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BACCALAURÉAT GÉNÉRAL SESSION 2013 ITALIEN LANGUE VIVANTE 1 Série L – Durée de l’épreuve : 3 h – Coefficient : 4 Séries ES – S – Durée de l’épreuve : 3 h – Coefficient : 3 L’usage de la calculatrice et du dictionnaire n’est pas autorisé. Les pages 3, 4 et 5 sont à rendre avec la copie. Dès que le sujet vous est remis, assurez-vous qu’il est complet. Ce sujet comporte 6 pages numérotées de 1 à 6. 13IT1LESSJP1 DOCUMENTO N°1 DOCUMENTO N°2 Emigranti di tutto il Sud, tornate Oggi andare via è l'unica prospettiva per chi è nato nel Mezzogiorno. Eppure proprio loro sono l'immagine migliore che questa terra può dare. Bisogna incentivarli a rientrare in Italia e a investire nei luoghi d'origine. Nessuna persona con cui avevo un rapporto di amicizia nella mia zona vive più in Campania. Nemmeno i miei parenti sono rimasti a Napoli e Caserta: gran parte di loro è andata via. Appartengo a una generazione di migranti. Negli anni Sessanta o Settanta, e a dire il vero anche per tutti gli Ottanta, quando al Sud si aveva un figlio emigrante c'era la tendenza a nasconderlo, come se fosse una sorta di debolezza. [...] Dagli anni Novanta invece percezione e sensibilità sono cambiate, con connotati forse più drammatici. Quando ci si incontra per strada spesso il dialogo tra genitori è: "Tua figlia poi che fa?", "Mia figlia è a Milano!" oppure "E' in Inghilterra, sai...". E quando arriva la replica "E tua figlia?", a quel punto si manifesta l'imbarazzo per il giovane rimasto in città: rispondere "Lavora a Napoli" spesso significa ammettere che non sta combinando granché [...]. Basterebbe poco per invertire il circuito della fuga e renderlo virtuoso: se solo si riuscisse a convincere le comunità di emigrati a investire nelle regioni d'origine, allora la linfa potrebbe tornare alle radici. [...] Roberto Saviano, 28 maggio 2012, espresso.repubblica.it 1 13IT1LESSJP1 DOCUMENTO N°3 “I pendolari del cielo” 5 10 15 20 25 30 Per quel che Semi poteva vedere, erano la prima generazione nella storia dell’umanità a utilizzare gli aerei con la stessa incurante serialità con cui i pendolari della generazione precedente avevano utilizzato autobus e treni. “I pendolari del cielo”, così li chiamava lui. Ragazzi per cui il mondo si era improvvisamente rimpicciolito1. Ragazzi per cui nessun luogo della terra era davvero irragiungibile. Ragazzi per cui fare colazione a Parigi, prendere l’aperitivo a Milano e cenare a New York, tutto nello stesso giorno, era semplicemente la norma. […] Ebbene, Manhattan per questi ragazzi non era altro che il centro propulsivo da cui tutto si irradiava. Se volevi andare in altri posti, era comunque da lì che dovevi partire. Era dal 2000 che Semi viveva a Manhattan, e, certo, aveva avuto i suoi momenti, ma ora era esausto. Da un bel po’ non ce la faceva più a pensare ventiquattro ore su ventiquattro alla stessa cosa: a come salvare le chiappe. E da un bel po’ non lo divertiva più essere circondato da persone che pretendevano da lui ciò che lui non era in grado di dare. E l’adrenalina prodotta dal terrore di essere cacciato via o di procurare alla sua banca un danno sconvolgente invece di gasarlo lo tormentava. Non lo faceva più sentire speciale chiamare Silvia il venerdì sera, all’ultimo minuto, e dirle : “Senti, piccola, purtroppo stasera l’aereo partirà senza di me… sì, lo so, tesoro, ti avevo promesso che… ma non è colpa mia… sì, devo andare in Connecticut a incontrare un cliente capriccioso … […]. Dài, ho già spostato l’aereo alla prossima settimana…”. Perché poi era arrivata anche la nostalgia. Quel sentimento pigro e anacronistico che un pendolare del cielo non avrebbe mai dovuto avvertire lo aveva improvvisamente aggredito alle spalle. No, non era vero, come gli avevano detto, che New York aveva il potere di annullare la nostalgia per qualsiasi luogo originario. A Semi stava capitando il contrario. Quella maledetta città non faceva che procurargli nuovi pretesti per rimpiangere Roma, l’Italia e le cose che aveva lasciato. Non avrebbe mai creduto che fosse possibile sentirsi così solo e smarrito. La violenza della metropoli in cui aveva scelto di vivere lo stava divorando. Tutta quella gente che non faceva altro che scendere e salire, scendere e salire. Tutto quel fumo puzzolente. Il gelido vento dell’inverno, la vampa bollente dell’estate. Semi aveva bisogno di tepore. Solo di un po’ di tepore. Voleva Silvia, voleva Filippo. Voleva la mamma. Voleva un pasto normale, ne aveva fin sopra i capelli di quei disgustosi take-away cinesi. Il sushi gli usciva dalle orecchie. Già, Semi aveva solo trentacinque anni ed era esausto. Alessandro Piperno, Inseparabili, 2012 1 rimpicciolito: diventato più piccolo 2 13IT1LESSJP1 PAGE À RENDRE AVEC LA COPIE I – COMPRÉHENSION (10 points) A – DOCUMENTO N°1 1 - A chi si rivolge il documento ? Giustifica. ………………………………………………………………….......................................... .................................................................................................................................... 2 - A quali parole si riferisce l’immagine della gabbia con la porta aperta ? B – DOCUMENTO N°2 1 - Rispondi alle domande a) Che tipo di documento è? ………………………………………................................ b) Come l’autore qualifica la generazione a cui appartiene? Cita dal testo. …………………………………………………………………………………………………. c) Qual è l’origine geografica degli italiani che emigrano? Rileva quattro esempi nel testo. …………………………………………………………………………………………………..... ………………………………………………………………………………………………….... 2 - Vero o falso? Giustifica citando dal testo. a) Prima degli anni novanta, emigrare era considerato male. Vero Falso ……………………………………………………………………………………………..………… ……………………………………………………………………………………………………. b) Oggi non emigrare più è considerato male. Vero Falso ……………………………………………………………………………………………..……… ……………………………………………………………………………………………….. 3 13IT1LESSJP1 PAGE À RENDRE AVEC LA COPIE C - DOCUMENTO N°3 1 - Basandoti sul testo, sottolinea la definizione di un «pendolare» - una persona che viaggia molto - una persona che organizza dei viaggi - una persona che è emigrata 2 - Qual è il mezzo di trasporto utilizzato dai pendolari? Oggi Ieri 3 - Scegli la risposta giusta e giustifica citando il testo : a) I pendolari del cielo si ritrovano a … Parigi Roma Manhattan ……………………………………………………………………………………………………............. ................................................................................................................................................. b) Il fatto di lavorare a Manhattan stanca Semi entusiasma Semi lascia Semi indifferente ………………………………………………………………………………………………..................... 4 - Quali sentimenti Semi prova rispetto al paese nativo? Cita due espressioni del testo. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….………….. 4 13IT1LESSJP1 PAGE À RENDRE AVEC LA COPIE 5 - Quale visione Semi ha di New York? Illustra con espressioni del testo. ………………………………………………………………………………………………..................…… …………………………………………………………………………………………................................... ......................................................................................................................................................... D - DOCUMENTI N° 1 - 2 - 3 1 - Scegli la risposta giusta Il punto comune ai tre documenti è… lasciare il proprio paese imparare una lingua straniera fare un viaggio turistico 2 - Basandoti sui tre documenti, fa’ il bilancio del lavorare all’estero. Completa la tabella. Aspetti positivi Aspetti negativi - - - - - - 5 13IT1LESSJP1 LES TROIS SUJETS D’EXPRESSION DEVRONT ÊTRE RÉDIGÉS SUR LA COPIE D’EXAMEN II – EXPRESSION (10 points) (1 ligne = 10 mots) Le candidat traitera obligatoirement les trois sujets suivants : 1 - Roberto Saviano scrive una mail a un amico italiano emigrato in America che lavora nel settore dell’informatica . Vuole convincerlo a tornare nella sua regione d’origine. (10 lignes) 2 - Nel documento 3, si dice che il “mondo si [è] improvvisamente rimpicciolito”. Spiega e discuti questa frase. (10 lignes) 3 - Ti fa sognare l’America? Ti piacerebbe andarci a vivere? Argomenta. (20 lignes) 6 13IT1LESSJP1