I miei doveri e i miei diritti
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I miei doveri e i miei diritti
I miei doveri e i miei diritti “Volti che si assiepano, occhi sorridenti a conoscere, ad accogliere, ad accarezzare, a dare un benvenuto”. I murales vogliono essere il dono di Amnesty International a Lampedusa, a chi vi approda e a chi ci vive. Un dono che aiuta a pensare e a convincersi che vocazione turistica e solidarietà non sono in contrasto, che la bellezza richiama bellezza, i sorrisi sorrisi e i colori colori. I miei doveri e i miei diritti PAROLA D’ORDINE: - ORDINE, PER L’APPUNTO,…..E TANTO ALTRO! Mi capita spesso di dover mettere in ordine la mia cameretta perché… Per non far stancare mamma e papà.(Francesco G.) Per far contenti i miei genitori. (Mirta) Per imparare ad essere ordinato. (Davide) Così quando vengono gli ospiti, vedono che è tutto in ordine. (Vullnet) Per rendere la stanza più spaziosa. (Federica N.) Per abituarsi sin da piccoli all’ordine. (Fabrizio) Altrimenti non ritrovo più i miei giocattoli. (Camillo) Altrimenti non c’è sufficiente spazio per studiare e per giocare. (Eleonora) Altrimenti la mia mamma si arrabbia e non mi permette di giocare. (Elena) Per evitare che la mamma mi metta in punizione. (Maria) E’ scortese ricevere un ospite quando la stanza è a soqquadro e qualcuno potrebbe chiederti: - Ma i tuoi genitori non ti hanno insegnato le buone maniere? (Chiara, Cristian) Gran parte del mio tempo libero lo dedico al riordino della mia cameretta anziché fare altre cose inutili. (Lorenzo) Per evitare di inciampare con oggetti lasciati a terra. (Luca) La mattina devo alzarmi all’ora prestabilita perché… Per non perdere lo scuolabus. (Luca) Per non arrivare in ritardo a scuola. (Manuele) Per avere più tempo per lavarmi e vestirmi. (Antonio) Per avere tempo di comprare la colazione al forno. (Nandino) Per avere tempo di vedere i cartoni animati durante la colazione. (Federica D.G.) Per conversare un po’ con i compagni nell’atrio di scuola. (Anastasia) Per avere tempo di preparare con cura lo zaino facendo attenzione a non dimenticare nulla. (Luca e Camillo) Devo assolutamente eseguire i compiti assegnati per casa perché… Altrimenti le maestre si arrabbiano. (Andrea K.) Per essere giudicati bene, per avere un’ottima reputazione e una buona immagine all’interno della classe. (Cristian, Stefano C.) Per ripassare bene gli argomenti svolti a scuola. (Federica S.) Per approfondire i concetti studiati in classe. (Eleonora) Per capire meglio ciò che le maestre hanno spiegato durante la lezione. (Francesco, Chiara) Per essere molto preparata per il test di verifica e aspirare a prendere un ottimo voto. (Federica D.G., Luca) Per avere un metodo di lavoro più efficace e maggiore autonomia nello studio. (Davide, Mirta) Devo nutrirmi in modo sano ed equilibrato (mangiare un po’ di tutto, come suol dirsi) perché… E’ irrispettoso rifiutare il cibo preparato con amore dalla mamma. (Chiara) Per avere più energie per affrontare gli impegni della giornata. (Andrea K.) Per tenere in salute e in forma il cuore. (Federica S.) Per evitare di mangiare soltanto cibi grassi e dolci in genere che fanno ingrassare. (Francesco) Bisogna fare dei pasti completi altrimenti torna l’appetito molto presto. (Stefano D.A.) Per acquisire la sana abitudine di apprezzare le pietanze offerte da altri familiari o amici. (Lorenzo) Per avere più difese immunitarie mangiando molta frutta e verdura che contengono vitamine necessarie a proteggere il nostro corpo. (Federica D. G., Luca) Devo rispettare le regole impartite a scuola. Quali, ad esempio,... Dopo essere entrata nell’atrio di scuola, devo attendere il suono della campanella di inizio lezioni conversando a bassa voce. (Chiara, Andrea K.) Devo salire le scale lentamente, senza correre e senza spingere, poi devo percorrere il corridoio di passo. (Federica S., Stefano C.) Giunta in aula, mi siedo e tiro fuori dallo zaino il ma- I miei doveri e i miei diritti teriale necessario per svolgere la lezione, poi aspetto in silenzio l’inizio della spiegazione. (Eleonora, Anastasia) Durante la lezione, devo ascoltare attentamente la spiegazione della maestra e alzare la mano prima di intervenire. (Elena, Luca) Devo terminare il lavoro nei tempi prestabiliti. (Stefano D.A.) Per andare in bagno, devo chiedere il permesso. (Luca) Devo rispettare l’assistente di classe incaricato settimanalmente dalle maestre. (Maria) Durante la ricreazione, devo fare colazione senza lasciare residui e cartacce per terra. (Lucia) Devo controllarmi nel gioco, per evitare di sbattere sui banchi o inciampare. (Fabiano) Quando sono in bagno, devo aspettare pazientemente il mio turno e poi tornare subito in aula. (Chiara) Quando sono in fila per due pronto per uscire, devo rispettare l’ordine assegnato dalle maestre e scendere le scale senza spingere e senza fare schiamazzi. (Francesco) Nell’atrio, devo rispettare ancora la fila per due e uscire da scuola adagio e senza correre lungo lo scivolo che porta al piazzale per evitare di cadere o far cadere altri bambini. (Fabrizio) TEMA Per essere un figlio, un alunno e un cittadino responsabile, devi essere consapevole dei tuoi doveri e applicarli giorno per giorno. Spiega in che modo e in quali contesti sei tenuto a rispettare le regole che ti hanno impartito i genitori, i nonni e gli insegnanti e che ti consentiranno di divenire un adulto degno di una società civile. Oggi io racconterò tutti i doveri di cui abbiamo parlato in classe. Li conoscevo già ma in questi giorni ho potuto approfondire la conoscenza e, grazie a questi consigli, sono anche migliorata nel rispetto delle regole, sia a scuola che a casa. Se non fosse stato per quest’argomento, sarei ancora un po’ birichina. Ora che ci penso, è stato interessante sentire le motivazioni di altri bambini e in un certo senso è stato divertente dire la mia. A casa ho molte regole da rispettare:(…) Bisogna farlo perché è mio dovere e anche perché altrimenti la mamma mi mette in punizione. Poi devo mettere in ordine il bagno senza lasciare indumenti sporchi a terra perché mamma e papà non sono dei servi, quindi prendo i panni sporchi e li metto verso le scale che portano in cantina. Poi devo curare il mio corpo: prima dei pasti devo lavarmi le mani con acqua e sapone e dopo mangiato lavarmi i denti. Devo avere anche una corretta alimentazione e mangiare un po’ di tutto. A colazione io mangio i cereali imbevuti nel latte, a pranzo della pasta o un secondo con verdura e poi la frutta e a cena affettati, pesce o carne. A scuola ho tanti altri doveri. Ma anche per strada. Quando passeggio per le vie del paese, devo stare sul marciapiede e attraversare sulle strisce pedonali dopo aver guardato con attenzione a destra e a sinistra che non passino macchine. Al parco devo gettare le cartacce nel cestino e rispettare la natura non calpestando le aiuole o spezzare i rami degli alberi. Sono certa che il senso del dovere che sto maturando mi porterà in futuro a essere una persona responsabile e una mamma premurosa che sappia trasmettere ai figli che avrò dei sani principi. I miei doveri e i miei diritti CRISTIAN, RIGA DIRITTO! ALLORA, SOTTOLINEO IL NUMERO 13 E SPERIAMO CHE MI PORTI ANCHE FORTUNA!! ART. 13 “Tutti i bambini hanno il diritto di esprimersi per mezzo delle parole, della scrittura, dell’arte e di ogni altro mezzo espressivo, rispettando i diritti e la dignità delle altre persone.” La mia amica Benedetta mi dice sempre: - Chiudi il becco! Io non me ne sto zitta e le rispondo: - Smettila di fare la presuntuosa, anch’io ho il diritto di parlare” (Federica N.) Delle volte mia sorella di 16 anni mi dice: - Stai zitta, non puoi parlare perché sei la più piccola!”. Io non oso risponderle, vado dalla mamma e le racconto tutto così lei mi difende facendole capire che anch’io ho il diritto di parlare. (Mirta) Quando vado a casa di mia zia per raccontarle alcune cose, interviene sempre mio cugino di 16 anni che mi dice: - Ma che ne sai tu, stai zitto! Io non lo ascolto affatto e continuo a parlare perché mia zia ha il piacere di ascoltarmi. (Fabrizio) Qualche volta, lo devo ammettere, sono io a togliere la parola a mia sorella dicendole: - Sara, io sono più grande di te, quindi ho più diritto di te di parlare! Ma Sara non se ne sta zitta e ne capisco la ragione. (Stefano D.A.) Ogni tanto, quando parlo con la mamma, mia sorella si intromette apposta, addirittura ripete ad alta voce bla bla bla bla bla. Io vado su tutte le furie e le dico: - Smettila di darmi fastidio e lasciami parlare! (Cristian) A me non capita mai di essere zittita da qualcuno, mi viene data ampia libertà di esprimermi. (Chiara) Se in famiglia si parla di un argomento, per esempio si commenta una notizia del telegiornale, io ho l’abitudine di intervenire e di esprimere il mio pensiero. I miei genitori, di solito, me lo lasciano fare perché dimostro interesse per tutto quello che succede intorno a me. (Federica D.G.) TEMA Il 20 novembre segna una ricorrenza molto importante per il riconoscimento dei diritti dei bambini. Parla della nascita della Convenzione che anni fa si pose come strumento per abbattere le ingiustizie e le manchevolezze perpetrate nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza. Illustra il contenuto degli articoli del documento a te noti ed esprimi una breve riflessione su ciascuno di essi. Infine, in occasione del Santo Natale, rivolgi una preghiera a Gesù Bambino perché tutti i bambini del mondo vivano pienamente la loro libertà di espressione e di parola, la loro serenità in famiglia e che nutrano un sentimento di pace e amore verso tutti gli altri. Il 20 novembre del 1989 l’assemblea generale delle Nazioni Unite approvò a New York la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. E ogni anno, in tutto il mondo, si celebra questo importante avvenimento. Ad oggi aderiscono alla Convenzione 194 stati. Essa è composta da 54 articoli suddivisi in 4 categorie: (…) Caro Gesù Bambino, nel mondo ci sono tanti bambini che soffrono, per questo ti chiedo di pregare per loro. Custodisci i loro sogni e salvali dal male e dalla sofferenza. Proteggili dalle fatiche e dalle guerre. Prega ancor più per le loro famiglie perché abbiano la forza di crescerli nella salute e nella serenità. Colma di amore e di bontà il cuore dei malvagi. Fai che i bambini non siano più in guerra e che le loro ferite siano guarite. Prega affinché venga restituito ai bambini il tempo per giocare, per poter vivere finalmente la gioia dei loro giorni migliori. Manuele