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11-08-2010
IL SOLE 24 ORE
PRIMA PAGINA
IL MANAGER HP E LO SCANDALO DELLE NOTE SPESE
Le dimissioni di Hurd non sono una lezione di ipocrisia
Luigi Zingales
In un paese in cui i ministri non sanno chi paga loro la casa, i consiglieri di amministrazione comprano e vendono i titoli della
loro società nei periodi in cui sarebbe vietato, e in cui le molestie sessuali (purché rigorosamente eterosessuali) sono un
motivo di vanto invece che una colpa, l'allontanamento forzato di Mark Hurd, amministratore delegato di Hewlett Packard, può
far sorridere. Inizialmente accusato da una ex porno star diventata marketing consultant, Mark Hurd è stato assolto
dall'accusa di sexual harassment da una commissione di indagine interna nominata dal consiglio. La stessa commissione
però ha riscontrato che il ceo aveva impropriamente fatto pagare alla società 20mila dollari di spese. Per questo gli è stato
chiesto di lasciare l'incarico, richiesta da lui accettata.
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Questa decisione può sembrare un po' ipocrita quando scopriamo che nel 2008 (in piena crisi) lo stesso consiglio di
amministrazione non solo aveva pagato a Hurd 48 milioni di dollari di compensi, ma gli aveva anche regalato 136mila dollari di
viaggi privati col jet aziendale e in aggiunta gli aveva pagato le imposte che erano dovute su questo fringe benefit.
Se poi guardiamo agli effetti economici, il licenziamento di Hurd puo' sembrare una follia. Il ceo aveva risollevato Hewlett
Packard aumentando il fatturato da 80 miliardi di dollari a 115 miliardi e raddoppiando il prezzo delle azioni. Larry Ellison (ceo
di Oracle e amico di Hurd) ha dichiarato al New York Times che «il board di Hewlett Packard ha appena commesso il più
grosso errore dai tempi in cui gli idioti del board di Apple licenziarono Steve Jobs molti anni fa». Alla notizia del suo
allontanamento il prezzo delle azioni Hewlett Packard è sceso dell'8%, bruciando 9 miliardi di dollari di capitalizzazione. Un
conto molto salato per gli azionisti.
Nonostante tutto, questa è la decisione giusta: non solo eticamente, ma anche economicamente. Il nostro codice penale
punisce il furto di bestiame in misura maggiore degli altri furti. Perché? In una società contadina tradizionale il bestiame era la
principale fonte di sostentamento. Andava quindi protetto perché l'incertezza sulla sua proprietà poteva minare il
funzionamento dell'economia rurale. L'economia di oggi non è più basata sul bestiame. Si basa sull'informazione. Gli
agricoltori piantano i semi in base ai dati sulla produttività delle varie colture. Gli imprenditori comprano macchinari in base ai
dati sui rendimenti di quei macchinari. I risparmiatori investono sulla base di dati sulla redditività delle imprese, e via dicendo.
L'elemento essenziale al funzionamento delle economie avanzate è la fiducia nell'integrità in questo sistema di dati. Se questa
fiducia viene messa in discussione il sistema vacilla. Ricordiamo l'effetto degli scandali Enron e WorldComm e, più di recente,
l'impatto che il crollo della fiducia nei confronti delle agenzie di rating ha avuto sui mercati finanziari.
Garantire questa integrità non è facile, soprattutto quando a questi dati sono associati forti incentivi. Quando la differenza in
qualche cent di utili in più per azione può produrre una differenza di milioni nei compensi percepiti, l'incentivo a manipolare i
dati è molto forte. Per annullare questi incentivi non basta il codice penale. È necessaria una cultura di integrità che pervada
l'intera azienda. Una cultura che preveda tolleranza zero nei confronti di violazioni. Una cultura supportata con l'esempio dai
vertici dell'azienda. Per questo Hurd ha accettato di dimettersi perché sarebbe stato «difficile continuare come un leader
efficace a Hp», ha dichiarato, dopo che «non avevo rispettato gli standard e i principi di fiducia, rispetto e integrità che avevo
sposato a Hp». Il danno era già stato fatto. Condonarlo avrebbe significato distruggere la reputazione di Hp e la fiducia che il
mondo ripone nelle informazioni da essa generate, che riguardino i suoi prodotti o i suoi dati finanziari.
Negli Stati Uniti le reazioni non sono di solidarietà per Hurd, ma di indignazione che il consiglio non lo abbia punito
maggiormente, attivando il licenziamento per giusta causa che avrebbe comportato una forte riduzione della sua liquidazione.
Beato quel paese che ha ancora la forza di indignarsi.
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Foto:
Ex porno star. Jodie Fisher in Hp era marketing consultant
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8/23/2010