Gli Habitat più preziosi del Parco delle Alpi Liguri
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Gli Habitat più preziosi del Parco delle Alpi Liguri
Itinerario Gouta-Margheria dei Boschi “Dove l’abete bianco sfida il cielo in maestosi silenzi” Sito di importanza comunitaria interessato IT 1314723 Superficie 1460 ha Dislivello Gouta 1.310 m s.l.m.- Margheria dei Boschi 1.100 m s.l.m. (Dislivello durante il percorso circa 400 m, tra andata e ritorno) Esposizione Sud-Est Accessibilità Ottima. Si arriva con la macchina alla sella di Gouta dopo il bivio della strada principale che porta a Pigna Castelvittorio Strada Provinciale 64. Difficoltà: BASSA Periodo delle fioriture Da inizio maggio a fine luglio; il periodo in cui è possibile osservare il maggior numero di specie fiorite è rappresentato dal mese di giugno. Pregi paesaggistici Di notevole valore estetico, storico e culturale è il grande bosco dominato dall’abete bianco (Abies alba), con numerosi esemplari di ragguardevole statura. Specie vegetali pregevoli, rare ed endemiche Belladonna (Atropa belladonna), Zafferano della Riviera (Crocus versicolor), Dente di cane (Erythronium dens-canis), Genziana ligure (Gentiana ligustica), Narciso trombone (Narcissus pseudonarcissus), Orchidea maschio (Orchis mascula), Orchidea sambucina (Orchis sambucina). L’albero simbolo Abete bianco Gli habitat più caratteristici Bosco di abete bianco Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Curiosità faunistiche Il periodo degli amori del capriolo è il mese di agosto; i maschi corteggiano le femmine rincorrendole per i prati e descrivendo figure a forma di 8. Le lepri vanno in amore a fine inverno, per far nascere i piccoli nel periodo primaverile; per eludere predatori come la volpe, le lepri percorrono e ripercorrono tortuosi tracciati, confondendo l’olfatto del carnivoro. L’animale simbolo Il capriolo “Capreolus capreolus” Specie faunistiche presenti: Tra i mammiferi si potrebbero osservare il capriolo “Capreolus capreolus”, il tasso “Meles meles”,la volpe “Vulpes vulpes”, il cinghiale “Sus scrofa”, il topo quercino “Elyomis quercinus”, tra i rapaci notturni l’allocco “Strix aluco”e il gufo reale “Bubo bubo”, tra gli anfibi la salamandra “Salamandra salamandra” ed il geotritone “Speleomantes italicus”. Itinerario Colle Melosa-Monte Gerbonte “Un canto d’amore risuona tra larici non ancora ridesti” Siti di importanza comunitaria interessati IT 1314611, IT 1315421 Superficie 2280 ha Dislivello Colle Melosa 1.545 m s.l.m., Monte Gerbonte 1.727 m s.l.m. (Dislivello durante il percorso circa 400 metri, tra andata e ritorno) Esposizione Sud Ovest- Sud-Est Accessibilità Ottima. Si arriva con l’autoveicolo al Colle Melosa tramite la Strada Provinciale 64. Difficoltà: MEDIO-BASSA Periodo delle fioriture Da inizio maggio a fine agosto; il periodo in cui è possibile osservare il maggior numero di specie fiorite è rappresentato dal mese di giugno. Pregi paesaggistici Il bosco di faggio in autunno, le fioriture di orchidee, gigli, primule e viole in maggio-giugno. Specie vegetali pregevoli, rare ed endemiche Lilium pomponium (Giglio pomponio), Orchidea sambucina (Orchis sambucina), Orchidea maschio (Orchis mascula), Genziana ligure (Gentiana ligustica), Peonia (Paeonia officinalis), Primula odorosa (Primula veris), Primula impolverata (Primula marginata), Sassifraga meridionale (Saxifraga callosa), Sassifraga a foglie opposte (Saxifraga oppositifolia), Viola farfalla (Viola calcarata). L’albero simbolo Larice Gli habitat più caratteristici Bosco di faggio Bosco di larice Prateria montana Rupi calcaree Curiosità faunistiche Il periodo degli amori del gallo forcello, animale considerato come relitto glaciale nelle nostre montagne, è rappresentato dal mese di maggio. I maschi occupano delle arene di canto per eseguire parate, emettendo un magnifico canto detto rugolio, che si confonde con il rumore dell’acqua; la femmina, dopo alcuni giorni, sceglie il maschio che ha dimostrato le doti migliori. L’animale simbolo Il gallo forcello “Tetrao tetrix”. Specie faunistiche simbolo: Tra i mammiferi si potrebbero osservare il camoscio, “Rupicapra rupicapra” il capriolo “Capreolus capreolus”, il tasso “Meles meles”, la volpe “Vulpes vulpes”, il topo quercino “Elyomis quercinus”, la lepre comune “Lepus europeus” e la lepre variabile “Lepus timidus” tra i rapaci notturni l’allocco “Strix aluco”e il gufo reale “Bubo bubo”, le specie ornitiche di pregio sono innumerevoli, come il gallo forcello, “Tetrao tetrix”, la coturnice, “Alectoris graeca” ed il crocere “Loxia curvirostra”, tra gli anfibi salamandra “Salamandra salamandra”, tra i rettili la vipera “Vipera aspis” e la coronella “Coronella austriaca”. Itinerario San Bernardo di Mendatica ( Galleria del Garezzo) – Monte Frontè “Un giardino inventato dal sogno di uno spirito gioioso” Sito di importanza comunitaria IT 1314610 Superficie 3885 ha Dislivello Galleria del Garezzo 1.770 m s.l.m., Monte Frontè 2.152 m s.l.m. (Dislivello durante il percorso circa 800 metri, tra andata e ritorno) Esposizione Sud –Est Accessibilità Buona. Mezzo fuori strada per poter arrivare alla partenza sita nei pressi della galleria del Garezzo, percorrendo la strada sterrata Provinciale. Difficoltà MEDIO-BASSA Periodo delle fioriture Da inizio maggio a fine agosto; il periodo in cui è possibile osservare il maggior numero di specie fiorite è rappresentato dalla seconda metà del mese di giugno. Pregi paesaggistici Durante il mese di giugno appare di notevole valore estetico la fioritura degli estesi arbusteti a rododendro. Specie vegetali pregevoli, rare ed endemiche Stella alpina (Leontopodium alpinum), Astro delle Alpi (Aster alpinus), Erba unta bianco maculata (Pinguicola leptoceras), Camedrio alpino (Dryas octopetala), Nigritella di Cornelia Rudio (Gymnadenia corneliana), Aglio piemontese (Allium narcissiflorum), Aglio serpentino (Allium victorialis), Genziana di Villars (Gentiana villarsii), Sassifraga meridionale (Saxifraga callosa). Il fiore simbolo Stella alpina Gli habitat più caratteristici Prateria montana Arbusteti a rododendro Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Curiosità faunistiche Il periodo degli amori della coturnice è il mese di giugno; anche nelle ore più assolate della giornata si potrebbero sentire cantare i maschi della coturnice che difendono il territorio con un tipico “Ciok Ciok”, l’aquila è solita sorvolare questa zona e molto spesso si possono osservare i camosci: questi emettono un fischio quando vogliono avvisare i conspecifici del nostro passaggio. L’animale simbolo La coturnice “Alectoris graeca” Specie faunistiche simbolo: Tra i mammiferi si potrebbero osservare il camoscio “Rupicapra rupicapra”, il Ccpriolo “Capreolus capreolus”, il lupo “Canis lupos”, la lepre comune “Lepus europeus” e la lepre variabile “Lepus timidus”, le specie ornitiche di pregio sono innumerevoli, come il gallo forcello “Tetrao tetrix” e la coturnice “Alectoris graeca”. Itinerario Colle Melosa- Monte Pietravecchia “L’aquila dall’alto scivola sui fiori che sanno di miele” Sito di importanza comunitaria IT 1315421 Superficie 2632 ha Dislivello Colle Melosa 1545 m s.l.m., Monte Pietravecchia 2038 m s.l.m. (Dislivello durante il percorso circa 1.000 metri, tra andata e ritorno) Esposizione Sud-Sud- Est Accessibilità Buona. Si arriva a Colle Melosa con l’autovettura tramite la Strada Provinciale 64 Difficoltà MEDIO-BASSA Periodo delle fioriture Da inizio maggio a fine agosto; il periodo in cui è possibile osservare il maggior numero di specie fiorite è rappresentato dal mese di giugno. Pregi paesaggistici Durante il mese di giugno appare di notevole valore estetico la fioritura dell’arbusteto a rododendro sotto il lariceto, delle tante specie che crescono sulle rupi calcaree e di quelle ospitate nella prateria montana presso la vetta del Monte Pietravecchia. Specie vegetali pregevoli, rare ed endemiche Zafferano della Riviera (Crocus versicolor), Genziana ligure (Gentiana ligustica), Narciso trombone (Narcissus pseudonarcissus), Orchidea maschio (Orchis mascula), Orchidea sambucina (Orchis sambucina), Calcatreppola spina argentata (Eryngium spinalba), Pulsatilla alpina (Pulsatilla alpina), Sassifraga meridionale (Saxifraga callosa), Primula impolverata (Primula marginata). Il fiore simbolo Primula impolverata Gli habitat più caratteristici Bosco di larice Prateria montana Arbusteti a rododendro Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Curiosità faunistiche L’animale che si può osservare con maggiore frequenza in tale sito è il camoscio, che insieme a l’aquila regna incontrastato su queste montagne. L’aquila nel periodo primaverile crea il grande nido dove cresce il piccolo. Il nido viene costruito tra le rocce in zone più basse rispetto a quelle dove l'aquila caccia, allo scopo di fare meno fatica nel trasportarvi la preda. Mentre uno dei due genitori caccia, l’altro resta a covare le uova e dopo la nascita uno dei due, a turno, rimane nel nido per proteggere il piccolo. L’animale simbolo Aquila Specie faunistiche simbolo: Tra i mammiferi si potrebbero osservare il camoscio “Rupicapra rupicapra”, il capriolo “Capreolus capreolus” il lupo “Canis lupos”, la lepre comune “Lepus europeus” e la lepre variabile “Lepus timidus”, le specie ornitiche di pregio sono innumerevoli, come il gallo forcello “Tetrao tetrix”, la coturnice “Alectoris graeca e l’aquila “Aquila chrysaetos”. Itinerario Passo della Teglia- Passo della Mezzaluna “Vibrano i faggi quando la luna parla con la voce del lupo” Sito di importanza comunitaria interessato IT1314609 (Attraversato ed osservabile durante l’escursione) oltre alla ZPS Sciorella (Osservabile durante l’escursione) Superficie 3631 ha Dislivello Passo della Teglia 1.387 m s.l.m., Passo della Mezzaluna 1.450 m s.l.m. (Dislivello durante il percorso circa 200 m, tra andata e ritorno) Esposizione Sud-Est Accessibilità: Buona. Si arriva al Passo della Teglia con la macchina tramite la strada provinciale 453 della Valle Arroscia. Difficoltà BASSA Periodo delle fioriture Da inizio maggio a fine luglio; il periodo in cui è possibile osservare il maggior numero di specie fiorite è rappresentato dal mese di giugno. Pregi paesaggistici Il bosco di faggio in autunno, le fioriture di orchidee, primule e viole in maggio-giugno. Specie vegetali pregevoli, rare ed endemiche Orchidea sambucina (Orchis sambucina), Orchidea maschio (Orchis mascula), Genziana ligure (Gentiana ligustica), Primula odorosa (Primula veris), Ribes alpino (Ribes alpinum), Viola farfalla (Viola calcarata). L’albero simbolo Faggio Gli habitat più caratteristici Bosco di faggio Prateria montana Curiosità faunistiche Durante l’escursione, essendo l’ambiente molto diversificato, si potrebbero osservare specie come il ramarro, l’aquila, il camoscio ed il capriolo, ma la caratteristica che rende questo tratto unico è la possibilità di poter osservare le tracce del lupo, trovando le sue fatte o gli indicatori della sua presenza nel sito. I lupi vanno in amore nel mese di febbraio durante il quale, dopo aver delimitato il territorio, lo comunicano ai conspecifici con il tipico verso dell’ululato nelle notti di luna piena. L’animale simbolo Il lupo “Canis lupos” Specie faunistiche Tra i mammiferi si potrebbero osservare il camoscio “Rupicapra rupicapra”, il capriolo “Capreolus capreolus”, il lupo “Canis lupos”, la lepre comune “Lepus europeus” e la lepre variabile “Lepus timidus”, le specie ornitiche di pregio sono innumerevoli, come il gallo forcello “Tetrao tetrix”, la coturnice, “Alectoris graeca, l’aquila “Aquila chrysaetos”, tra i rettili il ramarro “Lacerta viridis”, la vipera “Vipera aspis”, la lucertola muraiola “Lacerta muraria”, tra i rapaci non è insolito osservare il biancone “Circaetus gallicus” il quale si nutre principalmente di rettili facili da reperire nella parte alta interessata dall’escursione.