GESTIONE DELLA POLLINA IN CONCIMAIA

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GESTIONE DELLA POLLINA IN CONCIMAIA
INTEGRAZIONI VOLONTARIE
INTEREGGS
1. GESTIONE DELLA POLLINA IN CONCIMAIA
Nelle integrazioni presentate avevamo indicato:
In merito alla gestione delle deiezioni nella concimaia si ribadisce quanto proposto nell’AIA: nelle
condizioni di elevata umidità della pollina, subito dopo lo scarico in cumulo si effettuerà aggiunta
di paglia o altro materiale lignocellulosico nella concimaia, registrando data, quantità di paglia
aggiunta e condizioni meteo climatiche. Il materiale lignocellulosico sarà distribuito sulla pollina
in quantità sufficiente ad impedire il contatto con l’aria dell’intera massa stoccata ed evitare la
formazione di percolato. Per il primo anno, l’azienda eseguirà almeno 3 campionamenti
(primaverile, estivo e autunnale) nel momento in cui la pollina sarà asportata dalla concimaia per
l’utilizzazione agronomica. I campioni saranno sottoposti ad analisi per la determinazione del
tenore di sostanza secca; ciascun campione sarà prelevato scartando la paglia impiegata per le
ricoperture.
Nel primo anno di gestione, in collaborazione con l’Università degli studi di Udine sarà attuata una
sperimentazione con la finalità di valutare il tenore di sostanza secca della pollina nei diversi
periodi stagionali, con o senza aggiunta di paglia, e valutare la quantità di pollina depositata sui
nastri e quella a terra (progetto già avviato in altri impianti).
Quale approfondimento della metodologia di gestione della pollina si precisa che verranno provate
delle macchina sfibra-lanciapaglia per scaricare in cumulo della paglia sfibrata di rotoballe o di
grandi balle parallelepipede contestualmente allo scarico della pollina.
La soluzione di dosare paglia sul nastro trasportatore della pollina non appare fattibile, perché
sembra impossibile distribuire della paglia senza che questa esca dal nastro e vada ad interferire con
la funzionalità dei rulli su cui poggia il nastro.
Le macchine cui si ritiene di poter far riferimento sono composte da un apparato di sfibratura/taglio
della paglia e da un apparato di lancio, costituito da un nastro trasportatore o da un convogliatore
pneumatico.
Nel primo caso la paglia viene lanciata a distanza variabile da un metro a oltre 15 metri a seconda
regolazione della velocità del nastro.
Il nastro è anche orientabile sul piano orizzontale.
La macchina sopra descritta è visualizzata nelle figure seguenti
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La macchina della ditta Bravo in figura è macchina carrellata, trainabile e azionabile da un trattore
della potenza di 25 kW (o in alternativa da un motore elettrico da 50 kW).
Questa soluzione appare congruente con la richiesta avanzataci di attuare la distribuzione della
paglia contemporaneamente allo scarico della pollina in cumulo.
La macchina in esame potrebbe funzionare anche senza la presenza di un operatore all’interno della
concimaia, potendo essere attivata al momento dello scarico e disinserita alla fine dello stesso.
Operando con la concimaia chiusa non si avrà fuoriuscita di polveri all’esterno.
L’alternativa è l’utilizzo di operatrice a distribuzione pneumatica, più adatta a distribuire in altezza
più che a distanza. La macchina è del tipo di quelle riportate di seguito.
Questo tipo di operatrice ha lo svantaggio di
richiedere potenze pressoché doppie rispetto alla
prima tipologia di macchina presa in considerazione.
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La potenza minima richiesta è un trattore da 45 kW o
un motore elettrico da 90 kW.
La spesa energetica per questa operazione non è trascurabile, essendo indicabile in:
Sfibra-lanciapaglia
a nastro trasportatore
a convogliamento pneumatico
* tempo funzionamento 40 minuti/giorno
spesa energetica
giornaliera
35 kWh
60 kWh
Il tempo di azionamento, le modalità di distribuzione ed il conseguente quantitativo di paglia,
saranno definiti sperimentalmente, di concerto con ARPA.
Verranno anche installati sul lato SUD della concimaia n. 4 ventilatori con flusso verso l’interno
della struttura. I ventilatori avranno una portata unitaria teorica di 36.000 m3/h (diametro 1,4 m)
con una potenza unitaria installata di 0,7 kW.
L’altezza dalla quota zero del capannone sarà di 1.5 m (asse ventilatore).
I quattro ventilatori saranno distribuiti uniformemente sulla parete.
2. DESTINAZIONE DELLA POLLINA
Considerato che la proposta avanzata di trasferire la pollina in Romania non è stata ritenuta
accettabile, si dichiara che la pollina sarà ceduta alla Società Agricola Punto Verde ss con sede
legale in via Punta, 12 – Migliaro (FE) sulla base dell’accordo siglato. (ALLEGATO 1).
L’azienda sopra citata provvederà alla redazione del PUA.
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