Roma e gli Ebrei
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Roma e gli Ebrei
Phototourism.it – Italian Perspectives Le civiltà Mediterranee e Roma Gli Ebrei Presenza e convivenza. L’obiettivo fotografico alla scoperta delle antiche vestigia e del presente. Il termine “Ghetto” ha perso da tempo il significato originale che lo legava a una zona di Venezia dove vi era una fonderia (gheto in veneziano) e dove gli Ebrei per la prima volta furono costretti a risiedere (nel 1510 circa). Dal quel momento in poi la parola ha assunto certamente una valenza negativa sia dal punto di vista della costrizione che della limitatezza di spazi e per il modo di vivere. In Italia, dopo l’Unità, i ghetti furono aboliti e la situazione urbana e di vita cambiò decisamente. In Roma la spinta collettiva che si respira in questi spazi da oltre due millenni può essere oggi finalmente letta e recepita in modo differente. Un visitatore attento e preparato riesce a trovare segni e atmosfere uniche e inconfondibili. Vibrazioni del tempo e delle persone: questo sembra comunicarci uno degli angoli più suggestivi di Roma. [email protected] 17-19 luglio 2013 3 giorni (da mercoledì a venerdì) 31 luglio – 2 agosto 2013 3 giorni (da mercoledì a venerdì) 18-20 settembre 2013 3 giorni (da mercoledì a venerdì Per ulteriori appuntamenti 2013 e 2014 si prega consultare www.phototourism.it Partecipazione Il workshop avrà luogo con un minimo di 5 partecipanti. (numero massimo 10) Contributi La quota di partecipazione ha valore di contributo agli obiettivi dell’associazione culturale Phototourism descritti nello statuto. La quota è di 300 euro a partecipante al workshop. La quota per accompagnatori non fotografi è di 90 euro al giorno o 180 euro per i tre giorni. Sono inclusi: l'iscrizione all'associazione, i trasporti pubblici durante il workshop, l'accesso ai musei e ai siti archeologici per partecipanti e accompagnatori. 1° Giorno (17.30 – 20.00) Al tramonto, ai piedi del Campidoglio, uno dei setti colli su cui è stata fondata Roma, l’ archeologa Micaela Vitale inizierà la parte informativa del workshop approfondendo le tematiche della millenaria presenza ebraica nel Quartiere. Il Teatro di Marcello, il Tempio di Apollo Sosiano, il defilarsi del Portico di Ottavia e sullo sfondo la Sinagoga di Roma faranno da palcoscenico al nostro primo incontro. Fotografiamo il tramonto. Attrezzatura Scattare belle fotografie viaggiando è il lato più gratificante di una vacanza. Avere con sé il giusto equipaggiamento è la scelta più saggia. L'attrezzatura minima dovrebbe comprendere: fotocamera digitale (reflex auspicabile); flash portatile; filtro polarizzatore; abiti confortevoli; scarpe da camminata. Treppiede (fornito se necessario). [email protected] 2°Giorno (dalle 8.00 alle 18) La città ebbe un ruolo militare e commerciale di primo piano nella storia di Roma. Fu cosmopolita e gli abitanti erano, a seconda della professione, raggruppati in sodalizi, con lingue e religioni differenti. Ostia crebbe in ricchezza e prestigio, fino a contare oltre 100.000 abitanti. Dopo l'autonomia amministrativa concessa da Costantino, Ostia inizia il suo declino, parallelo alla rovina di Roma, subisce le incursioni dei Visigoti di Alarico. Dopo un momentaneo risveglio sotto il regno di Teodorico, le sorti negative di Roma e le incursioni barbariche portarono al suo abbandono. Anche qui la presenza ebraica è segnata dai resti della sinagoga, illuminati senza ostacoli al tramonto. Seguendo il Decumano, gli scavi, i Bagni, il Teatro, il Tempio Rotondo e quello di Augusto, i mosaici, il foro delle corporazioni, la caserma dei vigili, le piazze si sveleranno per noi. (Pausa pranzo dalle12.00 alle 14.00) Pomeriggio dedicato alla libera fotografia e all'esame delle immagini dei partecipanti al Workshop. Ritorno in treno e serata libera per degustare i piatti tipici della tradizione romana. Informazioni Per prenotazioni e informazioni scrivete o consultate: [email protected] www.phototourism.it 3°Giorno (dalle 8.00 alle12) Con le spalle al Campidoglio si affronta un’altra sfida. Nell’area archeologica che costeggia il Teatro Marcello i monumenti non sono tutti esposti allo stesso modo : alcuni sono pennellati dai riflessi aurei del mattino, altri sono in ombra, altri ancora sembrano spezzati da chiaroscuri improponibili. Nel Quartiere Ebraico poi le testimonianze ebraiche, cristiane e pagane sono frammiste e indivisibili. L'esterno del Tempio Maggiore, il Portico d’Ottavia,il tempio di Apollo Sosiano, la fontana delle tartarughe, il tempio di Bellona, i vicoli del Ghetto e il tempietto del Carmelo ci aspettano. [email protected] 3°Giorno (dalle 12 alle18) (Pausa pranzo 12.00 -14.00) La cucina ebraico-romana vi attende e non vi deluderà. Dal fast food al ristorante elegante è sempre una sorpresa. Chi è uso a uno spuntino può approfittarne per una rapida visita al Museo Ebraico e all' interno della Sinagoga (ove non si possono scattare foto salvo permessi particolari concessi dalla Comunità ebraica). (14.00- fino al tramonto) Raggiungiamo il Foro Romano salendo sul Campidoglio, la statua equestre di Marco Aurelio ci attende. Raggiungiamo da qui i Fori, davanti un panorama mozzafiato sulla Via Sacra. Seguiamo il percorso fino all'arco di Tito i cui bassorilievi documentano l'arrivo a Roma dei prigionieri ebrei catturati durante la guerra ebraica degli anni 70 e71. Un’ occasione unica per apprendere le tecniche fotografiche panoramiche e HDR. [email protected]