Iniziato il processo a due nomadi per un furto a due

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Iniziato il processo a due nomadi per un furto a due
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PROVINCIA GRANDA venerdì 14 marzo 2014
cebano - langa
Garessio: incontro promosso dalla minoranza
GARESSIO – (m.b.) – Unʼiniziativa finalizzata ad “aprire un percorso di “salute pubblica” per costruire prospettive più solide per la nostra comunità”. Eʼ quanto si legge sul manifesto fatto affiggere
nei giorni scorsi dai gruppi consiliari di minoranza. Questi ultimi invitano la popolazione a prendere
parte allʼincontro che si terrà sabato 15 alle 15,30 nella Casa dellʼAmicizia di Garessio Borgo. “La
nostra città sta attraversando un momento difficile della sua storia, caratterizzato da grandi incertezze
dal punto di vista economico, sociale ed amministrativo”, scrivono i consiglieri. «Sabato vorremmo
fare tutti insieme il punto della situazione – spiega il consigliere di opposizione Bruno Bologna -.
Prospettando anche soluzioni che vadano incontro agli interessi della popolazione, nei cui confronti
crediamo che lʼattuale amministrazione abbia fatto poco, nonostante le tante promesse. Ad esempio vorremmo affrontare lʼargomento della tassazione: qui tutte le tasse sono state portate al massimo, senza cercare invece risparmi sui relativi servizi. Partiremo di qui e proveremo a fare proposte
che possano migliorare la situazione. Una situazione che è critica sotto tutti i punti di vista. A cominciare da quello dellʼoccupazione. Ci preoccupa ad esempio molto la ex Graziano, per cui si prospetta un anno di cassa integrazione che però non si sa ancora se verrà accolta. Insomma,
lʼimpressione è che questa amministrazione consideri il Comune essenzialmente una Pro loco, mentre occorrerebbe essere molto più attenti alle esigenze del territorio, partendo anche dal presupposto che i trasferimenti, statali e non, saranno sempre meno. Di qui il discorso delle Unioni di Comuni.
A nostro giudizio, Garessio dovrebbe aderire allʼUnione dei Comuni che si sta costituendo in Val Tanaro, al contrario di quanto sembra ritenere il sindaco Chinea. Perché aderire significherebbe avere
la possibilità di accedere a maggiori fondi europei destinati alle aree in degrado». «Vogliamo guardare al futuro e possiamo farlo solo partendo dalla valle – è lʼopinione del consigliere Luigi Sappa . Solo così potremo avere migliori prospettive».
Garessio si prepara per “Mezzogiorno in famiglia”
GARESSIO – (m.b.) – Garessio si prepara a partecipare alla trasmissione di Rai Due “Mezzogiorno in famiglia” sabato 5 e domenica 6 aprile. Non manca molto e la città si sta dando da
fare per presentarsi puntuale e preparata. Per partire con il piede giusto, giovedì scorso Comune e Pro Loco hanno convocato un incontro aperto alla popolazione nella Casa dellʼAmicizia di Garessio Borgo. Dodici le persone, 6 donne e 6 uomini tra i 18 e i 30 anni, che
comporranno la squadra che partirà per Roma al venerdì per partecipare alle registrazioni televisive. Tra loro una cantante ed una coppia di ballerini di danze latino americane. Sarà la Rai a
scegliere i volti più “adatti”, tra quelli “provinati” la scorsa settimana a Garessio. «La squadra è
completa. Ma per presentarsi al meglio, lʼimportante è la partecipazione popolare, anche per allestire la piazza scelta dalla Rai per le riprese, quella della chiesa di Santa Caterina, al Ponte –
ha detto lʼassessore Valerio Randone -. Per questo chiederemo lʼimpegno di scuole, associazioni
e di tutti coloro che vorranno dare una mano anche allʼorganizzazione in vista delle registrazioni del giovedì». «Ci aspettiamo idee e proposte per lʼallestimento – ha aggiunto Claudio Fazio,
presidente Pro Loco -. Abbiamo già individuato alcuni artigiani». Per informazioni contattare Valerio Randone, Claudio Fazio, Pierandrea Camelia, o lʼufficio turismo del Comune.
Approvata dalla giunta di Ceva
il programma tutela di risorse idriche
CEVA - (se.r.) - La giunta comunale di Ceva, ha approvato ed autorizzato gli interventi connessi alla tutela e alla produzione di risorse idriche e relative attività di sistemazione idrogeologica, che con la Comunità Montana saranno compiuti oltre che nel comune di Ceva, anche nei
Comuni di Castellino Tanaro, Cigliè, Marsaglia, Mombasiglio e Paroldo. I lavori consisteranno
nella manutenzione e pulizia delle cunette e cabalette di regimazione delle acque poste sul versante della Rocca del Forte provvedendo al taglio della “vegetazione invadente” e alla rimozione del materiale inerte che occlude parzialmente i manufatti, il risezionamento delle cunette
in terra con mezzo meccanico e degli altri manufatti in calcestruzzo e acciaio con intervento
manuale. Si è dato inoltre atto che il costo previsto per i lavori nel territorio del Comune di Ceva
pari ad euro 3.000,42 oltre Iva e le ulteriori spese inserite nel quadro economico di progetto per
un ammontare complessivo pari ad euro 121.740,75 sono ad esclusivo carico della Comunità
Montana Alto Tanaro, Cebano Monregalese. Con separata votazione unanime favorevole la delibera è stata dichiarata immediatamente esecutiva.
Sulle tracce dei lupi in valle Tanaro
ORMEA - (r.s.) - Esercitazione sul campo per i 120 tecnici che partecipano al primo corso di
alta formazione per lʼattività di monitoraggio e gestione del lupo in ambiente alpino. Eʼ iniziato
alla Scuola di Formazione del Corpo Forestale dello Stato nellʼambito del progetto europeo denominato “Life WolfAlps”, organizzato e gestito dal Parco naturale Alpi Marittime con la collaborazione del Parco naturale del Marguareis e lʼEnte di gestione delle aree protette delle Alpi
Cozie. Dopo la parte teorica, i tecnici hanno raggiunto Ormea, quindi hanno eseguito rilievi lungo
la strada di Upega, scoprendo e catalogando reperti. Ritrovato un capriolo ucciso ad opera di
tre esemplari di lupo segnalati, nei cui pressi sono state raccolte anche tracce di escrementi, raccolti e catalogati per poi essere analizzati e sottoposti ad attente analisi.
In Tribunale a Cuneo la truffa
a due anziani coniugi della valle Tanaro
ORMEA - (r.s.) - Si sta celebrando a Cuneo, in Tribunale il processo a Danilo Turbiglio, agente
immobiliare nel capoluogo provinciale, ad A. D. di Caraglio ed a G. R. di Busca, accusati di aver approfittato della buona fede di una coppia abitante in valle Tanaro, che per riportare a casa ed accudire un figlio handicappato, affidato ad una Comunità, avevano deciso di vendere due “case rurali”,
acquistate nel 2008, per 35 mila euro. Così nel 2011 la coppia, davanti a un notaio di Cuneo, sottoscrisse un documento con la convinzione si trattasse della vendita mentre si trattava di “una procura
a vendere a titolo gratuito” ad A. D., che quasi subito li rivendette a G. R. per oltre 90 euro, versandone solo 17 mila alla coppia. Secondo lʼaccusa lʼagente Immobiliare sarebbe stato presente alla
compra-vendita. Da qui lʼaccusa per il terzetto, con D. T. E G. R. che nello stesso procedimento
sono imputati anche di truffa nei confronti di una banca, costituitasi parte civile.
Fratelli di Loano condannati per furti a Priola:
in Comune e in un capannone in costruzione
PRIOLA - (r.s.) - Due fratelli di Loano - Salvatore e Vincenzo Garofalo, rispettivamente di 54 e 51
anni - sono stati condannati ad un anno e 8 mesi di reclusione più 550 euro di multa, dal giudice monocratico del Tribunale di Cuneo, sede di Mondovì, Enrico Ruggiero (Pm, il vpo Luigi Dentis). I due
- detenuti per altre ragioni ed assistiti dallʼavvocato Silvio Sutour Carrara del foro di Savona, sostituito in udienza dallʼavvocato Alberto Bovetti, del foro di Mondovì - sono stati ritenuti colpevoli di furti
compiuti nellʼagosto 2011 in un capannone in costruzione e nel municipio di Priola. Nel primo avevano asportato una sessantina di borsoni sportivi oltre a felpe, una scatola di giacche antipioggia,
depositate da una commerciante del paese, mentre nella sede del Comune, dopo aver ritrovato la
chiave della cassaforte, lʼavevano aperta asportandone il contenuto: 330 euro e 40 carte di identità
in bianco. Sono stati invece assolti per altri capi di imputazione.
Festa di coriandoli e stelle filanti
a Farigliano per il Carnevale dei Bambini
FARIGLIANO - Domenica scorsa a Farigliano è andato in scena il Carnevale dei Bambini,
evento che - come da tradizione - viene organizzato dalla Pro Loco insieme al locale gruppo Alpini. La manifestazione è iniziata alle 14,30 quando, vista la bella giornata di sole, le varie mascherine hanno iniziato a giungere sulla piazza del Comune (per lʼoccasione chiusa al parcheggio).
Ai bambini, man mano che arrivavano, è stato dato un palloncino con attaccato un cartellino con
su scritte tutte le varie manifestazioni dellʼanno di Farigliano. Tutti insieme, poi, hanno liberato i palloncini in cielo e, con ancora negli occhi lʼemozione, hanno iniziato la festa fatta di coriandoli e
stelle filanti. Alle 16, come avviene ormai da più di 40 anni, è iniziata la distribuzione della polenta
con spezzatino preparata dalla Pro Loco, delle bugie, dei dolci e delle bevande.
L’episodio avvenuto nel 2012
Iniziato il processo a due nomadi
per un furto a due anziani di Priola
PRIOLA - (r.s.) - Eʼ stato rinviato al
prossimo mese di giugno per ascoltare
ancora due testi e per la discussione, il
processo nei confronti di due nomadi - lui,
A.B. di 33 anni (assistito dallʼavvocato Rosalba Cannone del foro di Torino) e lei E.L.
di 54 anni (assistita dallʼavvocato Cristina
Botto, pure del foro di Torino) - accusati di
aver derubato con destrezza una coppia
di coniugi di Priola, nel mese di luglio del
2012. Durante lʼudienza - durata oltre due
ore con due interruzioni - sono emersi diversi particolari. Prima, davanti al giudice
monocratico Alessandra Coccoli (Pm, il
vpo Anna Maria Clemente) ha deposto
lʼanziano, spiegando come si fossero
svolti i fatti e come avesse poi riconosciuto
(in una raccolta di fotografie), la donna
che lʼaveva derubato. Lʼuomo, con la moglie, era appena sceso dal pullman proveniente da Ceva e stava avviandosi a casa,
quando si era avvicinata una donna scesa da una Ford condotta da un uomo che abbracciando prima la moglie e poi
lui, spiegava: «Sono Maria, quella che faceva le pulizie allʼospedale di Ceva». Subito dopo lʼabbraccio, lʼuomo si era
accorto della sparizione del portafoglio,
contenente circa 360 euro. Sono stati sentiti gli agenti della Polizia di Vercelli e della
Questura di Cuneo che stavano facendo
indagini sui due imputati in merito ad un'altra accusa di furto: sulla loro auto era stato
sistemato un gps per seguirne i movimenti. Quel giorno, a quellʼora, era risultata a Priola. Il procedimento è stato
interrotto per consentire prima una assenza del giudice, poi, per consentire di
portare dalla Questura di Cuneo lʼalbum
con le foto segnaletiche fra cui quella che
aveva consentito di riconoscere la donna.
Cosa che avveniva nuovamente durante
lʼudienza, quando la stessa raccolta di foto
veniva ancora mostrato. Il processo è
stato quindi rinviato a giugno.
Il sindaco ha fatto accomodare le donne dell’assemblea al tavolo di presidenza
Dogliani: la questione del Sacra Famiglia
al centro di un Consiglio “in rosa”
DOGLIANI - La situazione
del “Sacra Famiglia”, il complesso di Dogliani Castello rimasto vuoto dopo la decisione
della “Residenze Anni Azzurri
srl” di trasferire gli ultimi ospiti
rimasti nellʼaltra Casa di Riposo da lei gestita in località
Biarella, è stata al centro di un
Consiglio comunale molto particolare. Questo perché il sindaco Nicola Chionetti ha voluto
dedicare la seduta, che si è
svolta sabato 8 marzo, alle
donne della sua amministrazione: lʼassessore Barbara
Ferrero e i consiglieri Simonetta Cagnazzo, Lodovica Barbiero e Simona Scarzello
omaggiate con un bel mazzo di
mimose e invitate a sedersi al
tavolo di presidenza nei posti
generalmente occupati dai loro
colleghi maschi. «Sicuramente
- ha detto Chionetti - le donne
qui presenti hanno dimostrato
in questi anni capacità e competenze pari, se non superiori,
a quelle di tutti gli altri componenti dellʼassemblea. Lʼauspicio è che anche il Consiglio
comunale che verrà possa
avere unʼadeguata rappresentanza femminile».
Chiusa la parentesi “rosa”,
ed approvata una variante al
Piano regolatore che introduce
un vincolo legato ai parcheggi
destinato ad impedire il sorgere di nuove sale gioco, il
consigliere di minoranza Paolo
Dalmazzo ha esposto al sindaco e alla Giunta comunale
unʼinterrogazione del gruppo
“Insieme per Dogliani” sulla situazione del complesso del
“Sacra Famiglia”. Lʼimmobile,
di proprietà comunale, nel luglio del 2009 era stato affidato
per nove anni dalla Fondazione dellʼOspedale civico alla
“Residenze Anni Azzurri srl”,
che ha pagato in anticipo lʼintero canone pattuito: 800.000
euro. A fine 2013, però, la società di De Benedetti ha trasferito gli ospiti rimasti nella
struttura di sua proprietà situata in località Biarella, e il
complesso del “Sacra Famiglia”, seppur formalmente
aperto, è rimasto vuoto. Di qui
le preoccupazioni del gruppo
“Insieme per Dogliani” che ha
chiesto come lʼAmministrazione intendesse procedere al
fine di garantire la conservazione in buono stato del complesso la cui ristrutturazione è
costata oltre 5 miliardi di lire.
A rispondere è stato il sindaco che ha sottolineato come
la sua Amministrazione abbia
già incontrato il direttore di
Anni Azzurri Tuninetti ad inizio
gennaio e lʼamministratore delegato Tassinari lo scorso 27
febbraio: «Abbiamo esposto le
nostre perplessità rispetto a
quanto avvenuto e le nostre
preoccupazioni relative ad alcune questioni come i pasti del
Centro diurno e dei Volontari
del Soccorso (di cui si occupa
la Residenza) e la manutenzione dellʼedificio di proprietà
comunale e abbiamo ricevuto
rassicurazioni. La società ci ha
garantito che continuerà ad
erogare i servizi e nel 2018 ci
restituirà lʼedificio nelle condizioni attuali».
Il gruppo “Insieme per Dogliani”, nella sua interrogazione, ha anche chiesto se
Nelle foto: a sinistra il sindaco Chionetti “beato tra
le donne”, in alto il consigliere Dalmazzo legge il
testo dellʼinterrogazione
fosse possibile far recedere il
concessionario dal rapporto di
concessione. «Anni Azzurri ha spiegato Chionetti - ha già
versato tutte e nove le annualità del canone. Ergo, se il Comune chiedesse di recedere
da questo contratto prima della
data stabilita, si porrebbe la
questione della restituzione di
quella parte del canone relativa agli anni che non verrebbero usati dal concessionario».
Pensare che il Comune si
sobbarchi lʼonere di risarcire
Anni Azzurri è da escludere.
Più probabile che il Sacra Famiglia venga destinato ad altra
funzione. «Abbiamo una prima
ipotesi di uso, ovviamente
sempre affine allʼambito del ricovero degli anziani, nel periodo estivo. Oppure cʼè
lʼipotesi che, al riempimento
della struttura di Biarella, Anni
Azzurri torni ad ospitare persone nel Sacra Famiglia. Oggi,
però, Biarella è al 50% e biso-
gna aspettare che tutti i posti
vengano occupati». Lʼultima
parola è poi toccata a Paolo
Dalmazzo: «Usando una battuta posso dire che siamo pienamente soddisfatti a metà
della risposta avuta. Cioè
siamo pienamente soddisfatti
quando il sindaco dice che
queste sono scelte che dipendono da decisioni prese dalla
precedente Amministrazione.
Questo è vero. Quello che ci
lascia un pochino perplessi è
una certa minimizzazione della
situazione. Sul fatto che il servizio per gli ospiti non cambi
possiamo discuterne perché
un conto è trovarsi a Dogliani
Castello, un conto è trovarsi a
Biarella, fuori dal concentrico e
in aperta campagna». La
scelta di Anni Azzurri di accorpare tutti gli ospiti in unʼunica
struttura, poi, per Dalmazzo è
comprensibile fino a un certo
punto. «Io mi auguro che il sindaco e lʼAmministrazione, in-
contrando il dottor Tuninetti, gli
abbiano ricordato quello che lui
ha dichiarato nel luglio 2011
quando gli chiesi se due strutture per non autosufficienti
nello stesso luogo non corressero il rischio di pestarsi i piedi
a vicenda: “Assolutamente no,
indipendentemente dal percorso della nuova residenza la
Sacra Famiglia continuerà ad
operare come sempre fatto”».
Anche per quanto riguarda la
manutenzione ordinaria il Consigliere di minoranza ha da ridire: «Noi abbiamo dato
unʼocchiata e abbiamo visto un
freezer neppure troppo vecchio abbandonato nel cortile.
Pare anche che piova allʼinterno della struttura: non vorremmo che la situazione
venisse trattata con un briciolo
di timidezza o di timore reverenziale».
Federico Traxino
Dopo lo “svuotamento” del Sacra Famiglia
Dogliani: suor Osanna trasferita
DOGLIANI - Lo “svuotamento” della Casa di Riposo
Sacra Famiglia di Castello ha
già prodotto i primi effetti negativi: la piccola comunità delle
Suore Domenicane, infatti, è
stata trasferita a Carassone. In
questi ultimi anni, la comunità
era composta da Suor Osanna
con alcune Consorelle che, periodicamente, si alternavano.
Suor Osanna ha donato oltre
30 anni della sua vita al servizio
dei doglianesi, soprattutto per i
malati e gli anziani. Originaria di
SantʼAlbano Stura, infermiera
professionale con molta esperienza, ha lavorato nellʼOspedale civico, poi nel reparto della
Lungodegenza e, ultimamente,
presso le case di riposo. Collaboratrice parrocchiale come catechista e ministro straordinario
della Comunione. La sua era
una presenza discreta, aperta a
tutti, pronta in qualsiasi evenienza per consolare, incoraggiare, condividere problemi e
sofferenze con il conforto di una
parola serena e di una preghiera profonda. Con il suo trasferimento si conclude una
pagina di storia di Dogliani, che
ha goduto, per molto tempo, del
servizio prezioso delle suore
domenicane: nellʼOspedale, nel
Famulato, nelle case di riposo,
nella scuola media e nellʼasilo,
nellʼassistenza alle ragazze in
difficoltà e nelle attività della
parrocchia. Basti pensare che è
dal 1881 che le Suore Domenicane di Mondovì sono presenti
in Dogliani. Domenica 30
marzo, durante la Messa delle
11, la comunità le esprimerà un
vivo grazie insieme a tutta la
Congregazione.
Nella foto: Suor Osanna con
il suo gruppo di catechismo
Mombasiglio sostiene il monumento
all’Arma dei Carabinieri
MOMBASIGLIO - (se.r.) - La Giunta comunale di Mombasiglio
allʼunanimità ha deliberato di aderire allʼiniziativa per sostenere
la realizzazione di un monumento commemorativo per il Bicentenario della Fondazione dellʼArma dei carabinieri che ricorrerà
il 5 giugno 2014. Il presidente dellʼAnci si è offerto di coinvolgere
tutte le municipalità per la realizzazione di un altro monumento
che andrà a riprodurre il celebre “I Carabinieri nella tormenta”
del Maestro Berti. Lʼopera, testimonianza degli eventi che hanno
caratterizzato la storia dellʼItalia del 1914 al 2014, sarà collocata
a Roma, allʼInterno dei giardini di via del Quirinale, significativamente intitolati al 150° dellʼunità dʼItalia. Pertanto il sindaco di
Mombasiglio Ivano Salvatico in accordo con i membri di giunta,
considerando lʼattività svolta dallʼArma dei carabinieri per tutta
la Comunità ha deliberato di aderire allʼiniziativa e condividere
le motivazioni per la realizzazione del monumento.