Banca di Pescia: crocevia tra Valdinievole e Lucchesia 22 anni di

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Banca di Pescia: crocevia tra Valdinievole e Lucchesia 22 anni di
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Banca di Pescia: crocevia tra Valdinievole e Lucchesia
Una strategia premiante anche in termini di risultati
a Banca di Pescia-Credito
Cooperativo nasce come Cassa
Rurale ed Artigiana nell’ottobre
1962: proprio nelle settimane scorse
ha infatti festeggiato il 45° anniversario
dalla fondazione con una simpatica e
toccante cerimonia durante la quale
sono stati premiati i soci fondatori
ancora in vita.
La Banca - che fa parte della galassia
del Credito Cooperativo ed è associata alla Federazione Italiana e Toscana
delle Bcc - dopo aver operato nei primi
anni di vita come banca monosportello
ha conosciuto, con la liberalizzazione
del mercato, un progressivo sviluppo
territoriale: inizialmente nei comuni
limitrofi della Valdinievole e, dagli anni
´90, anche in Lucchesia, con la filiale di
Capannori e le due presenti nella città
di Lucca.
Un processo di espansione “naturale”,
visti gli importanti e fitti legami storici,
culturali e commerciali esistenti tra le
due aree.
L
www.bancadipescia.it
Sin dal Medioevo, infatti, i territori di
Pescia e Lucca - uniti da quella via
Cassia Clodia che dalla Aurelia si univa
verso l’interno alla Cassia - ebbero
intensi rapporti.
Per tutto il XIII° secolo, Lucca espresse il proprio potere sia ecclesiastico sia
amministrativo
anche
sulla
Valdinievole: un legame che non cessò
neanche quando la zona cadde sotto
l’influenza fiorentina.
Infatti Pescia, complice l’importanza
strategica che le derivava proprio dall’essere terra di confine con la
Lucchesia, distogliendo i Fiorentini dal
mantenere un controllo troppo stretto,
poté continuare ad esercitare con
Lucca i propri traffici, determinando
una buona prosperità della comunità
locale e il progressivo accumularsi di
capitali. Proprio la presenza di questi
notevoli capitali permise più tardi siamo ormai nella seconda metà del
´700 - lo sviluppo di attività manifatturiere, creando il substrato ideale per la
realizzazione dell’opera di quel Giorgio
Magnani che, arrivando a Pescia guarda caso proprio da Lucca, impiantò la
prima industria cartaria, sviluppandola
sino a farla diventare in epoca napoleonica il fornitore principale della
burocrazia imperiale e, successivamente, il produttore della carta moneta
per lo Stato Italiano.
Dal secondo dopoguerra l’industria
della carta, da Pescia, ha trovato
nuove opportunità di crescita nella
piana di Lucca, beneficiando di migliori infrastrutture e localizzazioni.
Il tradizionale legame tra Pescia e
Lucca continua comunque ad esistere
nel sentire comune, pur con l’assegnazione del territorio pesciatino alla neocostituita provincia di Pistoia nel 1928.
Un legame che la Banca di Pescia
intende rafforzare e difendere, perseguendo, così come enunciato nella
Carta dei Valori del Credito
Cooperativo, lo sviluppo economico e
sociale delle comunità locali interessa-
te. Una “mission” che contiene quindi
al proprio interno un motivo etico
dominante, che premia anche in termini di risultati. La Banca, al 30.9.2007,
intermedia circa 275 milioni di euro di
raccolta diretta, circa 103 milioni di
raccolta indiretta e quasi 212 milioni di
impieghi a clientela.
Opera, come detto, su di un territorio
che va dalla Valdinievole alla
Lucchesia, con 8 filiali, impiegando
circa 75 dipendenti.
I risultati dell’ultima “semestrale”, al
30.6.2007, hanno portato il patrimonio
ad oltre 30 milioni di euro. Vero motivo
di soddisfazione per i circa 1.600 soci,
i quali vedono rafforzarsi una azienda
che basa la propria attività su principi
di mutualità e cooperazione - impiegando il denaro raccolto totalmente a
vantaggio della comunità locale - e che
costituisce un valido esempio di
democrazia economica in una realtà
globalizzata sempre più dominata dalle
grosse concentrazioni di capitale.
Coltivare l’intelligenza: una mission di promozione di percorsi di alta formazione e ricerca
ata nel 2001 come associazione
avente lo scopo di promuovere
sul territorio attività di alta formazione e ricerca su temi innovativi in collaborazione con prestigiose università
italiane e straniere, la Fondazione
Campus Studi del Mediterraneo inizia
ufficialmente la propria attività formativa
universitaria quattro anni fa con il corso
di laurea triennale in “Scienze del
Turismo” (classe 39), uno dei primi in
Italia, frutto di una convenzione tra le
N
Salvatore Veca durante una cerimonia
di consegna delle lauree
in Scienze del Turismo
Università di Pisa, Pavia, della Svizzera
Italiana di Lugano, Fondazione Campus
Studi del Mediterraneo e Provincia di
Lucca.
Oggi la Fondazione Campus è sinonimo
di Università del Turismo, visto che al
corso di laurea triennale, si è aggiunta
da ottobre 2006 la laurea specialistica in
“Progettazione e Gestione dei Sistemi
Turistici Mediterranei” (classe 55S).
Completa il quadro formativo dedicato
al settore turistico, il master universitario
di I° livello in “Progettazione e Gestione
dei Sistemi Turistico-Culturali per lo sviluppo del Territorio”, realizzato in collaborazione con Università degli Studi di
Pavia, Fondazione Promo P.A. e
Fondazione Romagnosi, che partirà a
dicembre. Il master si rivolge a neolaureati, ma soprattutto al personale già
inserito all’interno della Pubblica
Amministrazione che aspiri ad acquisire
un maggior grado di specializzazione
professionale.
Un altro settore in cui la Fondazione
Campus ha raggiunto ottimi risultati è il
settore del Business Management, gra-
zie al successo dell’“Executive Master
in Business Administration - MBA”, nato
nel 2003 dalla collaborazione con Edhec
Business School di Lille che ha visto
nella Fondazione il partner ideale per
portare in Italia, e nello specifico a
Lucca, un master in grado di formare gli
imprenditori e i manager del domani.
Una menzione particolare merita il
Laboratorio di Scrittura Creativa diretto
dal romanziere, saggista e consulente
editoriale Sebastiano Mondadori, che
ha di fatto posto le basi per la Scuola di
Scrittura Creativa “Barnabooth”, destinata ad aprire ufficialmente i battenti il
26 gennaio prossimo.
«Lucca è città così unica e molto adatta
alla formazione del ‘capitale umano’ e a
coltivare l’intelligenza. - afferma
Salvatore Veca, presidente della
Fondazione
Campus
Studi
del
Mediterraneo - Proprio per questo è
nato in questo territorio l’impegno della
Fondazione Campus di offrire dei percorsi di formazione e una crescita culturale e scientifica.
È più difficile fare tutto questo altrove.
Lucca ha una vocazione particolare per
sviluppare tipologie diverse di alta formazione. Non è un caso che la
Fondazione Campus stia lavorando per
puntare anche sull’architettura.
C’è futuro solo se si ha alle spalle un
grande passato».
L’impegno profuso dalla Fondazione
Campus nell’offrire percorsi di formazione e di crescita culturale e scientifica è
testimoniato anche dalle numerose attività che vengono svolte all’interno della
sede di Monte San Quirico - Lucca:
summer school, workshop con giornalisti e personaggi appartenenti al settore
turistico-culturale, corsi di formazione
per il turismo e non ultimo seminari
internazionali, tra cui quello dello IUSS
di Pavia che a settembre ha visto impegnati nella riqualificazione funzionale ed
architettonica dell’ex nosocomio di
Maggiano, quaranta studenti, laureandi
e laureati in architettura e ingegneria,
provenienti da tre università italiane
(Pisa, Milano e Pavia) e cinque straniere
(Shanghai, Lodz, Amman, Tunisi e
Lugano).
Per maggiori informazioni:
www.campuslucca.it
www.campusmed.org
www.mastermba.org
MEI VALVOLE INDUSTRIALI. Soluzioni tecnologiche innovative
22 anni di crescita da Lucca alla Cina
l 2007 per la Mei Valvole Industriali è
stato l’anno della svolta: l’azienda,
leader nella produzione di valvole
industriali, ha infatti acquisito un immobile ad un chilometro dal centro di
Lucca lanciandosi così nel campo
immobiliare, progetto che corona il successo di una impresa giovane e brillante
pronta a scommettere su idee innovative. Il “Residence Mei”, con i suoi tre villini a schiera dotati di piscina, costituirà
per l’azienda una preziosa risorsa ed un
sistema fruttuoso di investimento degli
utili.
Questo è solo l’ultimo passo vincente in
ordine di tempo per la prestigiosa azienda lucchese che, partita nel 1985 dalla
produzione di valvole industriali, ha
dimostrato poi nel corso degli anni di
sapersi evolvere e di essere in grado di
trasformare e diversificare i settori della
propria attività.
Fondata dai fratelli Lorenzo e Marcello
Mei, che diedero il proprio nome all’attività, la F.lli Mei snc vincendo ogni concorrenza grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo, fin dalla sua nascita si
aggiudicava il ruolo di leader mondiale
nella produzione di valvole destinate ai
settori petrolchimico-navale, chimicofarmaceutico ed alimentare.
Nel 2001, la prima tappa di un percorso
fatto di lavoro costante per il rinnovamento e lo sviluppo della propria attività: l’azienda diventa una srl ed assume
l’attuale nome di Mei Valvole Industriali.
Tanto successo viene attentamente
amministrato da Lorenzo Mei, presidente del Consiglio di amministrazione,
sotto la cui guida la Mei Valvole, beneficiando del supporto della Regione
Toscana, dapprima sposta la propria
produzione a Pian di Coreglia con lo
scopo di diminuire i costi primi del prodotto, ed in seguito si orienta verso
l’espansione all’estero.
Pensare in grande ed osare; le virtù di
Lorenzo Mei. Imprenditore con una
visione ampia e moderna, pronto a
cogliere i primi segnali di evoluzione di
un mercato in continua trasformazione
decide nel 2005 di lasciare lo stabilimento di Pian di Coreglia per affrontare
un trasferimento della produzione in
Polonia.
Qui, a Pionki, grazie alla preziosa mediazione dell’ambasciatore polacco a
Roma, il Tribunale di Varsavia e l’appog-
I
gio dell’onorevole Emilian Sawiga i soci
Lorenzo e Marcello Mei si aggiudicano
(vincendo numerose difficoltà dovute
alla precedente destinazione del fondo)
un ex terreno militare d’arruolamento
dell’ampiezza di 7.000 metri quadrati, su
cui sorgono già 4.000 metri quadrati di
capannoni. Da quel momento parte la
fortunata avventura della Mei Valvole in
Polonia, segnata anche dall’entrata nel
Consiglio d’amministrazione della Mei
Valvole Industriali del figlio di uno dei
due soci, Luca Mei.
Il 2006 segna per l’azienda l’inizio della
produzione di valvole industriali all’estero; oggi infatti la Mei può vantarsi di aver
intrapreso in Polonia un’ottima produzione, dotandosi di personale in grado
di premiare le più esigenti aspettative, e
allo stesso tempo di aver mantenuto
viva e vivace anche all’estero la passione iniziale che i due fratelli fondatori
avevano saputo infondere all’azienda
quando era ancora ai primi passi.
Ma, essendo la Mei Valvole Industriali “il
giusto partner per chi guarda al futuro”,
l’azienda decide di continuare a concentrarsi su nuove idee e soluzioni.
Arriviamo così al termine del 2007: la
Mei ha in serbo una fusione con un
grosso gruppo produttore di valvole
industriali in Cina, con il fine di diminuire i prezzi del prodotto standard e di
aumentare la varietà dei prodotti di
carattere commerciale.
Questo a dimostrazione della grande
capacità della Mei Valvole di valutare le
esigenze del mercato per adattarvisi poi
in modo intelligente ed elastico accrescendo la propria abilità nella risoluzione dei problemi del cliente con idee valide ed innovative.
E, come per la trasferta in Polonia,
l’azienda saprà certamente mettere a
frutto l’esperienza in Cina, come occasione per confrontarsi con un nuovo
partner per scambiare idee ed ingegno;
esperienza che indiscutibilmente potrà
essere il trampolino per quel balzo verso
la vetta del mercato che è ormai prerogativa della Mei.
Per il 2008 la Mei Valvole Industriali sarà
presente alle maggiori esposizioni europee di settore, per potere far toccare
con mano ai propri clienti la qualità del
proprio prodotto. La Mei Valvole
Industriali è ancora una volta pronta e
decisa a riconfermarsi come l’azienda
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