Flavio Briatore per Living Lucca

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Flavio Briatore per Living Lucca
Primo Piano
L
Flavio Briatore
per Living Lucca
di Franca Severini
a storia di Flavio Briatore è sotto i riflettori
da sempre. I successi condivisi con la famiglia
Benetton negli anni ’80 tra moda e motori,
proseguono oggi in Formula Uno come patron del Team Renault, potendosi così fregiare di vittorie nel Mondiale ottenute con due
case automobilistiche diverse. Talent scout di campioni come
Michael Schumacher e Fernando Alonso, la Formula Uno è
l’attività che lo impegna maggiormente, ma che non gli impedisce di esprimersi in altri campi con la stessa “voglia di
fare”. Ai successi in pista si aggiungono interessi nel campo
del turismo internazionale con l’esclusivo resort “Lion in the
Sun-Thalaspa Henri Chenot” in Kenya, i famosi locali Billionaire in Costa Smeralda e Twiga in Versilia, nonché la linea
di abbigliamento Billionaire Italian Couture, la prima griffe
d’alta moda maschile al mondo con vetrine a Tokio, Mosca,
Vienna, Porto Cervo e Londra. Recentissimo è l’acquisto della gloriosa squadra di calcio inglese “Queen’s Park Rangers”
che apre i suoi interessi anche al mondo del calcio. La rivista
americana di economia e alta finanza “Forbes”, che ogni anno
stila la classifica degli uomini più ricchi del mondo, gli ha
recentemente dedicato la prestigiosa copertina, riservandogli
l’articolo principale dal titolo “La Dolce Vita”, non curandosi
dei 946 magnati che lo precedono.
L’appuntamento telefonico per questa intervista è alle ore
17.30 del nove novembre. Il signor Briatore risponde puntualmente dalla sede di Billionaire Italian Couture a Londra,
molto cortese e divertente. Un ringraziamento particolare alle
signore Patrizia, Rossella e Sarah che dalla sede della Renault
mi hanno inviato le foto e consigliato nel migliore dei modi,
inserendo l’appuntamento con Living Lucca tra numerosi altri impegni.
Signor Briatore, da anni lei risiede a Londra. Oltre a
questa grande città e considerando solo i viaggi legati al
lavoro, ha occasione di visitare ogni angolo del mondo.
Possiamo dire però che è l’Italia, il luogo dove ama ancora
trascorrere le sue vacanze?
Certo, parte delle mie vacanze le trascorro sempre in Italia,
che è un paese fantastico. Questa estate dalla Versilia sono
passato in Sardegna, poi con la barca sono arrivato alle Eolie
ed anche a Favignana. Le isole e le coste italiane sono stupende, la natura qui si è espressa al massimo, motivo per cui è
necessario valorizzarla e rispettarla senza mezze misure.
In Versilia, insieme con Paolo Brosio, l’onorevole Santanchè, Marcello e Davide Lippi, ha creato il Twiga, il club
che ha dato una sferzata alla vita mondana e turistica della
zona. Cosa l’ha spinta a valorizzare questo angolo di Toscana?
Il Twiga è quello che mancava alle vacanze ed al divertimento
della Versilia. Marcello e Paolo sono amici, e l’idea di offrire
Gaetano
Luporini
FlavioGiani
Briatore
Gaetano Giani Luporini
Nel paddock del team Renault
un locale che fosse aperto tutto l’anno l’ho trovata giusta ed
in linea con le realtà turistiche internazionali, dove il servizio
al cliente è una priorità assoluta, in special modo in una zona
come la Versilia, già fortunata per le bellezze naturali in cui è
immersa. Le vacanze sono un desiderio di tutti, non devono
essere “monacali” ma divertenti, ed il Twiga è sicuramente un
luogo dove rilassarsi e godere del tempo libero.
A dicembre il Twiga inaugura la stagione invernale, dopo
un’estate di notevoli successi mondani che richiamano attenzione e quindi benefici per tutta la Versilia. Ho avuto
modo di conoscere lo staff che è altamente selezionato e
rendermi conto dell’approccio imprenditoriale con cui
viene gestito il locale. Che prospettive ha in mente per il
Twiga 2008?
La caratteristica del Twiga è l’attenzione alla selezione dello
staff che deve rispondere a servizi di un certo rilievo in quanto ogni aspetto della gestione contribuisce al risultato finale.
Il Twiga 2008 è destinato ancora a distinguersi per la scelta
degli eventi organizzati e per le novità che sempre riesce a diffondere. È una realtà che è sempre alla ribalta, un punto di riferimento per le tendenze in fatto di musica, moda, alta cucina e divertimento. L’apertura invernale del locale contribuisce
inoltre a far lavorare le strutture alberghiere della zona anche
nei fine settimana in una stagione senza troppe alternative,
ed insieme con lo shopping nei negozi di Forte dei Marmi e
Lucca, crea un’attrattiva tra le più interessanti del paese.
Pensa ancora che il turismo sia una risorsa da sfruttare,
non solo in Versilia? Che suggerimenti darebbe agli addetti ai lavori per attirare una clientela anche internazionale
in questi luoghi, già molto fortunati per la loro naturale
bellezza?
Come ho già detto prima, l’Italia è un paese meraviglioso.
Lucca da sola ha più attrattive storico-artistiche degli interi
Stati Uniti. Non è un tesoro, questo? È un patrimonio che
necessita di essere valorizzato ai massimi livelli con una comunicazione appropriata da parte degli operatori del settore che
ancora non hanno capito a fondo la fortuna che si trovano
a gestire. Sono necessari più investimenti in comunicazione
e pubblicità, sia in Italia che all’estero, volti a sottolineare le
straordinarie bellezze dei luoghi e dei servizi offerti. Dobbiamo capire che quello che offre Lucca e la Versilia, ma l’Italia
in genere, non è clonabile da parte di nessuno. Tra pochi anni
l’India e la Cina, se non lo stanno già facendo, saranno in
grado di riprodurre qualsiasi cosa, dai mobili ad oggetti di
uso quotidiano, ma non potranno mai sostituirsi a ciò che
offre la natura e al modo di vivere italiano. I nostri amministratori, ma anche i privati che hanno interessi in questo
campo, devono stare al passo con i tempi e non vivere più di
rendita. Basti guardare cosa è successo in Spagna, in Portogallo e in Grecia negli ultimi anni: con una comunicazione
ben programmata ed efficace dal punto di vista del messaggio, sono diventati luoghi di primo piano dove trascorrere le
vacanze, ognuna con le proprie caratteristiche. L’Italia ha un
potenziale decisamente superiore ma investe un terzo del budget rispetto a questi paesi per comunicare la propria offerta.
È arrivato il momento di rendere produttivo questo patrimonio “inclonabile”, adeguando i servizi ad un’offerta di respiro
internazionale anche con alberghi di lusso, alcuni dei quali
hanno recentemente aperto la loro sede in Versilia, attirando un turismo molto importante per tutta l’economia della
zona, anche grazie alla vicinanza dell’aeroporto di Pisa.
La sua ricerca del bello non ha confini, ma quali sono le
caratteristiche che deve avere una città per essere considerata al passo con i tempi? Cosa manca alle grandi città italiane, superiori sicuramente per le qualità artistiche, per
competere con New York o Londra ?
Londra e New York sono realtà a parte, con loro caratteristiche peculiari. Le nostre grandi città hanno ben altro da offrire
in termini di cultura e bellezza naturale ma al tempo stesso
ci sono ostacoli anche strutturali che bloccano uno sviluppo
verso l’esterno. Il potenziamento delle infrastrutture come i
porti, gli aeroporti o il servizio ferroviario in particolar modo,
non può più essere rimandato. Ci deve essere un turn-over
Primo Piano
del turismo nelle città, durante tutto l’arco dell’anno e allungare così le stagioni. I musei, innumerevoli e straordinari,
devono essere più accessibili e proporre la fruizione di tutte
le meraviglie assolutamente non replicabili in nessun’altra
parte del mondo, come esclusivo biglietto da visita dell’Italia
nel mondo. Potenziare l’offerta degli alberghi adeguando il
servizio al prezzo richiesto come garanzia per ottenere una
clientela soddisfatta e assidua. Oggigiorno la gente è abituata a viaggiare e di conseguenza a vedere una molteplicità di
offerte che determinano la scelta di un posto rispetto ad un
altro. Le capacità manageriali non mancano affatto come
anche la creatività, che è il valore aggiunto del nostro paese
da esportare in ogni settore. Per questo motivo, ancora una
volta, vorrei porre l’accento sul tasto degli investimenti da
fare sul turismo, che secondo me insieme con il mondo della
moda, è la risorsa del futuro per l’Italia intera. Ma è necessario
cominciare a muoversi.
La sua carriera ed il suo stile di vita sono un esempio unico sia per i successi sia per il modo in cui li vive. E’ consapevole di rappresentare un punto di riferimento per tanti
giovani intraprendenti che vorrebbero mettersi in gioco,
come fece lei agli inizi di carriera? Che consiglio darebbe
loro, guardando la realtà del nostro paese?
Prima di tutto, voglio sottolineare che l’Italia è un paese fantastico. La realtà del momento non invoglia però a voli pindarici, siamo in un periodo “bloccato”, per cui suggerisco di
sviluppare in ogni modo la propria creatività, ma adeguarla
ad una effettiva possibilità di realizzazione. I giovani devono
essere messi in condizione di portare avanti sia piccole che
grandi realtà e forse, quello che manca in questo paese, è la
capacità da parte di certi ambienti di cedere il testimone. L’ottimismo però è senza dubbio un valore da non perdere.
altri paesi. Io risiedo in Inghilterra e ultimamente c’è un grosso discorso sul potenziamento delle centrali nucleari, mentre
quando torno in Italia sento che non si riesce a risolvere il
problema dei rifiuti a Napoli oppure non si riesce a parlare di
Alta Velocità. Questo è paradossale e non si può più tollerare.
Il paese è bloccato e si rischia il progressivo impoverimento a
causa di ritardi politici che non hanno più ragione di essere.
Qualche domanda personale, visto il suo appeal.
Qual’è la sua più grande stravaganza?
Dormire per un giorno intero.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo carattere, cosa cambierebbe?
Tutto sommato penso che i miei difetti ed i pregi siano in
equilibrio.
Qual’è la qualità che più apprezza in chi le sta vicino?
L’onestà e la trasparenza.
Quale persona vivente ammira di più?
Sinceramente ho sempre molto rispetto delle persone con cui
ho a che fare, con cui parlo, come in questo momento sto
facendo con lei.
Qual’è la sua idea di felicità?
La mia idea di felicità è la serenità.
Qual’ è il suo viaggio preferito?
Quando passo dal corridoio al salotto della mia casa.
Il servizio fotografico è di:
LAT PHOTOGRAPHIC & GIANNI GIANSANTI
Quali pensa che siano le caratteristiche più importanti per un imprenditore del nostro tempo?
La dedizione al lavoro è una caratteristica essenziale per ogni imprenditore.
Le intuizioni che molti nostri imprenditori hanno avuto nel corso della storia
sono un elemento da cui non è possibile
prescindere. Il futuro richiede strategie,
ma come sempre è stato, anche mettersi in gioco, voglia di lavorare, rimettersi
in discussione ed anche rischiare con
le competenze giuste. Nel nostro paese
sono necessari alcuni cambiamenti radicali che agevolerebbero senz’altro tutta
l’economia, come ad esempio lo sblocco del nucleare come fonte di energia.
Purtroppo in Italia non è più possibile
vivere di ricordi e bisogna adeguarsi agli
A bordo del Force Blue