territori e mercati in rete
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Poste italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv.in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 – 45% DR Commerciale Business Ravenna mese di luglio-agosto 2012 - n.4 - Costo copia: 0,25 € terremerse R I V I S TA luglio-agosto 2012 - N.4 territori e mercati in rete Considerazioni sull'annata dei cereali autunno vernini Editoriale Rinnovate le certificazioni del Centro Lavorazione Carni Raccolti oltre 11mila euro in favore dei terremotati Notizie dalla cooperativa Elenco magazzini conferim. mais, sorgo, soia e girasole 2012/13 Sempre più verso un'irrigazione di precisione Campagna commerciale kiwi 2011/12 Conoscere il suolo Filiere Servizi cloud di archiviazione Appunti digitali Irrigazione: le basi per ottimizzarla Le fertilizzazioni di stagione per le colture arboree Consigli tecnici Cannellone di maiale e fiori eduli Cucina Melanzana: semplici tecniche per ottimi prodotti Orti e giardini Notizie dalla cooperativa Editoriale Considerazioni sull’annata dei cereali autunno vernini Ritirate oltre 70mila tonnellate di frumento, grazie all’aumento delle superfici e del numero di aziende che hanno confermato la fiducia a Terremerse di Augusto Verlicchi – Direttore Cerealproteici Con la conclusione della trebbiatura dei cereali autunno vernini è già possibile trarre le prime considerazioni dell’annata produttiva. Considerazioni che confermano la discontinuità di ogni campagna rispetto a quelle precedenti, sia in termini produttivi sia di mercato. Nonostante le maggiori superfici investite a cereali a livello mondiale, l'annata è fortemente caratterizzata dagli effetti climatologici negativi che ormai da mesi colpiscono le colture un po’ in tutti i Paesi. Per questo, ogni giorno assistiamo al ribasso delle stime delle produzioni cerealicole. Se, una volta terminata la raccolta in tutti i paesi, questa tendenza venisse confermata dai dati finali, i rischi di una campagna incandescente come quella del 2008 ci sarebbero tutti. Già adesso tale incertezza sulla produzione cerealicola ha un forte effetto sui mercati, in particolare le previsioni al ribasso della produzione di mais negli Stati Uniti, principale paese produttore a livello mondiale, tengono sostenuto il prezzo di questo cereale influendo positivamente anche sul prezzo del grano. I buoni prezzi di partenza fanno ben sperare per il proseguo della campagna di commercializzazione. Un’incognita che potrebbe ulteriormente influenzare il mercato cerealicolo, riguarda la produzione e l'export cerealicolo di Russia, Ucraina e più in generale dei Paesi che si affacciano sul Mar Nero. Per quanto ci riguarda, le superfici investite a cereali, e nello specifico a frumento, sono state superiori all'anno precedente: i dati Istat indicano per il frumento tenero una crescita delle superfici del 16,8% rispetto al 2011, portando la superficie nazionale a 620 mila ettari. In Emilia Romagna tale incremento è valutato del 25%. Anche per quanto riguarda il frumento duro, le superfici mostrano un incremento del 13,5%, portandosi a 1,36 milioni di ettari, in aumento di circa 160.000 ettari sul precedente anno. Anche nella nostra regione l’incremento di superficie è valutato nell’ordine del 15%. Sulla produzione di frumento tenero e duro il principale fattore che in alcuni areali ha influito sulle rese finali, è stato la scarsa precipitazione piovosa registrata nell’intero periodo. Nella nostra regione e in particolare nell’area ferrarese le nevicate di fine gennaio/ febbraio sono risultate di lieve entità e di ridotto beneficio in quanto disperse dai forti venti; inoltre, l’andamento stagionale primaverile è stato caratterizzato da temperature miti, con scarse precipitazioni che non hanno favorito il completo riempimento delle cariossidi. Nell’areale ravennate, che ha beneficiato delle maggiori precipitazioni nevose e più persistenti sul terreno, il risultato produttivo è stato più che soddisfacente. Dal punto di vista qualitativo e sanitario, in entrambi gli areali i risultati sono stati buoni. Da una prima elaborazione dei dati rilevati nei nostri magazzini, vanno segnalati gli elevati pesi specifici e i buoni livelli di tenore proteico raggiunti in media, sia dal frumento duro e sia dal tenero. Per quanto riguarda il frumento duro la media è di 83,6% di peso specifico e 14,55% di proteine nell’area ferrarese, 82% di peso specifico e 14,08% di proteine nell’area di Ravenna. Anche per il frumento tenero sono da segnalare i medesimi buoni risultati: 84% di peso specifico e 13,90% di proteine nell’area ferrarese, 82,80% di peso specifico e 13% di proteine nell’area ravennate. Da un punto di vista sanitario, le ridotte precipitazioni in maggio insieme ai trattamenti fungicidi eseguiti puntualmente alla spigatura non hanno favorito la Fusariosi della spiga. In termini quantitativi, Terremerse quest’anno ha ritirato oltre 70.000 tonnellate tra frumento tenero e duro. Questo risultato molto positivo è stato raggiunto non solo con l’aumento delle superfici investite a cereali a paglia, ma anche grazie al numero di aziende che confermando e rinnovando la loro fiducia, hanno scelto la nostra struttura. Nonostante la forte disomogeneità produttiva negli areali in cui la nostra Cooperativa opera, questo ci ha permesso d’incrementare i quantitativi ritirati di circa il 32% rispetto allo scorso anno. In sintesi, anche questa campagna pone una forte discontinuità produttiva legata agli aspetti climatici e ci dimostra come occorre un serio impegno di tutto il mondo produttivo, della ricerca scientifica e delle istituzioni, affinché si possa investire su una ricerca varietale e agronomica che ci permetta di mantenere una produzione qualiquantitativa remunerativa per il cerealicoltore e importante per la nostra economia. Foto di copertina: Mattia Onofri Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/03 (Codice della Privacy) I suoi dati personali verranno da noi utilizzati esclusivamente ai fini dell’invio del mensile “Terremerse - territori e mercati in rete”. Il trattamento avverrà tramite strumenti cartacei e informatici e sarà effettuato ai soli fini della spedizione. I dati non saranno diffusi. I suoi diritti sono elencati nell’art. 7 del predetto D.Lgs. e, in particolare, le ricordiamo che può: avere conferma, in modo intelligibile e gratuito, dell’esistenza o meno dei suoi dati presso di noi; ottenere aggiornamenti, rettifica o integrazione dei dati o loro blocco/cancellazione; opporsi al trattamento per motivi legittimi. Il titolare del trattamento dei dati è Terremerse Soc. Coop., Via Cà del Vento 21, 48102 Bagnacavallo (RA). Terremerse territori e mercati in rete - mese di luglio-agosto 2012 - n.4 Pubblicazione bimestrale della società Terremerse Soc. Coop. Redazione: Giovanni Candolo (Direttore Resp.), Elisa Morigi (Coordinamento) e Pierluigi Papi. Via Cà del Vento, 21 - 48012 Bagnacavallo (RA) - [email protected] Aut. Trib. Ra n. 976 del 23 gennaio 1992 Iscrizione Registro Nazionale Stampa n. 7811 - Iscrizione ROC n. 7584 Progetto grafico: Pagina-Ravenna - Stampa: Galeati Industrie Grafiche-Imola Stampato su carta riciclata 100% Revive Pure Natural offset distribuita da Polyedra Notizie dalla cooperativa Rinnovate le certificazioni del Centro Lavorazione Carni Si tratta delle ISO 9001, BRC e IFS. Inoltre, molte referenze sono state inserite nel Prontuario AiC 2012 in quanto senza glutine Il Centro Lavorazione Carni di Terremerse dopo un lungo audit durato due giorni e mezzo da parte dell’organismo di certificazione, ha rinnovato (fino a giugno 2013) le certificazioni di cui era in possesso. I processi del Centro Lavorazione Carni sono certificati dalla Norma Europea ISO 9001, mentre i prodotti sono certificati secondo i più avanzati e severi standard di sicurezza alimentare garantiti da BRC e IFS, che rappresentano i più autorevoli riconoscimenti internazionali di sistema e di prodotto. Con queste certificazioni il Centro Lavorazione Carni si può presentare sul mercato della GDO con un ulteriore plus per sviluppare la propria attività anche sul versante estero. Inoltre, numerose referenze a marchio Comacar sono inserite nel Prontuario degli Alimenti AiC 2012, la pubblicazione annuale dell’Associazione italiana Raccolti oltre 11mila euro in favore dei terremotati Celiachia. I prodotti senza glutine, e quindi adatti anche all’alimentazione delle persone affette da un'intolleranza permanente al glutine, sono: cotechino, luganega, salame fresco da griglia, salsiccia fresca di suino. Deutz-Fahr ttV tour 2012. Vieni a proVare i nostri trattori a trasmissione continua! Seguendo l’invito di Legacoop Nazionale e Legacoop dell’Emilia Romagna, Terremerse ha effettuato una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni emiliane colpite dal recente terremoto. SA VE DR IV La somma raccolta sarà destinata a interventi di sostegno alle popolazioni e al sistema cooperativo, nei modi e con le forme che garantiscano certezza di destinazione e rapidità di utilizzo, in base a scelte di priorità condivise tra le parti. terremerse Soc. coop. via cà del vento, 21 / 48012 Bagnacavallo ra DIES EL AGRex TZ In totale sono stati devoluti 11.440 euro Frutto della generosità dei collaboratori di Terremerse e di Pempacorer, della Cooperativa stessa e dei membri del CdA. E DEU POWER EFFICIENCY DEUTZ-FAHR LUBRICANTS E V O LV I N G A G R I C U LT U R E . Tappa per I soci e clienti martedì 4 settembre 2012 - ore 10.00 Cab Giulio Bellini Azienda Garusola Evolving agriculturE. Filo di Argenta (RA) 5 SDFL301-177_Leaflet_TTV_Tour_2012_A4.indd 1 Evolving agriculturE. 19.04.12 10:17 “ Cerco la sicurezza di poter vendere su tutti i mercati! “ “ “ Vorrei un insetticida rapido ed efficace sui Lepidotteri dannosi! Tranquilli, c’è Affirm ! ® Syngenta è uno dei principali attori dell’agro-industria mondiale. Il gruppo impiega più di 26.000 persone in oltre 90 paesi che operano con un unico proposito: sviluppare il potenziale delle piante al servizio della vita. Agrofarmaco autorizzato dal Ministero della Salute, a base di Emamectina benzoato 0,95%. N° di registrazione 13389. Leggere attentamente le istruzioni. ® Marchio registrato di una società del Gruppo Syngenta. Filiere Elenco magazzini mais, sorgo, soia e girasole Conferimento prodotti campagna agricola 2012/2013 Provincia di Ferrara Magazzini Terremerse - Depositi San Giovanni di Ostellato via Cippo Folegatti, 1 tel. 0545 68095 Massa Fiscaglia via del Mare, 14 tel. 0545 68094 Filo via Lodigiana, 39 - tel. 0545 68092 Mais Sorgo Soia Mais Bio Girasole SI SI SI SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI NO Brazzolo via Ossi, 66 - tel. 0545 68079 SI SI SI NO NO NO NO Ostellato via Mezzano, 34 - tel. 0545 68077 Jolanda di Savoia via Jolanda Cappellone, 43 cell. 348 2312513 Quartesana via Gualdo, 11 - cell. 335 7248809 SI SI SI NO NO NO NO SI SI SI NO NO NO NO SI SI SI NO NO NO NO Provincia di Ravenna Magazzini Terremerse - Depositi Ravenna via Classicana, 313 - tel. 0545 68090 Santerno via Santerno Ammonite, 425 - tel. 0544 417772 Sant’Alberto via O. Guerrini, 395 - tel. 0544 528725 ISA - Villanova di RA via Villanova, 58 - tel. 0544 499062 Girasole Risone oleico MAIS SORGO SOIA GIRASOLE SI SI SI SI SI SI SI SI SI NO SI SI NO NO NO SI Magazzini Terremerse: i produttori devono accordarsi con i tecnici Terremerse di riferimento per definire la data di consegna del mais e consentire un afflusso organizzato, in quanto il mais deve essere tassativamente essiccato entro 48 ore dalla raccolta. Provincia di Ravenna Magazzini C.A.P. Ravenna - Depositi Alfonsine via Reale, 124 - tel. 0544 81201 Bagnara di Romagna via Gramsci, 7 - tel. 0545 76818 Bizzuno di Lugo via Quarantola, 44 - tel. 0545 22308 Cervia - Montaletto via del Lavoro, 35 - tel. 0544 965009 Conselice via Selice, km 9 S.P. 610 - tel. 0545 80638 - cell. 335 7547860 Faenza via Soldata, 1 - tel. 0546 634344 Longastrino via Trotta, 2a - tel. 0532 806930 Roncalceci via dell'Arrotino, 4 - tel. 0544 568753 Russi - Godo ex SS 253 innesto via Germana - tel. 0544 419470 S. Pietro in Campiano via del Sale, 86c - tel. 0545 906092 Voltana via Bentivoglio, 19 - tel. 0545 72803 MAIS SORGO SI NO SI NO SI SI SI NO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI Magazzini C.A.P. Ravenna: i produttori Terremerse devono prenotare con anticipo la consegna del mais nei centri del C.A.P. Ravenna. 7 Filiere Sempre più verso un'irrigazione di precisione Alcune tecniche e attrezzature per un'irrigazione efficace su mais: sistemi Pivot e Laterali, strumenti per il monitoraggio dell'umidità del suolo, fertirrigazione di Andrea Morelli - Responsabile settore irrigazione Nella pianificazione ed esecuzione degli interventi irrigui oggi alle azienda agricole è chiesta una sempre maggiore attenzione sia nell'ottica di un uso razionale della risorsa idrica sia dell'abbattimento dei costi di esercizio. È ormai risaputo che per un'irrigazione efficace è necessario impiegare attrezzature ad alto rendimento irriguo e conoscere il consumo idrico delle colture. Con l'obiettivo di individuare le tecniche e le attrezzature che permettano un corretto utilizzo dei volumi di irrigazione, proprio in questi mesi Terremerse, all'azienda Monzardo di Codigoro, sta verificando l'impiego combinato di attrezzature per l'irrigazione quali Pivot e strumenti per il monitoraggio dell'umidità del suolo. L'azienda Monzardo utilizza da anni, per l'irrigazione di parte dei terreni aziendali, sistemi Lateral Move della ditta Marchetti di Este (Pd), con la quale Terremerse ha stretto una collaborazione per la fornitura alla sua clientela di sistemi Pivot e Laterali. Nello specifico l'osservazione sta avvenendo su una sessantina di ettari coltivati a mais - in uno dei blocchi dell'azienda delle dimensioni di circa 150 ettari - che si sviluppa lungo la strada denominata Località per le Venezie nel comune di Codigoro, irrigati quasi interamente con un sistema laterale pivotante con pesca da canale (foto 1) delle dimensioni di 496 mt con l'impiego di strumentazione per il monitoraggio dell'umidità del suolo (foto 2). foto 1 - Sistema laterale pivotante (Lateral Move) con pesca da canale 8 L'alta efficienza irrigua per tale sistema d'irrigazione è da imputare principalmente alla natura degli aspersori e al loro posizionamento rispetto all'altezza della coltura (foto 3). La tipologia d'irrigatori presenti formano una goccia di dimensioni tali da minimizzare l'effetto della vaporizzazione e aumentare l'uniformità di distribuzione. Le calate avvicinano l'irrigatore al terreno e alla coltura diminuendo l'effetto di deriva del vento. La combinazione di tecnica costruttiva degli irrigatori e il loro posizionamento sulla macchina, avvicinano il rendimento irriguo degli impianti Pivot e Lateral Move di poco superiore al 90%. Ciò significa che meno di 10 litri su 100 possono essere persi durante un'irrigazione, a confronto di 30 o 40 litri rispetto ad altri sistemi di irrigazione ad aspersione. Per la gestione degli interventi irrigui è stata collocata una centralina per il monitoraggio dell'umidità del suolo (foto 4) fornita dalla ditta Agricultural Support, partner di Terremerse, fornitrice di attrezzature e servizi per l'Agricoltura di Precisione. Tale centralina è stata collocata all'interno dei 60 ettari a mais per monitorare l'umidità del terreno a due diverse profondità con l'impiego di altrettanti sensori posti a -20 cm e -30 cm rispetto il livello del terreno. I dati registrati dalla centralina sono inviati con apposito modem dati a un server che ne permette la visualizzazione da qualsiasi pc dotato di connessione a internet (foto 5). foto 2 - In rosso i confini aziendali, in blu il persorso del Lateral Move, in viola il posizionamento della sonda Filiere foto 3 - Aspersori e calate foto 4 - Centralina e sensori per il monitoraggio dell'umidità del suolo Da circa metà maggio sono iniziati gli interventi irrigui eseguiti tenendo conto dei parametri idrologici del terreno (capacità di campo e punto di appassimento) in relazione ai dati d'umidità letti dai sensori. Gli obiettivi che Terremerse si prefigge dall'osservazione dell'utilizzo delle attrezzature descritte, è quello di valutare la produzione a fine stagione del mais in riferimento alla media della zona fatte le dovute considerazioni. Sullo stesso impianto d'irrigazione su una parcella di 20 ettari, dei 60 a mais irriguo, l'azienda Monzardo si è resa disponibile nel praticare la fertirrigazione iniettando concimi liquidi all'interno del sistema Lateral Move durante le irrigazioni. Sulla base di un'analisi dei livelli degli elementi nutritivi presenti nel terreno, i tecnici di Terremerse hanno provveduto a elaborare un piano di concimazione usando concimi adatti all'impiego in fertirrigazione. Terremerse ha poi provveduto a fornire l'attrezzatura idonea all'iniezione dei concimi (foto 6) che è costituita da una cisterna da 1 mc per contenere l'iniettato, da una pompa di iniezione e da un motore che tiene in movimento delle pale che coadiuvano la miscelazione. Nel caso della parcella concimata con fertirrigazione, la valutazione di eventuali diverse rese sarà valutabile foto 5 - Grafico dell'andamento dell'umidità del suolo foto 6 - Sistema per la fertirrigazione all'interno dello stesso appezzamento, visto che solo su 20 dei 60 ha sono stati usati concimi disciolti nell'acqua d'irrigazione. All'interno dell'appezzamento dell'azienda Monzardo la produzione di mais sarà dapprima registrata con i più recenti sistemi di analisi delle produzioni montati sulla macchina della trebbiatura e poi analizzata ed elaborata da Agricultural Support per produrre una mappa di produzione aziendale (foto7), ovvero una planimetria degli appezzamenti a mais nella quale si evidenziano le qualità delle prodizioni e le aree dove si sono manifestate. La mappa di produzione è uno strumento indispensabile per generare la mappa di prescrizione, cioè una planimetria nella quale si evidenziano eventuali differenze nell'adozione degli interventi agronomici, in particolar modo quelli di concimazione, per la successiva annata agraria. Nelle prossime edizioni della rivista verranno comunicati e mostradi i dati di produzione del mais raccolto all'azienda Monzardo. foto 7 - Esempio di mappa di produzione 9 PRODOTTI COMPLEMENTARI OXYCLEAN Ossigenante, disincrostante, decalcificante ed antialga aMANTIENE PULITI GLI IMPIANTI DI FERTIRRIGAZIONE E IDROPONIA aOSSIGENA I TERRENI ARGILLOSI E COMPATTI E L’ACQUA DEGLI IMPIANTI IDROPONICI aFAVORISCE LO SVILUPPO RADICALE aCONTRIBUISCE A RIDURRE LE CARICHE FUNGINE E BATTERICHE Filiere Campagna commerciale kiwi 2011/2012 Terremerse e O.P. Pempacorer fanno il punto dell’annata di Egidio Mordenti - Direttore Ortofrutta La campagna commerciale del Kiwi Hayward si è da poco conclusa. La Cooperativa Terremerse di Bagnacavallo (RA) ritira e commercializza circa 65.000 Ql. di prodotto in diversi territori, compreso quello di Latina, attraverso l’ufficio commerciale della O.P. Pempacorer. Per quanto riguarda la filiera ortofrutticola Terremerse rappresenta: • 1.200 soci in Emilia Romagna, Lazio e Basilicata; • 4.600 ha di colture ortofrutticole; • circa 1.800.000 Ql. commercializzati per un valore di oltre 40 milioni di Euro. Terremerse è associata alla O.P. Pempacorer che organizza 21 Cooperative Ortofrutticole (fra le quali un’industria di trasformazione) situate in Emilia Romagna e nel Lazio. La O.P. Pempacorer controlla 3.200.000 Ql. di ortofrutta per un valore commercializzato di 170 milioni di Euro. Commento a consuntivo della campagna commerciale kiwi 2011-12 da parte dell’ufficio commerciale dell’O.P. Pempacorer La produzione totale di kiwi per il 2011 in Italia prevedeva 512.750 tonnellate, +16% sul deficitario 2010 e poco superiore alla media 2006-2010 (+3%). La qualità del prodotto in raccolta (brix e sostanza secca) e la conservabilità è risultata superiore agli anni precedenti; purtroppo il peso dei frutti e di conseguenza il calibro sono risultati, invece, decisamente inferiori alla media delle ultime campagne. La grande quantità di prodotto raccolto, la forte presenza di calibri medio piccoli e la persistenza del Kiwi Neozelandese fino a tutto dicembre, ha depresso la commercializzazione di fine anno. Da gennaio 2012 i consumi di kiwi in tutto il mondo si sono ripresi facendo recuperare i volumi di vendita. Purtroppo i prezzi di vendita, e di conseguenza le liquidazioni al produttore, sono risultati inferiori alle aspettative: il mercato ha riscontrato non poche complicazioni ad assorbire il kiwi di calibro medio-piccolo, mentre i calibri grossi 105 g/oltre sono terminati in fretta e con prezzi sufficienti. Il continuo afflusso sul mercato di prodotto sottomisura ha mantenuto un prezzo generale molto depresso, andando a incidere anche sulle quotazioni dei calibri superiori. In futuro occorre trovare altre soluzioni al prodotto piccolo sotto i 70 grammi, evitare di immetterlo sui canali commerciali creando confusione e complicazioni negative sugli altri calibri, ma soprattutto intervenire con buone pratiche colturali per ottenere calibri conformi alle richieste dei consumatori. IL DRENAGGIO La moderna tecnologia per l’agricoltura e l’ambiente • Progettazione ed esecuzione di impianti • Subirrigazione e irrigazione • Campi Sportivi Fornitura di posa e materiale: - Tubi in PVC da drenaggio - Tubi rivestiti in fibra di cocco - Raccordi x tubi da drenaggio 11 Per un preventivo personalizzato e per qualsiasi informazione contattare Andrea Morelli 335 5488807 Filiere Conoscere il suolo Il catalogo dei tipi di suolo della pianura emiliano romagnola per una gestione sostenibile dell'agro-ambiente di Carla Scotti - I.TER Il suolo è una risorsa naturale che interagisce con l’azione dell’uomo e con altri fattori ambientali, come il clima, il substrato geologico, la vegetazione, la conformazione del rilievo, la dinamica idrologica. Diverse sono le funzioni della risorsa “suolo”: sostiene le produzioni agro-forestali, supporta le infrastrutture insediative, svolge un ruolo importante nella regimazione del ciclo idrologico e dell’equilibrio ambientale e può proteggere le acque da inquinanti di tipo diffuso. È indispensabile, nell’ottica di una gestione sostenibile dell’agro-ambiente, conoscere approfonditamente il suolo nelle sue proprietà e nella sua diffusione geografica per poterlo utilizzare al meglio delle sue potenzialità salvaguardandone al contempo il valore originario. Il ‘Catalogo dei tipi di suolo della pianura emiliano romagnola’ è presente all’interno del portale Ermesagricoltura ed è lo strumento primario d'informazioni sul suolo della Regione Emilia-Romagna a beneficio di varie categorie di utenti, prevalentemente tecnici operanti nel settore agricolo. Per raggiungere la pagina iniziale (home page) del “Catalogo dei suoli della pianura emiliano romagnola” è possibile digitare: www. ermesagricoltura.it cercando “Catalogo suoli” nel motore di ricerca del portale; oppure www.suolo.it. La carta dei suoli, mappa interattiva consultabile al suo interno, fornisce le informazioni utili per valutare i suoli, verificare eventuali problemi d'uso, stimarne le qualità e le vulnerabilità, le limitazioni e le attitudini a utilizzazioni alternative. Per consultare il Catalogo e verificare in quale unità cartografica di suoli ricade l’appezzamento, è necessario localizzare l’azienda in riferimento alla carta dei suoli disponibile, verificare in quale unità cartografica essa ricade e quali suoli sono definiti appartenenti all'unità stessa. Ciascun suolo descritto viene identificato con un nome, che si riferisce al nome della località in cui è stato rilevato la prima volta. Ad esempio il suolo Medicina si riferisce al tipo di terreno con caratteri specifici, che è stato rilevato in prossimità del paese omonimo della pianura bolognese. Ogni tipo di suolo è descritto tramite schede monografiche che riportano anche consigli per la conduzione agronomica (modalità di lavorazione e sistemazione idonei, concimazione e irrigazione) e alcune considerazioni sulla scelta delle colture agrarie e forestali che crescono e si sviluppano meglio in quel tipo di suolo. Questi consigli sono il risultato del lavoro interdisciplinare di esperti pedologi, agronomi e forestali che hanno discusso in campo le qualità agronomiche dei suoli e le considerazioni sulla loro conduzione; essi vanno comunque utilizzati come una serie di valutazioni orientative che possono essere integrate, arricchite e precisate nel tempo, in relazione alle indicazioni eventualmente provenienti dalle prove sperimentali e dalle segnalazioni dei tecnici competenti. È possibile consultare la Carta dei suoli presente nel Catalogo ed eseguire il riconoscimento dell’appezzamento anche tramite il collegamento definito “Vista da Google Earth”. È però indispensabile avere prima scaricato da internet sul proprio computer Google Earth. Appare cosi l’immagine aerea della terra localizzata sulla stessa zona dove è localizzata la schermata della carta del Catalogo dei suoli. Il collegamento a Google Earth si può ottenere in qualsiasi zoomata della carta del Catalogo. È inoltre possibile collegandosi al sito www. regione.emilia-romagna.it/cartpedo consultare la carta dei suoli della Regione Emilia-Romagna direttamente collegata a Google Earth. Essa infatti visualizza l’immagine aerea del territorio regionale della pianura emiliano romagnola su cui, con il colore giallo, sono riportate le Unità Cartografiche della Carta dei suoli in scala 1:50.000. Le informazioni del Catalogo dei suoli a supporto della definizione dei piani di concimazione. Il "Catalogo dei suoli della pianura emiliano romagnola" è un importante riferimento per i tecnici che assistono le aziende agricole nei piani di concimazione e per gli agricoltori stessi. L’utilizzo della sezione dei dati analisi terreni richiede l’individuazione dell’appezzamento sulla cartografia del Catalogo e poi il riconoscimento del suolo presente tramite un percorso 12 Filiere Le variazioni di colore diagnosticano fenomeni di ristagno idrico Orizzonte caratterizzato da accumolo di carbonato di calcio guidato. Seguendo tale percorso è possibile ottenere, infatti, informazioni sui diversi parametri chimico-fisici derivanti da opportune elaborazioni geostatistiche degli oltre 35.000 dati di analisi dei terreni disponibili nel territorio di pianura dell’Emilia Romagna. È possibile, pertanto, conoscere il contenuto di calcare attivo medio presente nel comprensorio in cui ricade la propria azienda, oppure reperire i dati (quali tessitura argilla, sabbia, sostanza organica, calcare totale, N, P205 e K20) finalizzati all’applicazione del piano di concimazione, come previsto nei Disciplinari di Produzione Integrata. Uno studio di I.TER, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dai principali produttori di frutta, ha predisposto ulteriori confronti dei dati chimico-fisici forniti dal Catalogo dei suoli, con dati provenenti da analisi in laboratorio di campioni composti prelevati in campo. I risultati ottenuti in 50 appezzamenti frutticoli sono incoraggianti, anche in base alle dosi di concime suggerite applicando i due tipi di dati (da Catalogo e da laboratorio) nel piano di fertilizzazione. In particolare lo studio del discostamento tra i due tipi di dato in merito all’apporto ammesso di N, ha dato un riscontro tendenzialmente buono, reputato tale anche dai referenti degli organismi produttivi che hanno partecipato al progetto. Ancor più soddisfacente appare la corrispondenza, sempre tra i due tipi di dato, della dose consigliata del fosforo, mentre per il potassio i risultati della ricerca hanno evidenziato una certa variabilità per cui si è attivato un miglioramento della fonte dati. La disponibilità in Emilia Romagna delle informazioni e dei dati pedologici consente quindi la conoscenza geografica dei caratteri del suolo contribuendo a favorire una gestione agro-ambientale del territorio e a facilitare la scelta delle tecniche agronomiche maggiormente idonee alle finalità aziendali. Il Catalogo dei suoli per la pericoltura e per la peschicoltura. La consultazione del “Catalogo dei suoli della pianura emiliano romagnola" consente anche di apprendere le caratteristiche che influenzano la coltivazione del pero e del pesco. Infatti, nella sezione “Carte applicative” si possono consultare mappe interattive che rappresentano le potenzialità di crescita dei principali portinnesti del pero con tre classi d’intensità delle limitazioni. Tali carte derivano dallo scambio d'informazioni e dal confronto tra esperti, pedologi, tecnici delle strutture produttive e ricercatori e dall’applicazione di uno schema di valutazione condiviso. Distribuzione punti Banca dati analisichimico-fisiche disponibili nel Catalogo dei suoli della pianura emiliano romagnola. Banca dati suolo RER Dati provenienti Dati L.R.28/98 Area pianura Punti ogni 100 ha Province dai tecnici I.TER provincia (ha) (pianura) PC 3653 0 110.091 3,32 PR 5096 37 120.134 4,27 RE 1341 176 115.591 1,31 MO 3251 31 135.720 2,42 BO 5487 208 186.194 3,06 FE 3617 461 262.758 1,55 FC 3609 27 55.008 6,61 RA 8359 43 151.174 5,56 RN 811 74 22.751 3,89 Totale 35224 1057 1159421 3,5544 13 Promozioni Macchine Agricole € 65.000 + IVA Trattrice John Dear 7930 Doppia trazione, cabina sospesa, ponte sospeso. € 25.000 + IVA Irroratore semovente Barigeni 2 Ruote motrici. Barra 18 metri, manica aria, computer. € 6.000 + IVA Aratro Evt 20SR Trivomere, soprali, ruote di profondità. € 15.500 + IVA Trattrice New Holland TL 70 Anno 2000. Doppia trazione. Cabina, aria condizionata. Cambio 16+16 meccanico. 3500 ore. € 8.000 + IVA Irroratore Gambetti Barre mod. Export 2000 Barra 16 metri. Computer Muller. Mixer. € 1.500 + IVA Erpice rotante Lely 3 metri. Rullo packer. Info e altre promozioni - email: [email protected] Responsabile Commerciale M. Iraci - cell. 335 1215071 / Comm.le area Ravenna M. Pinardi - cell. 335 1215072 Comm.le area Ravenna M. Montevecchi (2 Emme S.r.l.) - cell. 393 4911565 / Comm.le area Ferrara V. Accorsi - cell. 335 8771746 Sede Amministrativa, Punto Vendita: via Cà del Vento, 21 - 48012 Bagnacavallo - tel. 0545 68111 Punto Vendita: via Prov.le per Ferrara, 78 - 44015 Portomaggiore - tel. 0545 68093 Magazzino Ricambi Agricoli via Grecale, 29 - 48012 Bagnacavallo Responsabile: Marco Claudi cell. 335 7982481 email: [email protected] 15 Appunti digitali Servizi cloud di archiviazione DropBox, Microsoft SkyDrive e Google Drive: "nuvole" gratuite a confronto per valutarne i possibili vantaggi di Fabio Fasano - Sistemi Informativi Abbiamo sempre più la necessità di dover consultare i nostri documenti in ogni momento, magari poterli modificare, senza necessariamente disporre del nostro computer oppure essere costretti a girare con chiavette usb. La soluzione allora è quella di memorizzare i file in un archivio online, consultabile quindi da ogni dispositivo dotato di una connessione internet, che sia notebook, tablet o smartphone. In questo numero facciamo un confronto fra i tre principali servizi di archiviazione gratuiti disponibili su Internet. Tecnicamente sono definiti Cloud (dall’inglese nuvola) per indicare che sono servizi forniti da un provider grazie all’utilizzo di risorse disponibili attraverso internet. Ognuno dei servizi che andremo a vedere dispone di un client per computer, un client per smartphone, che sincronizzano il contenuto di una cartella di ogni dispositivo con lo spazio online, e dell’accesso diretto via internet. Questo significa che se da un dispositivo aggiungiamo un nuovo file nella cartella sincronizzata con l’archivio online, questo sarà consultabile automaticamente da tutti gli altri dispositivi che si sincronizzano con lo stesso archivio online. DropBox Probabilmente è il più famoso dei tre. Mette a disposizione 2 GByte di spazio gratuito. Il client è disponibile per Windows, Linux, Mac e smartphone iPhone e Android. È sicuramente il più semplice da installare, anche se è quello che mette a disposizione lo spazio minore. Altra pecca è quella di essere in lingua inglese. Per scaricare il client da installare andare all’indirizzo: http://www.dropbox.com/install e cliccare su “free download” (figura 1). Al termine del download, facendo doppio click sul programma si lancia l’installazione durante la quale viene chiesto di attivare un account, oppure di crearlo se è la prima volta, su DropBox. Per tutte le successive installazioni occorre usare sempre lo stesso account. Per default, la cartella che viene sincronizzata con lo spazio online si trova all’interno della cartella Utente e si chiama DropBox. Per aprirla si può passare dalla cartella Utente sul Desktop, oppure fare doppio click sull’icona nella Barra delle Applicazioni. Naturalmente è possibile accedere anche online ai propri dati, cliccando in alto a destra “Sign in” nella pagina iniziale (figura 2). 16 Microsoft SkyDrive Da Microsoft abbiamo il servizio con maggior spazio, ben 7 GByte di spazio gratuito. Per scaricare il client andare all’indirizzo: http://skydrive.live.com (figura 3). Per utilizzare il servizio occorre prima di tutto un “Windows Live ID”, per cui occorre iscriversi, cliccando sul tasto “Iscriviti”. Una volta ottenuto il “Live ID”, possiamo scaricare il client per il computer (è disponibile per Windows, Linux, Mac, e per smartphone iPhone e Android) cliccando sul link “Scarica SkyDrive per il tuo dispositivo”. Una volta scaricato, lanciamo l’installazione e quando ci viene chiesto inseriamo il “Live ID” che abbiamo creato. In questo caso la cartella che viene sincronizzata si trova sempre sotto la cartella Utente e si chiama SkyDrive. Per accedervi si può passare dalla cartella Utente presente sul desktop, oppure facendo doppio click sull’icona sulla Barra delle Applicazioni. È ovviamente possibile accedere anche online ai propri dati, in questo caso avremo a disposizione l’integrazione con Office, grazie alla quale è possibile anche creare e modificare i documenti di Word , Excel e PowerPoint. fig. 1 fig. 2 Appunti digitali Per informazioni, richieste e suggerimenti potete mandare una mail a: [email protected] o seguirci su twitter @app_digitali Google Drive Da Google abbiamo l’ultimo arrivato, in ordine di tempo. Lo spazio gratuito messo a disposizione è di 5 GByte. Per poter accedere al servizio occorre avere un account Google. All’indirizzo https://drive.google.com è possibile ottenerne uno, cliccando su “Accedi” e “Registrati” (figura 4). Inoltre, nei relativi store, esistono versioni per iPhone e Android. Ottenuto l’account Google, cliccando su “Accedi” si entra online nello spazio messo a disposizione, dal quale è possibile scaricare il client per il computer, cliccando su “Scarica Google Drive per PC”, “Accetta e Installa” nella finestra successiva. Terminata l’installazione del client, accediamo inserendo l’account Google. La cartella che viene sincronizzata si trova sotto la cartella Utente, e si chiama Google Drive. Per accedervi si può passare dalla cartella Utente presente sul desktop, oppure facendo doppio click sull’icona sulla Barra delle Applicazioni. Naturalmente è possibile accedere anche online ai propri dati, come abbiamo visto negli altri sistemi. In questo caso avremo a disposizione l’integrazione con Google Docs, grazie alla quale è possibile anche creare e modificare i documenti. fig. 3 fig. 4 17 Consigli tecnici Irrigazione: le basi per ottimizzarla di Giovanni Candolo - Ricerca e Sviluppo Con gli interventi irrigui ci si prefigge di fornire alle colture l’acqua necessaria per uno sviluppo ottimale ai fini produttivi. Come noto, l’acqua è infatti il fattore principale per il sostentamento delle piante. Quando la quantità d’acqua presente nel terreno inizia a scendere al di sotto di determinati valori, la pianta mette in atto diversi accorgimenti per economizzarne il consumo (chiusura degli stomi, arresto della crescita, riduzione dell’apparato fogliare, ecc.), che possono portare a una riduzione significativa della produzione finale. Per ottimizzare la produzione diventa indispensabile gestire efficacemente le irrigazioni: è necessario pertanto valutare la quantità d’acqua disponibile nel terreno per la coltura per decidere quando e con quanto intervenire. Quando intervenire L’intervento irriguo andrà eseguito quando la porzione di terreno esplorata dagli apparati radicali presenterà un livello d’umidità sotto il quale non si ritiene opportuno scendere. Per valutare il contenuto idrico del terreno a livello operativo esistono sostanzialmente due metodi: • attraverso il calcolo del bilancio idrico; • attraverso la misura diretta del contenuto di acqua del terreno. Per quanto riguarda la misura diretta dell'acqua del terreno, effettuabile con idonee sonde elettroniche, si fa riferimento nell'articolo a pag. 8. Il bilanci idrico del terreno La quantità d’acqua che un terreno rende disponibile per le piante viene chiamata Riserva Idrica Facilmente Utilizzabile (Tab.1, Fig.1): la conoscenza di questo valore è molto importante in quanto è la base per il calcolo del bilancio idrico del terreno. La RIFU dipende principalmente da: • tessitura del terreno, i terreni con particelle più fini hanno generalmente una maggior capacità di trattenere l’acqua; • struttura del terreno, un terreno destrutturato (a causa di lavorazioni eseguite con terreno bagnato, a causa di calpestamenti eccessiv,i ecc.) presenta una microporosità più accentuata in cui l’acqua è trattenuta con forze talmente elevate da non essere vinte dall’azione delle radici delle piante; • profondità del terreno esplorata dalle radici, che dipende dallo stadio di sviluppo e dalle caratteristiche della coltura considerata. Nel caso delle colture estensive si considera Tessitura del terreno Sabbia fine o limo-sabbioso Franco-sabbioso Limoso o franco-limoso Argilloso-limoso o franco-argilloso che gli interventi irrigui di norma si iniziano con apparati radicali completamente sviluppati. Per colture con apparati radicali profondi (tipo bietola) si considera lo strato esplorato pari a 60 cm, per le altre colture estensive si considera in genere una profondità di 40 cm . La RIFU del terreno si esprime convenzionalmente in mm/m. In tab. 1 sono riportati dei valori indicativi per tipologia di terreno. Esprimendo i valori in mm/m diventano più semplici i calcoli del bilancio idrico, in quanto i valori sono adottabili per qualsiasi superficie. Ad esempio dalla tab. 1 si evince che un terreno franco-argilloso ha una RIFU di 75 mm/m, che rapportati ad una profondità di 0,6 m corrispondono ad una riserva di 45 mm di acqua. Riferendosi ad un ettaro 1 mm corrisponde a 10 m3/ha oppure ad 1 l/m2 di acqua. Quindi si può ipotizzare che il terreno sia un serbatoio (la RIU) da cui le piante attingono l’acqua. La capacità di questo serbatoio come detto varia nel tempo, in funzione dello sviluppo radicale della coltura considerata e dalla stima delle entrate e delle uscite di questo ipotetico serbatoio. La stima delle uscite essenzialmente si basa sulla stima dell’evapotraspirazione colturale, che rappresenta la principale fonte di “uscita” di acqua dal terreno. Acqua disponibile (RIU) (mm/m) Riserva idrica facilmente utilizzabile (RIFU) (mm/m) Riserva idrica facilmente utilizzabile in uno strato di 0,6 m (mm) 80 - 90 40 - 45 24 - 27 120 60 36 170 - 210 85 - 105 51 - 63 150 75 45 Tab. 1 - Riserva di acqua disponibile e facilmente utilizzabile presente in vari tipi di terreno. Valori indicativi espressi in mm/m. 18 Consigli tecnici ENTRATE SERBATOIO TERRENO Piogge Apporti di falda Irrigazioni USCITE Fig. 1 - Il bilancio idrico del terreno per la guida all’irrigazione viene effettuato contabilizzando le entrate e le uscite di acqua considerando il terreno come un serbatoio da cui le piante attingono acqua. La capacità del serbatoio dipende essenzialmente dalla profondità degli apparati radicali e dalla tessitura del suolo. Evapotraspirazione colturale Riserva Idrica Facilmente Utilizzabile (RIFU) Evapotraspirazione colturale La somma dell’acqua traspirata dalle piante e di quella evaporata dal terreno prende il nome di evapotraspirazione colturale (ETc). Questa grandezza dipende dalle condizioni climatiche, dallo stadio di sviluppo e dalle caratteristiche della coltura considerata. Per rendere agevole il calcolo di ETc sono state sviluppate diverse formule che consentono di stimare la cosiddetta evapotraspirazione di riferimento (ET0). La formula di Hargreaves è tra le più usate per il calcolo di ET0, è implementabile anche su foglio elettronico, richiede come input la temperatura minima e massima, la radiazione solare e la latitudine. A titolo esemplificativo, in tab. 2 vengono riportati i valori medi giornalieri di evapotraspirazione potenziale rilevati in alcune località italiane (Fonte FAO). Dall’ET0 così calcolata si può risalire a quella della coltura che interessa attraverso la relazione: ETc=ET0 X Kc Dove Kc è il coefficiente colturale, che dipende dalla coltura e dal suo stadio di sviluppo. I valori di Kc sono disponibili per tutte le colture di interesse agrario. A titolo di esempio per il mais si adottano i valori di Kc riportati in tab. 3. Il calcolo del bilancio idrico non fa altro che calcolare la differenza tra le entrate e le uscite giornaliere del serbatoio terreno. Quando il serbatoio terreno è a 0 si deve rimpinguare con l’irrigazione, con un quantitativo di acqua pari al contenuto del serbatoio, ovvero pari alla RIFU. Di norma per le colture estensive nel calcolo del bilancio si utilizza nel computo delle uscite il 50% di ETc, in quanto rispetto alla restituzione completa dell’ETc non si hanno apprezzabili vantaggi produttivi. Come irrigare Il volume teorico di adacquamento determinato con il calcolo del bilancio idrico deve essere aumentato di una quantità che tenga conto delle perdite dovute all’efficienza dell’impianto irriguo utilizzato. Generalmente tra gli impianti comunemente usati i valori di efficienza sono: • irrigatore unico (rotolone) da 0,50 a 0,80; • ala piovana da 0,70 a 0,80; • ali gocciolanti (manichette) 0,90-0,95. Ad esempio: se irrighiamo in una giornata estiva calda e ventosa con il rotolone una coltura con un notevole apparato fogliare, potremo perdere anche il 50% dell’acqua distribuita per evaporazione. Percolazione, ruscellamento Mese Bologna Ferrara Ravenna Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 0,4 0,7 1,6 2,6 3,6 4,6 5,0 4,2 2,9 1,5 1,0 0,5 0,4 0,8 1,5 2,7 3,6 4,5 5,0 4,2 3,0 1,6 0,8 0,4 0,4 0,7 1,5 2,5 3,4 4,4 5.0 4,1 2,8 1,5 0,8 0,4 Tab. 2 - Valori medi giornalieri di evapotraspirazione potenziale (ET0) espressi in mm/giorno in alcune località della Pianura Padana. Fase fenologica Semina Sesta foglia Levata Emissione pennacchio Imbrunimento sete Fine maturazione lattea Coefficiente colturale (Kc) 0,4 0,6 0,8 1,2 0,8 - Tab. 3 - Coefficienti colturali per il Mais (Fonte FAO). Le prove di Terremerse Per colture come il mais, che in quest’annata estremamente siccitosa necessita di un elevato numero di irrigazioni, si sta valutando l’impiego delle ali gocciolanti, che consentono una gestione più efficiente degli interventi. Per questo motivo Terremerse ha allestito delle prove di confronto tra ali gocciolanti, rotolone e test non irrigato su mais. L’obiettivo è quello di valutare il reddito colturale conseguito con le differenti modalità di irrigazione. Il costo dell’impianto con manichette, generalmente più elevato, potrebbe venir compensato ampiamente grazie alla maggior produzione ottenibile. A fine attività saranno pubblicati i risultati ottenuti per permettere alle singole aziende di disporre di elementi di riferimento per gestire l’irrigazione in maniera proficua, visto la rilevanza che sta assumendo per assicurare produzioni remunerative. 19 www.seminiamofiducia.it www.basf-agro.it quando è il momento di difendersi dalla peronospora enervin duo esclusiva attività cerodinamica 10 giorni di protezione totale 03 giorni di intervallo di carenza 02 principi attivi 06 colture ortive in etichetta Enervin Duo è il nuovo fungicida di BASF contro la peronospora. Grazie alll’attività cerodinamica con un solo trattamento garantisce una protezione completa per 10 giorni. Enervin Duo ha un intervallo di carenza di soli 3 giorni Agrofarmaco autorizzato dal Ministero della Salute a base di ametoctradina e Dimetomorf, n. registrazione 14697. Seguire attentamente le istruzioni riportare in etichetta. Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’ uso leggere l’ etichetta e le informazioni sul prodotto. Si prega di osservare le avvertenze ed i simboli di pericolo nelle istruzioni per l’uso. Consigli tecnici Terreno e riserva idrica facilmente utilizzabile dalle piante TERRENO SATURO Parte liquida Parte solida TERRENO ALLA CAPACITÀ IDRICA DI CAMPO Parte gassosa Parte liquida Parte solida TERRENO AL PUNTO DI APPASSIMENTO Parte gassosa Parte liquida Parte solida RISERVA IDRICA UTILE R.I.F.U.=R.I.U. 2 Parte solida Quando un terreno viene saturato d’acqua tutti i suoi macropori sono occupati dal liquido. Dopo un certo tempo per azione della forza di gravità parte di quest’acqua percola in profondità. Nel momento in cui l’acqua in eccesso occupante i macropori è percolata, il terreno è alla cosiddetta capacità idrica di campo (C.I.C.). L’acqua che rimane è trattenuta dalla matrice solida del terreno con forze superiori alla forza di gravità, pertanto cessa la percolazione. Parte di quest’acqua può essere utilizzata dalle piante. Quando la pianta non è più in grado di assorbire l’acqua contenuta nel terreno si è giunti al coefficiente di avvizzimento permanente (C.A.V.). La pianta da questo valore non riesce più a vincere le forze con cui la matrice solida del terreno trattiene l’acqua. La riserva idrica utile (R.I.U) è data dalla differenza tra la capacità idrica di campo e il coefficiente di avvizzimento. Questa pertanto è l’acqua potenzialmente utilizzabile dalle piante. Tuttavia man mano che questa riserva diminuisce la pianta inizia a manifestare sintomi di stress idrico. Pertanto è conveniente considerare che le piante abbiano a disposizione una frazione della R.I.U. che viene indicata come Riserva Idrica Facilmente Utilizzabile (R.I.F.U.). Di norma la R.I.F.U. è il 50 % della R.I.U. Foto 1 - Posa in opera di manichette su coltura di mais 21 Consigli tecnici Le fertilizzazioni di stagione per le colture arboree Gli interventi fertilizzanti che si programmano in questo periodo sono determinanti per i buoni risultati produttivi di questa e della prossima stagione colturale di Valerio Bucci – Responsabile Linee Fitoiatriche e Nutrizionali Ufficio Tecnico Ortofrutta 22 SITUAZIONE FASE DI PRE RACCOLTA I frutteti di drupacee sono in avanzata fase di raccolta, tranne alcune varietà tardive di pesche e nettarine e la varietà Angeleno per le susine, la cui raccolta è comunque prossima. Nell’ambito delle pomacee è imminente la raccolta delle pere William, mentre si stanno programmando quelle di Conference e Abate Fetel; nelle mele sono in corso le raccolte delle varietà del gruppo Gala, mentre le altre varietà sono prossime a raccolta (gruppo Golden) o distanti da essa 2 mesi (gruppo Fuji) o 3 mesi (Pink Lady/Rosy Glow). Un’altra specie che verrà raccolta fra più di 2 mesi è l’actinidia con la varietà Hayward. Anche la situazione dei vigneti da vino è estremamente variegata: per i vitigni destinati alla spumantizzazione è prossima la raccolta, mentre la maggioranza dei vigneti verrà vendemmiata nel corso del mese di settembre. Le esigenze di fertilizzazione delle colture arboree in questo periodo si differenziano a seconda che si trovino nella fase di post raccolta o di pre raccolta. Il mese che precede la raccolta è quello dell’ultimo accumulo di sintetati nel frutto e della trasformazione di parte degli amidi e degli acidi accumulati in zuccheri. Per favorire questi processi è essenziale una adeguata disponibilità di potassio, elemento chiave per la ricollocazione degli zuccheri nella pianta. Altro aspetto da curare è l’equilibrio vegetativo: per conseguire i migliori risultati nell’ultima fase di sviluppo dei frutti e di maturazione degli stessi, le energie disponibili della pianta devono essere orientate verso i frutti e non verso l’accrescimento vegetativo, processo che doveva essere già stato svolto nei mesi precedenti e che in questa fase dà origine solo a rami poco lignificati, superflui, da asportare con le operazioni di potatura. Per evitare ciò bisogna limitare o azzerare le concimazioni azotate e vagliare con attenzione le quantità di acqua da restituire con l’irrigazione, entrambi fattori che contribuiscono al lussureggiamento vegetativo. Consigli tecnici FASE DI POST RACCOLTA Il periodo che intercorre tra la raccolta dei frutti e la senescenza delle foglie è spesso trascurato nella gestione colturale, ma è molto importante per i risultati produttivi della sucessiva annata: in questi mesi, infatti, la pianta continua la sua attività elaborativa, i cui sintetati non vanno più a vantaggio dei frutti bensì vengono immagazzinati come sostanze di riserva nelle radici e nel fusto. Nei 30-60 giorni che precedono la raccolta è quindi consigliato distribuire in fertirrigazione concimi a prevalente tenore di potassio, con una buona dotazione di fosforo, entrambi elementi che contrastano l’azoto e contribuiscono ad arrestare lo sviluppo vegetativo e orientare l’attività della pianta verso il frutto: la nostra scelta è per Vitagreen 8.16.40, prodotto molto solubile e dotato di potere acidificante, molto gradito nei nostri suoli alcalini o subalcalini. Parimenti, sono molto valorizzati dalle piante da frutto gli interventi fogliari in cui i rapporti tra gli elementi nutritivi siano gli stessi citati in precedenza e che risultano estremamente preziosi in quegli impianti dove la fertirrigazione non è praticabile. In questi interventi, eventualmente, è possibile abbinare prodotti a base di alghe o altri prodotti stimolanti, utili in particolare laddove abbiamo necessità di favorire l’ultimo ingrossamento dei frutti e migliorarne la colorazione. Una miscela molto valida è quella fra Kappa G 5 kg/ha + Chelal Alga 2 l/ha, che si può ripetere a 40, 25 e 10 giorni prima della raccolta. Per la fruttificazione della prossima stagione è determinante l’accumulo di elaborati a favore delle gemme a fiore: se si garantisce un buon orientamento delle risorse verso gli organi riproduttivi della prossima annata e una loro adeguata elaborazione, i fiori saranno pienamente fertili, in grado di impollinare e/o essere impollinati e quindi di dare origine alla massima fruttificazione. Per garantire ciò occorre che non manchino le risorse nutritive, per cui si deve curare anche in questo periodo la disponibilità di nutrienti, facendo ricorso a interventi specifici, in particolare se il terreno è poco fertile e se le produzioni conseguite siano state elevate e quindi che abbiano assorbito tutte le risorse disponibili del frutteto. Gli interventi più utili sono quelli a maggiore efficienza e quindi, laddove disponibile la fertirrigazione, si consiglia di intervenire mediante questa modalità con apporti prevalentemente azotati, dell’ordine di 25-30 unità: ad esempio si possono distribuire 60-80 kg/ha di nitrato ammonico al 34%. Parallelamente alla fertirrigazione, o in alternativa a essa se questa non è disponibile, si possono eseguire interventi fogliari; si approfitta dell’intervento fogliare per somministrare per questa via anche microelementi, in particolare boro e zinco che, per la loro funzione di catalizzatori, agevolano i processi di elaborazione e di trasloco dei fotosintetati. La miscela da noi consigliata è Kappa V 5 kg/ha + Hyberol 2 l/ha. È necessario un inciso ulteriore, molto importante con le estati calde e siccitose che stiamo sempre più frequentemente vivendo: anche in post raccolta le piante arboree necessitano di acqua e quindi non si deve sospendere in modo assoluto l’irrigazione dopo avere portato a termine la produzione. Se le piogge scarseggiano è necessario garantire comunque una disponibilità idrica sufficiente per svolgere i processi di fotosintesi: in termini generali si considerano apporti irrigui del 50% rispetto a quelli necessari quando ancora i frutti sono sulla pianta. Con carenza idrica, gli apporti nutrizionali di cui si è parlato precedentemente risulteranno poco valorizzati in quanto l’elaborazione dei nutrienti avverrà comunque in misura insufficiente. 23 TO ON % SC 10 TU SU TI I P I AT P TT RO I NTI dal 13 agosto al 25 agosto 2012 disosso gratuito Salame nostrano Prosciutto Montagnola Salsiccia grossa € 6.30 al Kg € 7.95 al Kg € 4.80 al Kg € 6.05 al Kg Petto di pollo Braciola coppa € 7.90 al Kg € 9.38 al Kg € 6.50 al Kg € 7.67 al Kg € 5.60 al Kg € 6.60 al Kg Fiorentine Braciola lombo Braciola prosciutto € 18.60 al Kg € 20.65 al Kg € 7.10 al Kg € 8.48 al Kg € 5.80 al Kg € 6.83 al Kg € 9.80 al Kg € 13.10 al Kg Coniglio con filetto www.studiopagina.it senza glutine intero con osso suino - con osso suino suino - con osso fresco Macelleria Voltana di Lugo via Fiumazzo, 773 - Tel 0545 72827 Fax 0545 71078 Orario di apertura: mattino 8.00 - 12.30 pomeriggio 15.30 - 18.45 Chiuso sabato pomeriggio Macelleria Ravenna viale Luigi Cilla, 37 - Tel 0545 68003 Fax 0545 68043 Orario di apertura: mattino 8.30 - 13.00 pomeriggio 16.00 - 20.00 Chiuso lunedì pomeriggio e martedì pomeriggio [email protected] - www.comacar.it Cucina Cannellone di maiale e fiori eduli Preparazione Preparare la pasta con la farina, le uova e lo zafferano precedentemente stemperato in poca acqua; Tiare la pasta e ricavarne cinque rettangoli piuttosto grandi; Cuocere la pasta in acqua bollente e raffreddare; Lessare le patate in acqua salata, sbucciarle e passarle finemente; Cuocere la pancetta rosolandola in olio bollente e terminare la cottura bagnandolo con abbondante marsala; Una volta cotto, tritare lombo e conservare a parte il fondo di cottura; Tagliare a julienne le patate e soffriggere in padella antiaderente; Assemblare la farcia mescolando il lombo, il parmigiano grattugiato, la patata , la pancetta e qualche fogliolina di menta; Comporre i cannelloni riempiendo la pasta con la farcia; Tagliare a julienne il sedano; In una casseruola far bollire lo zucchero di canna con poca acqua e aggiungere il sedano scolato; Lasciar cuocere pochi minuti a fuoco basso; Preparare una tempura miscelando la farina a poca acqua gassata e immergere i fiori eduli pochi secondi prima di porli in olio bollente; Ingredienti per 4 persone Per la pasta › 300 gr di farina › 3 uova › 1 bs zafferano Per la farcia › 400 gr lombo di maiale › 500 gr patata › 100 gr parmigiano › 200 gr pancetta › qb sale, menta › qb olio d'oliva, marsala Per la guarnizione › 100 gr sedano › 100 gr peperoncino toscano › 100 g di tempura › 25 fiori eduli › qb pepe rosa, olio di semi › qb zucchero di canna e acqua Cuocere in padella antiaderente o in forno a microonde il pecorino grattugiato per ottenere una cialda croccante. Al momento del servizio comporre il piatto con il cannellone gratinato, il fondo di cottura della pancetta, le trasparenze di sedano, i fiori eduli in tempura e la cialda di pecorino. L’Istituto professionale Alberghiero “P. Artusi” di Riolo Terme Nasce nel 1967 per rispondere alla richiesta di formazione del settore turistico alberghiero proveniente da una vasta area. I propri studenti trovano occasioni di impiego nella stagione estiva già nel corso degli anni scolastici. Elevato il livello delle specializzazioni: Enogastronomia (cucina), Servizi di Sala e Vendita (sala bar), Accoglienza Turistica (ricevimento). I laboratori della scuola, completamente ristrutturati tre anni fa, hanno attrezzature all’avanguardia: 3 laboratori di cucina, 1 cucina dimostrativa, 1 laboratorio di pasticceria, 3 sale ristorante, 3 bar, 1 laboratorio linguistico, 2 laboratori informatici. La preparazione fornita è altamente specializzata e i ragazzi riescono a classificarsi sempre ai primi posti nei concorsi nazionali, grazie anche alle esperienze di scuola-lavoro in Italia e all’estero e a numerosi progetti internazionali. Per info: Tel. 0546 71636 - Email: [email protected] - Web: http://www.racine.ra.it/ipartusi/2007/index.html 25 Orti e giardini Filiere Nuovo titolo Melanzana: semplici tecniche per ottimi prodotti Semina, concimazione, annaffiatura e, se necessario, qualche trattamento: consigli utili per un raccolto gustoso e sano di Alice Tarozzi – Specializzata in verde ornamentale e tutela del paesaggio Come i peperoni, pomodori e patate, la melanzana, il cui nome scientifico è Solanum melogena, appartiene alla famiglia delle Solaneceae. Viene coltivata per i suoi preziosi frutti che vengono utilizzati in cucina. Deve essere consumata previa cottura in quanto cruda ha un sapore sgradevole al palato e contiene solanina che la rende tossica. La forma della melanzana dipende dalla varietà e può essere ovale, più o meno allungata, di colore viola chiaro o scuro. Tra le numerose varietà, le più coltivate sono: · tonda nera: frutti grandi viola scuro, dal sapore delicato; · melanzana bianca: frutti bianchi tondi, facile da coltivare e molto utilizzata in cucina; · violetta lunga: è la varietà più tradizionale che produce frutti viola allungati molto facile da coltivare. La coltivazione di questo ortaggio, sempre presente negli orti, è legata a semplici tecniche e al clima. La semina viene effettuata tra gennaio e febbraio in letto caldo o semenzaio. Se vengono acquistate piantine, il trapianto può iniziare da maggio, quando la temperatura si aggira intorno ai 16°C, per poi svilupparsi in modo completo quando la temperatura raggiunge i 24°C. Le piantine devono essere poste in solchi distanti circa 70 cm tra le file e 50 cm tra le piante della stessa fila. La posizione ideale è al sole, in terreni di medio impasto, ben drenati e ricchi di sostanza organica. È consigliabile arricchire il terreno al trapianto con concimazioni organiche tipo letame o altri composti organici. È bene sottolineare che la melanzana è sensibile a sbalzi termici, non ama il freddo, i ristagni idrici e il vento pungente. Quando le piante raggiungono l’altezza di circa 30 cm, se vengono cimate si favorisce la ramificazione e la maggiore fruttificazione. Si possono sostenere con una canna e diradare i frutti lasciando solo quelli migliori. Alla base togliere il fogliame giallo e vecchio. La pianta di melanzana necessita di frequenti innaffiature soprattutto mentre produce frutti, senza mai però esagerare perché un eccesso d’irrigazione comporta ristagni e conseguenti marciumi radicali. Essendo appartenente alla famiglia delle Solaneceae, la melanzana acquisisce le malattie tipiche della famiglia, in particolare afidi, ragnetto rosso, cimici, dorifore. Inoltre, problemi di umidità e scarso arieggiamento provocano la comparsa di peronospora. Intervenire quindi con insetticidi specifici o in caso di afidi è possibile fare anche dei lavaggi vaporizzando prima le foglie con una soluzione di acqua e sapone liquido, poi solo con acqua, mentre con fungicidi in caso di peronospora. Scegliere il giusto prodotto sia per la prevenzione sia per la lotta alle malattie porta ai risultati migliori, facendo sempre attenzione ai dosaggi e ai tempi di carenza perché l’orto “in casa” sia sano! Favorevole alla melanzana è la consociazione con piante di finocchio, cavolo e insalata. Nei Punti Vendita Terremerse si possono trovare tutti gli attrezzi indispensabili per eseguire le buone pratiche dell'orto. Punti Vendita Terremerse: Alfonsine, Bagnacavallo, Borgo Faina, Casola Valsenio, Conselice, Faenza, Filetto, Massa Lombarda, Piangipane, Pisignano, San Pietro in Campiano, Voltana, Brazzolo-Copparo, Burana, Comacchio, Filo, Massa Fiscaglia, Ostellato, Portomaggiore, S. Giuseppe, Forlì Convenienza e competenza al tuo servizio 26 www.grafocom.it Agrofarmaco autorizzato dal Ministero della Salute. Per n° di registrazione e composizione rifarsi al catalogo o al sito Internet. Leggere attentamente le istruzioni riportate in etichetta. 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