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Notizie > Bellezza
08 Aprile 2016
Premio Accademia del Profumo 2016:
François Demachy è il ‘Naso profumiere
dell’anno’
3SI mette in vendita 3 Suisses
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La sua ultima creazione, una fragranza per uomo, è stata la più venduta in
Italia nei primi sei mesi dal lancio sul mercato. Ha battuto tutti gli altri nuovi
profumi proposti dalle industrie concorrenti. Certo il suo è anche quello usato
da Johnny Depp, testimonial di successo per la casa produttrice Dior, e la
pubblicità è l’anima del commercio ma il maître parfumeur François Demachy è
così rinomato che, nel campo dei produttori di fragranze, è ritenuto più
intrigante dell’attore ritenuto più sexy e tenebroso del momento.
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donna a partire dal 2017
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Accademia del profumo
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Vancouver - Womenswear
Autunno/Inverno - 2016
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Uomo raffinato, occhi vivaci, è figlio di un farmacista di Grasse dove è
cresciuto passando le estati a riempire flaconi di acque di colonia nel
retrobottega del negozio di papà. Aveva il sogno di diventare dentista e, per
mantenersi durante gli studi, ha lavorato nella fabbrica di profumi Charabot.
Qui, in sei mesi, gli hanno offerto una formazione da profumiere. Ha accettato
e da allora segue l’olfatto. Ha creato profumi di successo per Ungaro, Chanel
e, da diversi anni, lavora per il gruppo LVMH e si è agiudicato il riconoscimento
speciale ‘Naso profumiere dell’anno’ che gli è stato consegnato durante la
serata del Premio Accademia del Profumo, edizione 2016.
Breaking news: Anthony
Vaccarello nominated at Saint
Laurent !
“La sensibilità verso odori impercettibili e non riconoscibili con facilità va
mantenuta” – d i c e D e m a c h y . - “Quotidianamente le mie collaboratrici
preparano, a mia insaputa, una decina di mouillettes (ndr strisce di carta
assorbente usate in profumeria per annusare i profumi) con differenti aromi
e me le sottopongono. Io devo riconoscerne la composizione. L’olfatto è
sensibile e pronto soprattutto a stomaco vuoto, perché la fame apre
davvero i sensi. Dopo i pasti si perde la sensibilità ed è meglio rinunciare”.
Mercedes Benz Russia Fashion
Week, between classicism and
originality
“Mi capita di osservare se un profumo si addica o no alla persona che lo
indossa. Per imparare bisogna provarli e giocare a rompere gli schemi
classici. Noto, ad esempio, alcune donne che indossano alla perfezione i
profumi da uomo e, al contrario, uomini a cui calzano a pennello fragranze
fiorite. Si dovrebbe scegliere il profumo in base alla personalità, non al
genere. Non ci profumi solo per lui o per lei, si tratta solo di una tradizione
che le note fiorite siano associate alle donne, nei fatti quando creo fragranze
mescolo nuance tradizionalmente ritenute maschili con quelle femminili, non
esistono distinzioni rigorose. Ci sono convenzioni, abitudini, ma imparare a
giocare con i profumi, anche sconfinando in ambiti non praticati, sarà
sempre più la regola nei prossimi anni”.
Spring/Summer 2016 Trend: The
essential summer accessories
I profumi sulla pelle cambiano odore col passare delle ore, a detta di molti,
questo cambiamento non è sempre gradito. “Tradizionalmente il profumo ha
un aroma appena spruzzato, poi evolve col passare delle ore, il contatto con
la pelle e perfino il livello di umidità dell’ambiente circostante. Infatti laddove
l’aria è molto secca, come nei paesi arabi e asiatici, le fragranze sono molto
più decise e forti per potere essere apprezzate. Nel deserto, ad esempio, gli
odori sono molto rari. In ambienti umidi e al mare l’olfatto percepisce molti
più odori e aromi. Questo contribuisce a modificare l’odore percepito. Dal
punto di vista della ricerca sono stati messi a punto nuovi sistemi di
produzione che ci offrono la possibilità di creare profumi semplici da
scegliere, perché stabili. Presto i consumatori avranno profumi fedeli alla
prima spruzzata e questa è una nuova, interessante, novità”.
Si dice che i profumi naturali siano più affini alla pelle, oltre che più raffinati
delle fragranze di origine chimica. “Va detto che profumi composti al 100% di
ingredienti naturali non esistono. Se ci fossero, saprebbero di minestrone.
Sono indispensabili molecole di sintesi che danno carattere e stabilità alle
fragranze. Certamente penso che i componenti naturali dovrebbero essere
usati sempre di più e vorrei che i consumatori chiedessero più componenti
odorose di derivazione naturale, come gelsomino, rose, bergamotto per
spingere le industrie a usarli sempre di più”.
E sui profumi del futuro conclude: “Penso che fra molti anni avremo la
possibilità di avere una pelle profumata in modo endogeno. Già ora si
riconosce l’odore dell’aglio dalla pelle di chi ne mangia molto. In futuro ci
profumeremo con delle pillole, da assumere per via orale. Oppure con dei
patch a contatto col corpo, che emaneranno le fragranze a lungo e in base
alla temperatura del nostro corpo, di cosa stiamo facendo in un dato
momento”.
Chanel
Christian Dior
Emanuel Ungaro
LVMH
François Demachy
062835
Per creare un profumo “dall’individuazione di diverse nuances, soluzioni e aree
fino al lancio sul mercato, in media, passano un paio di anni” - dice l’esperto.
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