
Ha un foglio dove annota la terapia?
16. La scheda di raccolta dati del 118 compilarla sempre dopo la valutazione dei
parametri vitali e durante il trasporto in ospedale. Non perdere tempo prezioso al
domicilio
Voghiera Soccorso
Il Responsabile del CdF
Dr.Alessandro Cariani
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www.voghierasoccorso.it – [email protected]