I principali modelli contrattuali nel commercio internazionale
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I principali modelli contrattuali nel commercio internazionale
I principali modelli contrattuali nel commercio internazionale Avv Enrico Pennacino Monza, 22 giugno 2016 In collaborazione con I modelli contrattuali più diffusi I “diversi” sistemi giuridici: diritto civile, common law altri sistemi e il ruolo fondamentale della volontà delle parti • E’ importante capire quando c’è un contratto: il meccanismo di proposta e accettazione conforme • E’ importante capire “dove” viene concluso un contratto, ai fini della legge applicabile e della giurisdizione • La fase precontrattuale: lettere d’intenti e memorandum of understanding (segue) 2 (continua) • • Gli elementi essenziali: l’accordo delle parti, l’oggetto, la forma, la causa e la consideration La tutela contrattuale non si ottiene mediante clausole sbilanciate o limitazioni di responsabilità, ma attraverso una descrizione precisa delle prestazioni e delle aspettative delle parti. La tendenza verso un diritto uniforme dei contratti internazionali: la Commissione UNICITRAL, l’UNIDROIT e il ruolo della Camera di Commercio Internazionale. 3 Il contratto di compravendita internazionale • Il passaggio della proprietà: in base al consenso, in base alla consegna della merce, in base al pagamento o alla volontà delle parti • La convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di merci quale normativa uniforme di riferimento • Cenni per un corretto utilizzo degli Incoterms • La tutela nei confronti del vettore in caso di danni • L’assicurazione della merce in viaggio 4 Il contratto di distribuzione Distribution e dealership agreements • contratto di derivazione anglosassone non regolamentato dal codice civile • l’importanza di limitare dal punto di vista territoriale e temporale l’eventuale diritto di esclusiva • la determinazione del prezzo di rivendita • la responsabilità del produttore e la compliance alla normativa locale Il contratto di agenzia • la struttura: contratto regolamentato dal codice civile e in pressoché tutti i sistemi giuridici • 1. 2. 3. elementi critici: l’indennità per la fine del rapporto l’esclusiva la remunerazione dell’obbligo di non concorrenza successivo alla conclusione del rapporto Il contratto di licenza (marchi, brevetti) La licenza esclusiva, non esclusiva, parziale e totale del marchio. Il contratto di franchising: la licenza per utilizzare il marchio di impresa. Il contratto di merchandising: la licenza per utilizzare il marchio in un settore di mercato diverso da quello originario. Il contratto di licenza del brevetto quale strumento per concedere a terzi il diritto di utilizzare l’invenzione. Il corrispettivo: fisso ed indipendente dai profitti effettivamente realizzati o tramite royalties, come percentuali sulle vendite. La licenza inserita come clausola in contratti di più ampia portata (distribuzione, agenzia, joint venture, ecc). Come rendere pubblico e quindi opponibile a terzi il contratto di licenza. Il contratto di joint venture Due tipologie: • il contratto di joint venture come contratto atipico di collaborazione commerciale o come associazione temporanea di imprese • il contratto di joint venture “equity” che porta alla costituzione di una società di diritto straniero a capitale misto • L’importanza dell’approccio step by step: la lettera di intenti, il feasibility plan, i patti parasociali • • • • • La governance della JV in un Paese straniero: meglio la gestione o il controllo? Le JV 50% e 50%: il rischio di stallo I conferimenti del socio italiano in termini di know how, tecnologia, portafoglio clienti, ecc sono utili ma non sufficienti: occorre un investimento economico per una tutela effettiva Gli adempimenti richiesti all’investitore italiano: la legalizzazione dei documenti La holding quale strumento più agile di gestione della JV Procacciatori di affari, facilitatori di business, intermediari • • • il procacciatore d’affari: non è un agente né un mediatore, ma è presente in tutto il mondo la conoscenza del mercato locale e le relazioni personali con potenziali clienti possono essere contrattualizzati, ma l’oggetto del contratto rischia di essere indeterminato La tutela del procacciatore per i contratti stipulati successivamente al suo intervento: come non farsi scavalcare I contratti di collaborazione con facilitatori di business Struttura atipica, ma è importante che questi contratti non siano confusi con modelli “simili”. E’ opportuno prestare attenzione particolare a: • Descrizione della prestazione • Durata: contrattuale e legata a targets definiti • Determinazione della provvigione • Le spese: quelle necessarie da prevedere e regolare; quelle utili e discrezionali; quelle da escludere La tutela della riservatezza e della correttezza delle parti nelle trattative contrattuali • • Struttura dei Non Disclosure Agrements. La tutela della riservatezza come clausola di un contratto più ampio (distribuzione, agenzia, joint venture, ecc) (segue) • Definire quali informazioni sono confidenziali e quali non lo sono, per dare effettiva concretezza al contratto • Stabilire penali in caso di violazione • Il non circumvention agreement: il modello contrattuale per “non farsi scavalcare” • Definire con esattezza i limiti spaziali e temporali della tutela • Ma NDA e NCA possono imporre comportamenti incompatibili tra loro e per questo può essere opportuno accorparli La legge applicabile • Ogni sistema giuridico stabilisce le regole per l’applicazione delle proprie leggi o di leggi straniere ad un rapporto contrattuale internazionale • Il criterio principale è però la volontà delle parti. • Il giudice italiano può decidere in base al diritto straniero • Il principio di reciprocità: l’art. 16 delle preleggi • Le norme imperative e le clausole vessatorie La giurisdizione • Quale tribunale o l’autorità di quale Paese è competente a decidere su controversie nascenti dal contratto internazionale? • L’arbitrato internazionale, quando conviene, rischi e costi • Il riconoscimento delle sentenze straniere in Italia e delle sentenze italiane all’estero • L’Alternative Dispute Resolution e le altre forme di conciliazione • I costi dell’assistenza legale nei principali Paesi partner commerciali dell’Italia Le penali contrattuali • La penale è la liquidazione anticipata dei danni da inadempimento contrattuale • Deve essere ragionevole, proporzionale, dissuasiva e, in alcuni ordinamenti, può essere ricondotta ad equità dal giudice • I danni indiretti: come evitare che vengano reclamati in caso di nostro inadempimento • Un esempio di penale: le spese per le soste portuali/aeroportuali in caso di mancato o ritardato ritiro della merce nel luogo di destinazione Quando il contratto smette di essere legge tra le parti • Differenza tra hardship (la prestazione di una delle parti diventa particolarmente onerosa) e forza maggiore (la prestazione di una delle parti diventa impossibile) in ogni caso per fatti non imputabili alla parte o di cui la stessa non deve rispondere • Le clausole di hardship: non tutti gli ordinamenti le prevedono (ma il nostro sì) o le regolano allo stesso modo, ma sono una prassi “fair” nella contrattualistica internazionale • Congelare il contratto, rinegoziarlo o terminarlo? • La forza maggiore: l’Act of God, l’evento imprevedibile ed inevitabile, il fatto dell’autorità • Un esempio: “i pericoli eccettuati” nel trasporto marittimo • Il furto della merce costituisce causa di forza maggiore o può addirittura essere assoggettato ad imposte a livello doganale? La risposta più logica è la meno corretta • I principali rimedi disponibili: attendere che la causa di forza maggiore cessi o risolvere il contratto Conclusione • E’ pressochè impossibile conoscere perfettamente la legge di un Paese straniero (e spesso anche la propria)… • …Ma nei contratti commerciali internazionali la volontà delle parti ha davvero un ruolo di primissimo piano • Il contratto deve chiarire questa volontà, prevedere cosa possa andare storto e disciplinarlo in modo equo e ragionevole.