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COLLEZIONE GIOIELLI
LA
THERIACA
“PANACEA DELL’ANIMA”
DI MICHELE DAL BON
a cura di
Leone Usicco
EDIZIONI
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THERIACA
cui Venezia era la più grande produttrice ed esportatrice in Europa e costituiva
un’enorme
risorsa
finanziaria per la Serenissima.
La finezza della Teriaca, veniva
controllata dal Magistrato della
Giustizia Vecchia, nella persona dei
“Soprastanti” (Sovrintendenti).
La Teriaca Fina era presente in ogni
casa veneziana e veniva utilizzata
sola o sciolta nell’acqua per curare i
più svariati tipi di malattie.
Era contenuta all’interno di flaconi
di peltro ed era prodotta solo da alcuni speziali cittadini, detti speziali
teriacanti i quali avevano l’autorizzazione a produrla da parte dello Stato
Serenissimo.
Ogni speziale o farmacista possedeva un marchio di bottega che veniva impresso sopra il tappo a sigillo
del medicinale.
Ogni Bottega di Speziale, presentava all’esterno un’insegna con il suo
marchio.
Tra queste possiamo citare
“Alla testa d’oro” che si
trovava sul ponte
di
Rialto,
“Alla
t
Che cos’era la Teriaca e a cosa
serviva.
La Teriaca era un composto
medicinale di antica origine,
fu ideata in Grecia da Crateva, medico di Mitridate Re del
Ponto e modificata dai romani, prima da Andromaco, medico di
Nerone che introdusse nel composto
le vipere ed ulteriormente perfezionata da Galeno, medico di Marco
Aurelio che ne migliorò l’efficacia .
Tra i vari elementi che la compongono, il più importante appunto è
la carne di Vipera introdotta dai romani, la quale, si credeva avesse la
proprietà di attirare a sé tutti i veleni
prodotti dalle malattie, veleni che venivano annientati dalle altre sostanze
presenti nel farmaco.
La Teriaca era considerata una panacea universale e veniva prodotta
in tutta l’Italia ma solo Venezia produceva il farmaco migliore in quanto
lo stretto contatto con l’oriente le
permetteva di disporre di tutti e 64
gli ingredienti che la componevano.
Il risultato era la
Teriaca Fina
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i
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La
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Fina
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La ragione per cui Michele Dal Bon
ha scelto di fare una collezione con
i sigilli di Teriaca.
L’acquisizione di una collezione di antichi sigilli seicenteschi e di flaconi contenenti teriaca di speziali veneziani, hanno svelato a Michele Dal Bon un mondo
sconosciuto, la farmacopea, un pezzo
di storia veneziana ancora inesplorato e
da subito lo hanno ispirato alla creazione di una collezione di gioielli. Avendo
già sperimentato l’oreficeria monetale,
utilizzando antichi zecchini veneziani,
la tentazione era quella di modellare i
sigilli in oro o in argento. Lo studio della
ricetta della Teriaca, poi, lo ha portato a
scomporne gli ingredienti, specie quelli
vegetali quali l’oppio, la genziana, la salvia, la cannella e di crearne delle micro sculture da inserire nella
montatura del gioiello.
Il resto è nato
dal naturale
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dinamismo che la serpe presenta in
natura.
La vipera, infatti, costituisce l’elemento principe della Teriaca e perciò doveva rappresentare l’ ANIMA
portante del gioiello, la “montatura”.
Il legame del vetro con Venezia e la
sua leggerezza, hanno convinto Michele a trasformare i sigilli di peltro
in paste vitree scegliendone quattro
che rappresentassero le gerarchie e i
colori dell’ANIMA.
LA FEDE rappresentata dalla Madonna
e dall’ametista.
IL PECCATO rappresentato dal
pomo d’argento e dal rosso rubino.
LA PASSIONE rappresentata dae do
sirene e dal blu oltremare.
Il RAZIOCINIO rappresentato dalla
testa d’oro e dall’ambra.
Portandone così il significato originale della THERIACA - Panacea del
Corpo a quello di Gioiello – Panacea dell’ANIMA
L’anima dell’uomo ha sete ed ha bisogno di nutrirsi di tutto ciò, altrimenti
non saremmo uomini….
La soluzione innovativa adottata, rende possibile il
cambio delle paste
vitree in maniera pratica e
veloce
t
Madonna” in Campo San Bortolomio,
“Allo struzzo d’oro”, sita nei pressi del
ponte dei Baretteri, ed ancora oggi per
ognuna di esse è ancora oggi ben identificabile il proprio simbolo all’esterno delle botteghe attualmente sedi di negozi di
specialità veneziane a fruizione turistica
ad eccezione della bottega “Alla Madonna”, sede dell’attuale farmacia Morelli.
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ALLA MADONNA
LA FEDE
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AL POMO
D’ARGENTO
IL PECCATO
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AE DO SIRENE
IL SOGNO
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ALLA TESTA
D’ORO
IL RAZIOCINIO
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INNOVAZIONE
TECNICA
La semplice sequenza di azioni per il cambio della pasta vitrea
La creazione di molle in
acciaio armonico che rendono possibile il cambio
delle paste vitree in maniera pratica e veloce, alternando blu oltremare, rosso
rubino, ambra e ametista,
i quattro colori dell’Anima
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Michele Dal Bon, nasce a Venezia il
27 marzo 1966.
Il padre Marco è un’abile commerciante ed un raffinato collezionista
ed inconsapevolmente trasmette a
Michele la passione per il bello e per
gli affari.
Nel 1994 Michele con poche risorse
apre il suo attuale negozio di calle
dei Boteri rilevando un negozio di
maschere da tempo chiuso.
Nel 1995 conseguentemente all’incendio del Teatro La Fenice, Michele propone al Teatro veneziano una
collaborazione.
Dopo aver esposto la sua idea, Dal
Bon, ottiene l’esclusiva per la vendita e la commercializzazione di
Gioielli ispirati alla Fenice.
I gioielli vengono esposti e venduti direttamente al Palafenice, sede
temporanea del Teatro, durante gli
spettacoli e parte degli utili raccolti
vengono destinati alla ricostruzione
del tempio della lirica veneziana.
L’idea piace e Dal Bon viene incaricato dal Teatro di progettare
una serie di gadgets, tuttora
venduti all’interno del
Book Shop di
Campo San
F a n
tin. Nel 1996, viene chiamato a far
parte del collegio periti ed esperti della Camera di Commercio di
Venezia dove conosce l’antiquario
Marco Redolfi, grande amico di suo
padre che lo incoraggia ad acquisire
la licenza di antiquariato.
Michele non si sente ancora pronto
e rifiuta. Inizia invece la sua collaborazione come perito in preziosi
eseguendo molteplici expertize per
banche, enti privati e statali ed importanti famiglie venete.
In questi contesti, riesce ad acquisire
importanti gioielli firmati ed antichi
iniziando a rifornire il suo negozio
di piccoli capolavori di gioielleria ed
arte minore.
Nell’ottobre del 1997 in occasione
del bicentenario della caduta di Venezia, presenta all’Hotel Metropole
la collezione di gioielli “Serenissima“ ispirata all’architettura veneziana e dalla quale nasce poco dopo la
collezione di gioielli “Le Zoie” da cui
prende nome la sua azienda.
Nel 1998 la collezione viene
venduta in Giappone ed
esposta alle fiere
di Vicenza e
di
Bangkock .
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Michele Dal Bon
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Nel 1999 continua l’esperienza
fieristica, Michele presenta a Vicenza una collezione di Gioielli
museali ispirati ad Aquileia ed al
mondo bizantino e collabora con
un’azienda vicentina disegnando
una linea più moderna.
Nel 2003 Dal Bon decide di frequentare un master all’Università Bocconi di Milano, è il primo
Master di gestione e marketing
dedicata alla gioielleria in Italia.
Qui conosce i rampolli delle più
grosse realtà di gioielleria italiana e i relativi managers, con
suo grande stupore scopre che a
detta dei docenti della Bocconi,
il settore orafo italiano, in termini di marketing è all’età della
pietra.
L’esperienza si rivela fondamentale per il prosieguo della sua
azienda.
Dal Bon torna a Venezia, abbandona la produzione all’ingrosso
di gioielleria ed inizia a concentrarsi sul suo negozio,
ha capito finalmente
dove andare…
…..
Cresce
il suo interesse per l’antiquariato
e parallelamente alla vendita di
gioielleria antica e firmata, comincia a visitare importanti pinacoteche
italiane ed estere e a frequentare le
più importanti case d’asta italiane
ed internazionali.
Grazie all’amicizia ed ai consigli
del Prof. Luigi Fantelli e dello storico d’arte Piero de Fina, inizia ad
affinare le proprie conoscenze e a
studiare la pittura antica.
Il 2004 è l’anno della svolta, decide
di cambiare il proprio brand in “Le
Zoie Jewels & Antiques”.
Dal 2004 ad oggi Dal Bon ha continuato la sua attività di gioielliere-antiquario, incrementando il
commercio di gioielleria antica e firmata: da Cartier a Seaman Schepps,
a Bulgari e Boucheron, concentrando la propria attenzione sulla ricerca di antiquariato veneziano, piccoli
capolavori di arte minore veneziana
e di dipinti italiani ed europei.
Attualmente partecipa come espositore alle fiere d’antiquariato
di Parma e di Modena, oltre
alle più importanti
fiere Fracesi ed
E u r o
pee.
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LA COLLEZIONE
ZECCHINI
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ALTRE COLLEZIONI
SOSPIRI
LA BOCA
SPARTITO
SIGILLI
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PATERA
NOTE DI LUCE
BICEFALE
BISANZIO
AQUILEIA
FENICE
FENICE BAROCCA
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2011 © BY
Curatore
LEONE USICCO
[email protected]
Progetto Grafico
EDIZIONI
stampa
ARTI GRAFICHE CARRER
www.grafichecarrer.com
per
MICHELE DAL BON
in occasione della mostra
in villa Widmann Rezzonico Foscari sulla Riviera del Brenta
Sabato 21 Maggio 2011
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