ACQUISTARE IN UNA NUOVA COSTRUZIONE (oneri non compresi
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ACQUISTARE IN UNA NUOVA COSTRUZIONE (oneri non compresi
ACQUISTARE IN UNA NUOVA COSTRUZIONE (oneri non compresi nel prezzo pattuito) Si è gia argomentato circa gli oneri fiscali applicati all’acquisto di un immobile in un fabbricato di nuova costruzione, ma (quasi sempre) altre spese che abitualmente non sono comprese nel prezzo concordato con la Società edile, gravano sull’acquirente, come alcune pratiche finanziarie e/o burocratiche, quali per esempio quelle attinenti l’allaccio alle forniture pubbliche. Tali spese, che vengono di prassi elencate e descritte nei contratti preliminari di compravendita, sono: • varianti, se richieste dall’acquirente, alle opere e/o ai materiali previsti nel “Capitolato Speciale” allegato al contratto preliminare di compravendita; • oneri relativi ai premi assicurativi obbligatori, quali la polizza fidejussoria a garanzia delle quote contanti e quella postuma indennitaria decennale; • in caso di acquisto da Cooperative edilizie, la quota sociale e la tassa di ammissione; • oneri, detti “di 1° allaccio”, necessari al collegamento del fabbricato ai servizi pubblici (energia elettrica, acqua, gas e telefono), pagati agli Enti eroganti; • in caso di acquisto con accollo del mutuo fondiario (da Cooperative e, sempre più spesso da Imprese), interessi di pre-ammortamento sulle quote dei S.A.L. (Stati di Avanzamento Lavori) non versate dall’acquirente durante l’esecuzione dei lavori. Interessi, fiscalmente detraibili se certificati ai Soci di Cooperativa che acquistano usufruendo delle agevolazioni “prima casa”; • accatastamento delle unità immobiliari acquistate e delle parti comuni dell’edificio di cui sono parte; • stesura e deposito notarile del Regolamento Condominiale e delle Tabelle Millesimali, che saranno in seguito allegati agli atti notarili di compravendita o di assegnazione; • in caso di accollo del mutuo edilizio, spese relative alla pratica di mutuo effettuata dalla Società venditrice (atto notarile, perizie, imposte correlate, frazionamento, ecc.), ripartite tra gli acquirenti che intendono usufruire di tale finanziamento; • onorari notarili per la stipula dell’atto notarile di compravendita/assegnazione. È molto importante definire preliminarmente l’incidenza di ognuna di queste voci di spesa, seppur in modo approssimativo, al fine di avere un quadro completo dei costi e poter prevedere in anticipo le forme di finanziamento necessarie. La situazione è molto diversa quando si acquista un immobile usato. In questo caso una volta definito il corrispettivo di acquisto non ci dovrebbero essere ulteriori costi, fatta eccezione per quelli imputabili alla stipula del rogito notarile di trasferimento (imposte e onorario notarile), per quelli dell’eventuale erogazione del mutuo (imposte, onorario notarile e tecnico, spese di istruttoria) e per quelli necessari ad eseguire le manutenzioni ordinarie di cui necessita abitualmente l’abitazione prima di traslocarvi (tinteggiatura, controllo della caldaia, trattamento degli infissi e dei serramenti in legno, ecc.). Bisogna inoltre porre attenzione ad eventuali pendenze fiscali e/o condominali del venditore attinenti l’immobile in vendita, infatti per alcuni oneri fiscali e tutti gli impegni assunti verso il Condominio nelle due ultime gestioni annuali, l’acquirente è responsabile in solido con il venditore stesso, ma di questo argomenteremo successivamente. Marco Chianella (Consigliere FIMAA Terni)