“Noi lavoriamo, e voi?” Lettera ai consiglieri
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“Noi lavoriamo, e voi?” Lettera ai consiglieri
. SV 74 Riviera Albenga LA STAMPA GIOVEDÌ 15 MARZO 2007 LAIGUEGLIA LE QUATTRO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA “Noi lavoriamo, e voi?” Lettera ai consiglieri ANGELO FRESIA LAIGUEGLIA Gli operatori economici scrivono una lettera aperta ai consiglieri comunali per protestare contro il periodo di stallo amministrativo nel quale versa la città. «Noi lavoriamo. Voi cosa fate?», chiedono in tono polemico i presidenti delle quattro maggiori associazioni professionali. Bagni marini, albergatori, commercianti e agenzie immobiliari hanno deciso di prendere carta e penna per uscire dall’ombra e dettare al governo citta- Il borgo di Laigueglia dino l’agenda delle priorità. A scatenare la reazione del mondo imprenditoriale è il lungo periodo di instabilità politica, durante il quale il consiglio comunale ha dovuto varare cinque giunte. Giacomo Negro, Gianni Mialich e Paolo Martino sono stati i tre vicesindaci affiancati al primo cittadino Giuseppe Giuliano. L’attacco è contenuto in un manifesto affisso ai muri del paese ed è rivolto in uguale misura a maggioranza e opposizione. «Vi siete accorti che gestire un’attività è sempre più difficile?», si prosegue nel docu- mento firmato dalle quattro categorie produttive. La lettera affronta le principali problematiche laiguegliesi. «La stagionalità è sempre più breve e il paese si sta spopolando”, è il verdetto di bagni marini, albergatori, commercianti e agenzie immobiliari. Nel mirino degli imprenditori finiscono anche le ultime indagini nei confronti di sindaco e vice. «Da tempo, i mezzi di informazione considerano Laigueglia solo per questioni litigiose o giudiziarie, mentre la concorrenza è sempre più aggiornata e agguerrita». Gli operatori economici indicano anche ai consiglieri comunali un percorso per uscire dalla crisi: «Sono necessarie una maggioranza che sappia amministrare e un’opposizione che sappia opporsi costruttivamente. Ci sembra la normalità e non di chiedere la luna», concludono i 4 presidenti di categoria, preoccupati per il futuro di Laigueglia. In breve Albenga Protesta per due bici che intralciano I commercianti di via dei Mille e del centro storico protestano per 2 biciclette legate con il lucchetto e abbandonate. Ignoti hanno rubato una ruota dalle bici, che ora giacciono sul selciato e ingombrano il passaggio. Alcuni abitanti ne hanno già chiesto ai vigili la rimozione. [A.F.] I Zuccarello Lavori sulla 582 per i guard-rail Lavori in corso sulla provinciale 582 per Garessio. La Provincia sta intervenendo per allargare la carreggiata in alcuni punti pericolosi e per posizionare i guard-rail protettivi nel tratto di strada in salita verso Erli. [A.F.] I Albenga ALBENGA MASSIMO COLOMBO ALBENGA VECCHI DISPOSITIVI SONORI Quasi ultimato il parco giochi Si stanno concludendo i lavori di allestimento del parco giochi per bambini prospiciente via Einaudi, su terreno comunale. Gli arredi sono stati forniti gratuitamente dal Lions Club Albenga. [R.SR.] I “Sto con il papa, no ai Dico” Esplosioni in stazione E si dimette da Rifondazione ma erano solo petardi Cattolico e militante del Prc, Massimo Colombo, «preoccupato dall’ondata di anticlericalismo che sta montando nel Paese e che è riuscita ad intaccare anche alcuni ambienti del partito» di fronte alla questione dei Di.Co sceglie di dimettersi dal Collegio regionale di garanzia, dal Comitato politico federale di Savona e dal Direttivo del circolo di Albenga. «In qualità di cattolico praticante intendo osservare le linee che il Pontefice e la Chiesa ci indicano e sulla questione dei Di.Co, come su altre il Prc ha assunto posizioni nettamente contrarie ai suggerimenti ecclesiastici. Ne ho preso atto», scrive in una lettera indirizzata tra gli altri al segretario provinciale della Federazione di Savona Marco Ravera. «Dopo aver riflettuto a lungo attentamente e anche su invito di qualche compagno - scrive ancora Colombo ritengo opportuno e corretto nei confronti di tutti presentare formalmente le mie dimissioni». Raffica di esplosioni in stazione, ma è solo un’operazione programmata per lo smaltimento di vecchi petardi, resi inutilizzabili dall’avvento delle nuove tecnologie. Alle 10 di ieri mattina, i tecnici delle Ferrovie hanno provveduto a fare esplodere i dispositivi sonori, utilizzati in passato per segnalare cantieri e scambi di binari. Una motrice di servizio è transitata sugli esplosivi, facendoli scoppiare. I tecnici addetti alle operazioni avevano già avvertito le forze dell’ordine per evitare il panico legato alle esplosioni. Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno vigilato sul corretto svolgimento delle operazioni. In passato, i botti preavvisavano il macchinista in caso di rallentamenti sulle linee ferroviarie, ma sono stati soppiantati dalle moderne apparecchiature elettroniche, in grado di segnalare con ampio anticipo eventuali cambi di programma. [A.F.] Alassio Un vademecum contro le truffe Il dirigente del Commissariato Gianfranco Crocco e l’assistente sociale del Comune di Sanremo, Francesca Giordano, presenteranno nell’auditorium della biblioteca, venerdì 23 marzo, alle 17, il nuovo libretto, curato da Prefettura e Polizia di Stato, intitolato «Per la tua sicurezza» (60 pagine di consigli anti truffa). [R.SR.] I LAIGUEGLIA Incendio doloso e violenza denunciato un trentenne Perseguita la ex convivente e il suo nuovo compagno per convincere la donna a tornare a vivere con lui. Ma la vittima della ritorsione si ribella e per G.E., 30 anni, residente ad Andora, scatta la denuncia per violenza privata, minaccia aggravata dall’uso di un coltello e incendio doloso. Nel novembre scorso, il trentenne ha procurato lievi lesioni all’ex fidanzata S.B. nel tentativo di persuaderla a ricucire la relazione. La «persecuzione» era proseguita anche ad Albenga, ma il tentativo non era andato a Perseguitava la ex fidanzata per convincerla a tornare con lui buon fine. Nella notte del 2 dicembre, G.E. ha dato fuoco alla Golf Volkswagen di N.M., 25 anni, nuovo compagno di S.B. L’incendio aveva gettato nel panico i residenti di via Vercelli, perché le fiamme avevano danneggiato la zona perimetrale del palazzo davanti alla quale era parcheggiata la vettura. Da quel giorno, i carabinieri hanno avviato una lunga indagine per risalire all’autore dell’attentato. Grazie ad alcune testimonianze, i militari alassini sono giunti alla conclusione che il responsabile del gesto è G.E., per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora ad Andora. [A.F.]