Storia Storia - Progetto integrato cultura del Medio Friuli
Transcript
Storia Storia - Progetto integrato cultura del Medio Friuli
Terminata la seconda guerra mondiale e scelto il quadro istituzionale di governo (referendum del 1946, con la scelta della forma repubblicana), si affacciò il problema del decentramento amministrativo con la creazione delle nuove regioni. Al primo livello di discussione (sottocommissione) si propose la regione Friuli e, questo primo accoglimento delle loro istanze, suscitò tra gli autonomisti un grande entusiasmo come anche fra sodalizi culturali (Società Filologica Friulana) e commerciali (Camera di Commercio di Udine). Tra i partiti politici, alcuni si schierarono a favore della creazione della regione Friuli, altri furono contrari, altri ancora si astennero, ma si ebbe l’opposizione del territorio di Pordenone. Alla fine, nella carta costituzionale (1948) si menzionò la regione Friuli-Venezia Giulia con capoluogo Udine e la costituzione delle provincie di Udine e di Gorizia. Tale progetto fu però accantonato in attesa della soluzione politica internazionale del territorio di Trieste e dell’Istria. Si tennero contrastate e contrastanti riunioni sulla delineazione dell’assetto regionale italiano. Tessitori, che faceva parte della Costituente, si battè con forza per una regione autonoma Friuli Venezia Giulia, una soluzione che trovò l’approvazione del Parlamento e che scatenò, per la scarsa autonomia ottenuta, dissensi nella Piccola Patria. Sia D’Aronco che Pasolini approvarono però l’operato di Tessitori in quanto la ritenevano una soluzione che offriva una maggiore garanzia per uno sviluppo economico e sociale e non ostacolava il problema Trieste. L’obiettivo di allestire una struttura politica e amministrativa duttile e dinamica, fondata sul presupposto che le sue componenti territoriali, anche tanto diverse fra loro, richiedevano e richiedono il massimo di autonomia per convivere sotto un unico Statuto. Soltanto l’accentuazione della specialità di Trieste nella specialità del Friuli Venezia Giulia avrebbe reso non campanilistico assegnare a Udine, geopoliticamente al centro della Regione, il capoluogo. E se Udine forma una entità più omogenea, il fatto di riservarle il ruolo di capoluogo si prefigurava come una condizione di efficienza. Il concetto di specialità assegnato alla Regione dalla Costituente provocò un forte dibattito sulla sua convenienza economica e sulla sua “opportunità” internazionale rispetto alla posizione geografica di Trieste e dei problemi multietnici ad essa collegati. La soluzione istituzionale della regione Friuli scomparve quando la Costituente ritirò la proposta iniziale fatta nel giugno del 1947. Quando nel 1954 Trieste tornò all’Italia, si riprese il discorso. Vani furono anche i tentativi di riportare il capoluogo a Udine, tentativi affogati dall’opportunismo partitico. Il 24 luglio 1962 il Parlamento approva lo Statuto speciale del Friuli Venezia Giulia e, dopo le elezioni, il 26 maggio 1965 si insedia a Trieste la Fig. 1 - Il simbolo della Regione Friuli Venezia Giulia. prima assemblea regionale. La denominazione di Regione autonoma a statuto speciale permise, se non altro, all’amministrazione locale di realizzare una crescita economica più in linea con i tempi e di abbandonare il carattere prevalentemente agricolo della sua economia. La differenziazione storica, culturale, etnica e linguistica dei due poli regionali (Udine e Trieste) non permise e non permette per altro una eguale ripartizione economica e finanziaria quale poteva essere garantita da un capoluogo situato al centro geografico del territorio. Scheda n° 4. 10. 2 Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli Storia a cura di Gottardo Mitri Nascita della regione Friuli Venezia Giulia Nascita della regione Friuli Venezia Giulia Storia Fig. 2 - Consiglio Regionale di Trieste, targa. Bibliografia Nascita della regione Friuli Venezia Giulia • AA. VV., La figura e l’opera di Tiziano Tessitori, SFF, Udine, 1989 • Enciclopedia Monografica del Friuli Venezia Giulia, Arti Grafiche Friulane, 1978 • G. D’aronco, Friuli: regione mai nata, Marco de Agostani Editore, Tricesimo, 1983 Fig. 3 - Seduta del Consiglio regionale nel 2006. Per ricercare e approfondire • È pensabile, andando oltre l’attuale assetto amministrativo, a una regione sopranazionale con i territori contermini? • Partendo dal comune, in quale misura ti senti partecipe nell’amministrazione pubblica? Scheda n° 4. 10. 2 Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli