L`imprenditore dell`anno è a Codogno
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L`imprenditore dell`anno è a Codogno
19 MERCOLEDÌ 8 AGOSTO 2012 il Cittadino Basso Lodigiano INSIEME A MAURO PUPILLO HA FONDATO QUOTIDIA, AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA FORNITURA E GESTIONE DI IMPIANTI ENERGETICI L’imprenditore dell’anno è a Codogno Diego Porzio è in corsa per ricevere il prestigioso riconoscimento CODOGNO Dalla lista Dossena un volantino critico sulla giunta Ceretti ■ «Altro che un anno di fatti: un anno di disservizi, di chiacchiere, di bugie ai cittadini». Usa toni pesanti l’ex sindaco Emanuele Dossena commentando un anno di mandato amministrativo della giunta Ceretti. Pdl e Udc uniti nella lista Dossena hanno elaborato in questi giorni un volantino che critica la maggioranza. Dopo il manifesto di “Un anno di fatti”, pubblicato dalla giunta Ceretti, continua dunque la guerra dei manifesti. «Quello che è stato fatto in realtà è il frutto delle scelte e dei progetti della precedente amministrazione - ha spiegato l’ex primo cittadino -, per cui a parte concludere lavori già avviati, non hanno fatto nulla e le poche cose che hanno fatto loro sono state scelte sbagliate come stravolgere il Piano di governo del territorio per pura ideologia, prevedendo oneri di urbanizzazione fuori da ogni logica, eliminando le possibilità di espansioni residenziali, assestando un duro colpo all’edilizia». Ed è sugli oneri che il capogruppo di minoranza in quota Pdl ha insistito: «Ne hanno previsti un milione 800mila euro, ma io non so se ne incasseranno la metà con l’attuale congiuntura economica e con il loro Pgt: basti pensare che nel 2007 noi ne avevamo incassati circa 2 milioni mentre l’ultimo anno arrivarono circa 726mila euro, una bella differenza». Ma Dossena è andato oltre: «Anche dal punto di vista delle manutenzioni degli spazi pubblici, a cominciare dal parco Cairoli bruciacchiato, sono carenti». Per Pdl e Udc le cose che non vanno sono tante: dalla comparsa del fenomeno dell’accattonaggio al deperimento di piazza Cairoli fino alla privatizzazione del Centro ricreativo estivo diurno e all’abolizione delle norme introdotte dal centrodestra per salvaguardare i diritti delle famiglie di Codogno per l’accesso al nido. La rotatoria di viale Trento-Duca d’Aosta, la ristrutturazione della scuola materna Rapelli, le manutenzioni dei marciapiedi di viale Albino, via dei Mulini, viale Cairo e viale Resistenza, la nuova pavimentazione dei campi da basket e i giochi di viale Albino per Dossena sono solo l’eredità del centrodestra, raccolta dal centrosinistra e portata a termine. CODOGNO C’è anche un’azienda di Codogno in corsa per il riconoscimento di “Imprenditore dell’anno” 2012. Se nell’ultima edizione il titolo nazionale è andato nientemeno che ad Alessandro Benetton, questa volta il premio potrebbe andare a Diego Porzio, fondatore e titolare di Quotidia insieme a Mauro Pupillo (che ora segue lo sviluppo estero). Quotidia è un’ azienda codognese specializzata nella fornitura e gestione di impianti energetici da fonti rinnovabili. Il premio è ideato e promosso da Ernst & Young, con la partecipazione di Bnl -Bnp Paribas Private Banking, con il patrocinio di Borsa Italiana, con il supporto de “L’Imprenditore”, mensile della piccola industria di Confindustria e in collaborazione con il Gruppo 24 Ore. È rivolto ad imprenditori alla guida di società italiane con fatturato a partire da 25 milioni di euro e attive da almeno tre anni. Obiettivo? Premiare le eccellenze imprenditoriali che si sono distinte nel panorama economico italiano. La marcia in più di Quotidia? Il fatto di essere un’azienda fatta da persone giovani, impegnate nell’innovazione. Per conoscere il verdetto su Quotidia però bisogna attendere il mese di novembre, quando a Milano presso palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, sarà reso noto il nome dell’imprenditore dell’anno in Italia. «Sono stato selezionato tra i primi 50 imprenditori in tutta Italia per la partecipazione all’iniziativa - ha spiegato il titolare Diego Porzio - e sono molto contento». «Due in particolare sono gli aspetti che più hanno colpito i selezionatori del concorso nella mia azienda - ha continuato Porzio -: l’innovazione aziendale e il fatto di essere una realtà giovane, dove io che sono il titolare ho meno di 40 anni e dove i miei dipendenti sono sotto i 30 anni». Tante le categorie in concorso: tre sono i premiati per ogni categoria, ma uno solo sarà nominato imprenditore dell’anno. Spirito imprenditoriale, innovazione, direzione strategica, leadership, fatturato, capacità di influenzare il mercato, responsabilità: questi sono i criteri seguiti per selezionare i candidati al premio. Il vincitore nazionale 2012 poi rappresenterà l’Italia al “World E n t r e p r e n e u r o f t h e ye a r award” che si terrà nel 2013 a Montecarlo. Quotidia è un’azienda codognese (con sede legale a Milano) sorta in piazzale Polenghi Lombardo nel 2006. Conta oggi 16 dipendenti. Si occupa della progettazione, fornitura e gestione di impianti dedicati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con una chiara strategia focalizzata sull’innovazione, su risorse giovani e qualificate. Quotidia dunque è un’azienda giovane che ha investito su un settore nuovo, quello delle energie rinnovabili: questo le ha già riservato un posto fra i big dell’imprenditoria nazionale. Sara Gambarini SULLA PROVINCIALE 126 È scontro fra auto e moto: 37enne finisce in ospedale Diego Porzio è nella lista di candidati per il premio “Imprenditore dell’anno“: a novembre il verdetto ■ Incidente ieri mattina a Codogno fra un’ auto e una moto. Lungo la strada provinciale 126 che collega Codogno a Somaglia, un’Audi A1 e un motociclo Piaggio X9 si sono scontrati, rovinando a terra. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della polizia locale e la Croce rossa di Codogno. Secondo le prime ricostruzioni pare che il motociclo con a bordo l’ungherese N.L. di 37 anni, residente a Castiglione d’Adda, stesse percorrendo la provinciale da Somaglia in direzione Codogno. Nel frattempo S.P., 43 anni, di Piacenza, alla guida della sua auto avrebbe svoltato a sinistra, sbucando da via delle Industrie, immettendosi sulla provinciale in direzione Somaglia. A quel punto l’auto si sarebbe scontrata con il motociclista trasportato subito all’ospedale di Codogno per un brutto colpo alla spalla. Probabile una frattura. CODOGNO ■ SONO GIÀ 76 LE FAMIGLIE SOSTENUTE ECONOMICAMENTE. BOOM DI DOMANDE PER UNA CASA La povertà “bussa” in Comune Sono in aumento le richieste di sostegno per pagare affitti e bollette CODOGNO A Codogno cresce la povertà. Sempre più famiglie bussano alle porte del Comune per un aiuto. Ad oggi sono 76 i nuclei familiari sostenuti economicamente dall’assessorato ai servizi sociali con un fondo di 60mila euro stanziato proprio per sostenere i codognesi nel fare la spesa o nel pag are una bolletta. Di quei 60mila per ora il Comune ha speso già 45mila euro e mancano ancora tre bimestri per chiudere l’annata. «Rispetto alle 121 famiglie aiutate lo scorso anno con uno stanziamento di 56mila euro totale - ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Rosanna Montani - i dati che fanno riferimento a questi primi bimestri mostrano un aumento delle richieste di aiuti economici diretti». In aumento anche le richieste nel nuovo bando dell’edilizia pubblica: i dati provvisori parlano di 212 richieste contro le 143 dell’ultimo bando. Ma la situazione potrebbe peggiorare. «Regione Lombardia ha appena inviato una comunicazione in cui ridefinisce i criteri di assegnazione del fondo affitti - ha illustrato la Montani - abbassando il target di chi ha diritto a questo contributo in parte regionale e in parte comunale a persone con un Isee di massimo 4mila euro». Ma c’è di più. «Ha alzato la percentuale di contributo dei Comuni dal 20 al 40 per cento - ha continuato l’assessore - delegando alle amministrazione comunali la definizione delle convenzioni con i Caf». Risultato? «Se nel 2011 hanno beneficiato del fondo affitti 85 famiglie codognesi con un esborso comunale di 8mila euro - ha esemplifi- cato la Montani - quest’anno in base alle nuove disposizioni solo 30 ne avrebbero diritto, ma il Comune spenderebbe comunque circa 7500 euro: assurdo, scende il numero delle persone aiutate e salgono i costi per il Comune». In assenza di un sostegno per gli affitti poi le persone tagliate fuori potrebbero finire col chiedere al Comune altri tipi di aiuti. Nel complesso a Codogno l’amministrazione comunale ha stanziato circa un milione e 100 mila euro nel bilancio di previsione da impiegare nel settore dell’assistenza sociale: dall’affidamento dei minori in famiglie o strutture protette all’assistenza agli anziani; dal servizio di assistenza domiciliare (Sad) alla spesa a domicilio fatta in collaborazione con la cooperativa Amicizia fino alle rette per l’inserimento degli anziani nelle rsa o ai soggiorni climatici per anziani e all’assistenza post-penitenziaria. Inserimento dei minori nelle strutture protette, assistenza domiciliare e inserimento disabili in strutture sono servizi realizzati con il Consorzio servizi alla persona. In collaborazione con l’Aler, il Comune gestisce al 50 per cento anche il fondo casa: 11 per ora le famiglie aiutate. «La crisi c’è, la povertà è in aumento a causa della mancanza di lavoro - ha concluso la Montani -, ma c’è anche un altro dato allarmante: la famiglia è in difficoltà a gestire i problemi al suo interno, dal minore disabile all’anziano al problema psichico, e chiede subito aiuto all’esterno, forse per i ritmi di vita, forse per il disagio della famiglia». Sara Gambarini CASTIGLIONE Lievitano i costi per il servizio scuolabus: da settembre giro di vite e meno fermate ■ Lo scuolabus costa troppo: da settembre a Castiglione niente scuolabus per chi non paga e razionalizzazione del trasporto scolastico con meno fermate, ma punti di raccolta. Sul bilancio comunale in tempo di crisi la voce del trasporto scolastico comincia ad assumere toni pesanti. Sono circa 61mila euro i soldi impiegati dall’amministrazione castiglionese per un centinaio di utenti. Ed è una cifra che il Comune di Castiglione non può più permettersi. «A causa dei tagli che hanno colpito i Comuni, per l’anno scolastico 2012/ 2013 il servizio scuolabus verrà ridimensionato tramite la soppressione di alcune fermate e l’individuazione di punti di raccolta degli alunni - ha spiegato il vicesindaco e assessore all’istruzione Franco Bassanini - mantenendo comunque il numero dei viaggi di andata e ritorno come negli anni precedenti». Nelle prossime settimane saranno comunicati e pubblicati sul sito del Comune i punti di raccolta. «Il servizio scuolabus a Castiglione è quasi diventato un porta a porta con conseguente aumento dei costi - ha spiegato Bassanini - per cui per il momento abbiamo deciso di creare dei punti di raccolta sopprimendo le troppe fermate, ma in futuro non è da escludere anche la revisione dei criteri di accesso al servizio, per cui chi abita nelle vicinanze della scuola non potrà avere diritto a questo tipo di servizio». Già da settembre invece lo scuolabus non sarà garantito a chi non risulta in regola con i pagamenti pregressi. Abbiamo già pesanti insolvenze nella mensa ma non togliamo il pasto ai bambini - ha continuato Bassanini -, tuttavia le insolvenze anche per lo scuolabus sono troppe, anche considerando il fatto che spesso coloro che non pagano la mensa sono le stesse persone che non pagano neppure lo scuolabus». «Nel capitolo scuolabus però pesano molto anche le spese legate al personale - ha spiegato Bassanini -, intendo i circa 16500 euro destinati ai due accompagnatori che sorvegliano gli studenti: vorremmo individuare persone volontarie che svolgano questa funzione». Invariate per il momento le tariffe: da 70 euro all’anno per il viaggio di sola andata o ritorno da scuola a 140 euro annuali per l’andata e ritorno. Cifre che si dimezzano nel caso di fratelli o sorelle che utilizzano lo stesso servizio. Due restano gli scuolabus in dotazione: uno di servizio e l’altro da utilizzare in caso di guasto. A Codogno uno studio legale in rosa: una “scommessa” nata dieci anni fa CODOGNO Quando erano agli inizi della loro “avventura” professionale erano un po’ snobbate ed accolte a volte con sorrisetti ironici superficiali dai colleghi uomini, che le vedevano entrare nel loro “mondo” tutto al maschile, ma dopo un decennio di attività la loro capacità, costanza e competenza è stata ormai da tutti riconosciuta e apprezzata. Parliamo di Alessandra Galli, 47 anni di Casalpusterlengo, ed Elena Muggiasca, 48 anni di Codogno, che proprio a Codogno una decina di anni fa, hanno fondato uno studio legale associato in via Felice Cavallotti 39, il primo studio di avvocati tutto in rosa del Basso Lodigiano. Entrambe entrate nel mondo del lavoro professionale negli anni Novanta come collaboratrici per altri studi professionali e notarili, Elena ed Ales- sandra si sono da subito conosciute e stimate in ambito lavorativo gettando le basi per una amicizia che , negli anni, è andata ben oltre l’aspetto professionale. La prima a tentare l’avventura in un mondo degli avvocati che sembrava essere una prerogativa solo degli uomini, è stata Elena Muggiasca che, ricorda, «grazie all’aiuto della mia famiglia ho potuto aprire uno studio a Codogno in via Battisti. Poi mi sono sposata e con l’arrivo di un figlio mi sono resa conto che non potevo farcela da sola. Così ho chiesto ad Alessandra se voleva associarsi e costituire uno studio legale tutto nostro». Ed Alessandra non ci ha pensato più di un attimo: «Volevo intraprendere questa esperienza nuova con Elena con cui avevo già un rapporto di amicizia e che sapevo essere una brava professionista». Nuovo studio e sede ed il via ad un percorso che dura da oltre dieci anni tra codici ed aule di tribunale nella collaborazione più piena ed aperta anche e soprattutto nell’affrontare la quotidianità del rapporto lavoro - casa -famiglia. Un’attività che viene particolarmente apprezzata da chi si rivolge al duo Muggiasca - Galli anche per la sensibilità tutta al femminile degli avvocati lodigiani. «Ci occupiamo - ci dicono Elena ed Alessandra - in generale di cause civili, successioni, cause famigliari, separazioni e spesso ci troviamo ad affrontare casi e problemi di estrema delicatezza, tanto che è difficile chiudere la porta dello studio e dimenticarsene,spesso sono cose che ti porti anche a casa». Francesco Dionigi Alessandra Galli ed Elena Muggiasca hanno unito esperienze e capacità per aprire uno studio legale tutto in rosa